Animeclick & Gamerclick hanno avuto la possibilità di intervistare in anteprima il Game Producer Diego Vida, attualmente Executive Producer alla Viacom la proprietaria di MTV, Paramount e Midway Games (quest'ultima è la casa di Mortal Kombat), che sarà ospite al Lucca Comics and Games 2016 per presentare il videogame Bloodstained e tenere un Workshop sulla computer grafica, dove verrà rilasciato il certificato in CG Production.
Oggi vi proponiamo la prima parte dell'intervista, nei prossimi giorni avrete modo di leggere la seconda parte.
 

Animeclick & Gamerclick: La prima forse è la più scontata, nelle descrizione viene definito "grande appassionato di videogames", da dove nasce e quando questa passione? Da qualche console/computer (e sì, quale?) o dalle prime sale giochi/coinop nei bar?

Diego Vida: Dalle prime console e in questo caso l'Atari 2600 con i mitici giochi quali Defender, Asteroids, Pole Position, Volleyball e Pac-Man ci giocavo spesso poi passai al Nintendo (NES), quanto mi divertivo con la serie di Super Mario Bros., il 2 era il mio preferito visto che si distaccava molto dallo stile, ma fra tutti Faxanadu era il mio preferito, una storia epica fantasy cosi avvincente che fino alla fine ti teneva impegnato, peccato che non l'hanno continuata.
Naturalmente andavo in sala giochi ogni week end con gli amici ed eravamo soliti a giocare con Double Dragon della Ballistic e Out Run della Sega, ed ero lì lì per prendere il Neo Geo che ai tempi costava tanto, invece poi presi il Super Famicom (Super Nintendo), il mio preferito era Final Fight 2, dunque passai alla PlayStation 1 e il mio favorito era Resident Evil 2, poi la PlayStation 2, dove i migliori per me erano Silent Hill 2 e Metal Gear 3, successivamente la PlayStation 3 con The Last of Us che mi ha fatto diventare nuovo fan.
 

Sul suo profilo Linkedin viene fuori che ha avuto rapporti con tante realtà, anche videoludiche, ricoprendo vari incarichi, ce ne vuole parlare meglio così da far conoscere a chi sta a casa quanto sia complesso questo mondo?

Be, tanto complesso non è affatto ma entrarci può essere difficile e vi dirò dopo anche come fare.
Innanzitutto è bene chiarire che non sono un programmatore, anche se anni fa stavo per imparare il linguaggio C ++.
Mi sono sempre occupato di Movie & Game Cinematic Sequences sia come VFX Artist che Director e Producer, per diverse piattaforme, online, mobile, arcade, simulatori e consoles (su IMDb è disponibile la lista completa).
Se anni addietro il Game Designer era di solito il creatore di tutto il gioco, con il tempo vi si sono stati aggiunti vari ruoli facendolo un po' scomparire come figura chiave.
Ad oggi vi sono una crew ed un cast proprio come nelle produzioni cinematografiche ed ognuno svolge il proprio compito assegnato, per fare un esempio, Game Programmer, Game Designer, CG Producer, Director Game Cinematic Sequences, Character Animator, Digital Compositor, Music Composer & Sound Effects, Dubbers, Stunt/Actors, Production Manager, ecc...
Se i videogiochi 3D possono anche impiegare un paio d'anni per essere sviluppati, tutti gli altri in 2D riducono i tempi se non sono parziali 2D/3D, e quelli che lo sono certamente sono celeri come lo sviluppo dei modelli png.
Ma esistono giochi dove i modelli sono 3D su platform 2D come in Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Faith e Bloodstained ha seguito questa linea, con la differenza di renderizzare i characters in toon.
 

Come ha fatto ad entrare nel mondo dei videogiochi? A molti piacerebbe farlo ma non tutti ci riescono, questo non solo per mancanza di competenze ma anche perchè non sanno proprio come fare.

Il mio percorso mi ha portato fin qui tramite la CG e le produzioni d'oltreoceano a cui ho preso parte in VFX, ma ci sono diverse agenzie di recruiting, sopratutto in Inghilterra, che impiegano per le aziende europee ed asiatiche, basta mettere su Google UK Game Recruitment.

Bloodstained, se non erro, è il secondo progetto videoludico più finanziato di tutti i tempi su Kickstarter (da una richiesta di 500 mila dollari siete arrivati a raccoglierne ben 5 milioni e mezzo), vi aspettate un successo così grande?

Bloodstained è il precursore della nuova Game Industry, e la richiesta di 500 mila non era mica per produrre il gioco ma per la distribuzione che presenta costi notevoli, infatti produrre un gioco di questo tipo può costare sulla carta circa 20.000 euro e massimo il doppio solo perchè è fatto in Giappone dove gli stipendi sono alti, senza contare popular guest e producer che ovviamente prendono di più, in questo caso Michiru Yamane e Koji Igarashi che in Konami erano coinvolti in diversi prodotti, per citare ancora la Yamane contemporaneamente alla soundtrack di Castlevania: Order of Ecclesia aveva fatto pure Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots per il reparto sonoro, e guadagnavano sui 5000 euro mensili, sicuramente con questo progetto hanno preso molto di più. Ad ogni modo, se già da anni i filmmakers ed anche grandi nomi e/o case avevano iniziato a fare crowdfunding per film, questo videogame prodotto da associati rappresenta il futuro perchè il Game Development subirà una mutazione inevitabile, i publishers che hanno già il controllo in world wide presto otterranno definitivamente il monopolio e non produrranno né distribuiranno più dischi e cartucce, ma li metteranno online sulle loro piattaforme che permetteranno ad ogni brand di gestire i vari prodotti sui loro dispositivi, ove si dimezzeranno i costi per il cliente nell'acquisto e per loro multinazionali si ridurranno a meno di un quarto, in questa maniera risparmieranno e guadagneranno sempre di più evitando rese di distribuzione, e offrendo alte prestazioni aggiornando in tempo reale o all'occorrenza e andando per il 4K, 8K e così via.
Preparatevi a diventare cyber addict perchè qui non si parla della semplice partitella online in coop ma di una vera e propria rivoluzione videoludica.
 

Koji Igarashi, grazie ai lavori svolti, è una figura importante nella storia dei videogiochi, ce ne può parlare? Com'è stato lavorare con lui? Ed in generale, visto il suo curriculum, può raccontarci come sia per un italiano lavorare con persone di culture così differenti dalla nostra?

In generale e a priori lavorare con i giapponesi è gratificante, e sono di una educazione e professionalità che noi ce la sogniamo. Comunque io e lui abbiamo un'amica in comune che è una talentuosa mangaka, ed ha lavorato pure con me e Michiru Yamane in una delle tante produzioni a Tokyo, che si chiama Mai, e quando mi ha informato di questa opportunità ho deciso di prendervi parte immediatamente dato che ero pure un grande fan della serie.
A quei tempi Iga era ancora in Konami quando parlai con lui, infatti l'anno seguente si licenziò.
Uno dei tanti motivi era perchè gli avevano tolto dalle mani il progetto Castlevania dopo tanti anni che ci lavorava, sin dal 1996 con Symphony of the Night fino ad Armony of Despair, insomma quasi 20 anni di Castlevania e non sono pochi.
Magari adesso potrà riscattarsi con il suo progetto inedito che ha già ottenuto un notevole consenso da parte dei fan.
 

Ha già progetti videoludici in mente che riguardano il post Bloodstained?

Certamente sì! È in programma un bel Castlevania che, come Bloodstained, non porterà il titolo principale ma in ogni caso qualcosa che gli appartiene.
Abbiamo storyboard per quasi un ora di filmati e il concept art degli enviroments e characters in lavorazione... se sarà in 3D? Beh vedremo, i fan decideranno...
Le musiche saranno o di Michiru Yamane o di Kinuyo Yamashita, entrambe della serie di Castlevania, special guest anche una band heavy metal (può darsi) dal momento che sono un grande fan di epic metal e in passato ho lavorato anche con gli Angra e Ilium (Edu Falaschi era il cantante di Saint Seiya in versione spagnola per il Sud America che performò sempre con gli Angra)
 

Oltre ad Igarashi, ha avuto modo di collaborare a vario titolo, o anche solo incontrare, altre "istituzioni" o guest di prodotti videoludici?

Sou desu ne! Quando lavoravo a Tokyo ho avuto l'onore e il piacere di lavorare con diversi personaggi famosi di questo ambiente, e non solo di quelli citati ma anche di altri importanti come Akira Yamaoka che mi invitò a casa sua poco fuori città ma sempre nella stessa prefettura, da quando è diventato famoso e si è fatto i soldi si è comprato una bella villetta su 2 piani e il piano terra che si apre in un bel giardino, è molto semplice con un open space, cucina, salotto e studio con 3 workstations e chitarre a non finire, parcheggiata la sua Porsche Boxster nera, diciamo che da single si è organizzato bene il suo da farsi, inoltre da quando si è messo in proprio compone sempre a casa. Suona anche con una band giapponese e altre cui si aggrega quando va a fare concerti all'estero, in Sud America è richiestissimo e recentemente è stato anche a Dubai ed in Cina, speriamo lo chiamino presto pure in Europa.
 

Ho lavorato anche in Capcom e il CEO Seiji Tsujimoto mi ha mostrato cose che dal di fuori non si possono né vedere né comprendere bene, l'evento più importante di videogiochi nel mondo che è il TGS (Tokyo Games Show) di cui fanno parte le associate e rispettive case Konami, Sega e Square Enix ma il titolare è la Capcom che detiene anche tale monopolio per l'E3 di Los Angeles con la sua altra LTD denominata ESA con sede a Hong Kong e che opera pure in Cina per il loro mercato. Mi ha anche svelato che la leggenda urbana che la Capcom fa rimuovere i corti o film no profit o fan film che dir si voglia (realizzati senza permesso) è una fandonia, infatti Seiji-san mi diceva che loro sono contenti se qualcuno gira un film su un loro prodotto ed anzi promuovono tale idea, quindi al TGS i filmmakers prendono credits e lo stesso vale per i cosplayers che contribuiscono all'azienda.
Capcom ha sede a Roppongi perchè comunque Tokyo è il cuore del business, e nel suo attico il suo ufficio relazioni ha diversi videogames, gadgets e figures esposti sia all'entrata che nei corridoi, sembra di stare alla Bandai dove si è invasi dalle action figures.
 

Un'altra star con la quale ho lavorato era Ichiro Mizuki, il cantante di anime come Mazinger Z, Jeeg Robot, Lupin, Megaloman, Tekkaman, Kamen Rider ed il più recente Mazinkaiser.
Una star che non si dà arie, benchè famoso e milionario Ichiro è un ragazzino che si diverte con poco.
Nel suo tempo libero, a parte collezionare CD musicali, gioca pure alla Playstation, ha diversi Die cast e action figures di Mazinga, compreso il suo modello speciale, e quando lo spiega diventa pittoresco.
Adora la cucina italiana e le nostre canzoni, viaggiare e fare concerti, perché ancora oggi suona e canta, l'ultimo suo concerto a cui sono andato c'era il palco allestito con un Mazinger gigante e pieno di fan e subito dopo mi ha anche invitato a cena insieme alla mia crew e mi ha regalato 5 CD delle sue hit, davvero una persona molto alla mano.
 

Ho lavorato anche con Veilside, la concessionaria che ha fornito le auto a tutti e 5 i Fast and Furious e il CEO nonchè presidente Yokomaku Hironao mi diceva che essendo fan del prodotto italiano Ferrari e il non più Lamborghini si è sempre ispirato a tali vetture nelle sue creazioni, in Fast and Furious ha usato molto spesso la RX-7 per il personaggio Toretto e nel terzo per quello di Han. Vin Diesel stesso ha affermato che non aveva mai guidato un'auto così bella e in Giappone queste macchine con il tuning non sono care come in Europa, per fare un esempio la RX-7 di Fast and Furious: Tokyo Drift costa sui 15.000 euro mentre negli Stati Uniti ho visto quella stessa macchina a più di 50.000 dollari.
Nel seguente video potete vedere Yokomaku-san con Maya, del programma di Pif Tokyo Love - Il testimone, che era la mia TV hoster al Tokyo Auto Salon. Fra le altre cose lei ha lavorato pure in altre due mie produzioni dove in un action movie ha girato su un aliante. (magari più avanti ve la farò vedere).
 

Ed è così anche per le altre tuning cars come la Toyota Supra o la Nissan Skyline, un mio amico concessionario a Yokohama che le customizza pure, le vende per circa 10.000 euro complete.
Poi ho lavorato anche con il team di stuntman drivers del videogioco GRID ed il film Fast and Furious: Tokyo Drift, il loro nome è Team Orange e mi dicevano che una singola scena di 30 secondi in Tokyo Drift l'hanno ripetuta per 2 giorni di riprese.
 

Per concludere, ho lavorato anche per la serie Kamen Rider di TOEI e NHK e per la Tsuburaya dove ho anche avuto la grande possibilità di vedere come allestiscono i vari set per questi tokusatsu, ossia il genere con gli effetti speciali e visivi, dove ricreano in scala miniature di città e oceani e gli attori recitano all'interno di costumi.
 

Ho lavorato anche con Maki Krioka, la music composer di Zone of the Enders, e Midori Harada, di Pokemon e Power Rangers, ed  anche personaggi minori come per esempio Giro-san (Girolamo Panzetta) di cui avete parlato pure voi. Di lui ho un ricordo simpatico, gli ho fatto uno strano casting (per scherzare) ma quando ero già tornato in Italia perchè si scordò di venire a Yokohama il giorno dei provini, mi chiamò dal suo telefonino al mio cellulare e per 20 minuti (che gli saranno costati circa 60 euro) mi fece una "capa tanta" di tutto il suo CV e scusandosi pure per l'assenza. Comunque lui è diventato famoso perchè sua moglie è figlia di un importantissimo produttore televisivo a Tokyo, in ogni caso voglio ricordare che oltre a lui in Giappone un altro italiano famosissimo è Andrea Pompilio, che attualmente lavora sia nella TV NHK che a radio J Wave.


Nei prossimi giorni avrete modo di leggere la seconda parte di questa interessante intervista, nell'attesa però chi volesse saperne di più su Diego Vida può consultare le sue pagine su: