Steelrising - Recensione

La rivoluzione francese proprio come NON ve la ricordate

di Klarth Curtiss

Sembra quasi a farlo apposta eppure è la realtà dei fatti: il panorama soulslike di quest'anno può essere definito tanto ricco quanto sovraffollato a seconda dei punti di vista, fra Elden Ring, Stranger of Paradise, Salt and Sacrifice, Dolmen e Thymesia sembra proprio che il 2022 abbia avuto veramente da dirne parecchio a riguardo, ma se tanti già guardano all'orizzonte titoli come il promettente Lies of P altri sanno che la scorpacciata non è ancora finita, poiché al tassello mancava un ultimo concorrente ossia Steelrising, sviluppato dai ragazzi di Spider già autori del gradevole (per quanto non perfetto) Greedfall e pubblicato da Nacon questo titolo opta ancora una volta per un setting storico, stavolta con lo sfondo della rivoluzione francese, certo passare da un semplice action gdr ad un vero e proprio soulslike non è cosa da poco, pad alla mano quindi come si sarà comportato il titolo? Ve lo raccontiamo nella nostra recensione
 
Steelrising recensione

Steelrising, come detto pocanzi, ci teletrasporta nella Francia di fine '700, dove si sarebbe dovuta tenere la famosa presa della Bastiglia che ha messo la parola fine alla rivoluzione, tuttavia le cose non sono andate proprio come previsto ed il re Luigi XVI è riuscito a domare la rivolta utilizzando un esercito di automi costruiti dall'inventore Eugéne De Vaucanson, per poi rinchiuderlo in modo che nessun altro possa sfruttare la sua tecnologia, tuttavia monsieur De Vaucanson ha anche creato un automa particolare diverso dagli altri, Aegis, in grado di pensare di testa propria e parlare, che è diventata in seguito la guardia personale della regina Maria Antonietta, rinchiusa in una villa sotto osservazione degli automi del re; stanca di questa situazione di prigionia la regina darà un efficace ma non troppo semplice comando ad Aegis: "Scappa da qui, libera De Vaucanson e trova il modo di fermare una volta per tutte il re ed il suo esercito di automi"
 
Personalizzazione pg

Dopo una breve creazione iniziale del nostro automa, che non solo ci consentirà di scegliere alcune caratteristiche facciali ed il suo materiale, ma anche una tra le quattro classi a disposizione ossia guardia del corpo, soldato, ballerina ed alchimista (ognuna delle quali determinerà le nostre caratteristiche iniziali) ci lanceremo immediatamente all'avventura, con un gameplay che risulterà subito familiare a chi di souls ne ha già masticati, dovremo infatti farci strada lungo livelli pieni di macchine diverse fra loro ed utilizzando la cosiddetta essenza animica (il corrispettivo delle anime) alle varie vestali (i falò) per potenziarci ed acquistare oggetti ed attrezzatura nuova; proprio come nei titoli della serie From avremo a disposizione un attacco pesante ed uno leggero, la possibilità di utilizzare al volo fino a cinque oggetti e quattro slot per inserire gli innesti (gli anelli), tuttavia, per quanto il tutto sia tremendamente simile (il che può essere visto sia come un bene che come un male) ci sono anche piccole cose che differenziano il titolo dalla massa: in primis abbiamo il raffreddamento istantaneo, Aegis d'altronde è una macchina ed in quanto tale non sarà dotata di stamina ma di autonomia ed eseguire molte azioni consecutive come attaccare e schivare la porteranno presto ad esaurirla, tuttavia, una volta che avrà raggiunto lo zero, ci sarà un breve momento in cui potrà premere il tasto triangolo (o corrispettivi) per raffreddarsi all'istante e riempire di nuovo completamente la barra, quest'azione tuttavia le infliggerà danni da gelo che, se portati al massimo, la congeleranno momentaneamente, in tal senso risulta comodo investire nella statistica alchimia, che aumenta le nostre resistenze elementali e rende più suscettibili ad esse i nostri avversari; un'altra novità interessante è la gestione degli innesti, è possibile infatti equipaggiarne fino a 4 ed ognuno richiederà un numero di slot differenti, tuttavia utilizzando le apposite chiavi (generalmente rilasciate dai miniboss) sarà possibile espandere il valore di un singolo slot; infine non si possono non citare i proiettili elementali e le azioni arma, i proiettili (che generalmente saranno rilasciati dai nemici) possono essere utilizzati sia in maniera offensiva per sparare con certe armi oppure con i moschetti, oppure come valuta di scambio nel negozio, le azioni arma invece sono delle mosse speciali legate alle singole armi e grazie alla loro varietà ne abbiamo viste davvero di tutti i tipi, lance che possono fare fuoco dalla punta, mazze giganti che diventano scudi, artigli che permettono di parare o fruste che ci possono far roteare, insomma la varietà non manca di certo.
 
Combattimento

Come abbiamo detto nella sezione precedente il titolo a tratti può risultare davvero troppo simile ad un souls qualunque e questo verrà visto sicuramente in maniera differente da persona a persona, le cose che però abbiamo reputato veramente fastidiose sono principalmente due: il riciclo di nemici e lo sbilancio delle build, ci è capitato infatti veramente troppe volte di vedere boss trasformati in nemici base dopo neanche 5 minuti dalla loro sconfitta (problema che spesso capita nei souls e non dovrebbe succedere), oltre a questo abbiamo notato che il gioco non vede di buon occhio le build basate sulle armi pesanti, che risultano davvero legnose da utilizzare ed hanno un playstyle che si basa sull'utilizzare un singolo attacco pesante, aspettare la ricarica dell'autonomia e ripetere, mentre le armi leggere risultano molto più efficaci, per non parlare poi delle build elementali totalmente rotte, va da sé che utilizzando delle armi leggere con infusione investendo un po' di punti in alchimia ed in forza per aumentare lo sbilancio dei nemici si diventa praticamente delle ballerine di ferro, in grado di zompare da un nemico all'altro senza lasciargli possibilità di contrattacco.
Una cosa che però non si può assolutamente criticare di Steelrising è invece la fedeltà di riproduzione del setting, era già stato un punto a favore in Greedfall e si ripresenta nuovamente qui, con una Francia davvero splendida che riporta perfettamente iconici luoghi come la reggia di Venaria o la città di Parigi dilaniata dagli automi, per non parlare dei tantissimi personaggi storici che compaiono; buona la durata che si attesta sulle 15 ore, espandibili a poco più di 20 se si deciderà di tornare nei luoghi visitati in precedenza per completare eventuali subquest o visitare i punti bloccati per mancanza di specifici gadget; sotto l'aspetto tecnico invece non abbiamo proprio nulla da ridire, abbiamo giocato il titolo in versione Playstation 5 in modalità prestazioni e si è comportato egregiamente (anche se, bisogna dirlo, a differenza di molti altri titoli con modalità simili, qui la differenza tra prestazioni e qualità è evidente).
Abbiamo inoltre apprezzato la presenza di tante opzioni per l'accessibilità, come la possibilità di scegliere la modalità assistita per concentrarsi sulla storia o la possibilità di rimuovere le penalità di morte per i non avvezzi alla difficoltà.
 
 
Squadra che vince non si cambia ed il team di Spider sembra proprio essere di questa opinione, Steelrising è infatti un titolo che non si sbilancia più di tanto nel proporre novità (per quanto queste siano presenti) ed al fronte di alcuni problemi di bilanciamento riesce a proporre un titolo con un gameplay funzionale e divertente ed una trama che tiene incollati dall'inizio alla fine, di soulslike ne abbiamo visti sicuramente tanti quest'anno ma se dovessimo dare un consiglio su quale di quelli non targati From giocare questo sarebbe sicuramente in cima alla lista.


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