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Che manga, che manga, che manga... ho ancora i brividi se ripenso a cosa ho letto. Capisco quanto questa serie sia stata bella già dal fatto che mi gaso così tanto soltanto facendone una recensione, ma cercherò di riordinare le mie idee e andare con ordine, cominciando ad elencare tutti i pregi di questa serie. La prima cosa da menzionare è il fatto che Araki ha voluto dare una consistente svolta a livello di trama. Solitamente tutte le serie di Jojo hanno sempre avuto una trama abbastanza semplice e lineare, ma sempre molto avvincente nonostante la sua semplicità. Stavolta però ci troviamo davanti ad una trama più complessa e misteriosa del solito, senza ovviamente esagerare, però posso tranquillamente dire che è la più intrigante ed interessante di tutte le serie. Ci sono un bel po' di intrecci tra i personaggi: alleanze, tradimenti, colpi di scena, retroscena, cambi di piani e di obbiettivi. Sì, i personaggi sono un altro importantissimo elemento di cui parlare: anche sotto questo aspetto, questa serie risulta più curata del solito. Il numero di personaggi è inferiore rispetto alle altre, ma la qualità della serie rimane comunque altissima proprio perché questi personaggi sono tutti realizzati benissimo e la loro psicologia è in continuo mutamento durante l'arco della storia. La ricerca del potere assoluto, la fama, la gloria e l'onore sono dei temi portanti della storia e risulta molto interessante vedere le ragioni per le quali i personaggi vogliono ottenere tutto questo e quale dei loro obbiettivi diventerà primario.

Ogni personaggio ha la sua storia e il flashback a lui dedicato, ogni personaggio ha la sue ragioni per fare quello che fa, e per quanto assurde possano sembrare verranno comunque spiegate e chiarite, dando un senso a tutto. Praticamente nessun personaggio viene trascurato, è stata data la giusta attenzione ad ognuno e tutti hanno il proprio spazio e questa è una cosa che mi è piaciuta molto. Da menzionare i vari flashback dedicati a Gyro Zeppeli, il co-protagonista (o forse il vero protagonista) della serie, che sono stati davvero belli. I protagonisti principali sono due ed entrambi molto carismatici e ben caratterizzati, uno con obbiettivi molto puri, l'altro un po' più egoistici, ma comunque entrambi credibili e soprattutto realistici. I disegni sono ovviamente fantastici, ma non ci si poteva aspettare altrimenti da Araki, che ha sempre mantenuto alto il livello dei suoi lavori. Anche su questo fattore però c'è da dire che in questa serie viene raggiunta la perfezione, il picco più alto mai raggiunto dal maestro, che sforna dei disegni più espressivi e bizzarri del solito, e questo si nota soprattutto con l'avanzare dei volumi: i volti saranno via via sempre più perfetti, delicati, ma allo stesso tempo cazzutissimi. Non mancano le consuete bizzarrie di questo mangaka, che ancora non capisco come fa ad immaginare certe cose e poi riuscire anche a metterle su carta, tipo le sfere di acciaio di Wekapipo, che hanno un effetto particolarissimo e stupendo da vedere. A volte bisogna rimanere un po' di tempo ad osservare alcune tavole per capirle bene proprio per questa caratteristica dell'autore di voler mettere su carta anche l'impossibile, tanto da riuscire a straniare il lettore, anche se alla fine si capisce tutto ed Araki non manca un colpo. Ogni vignetta è arte, ogni vignetta sembra un'opera a sé stante, si può quasi toccare con mano l'atmosfera bizzarra e particolare che trasuda da ogni singola pagina. Potrei continuare all'infinito a lodare i disegni e mi sembrerà sempre e comunque che non sia stato abbastanza.

Ora però voglio parlare degli stand e degli scontri: chi segue Jojo ormai si è abituato al marchio di fabbrica di Araki, anzi, uno dei tanti, ovvero gli scontri strategici e psicologici in cui riesce a trionfare chi è più furbo e intelligente dell'altro e non chi ha più forza fisica. Penso che sia inutile dire che gli scontri sono di altissimo livello, visto che stiamo parlando del manga che ha il pregio di avere gli scontri migliori in assoluto, secondo la mia modesta opinione. Non mancano gli stand che spiccano tra gli altri, tipo quello di Sugar Mountain, che dà il via ad una delle parti più geniali di tutto il manga. Oppure lo stand del nemico finale, che secondo me è il più wtf e geniale di tutto Jojo e che ho veramente faticato a capire: per la prima volta mi sono dovuto documentare su internet e chiedere l'aiuto di un amico per comprendere al 100% questo potere, che inizialmente spiazza il lettore, ma una volta capito il meccanismo acquista un senso e non si può far altro che rimanere eastasiati da tanta genialità. Insomma, in definitiva si può dire che questa sia la migliore serie di Jojo, oggettivamente parlando, completa in tutto e che io ho nominato "il miglior manga di azione". Io consiglio di leggerlo dopo aver letto i precedenti per gustarlo appieno, però è comunque godibile senza averlo fatto, dopotutto è proprio questa la peculiarità di Jojo: ogni serie può essere considerata come un 'opera a se stante. Andrete a colpo sicuro e rimarrete soddisfatti: tanta azione, tanti momenti fantastici, emozionanti e commoventi, tanti scontri tanti colpi di scena ed anche una morale alla fine della storia. Quando si parla di Jojo non esiste la parola noia.