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Ho appena finito "Lovesick" di Junji Ito, edito da J-Pop, volume della collana "Junji Ito Collection". Il volume raccoglie la storia principale dedicata proprio a "Lovesick", suddivisa in cinque capitoli, più altri racconti brevi che completano il libro per un totale di dieci capitoli.



"Lovesick" segue un’atmosfera cupa e tormentata, con una tensione che cresce capitolo dopo capitolo. Un racconto che gioca molto sul concetto di destino, colpa e suggestione, con situazioni sempre più pesanti che si incastrano bene una con l'altra. Gli altri racconti presenti nel volume sono autoconclusivi, piacevoli e scorrevoli, con anche due storie dedicate ai fratelli Hikizuri, un ritorno simpatico e bizzarro come sempre.



I personaggi di "Lovesick" sono molto più caratterizzati del solito, complice la struttura più lunga della storia. I protagonisti hanno un peso narrativo decisamente più forte rispetto ai classici racconti brevi di Ito, funzionano e convincono, rendendo tutta la vicenda molto più coinvolgente.



Le tematiche oscillano tra ossessione, manipolazione emotiva, paura del giudizio e quella sensazione di inevitabile declino che Ito sa creare benissimo. Nelle storie brevi, invece, si torna alle stranezze tipiche dell’autore, con idee curiose e un tono più immediato.



I disegni sono maestosi. Su "Lovesick" Ito dà proprio il meglio: tavole dettagliatissime, volti intensi, atmosfere pesanti. È uno dei suoi lavori visivamente più curati nel formato “racconto lungo”. Anche gli altri capitoli sono molto belli, ma è evidente che qui Ito ha messo una cura particolare nella storia principale.



Una lettura che scorre benissimo, con una storia centrale forte, intensa e davvero ben costruita, nel complesso il volume è davvero ottimo. "Lovesick" da solo meriterebbe un 9 pieno, mentre l’intero libro, considerando anche i cinque racconti che lo accompagnano, si assesta su un 8.5/10.