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Evicenda

Volumi letti: 1/1 --- Voto 2
Vedendo la media dei voti rimango abbastanza esterrefatto, ma, a quanto pare, l'ago nel paiaio è il mio parere e non quello degli altri. Snikt! l'ho trovato un fumetto (se si può definire così) orribile. Ci tengo a precisare che di Nihei ho comunque letto Abara (recensito), Biomega e Blame, i quali ho trovato, soprattutto gli ultimi due, dei manga stupendi, veramente emozionanti.

Snikt! è un prodotto esclusivamente commerciale e fine a se stesso. La storia è scontatissima, sceneggiata personalmente male, accompagnata da dei dialoghi orribili che si presentano e presentano una "storia recitata" a livello di un B-Movie a basso costo e neanche così divertente. I disegni saranno quelli di Nihei, ma i colori non si possono vedere: fortemente piatti e mal amalgamati col disegno; riescono pure a peggiorarne il tratto principale. Solamente certe tavole sono ben in contrasto.
L'edizione - quella da 5,50€ (ho preso questa, per fortuna; ci sono anche da 13-14€) - è più che buona e comunque il formato, la densita cartaceà ed il fatto che sia totalmente a colori rendono il rapporto qualità/prezzo quasi ottimale. Il problema sta tutto nel contenuto.
Non capisco come Nihei abbia potuto scrivere e disegnare una storia del genere. Stimolante come scelta per certi aspetti, ma rispecchia soltanto un prodotto fortemente commerciale e assolutamente a mio avviso, povero e non dico indigeribile, ma quasi: "incomprensibile" è forse il termine che si sposa meglio con quello che mi ha trasmesso Snikt!.

Lo consiglio più agli amanti di Wolverine che di Nihei, se proprio dovessi, per l'andar incontro a qualcosa di diverso; agli appassionati di Nihei, che vogliono non "buttare", ma quasi, 5,5€, di prenderlo per rivedersi qualche bel disegno senza però crearsi nessun tipo di aspettative.

2 è il mio voto finale: per il coraggio innovativo America-Oriente, che comunque non ho assolutamente apprezzato, visto il risultato in questo caso, e per l'edizione più che buona a livello di qualità/prezzo.


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rocktd

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
<b>Attenzione, possibili spoiler</b>

"Snikt" è il rumore degli artigli di Wolverine quando fuoriescono dalle sue mani. Non bisogna aspettare molte pagine per sentire quel rumore. Logan, nella lugubre e silenziosa interpretazione di Nihei, si trova presto, in medias res, faccia a faccia con i mostri di Blame e Abara. Informi, irragionevoli, cattivi ma con un classico tallone d'Achille : un nucleo centrale da cui dipende la loro vita.
È una caratteristica tipica dell'arsenale di Tsutomu Nihei. In Knights of Sidonia i mostri si chiamano 'Gauna' e questo nucleo 'Vero corpo'. Qui il nucleo si accontenta di chiamarsi 'nucleo' e i mostri 'Mandate.
Wolverine deve sconfiggerli.
Come è stato possibile un simile incontro? È presto detto.
La Marvel nel 2003 viveva un'epoca di febbre sperimentale dalla quale nacque un progetto di ibridazione tra il mondo del fumetto americano e quello giapponese. Gli eroi culto Marvel venivano lasciati nelle mani di autori mangaka affermati. Così Wolverine è stato disegnato con i precisi tratti del maestro Nihei - il quale non si è certo mai sottratto a giochi di questo genere (Vvedi Blame Accademy).
Ecco dunque un mostro Mandate, trasformista per natura, assumere, contro un pallido e ferino Wolverine, le sembianze dei suoi famosissimi artigli di adamantio. Ma - notate bene - allo spuntare degli artigli, il mostro riesce a rilasciare solo un misero 'Woosh'. Siamo lontanissimi dall'irreplicabile 'Snikt'. Il lettore attento sa già che non c'è partita. Nonostante Logan sia confuso, nonostante si senta deriso, un po' a disagio e, in definitiva, in un mondo troppo diverso dal suo, non vede l'ora di sbrigare in fretta la pratica, salvare il mondo e tornare e bere birra nel caos della Grande Mela.
Wolverine è Wolverine.
L'operazione editoriale vorrebbe acchiappare sia il fan di Wolverine sia quello di Blame. Potrebbe scontentare entrambi. Nonostante questo rischio, però, Wolverine Snikt! rimane un'opera davvero interessante.


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Spirit Eater

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Wolverine - Snikt! è un racconto il cui protagonista è il burbero X-Man, la cui struttura ossea è di adamantio, che riesce a rigenerare le proprie ferite in tempi brevissimi tanto da farlo diventare immortale.
Vedremo questo strano personaggio catapultato nel futuro dove l' umanità è stata sterminata da creature apparentemente immortali. La realtà è che queste possono essere distrutte unicamente attraverso l'eliminazione del loro nucleo da parte di un oggetto di adamantio. Se Logan vuole tornare al suo presente dovrà eliminare queste creature.
La trama di fondo non è assolutamente nulla di particolarmente nuovo per Nihei. Nelle sue altre opere vedremo spesso personaggi catapultati in luoghi misteriosi (Blame!) o che adoperano le uniche armi in grado di eliminare un dato avversario (Knights of Sidonia).
Insomma, sebbene sembri sradicato dal suo campo l'autore ci fa capire in poco tempo di riuscire ad adattarsi perfettamente allo stile del fumetto, abbandonando mondi come quelli di Blame!, cupi e scuri, per mostrarci luoghi sempre misteriosi e criptici ma dalle tonalità cromatiche spesso più luminose. Per il resto tutto rimane nello stile del mangaka: sia i mostri che il design dei personaggi sono infatti pressoché immutati rispetto alle altre opere. Ed è forse questo il significato recondito di questo esperimento: chiunque potrebbe rendersi conto che il mondo dei fumetti americani e quelli nipponici non sono così diversi.

La trama, oltre al trafiletto già scritto, non prosegue se non di minimi passi per giungere sveltamente al finale scontato ma giustificato dal chiaro fatto che Logan non può morire né quantomeno rischiare di rimanere nel futuro in cui si trova. Insomma non ci dice nulla di che.
Non posso dire se il protagonista sia stato modificato, a livello di carattere, rispetto alla serie originale, in quanto non ho visto né i film né letto i fumetti inerenti alle storie dei mutanti.
Altra cosa interessante è proprio che tra l'introduzione, ben scritta, e il fumetto in sé si riescono ad apprendere tutte le nozioni necessarie per comprendere appieno la storia anche da un neofita.

I disegni di Nihei sono galvanizzati dalla presenza dei colori che fanno risaltare le moltissime scene d' azione a cui assisteremo, inoltre la scelta di introdurre ambienti semplicemente colorati ma che rimangono comunque criptici e misteriosi dà un che di estremamente artistico rispetto ai normali comics. Unica pecca è forse la scelta di colorare di bianco i volti delle persone. Si tratta senza dubbio di una scelta originale, che però stona all' interno di un comic dove il nostro avrebbe potuto approfittarne per rendere un po' meno "cadaverici" i visi degli umani.

Insomma questo esperimento nippo-americano è ben riuscito. Probabilmente è la brevità dell' opera che fa sì che la trama sia praticamente inesistente, e questo non può che penalizzare questo "esotico" comic.


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TheRolandDeschain

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Wolverine: Snikt! rappresenta l'esito finale di un felice esperimento volto a ibridare le due maggiori tradizioni fumettistiche mondiali: i comics americani e i manga nipponici.
Tsutomu Nihei, già famosissimo per serie quali "Blame!", "Biomega" e "Abara", si cimenta onorevolmente nel tentativo di dare una prospettiva nuova al mutante canadese Logan, noto a tutti come Wolverine. E il risultato è grandioso: il volume scorre dalla prima all'ultima pagina in un crescendo adrenalinico di violenza nuda e cruda, nella tradizione del miglior Wolverine.
Il tratto sporco e preciso di Nihei rende benissimo la figura dell'artigliato canadese, la cui immagine non risulta troppo lontana dagli standard americani anche se si distanzia per maggiore profondità e fascino. Lo stile è sempre quello del solito Nihei: le ambientazioni sotterranee claustrofobiche a lui tanto care fanno da splendido scenario all'abbuffata di morte del mutante, che pare più ferino che mai.
Il punto debole è inevitabilmente la storia, alquanto leggera e poco particolareggiata, ma lo stile ermetico di Nihei, privo di dialoghi esplicativi, qui risulta particolarmente azzeccato in quanto la semplicità della storia lascia il posto alle numerose scene d'azione e di violenza senza bisogno di domandarsi la giusta interpretazione o meno del senso dell'opera. In serie come "Blame!" potremmo facilmente rimanere interdetti a causa della quasi totale assenza di dialoghi esplicativi e di uno stile grafico sporco e buio; in "Wolverine: Snikt!" la storia è semplice, dunque possiamo soffermarci ad ammirare lo splendido stile del maestro a braccetto con un'inchiostratura efficace.
Dedicato a chi ha lo stomaco abbastanza forte da reggere e ai fan del mutante più pericoloso al mondo.


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HaL9000

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
La tradizione fumettistica nipponica si incontra con quella nord americana: da questo incontro tra titani nasce infatti "Wolverine-Snikt".
L'operazione attuata da Nihei è coraggiosa, ma qualcuno potrebbe anche non digerire questo connubio, giudicandolo forse un'inutile ibridazione, però a mio parere il risultato è buono.

Ovviamente, vedere Wolverine disegnato alla maniera di questo autore inizialmente lascia un po' perplessi, ma se si presta attenzione al tratto, le differenze rispetto all'originale non sono poi così eclatanti. Alcune differenze possiamo piuttosto riscontrarle in tutto ciò che circonda il personaggio Marvel: le architetture sono quelle tipiche di Nihei, i comprimari sono disegnati esattamente come in altre sue opere, ed i "cattivi" di turno sono sempre quelli (vedi titoli come "Blame!" o "Biomega").

Ad ogni modo la cosa che risalta maggiormente agli occhi è il fatto che si abbia a che fare con tavole tutte a colori, dalla prima all'ultima, come nella tradizione Marvel e questo particolare mi è piaciuto molto.
Inoltre il fumetto si legge all'occidentale, e la qualità dell'edizione è, a mio parere, ottima, anche se forse non tanto da giustificarne il costo.


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Kabutomaru

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
"Wolverine Snikt" è un prodotto di difficile catalogazione poiché rappresenta un interessante esperimento volto ad unire insieme l'arte dei manga giapponesi e quella dei comics americani riuscendo a mio avviso nell'intento.
Il protagonista è uno dei più famosi supereroi delle testate Marvel, Wolverine. Per la sceneggiatura ed il disegno di tale opera si è deciso di affidarsi ad uno dei migliori autori emergenti del genere fantascientifico, ovvero il nostro ex-architetto preferito Tsutomu Nihei, autore di opere del calibro di "Blame", "Noise" e del più recente "Knights of Sidonia".
Tale opera composta originariamente da 5 albi, è stata rilegata in un unico volume di circa 100 pagine, edito in Italia da Panini Comics, la quale ha riservato un ottimo trattamento, come fa sempre per i comics. Il prezzo è di 10 euro, anche se giustificato dal fatto che tutte le pagine sono a colori.

La trama, un po' scontata e non molto originale, parla di Logan, ovvero Wolverine, che passeggiando per New york incontra improvvisamente una ragazzina di nome Fusa, che gli chiede aiuto. Senza tanti giri di parola ella lo tocca e in tal modo lo teletrasporta nel futuro, più precisamente nel 2058. Logan si trova catapultato in un futuro apocalittico, cupo, decadente, freddo e colmo di disperazione (tipica ambientazione di Nihei). Dopo il comprensibile smarrimento iniziale ed breve combattimento contro un terribile mandante, Logan viene a sapere da Fusa che l'umanità è stata quasi del tutto sterminata da tali esseri, che hanno le fattezza di mostri cyborg, i quali sono indistruttibili e l'unico loro punto debole è il nucleo, esso può essere distrutto solo dall'adamantio, metallo di cui sono composti gli artigli di Logan.

Interessante notare che il Wolverine Niheiano non ha alcuna attinenza con quello classico: infatti egli è alto, magro, pallido, longilineo, freddo e taciturno. Insomma, tutto il contrario di quello solito: basso, pompato, spaccone, macho e menefreghista. Secondo il mio modesto parere, tale versione è superiore all'originale. Gli altri personaggi riprendono le fattezze dei protagonisti delle precedenti opere dell'autore (Cibo di "Blame" in primis, ad esempio). Peccato solo che tranne per Wolverine non avremmo una grande caratterizzazione psicologica degli altri personaggi anche a causa dell'esiguo numero di dialoghi.

Il disegno è quello classico di Nihei, sporco, graffiate e marcato che ben si presta al rappresentare i paesaggi desolati e apocalittici, l'autore si esalta specialmente nel rappresentare gli edifici che sono ammassi enormi di ferro che danno una sensazione di claustrofobia e di oppressione. Ahimè però, il disegno che usa non privilegia l'espressività dei personaggi che vi risulteranno alquanto freddi ed insensibili (accentuato anche dalle loro facce di color bianco cadaverico). Ritengo ciò sia una scelta precisa dell'autore, poiché il mondo claustrofobico e cupo in cui vivono i protagonisti si riflette su di essi, i quali non risultano essere altro che specchio della società in cui vivono.

Consigliato a chiunque segua le testate Marvel, specialmente "X-men" e "Wolverine", che in tal modo potrà gustarsi questo interessante esperimento ben riuscito, naturalmente è caldamente invitata la lettura di tale opera a chiunque sia fan delle opere di Tsutomu Nihei, in questo modo vi potrete gustarvi l'ennesima opera ben riuscita del maestro.


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DaisukeKatashi

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
La Marvel affida uno dei suoi X-Men, Wolverine al noto mangaka Tsutomu Nihei, già famoso nel mondo dei manga grazie a capolavori del calibro di BLAME!, NoIse, Abara e Biomega, il quale raccoglie in cinque capitoli una miniserie su uno dei più amati supereroi della Marvel. Quindi riconoscere come manga questa opera non è del tutto esatto, ma in quanto opera di Tsutomu Nihei, in parte viene ritenuto tale. In Italia la miniserie è stata pubblicata dalla Panini Comics in un unico volume, in seguito ristampato.

L'opera non vede il solito Wolverine, villoso, poderoso ed arrogante, ma lo vede in chiave "Niheiana", magro, pallido, longilineo, come i classici personaggi delle opere di Nihei. Come consono all'autore, i dialoghi sono assai limitati, quindi la "lettura" può apparire assai veloce. Ma introduciamo la trama dell'opera di quel pazzo di Tsutomu Nihei.

TRAMA <b>Potrebbe Contere SPOILER</b>
Wolverine, Logan per gli amici, mentre si aggira per New York, viene avvicinato da una strana ragazza, che gli chiede aiuto. Toccandola, Wolverine viene misteriosamente trasportato nel futuro, precisamente nella Terra del 2058. Durate la fase di trasferimento la ragazza e Logan perdono il contatto e si dividono. La ragazza riesce a tornare nella base, mentre Logan si ritrova in una landa desolata ed abbandonato e viene attaccato da un mostro Cybernetico in classico stile Nihei che sembra rigenerarsi all'infinito. Nel frattempo Logan riesce a scorgere il punto debole del mostro e a batterlo. Nel batterlo Wolverine sviene e viene portato nella base, dove si trovava la ragazza, di nome Fusa. Il motivo perché Logan è stato trasportato nel futuro è che l'unico modo per liberare l'umanità dal predominio di tali esseri mostruosi è di sterminarli con l'utilizzo dell'adamantio, l'unico a essere disponibile di tali armi è per l'appunto il nostro Logan, che si troverà ad affrontare una miriadi di mostri-cyborg, per salvare l'umanità. Ci riuscirà Logan a salvare l'umanità ancora una volta?

Da ex-lettore di fumetti Marvel e da grande fan di Tsutomu Nihei, questo volume per me è il massimo. Veramente ben fatto, dal punto di vista grafico è veramente intoccabile, perfetto sotto ogni punto di vista; il tratto oscuro e sporco di Tsutomu Nihei è quello di sempre. La trama può risultare banalotta, e lo è, però a me piaciuta l'idea di un Logan in un futuro distopico alla BLAME! (mi sarebbe piaciuto vederlo all'interno della Megastruttura insieme a Killy). Bisogna però dire che i personaggi sono privi di spessore e poco caratterizzati, tranne il protagonista Logan. Il volume della Panini merita l'acquisto. Wolverine Snikt!, lo consiglio solo ai fan di Wolverine e/o di Tsutomu Nihei, non credo sia apprezzabile dagli altri. Il mio voto è 10.

ningen

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ningen

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Un bell'esperimento, unire una storia da comics con la bravura di un mangaka come Tsutomu Nihei. Il risultato è soddisfacente, a mio modo di vedere. La trama e semplice, ma alcuni passaggi, inizialmente, fanno un po' storcere il naso, ma devo dire che una volta conclusa la lettura tutti i dubbi e le perplessità sulla trama trovano degna risposta. L'opera è contraddistinta dallo stile unico di Nihei, ed infatti inizialmente troverete pochi dialoghi, come nel suo stile, ma andando avanti il numero delle parti con dialoghi sarà maggiore rispetto al solito, credo che questo sia anche dovuto all'esigenza di una narrazione breve.

Vedere i disegni di Nihei a colori è straordinario, sia i personaggi che le creature, senza scordare gli elementi architettonici, sono disegnati con una maestria impressionante, ed il colore dà ancora più forza al tratto di Nihei. In definitiva un'ottima opera che avvicina due mondi (comics e manga) apparentemente lontani.


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GianniGreed

Volumi letti: 1/1 --- Voto 3
Questo fumetto rappresenta un interessante esperimento in campo fumettistico: provare a unire due realtà simili, ma molto diverse, come lo sono i comics americani e i manga giapponesi. Un esperimento che secondo me non è riuscito. Innanzitutto, questo non è un manga. Vero che Nihei è Giapponese, ed è un mangaka, ma il fumetto ha tutti i tratti distintivi di un comics: è stato serializzato in cinque albi da ventitré pagine l’uno, è a colori, e si legge normalmente.

La trama è molto semplice: Logan mentre se ne va in giro per New York, incontra una ragazza che gli chiede aiuto, e dicendo che non c’è tempo di spiegare chiede al mutante di prenderle la mano. La ragazza, che si chiama Fusa, inizia a teletrasportarsi, ma Logan le lascia la mano. Al suo risveglio, Wolverine si ritrova in uno strano luogo, dove viene attaccato da un mostro che, anche se sconfitto, continua a rigenerarsi. Grazie all’intervento di un tipo chiamato “il Colonnello”, la creatura viene abbattuta e Wolverine privo di sensi viene portato in un rifugio. Al risveglio è il momento delle spiegazioni. Si trova nel futuro, e la creatura affrontata appartiene a una razza di mostri che si sono evoluti da dei batteri creati in laboratorio, e hanno ormai quasi distrutto tutta l’umanità, si rigenerano in continuazione, a meno che non li si colpisca al nucleo. Ma l’unica cosa capace di scalfire tale nucleo è l’adamantio, il metallo di cui sono composti lo scheletro e gli artigli di Logan. A Wolverine viene chiesto di distruggere la creatura originale che ha generato e continua a generare nuovi mostri.

Le tavole sono tutte a colori, ma il tratto di Nihei non mi piace per nulla. I personaggi sono bianchi, mentre tutto il resto è a colori, Wolverine, Fusa e i pochi altri umani che si vedono sembrano dei cadaveri. Le vignette sono molto grandi, perché i comics hanno vignette più grandi, ma ci sono anche pagine composte da una sola scena, e sono tante, e sopratutto sono vuote, prive di dialoghi. L’ambientazione è di quelle che piacciono a Nihei, con costruzioni enormi ma fredde.

La storia si regge solo sulle azioni e i disegni, visto che appunto di dialoghi c’è ne sono davvero pochi, viene detto solo l’essenziale, magari ci può stare, perché in linea con il personaggio, ma non è bello prendere il volume e leggerlo in dieci minuti, dà la sensazione di aver buttato via i soldi. Personalmente di quest’autore ho letto solo Abara, e lì misi già il segno. Mi sono letto questo per via del personaggio di Wolverine, ma secondo me Nihei ha toppato alla grande. Non so che cosa ne abbiano pensato i lettori americani di questa lettura, ma di certo non ha reso giustizia a questo personaggio. La storia qui proposta non è per nulla memorabile, e ben lontana dal livello di altre miniserie che vedono il mutante protagonista. Insomma un buco nell’acqua su tutti i fronti, e la dimostrazione, forse, che alcune cose è meglio che stiano a distanza l’una dall’altra.


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cercastorie

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Un voto che nasce dalla media tra l'8 per la trama e il 10 per i disegni. Prima di tutto vorrei dire che Wolverine è tra i miei eroi/antieroi preferiti, è per me quindi un piacere vedere mescolate le caratteristiche di questo personaggio e i colori del fumetto americano al disegno di Tsutomu Nihei. Forse l'unico tratto di Wolverine che non è presente in questo volume è il suo umorismo pungente, difficile da far emergere in un fumetto dove le vignette e dialoghi sono in quantità ridotta (caratteristica di tutte le opere di Nihei). Sembra quasi che l'autore abbia preso Wolverine, e l'abbia catapultato in un mondo molto simile a quello di Blame.

La storia è interessante e tiene sempre viva la curiosità, per arrivare a conoscere i motivi della situazione che si trova a vivere il protagonista; è resa bene anche la drammaticità della situazione in cui sono immersi tutti i personaggi. Il disegno è un vero piacere per gli occhi: è sempre bello vedere i colori, e in questo caso il colore variegato e cupo allo stesso tempo, unito al tratto di Nihei, crea un effetto davvero mozzafiato. La prospettiva che offrono le tavole quasi proiettano il lettore all'interno di quel mondo costruito dall'autore, in cui tutto è enormemente desolato, questo grazie a una maniacale e dettagliatissima cura del disegno delle strutture architettoniche (ricordo che Nihei ha studiato architettura). Tranne Wolverine, gli altri personaggi hanno tratti del viso, ma anche abbigliamento, che ricordano i protagonisti delle precedenti opere dell'autore. Parlando ora del disegno del nostro protagonista Wolverine, abbiamo naturalmente una versione inedita, infatti oltre all'accurata definizione dei suoi tratti, aggiungerei che l'autore opera una netta divisione tra i diversi stati del protagonista: quando è calmo ha un visto piuttosto pensieroso e cupo, ma quando si arrabbia nelle scene di combattimento e sfodera gli artigli, la sua espressione si trasforma completamente e diviene qualcosa a metà tra una bestia feroce e un demone, sembra quasi che per qualche istante perda il lume della ragione (guardando le tavole a lato ci si può fare un'idea).

Il volume è ormai esaurito e anche se l'originario prezzo di copertina era di 10 euro, oggi è veramente difficile trovarlo nuovo a un prezzo inferiore ai 25 euro (c'è chi lo vende a 60 euro). Un pezzo da collezione unico, che non deve mancare agli amanti di Wolverine, e delle storie e disegni a cui ci ha abituato Tsutomu Nihei.


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Shadow

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Sarò di parte, sarò poco obbiettivo, ma certamente non posso dare un voto inferiore al nove a quest'opera in unico volume, in quanto il protagonista è niente di meno che il mio personaggio Marvel preferito, il mutante dagli artigli con lo scheletro rivestito in adamantio. E ad illustrarne e narrarne le gesta è il famoso Tsutomu Nihei, noto nel mondo per le sue opere Blame! e Noise, e questo è un altro fattore che rende indiscutibilmente imperdibile, almeno per la mia persona, questo volume, infatti io adoro il tratto sporco utilizzato da questo autore nelle sue opere, dà alla luce tavole stupende in un misto tra sogno e incubo che non smetterei mai di guardare.

La trama è abbastanza semplice e scorrevole, la storia inizia con il nostro X-Man preferito che, mentre cammina tranquillo per le strade newyorkesi, viene fermato da una ragazza di nome Fusa che lo teletrasporta in un mondo in cui gli uomini sono sulla via dell'estinzione, a causa di creature simili ai gauche che compaiono in molte delle opere di Nihei. Wolverine è stato portato lì perché a quanto pare l'unica arma capace di uccidere questi orribili mostri è l'adamantio, di cui sono appunto rivestisti i suoi artigli oltre al suo scheletro, e che in quel mondo ormai alla deriva sembra scarseggiare.
Wolverine accetterà quindi di aiutare i sopravvissuti nella loro guerra contro le mostruose creature.

Come nella praticamente totalità delle sue opere, Nihei descrive con le sue immagini una realtà alquanto claustrofobica, con un mondo fatto di stretti cunicoli e livelli interrati in cui non manca una maniacale attenzione per i particolari architettonici.
Insomma, per tutti coloro che sono fan del mutante Marvel e che adorano Nihei e le sue magnifiche tavole, non dare un occhiata a quest'opera sarebbe davvero un delitto.
Essendo come già detto all'inizio entrambe le cose, il mio giudizio per quanto di parte anche abbastanza scontato, perciò ribadisco che il nove per me se lo merita tutto.


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KetKiller

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Lo so, 9 è alto come voto, forse troppo, ma io quando vedo Nihei all'opera divento matto!
Allora vediamo... cosa abbiamo qui? Uno one-shot del maestro sul mutante più famoso del mondo, e che one-shot!!
Eviterei proprio di parlare della parte grafica, perché come già detto in un'altra recensione o lo si ama o lo si odia (anche se non riesco proprio a capire come si faccia ad odiarlo!), comunque io l'ho trovata STREPITOSA.
La storia non poteva essere più semplice e lineare, ma decisamente azzeccata per il tipo di one-shot: in un ipotetico futuro le macchine prenderanno il sopravvento e la razza umana, ormai decimata, sarà relegata a vivere sottoterra (mi ricorda qualcosa...).
Un bel giorno un gruppo di "resistenti" riesce a portare nel futuro (il loro presente) il grande Wolwy per farsi dare una mano, anzi, un artiglio! Beh, il motivo e come va a finire scopritelo voi comprando questo fumetto, che merita davvero.


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BIZIO

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Wow, ottima prova da parte di Nihei. Il personaggio è veramente difficile da realizzare, specialmente per il fatto che non è creato da lui. Nonostante ciò gli riesce benissimo: cupo, tetro, selvaggio e determinato, questo è Wolverine, e questo è quello che ci mostra Tsutomu, senza tralasciare niente di tutti i particolari che rendono questo mutante il più bello e famoso.
La storia è lineare e corta essendo un solo volume, ma ci permette di capire appieno ogni aspetto dei protagonisti.
I disegni non si commentano, Nihei o si ama o si odia, non ci sono vie di mezzo per quanto riguarda il tratto.
In conclusione, un capolavoro per gli amanti dell'autore, altrimenti rimane di difficile comprensione.


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Maho

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Strano esperimento forse, ma funziona.
Logan viene teletrasportato nel futuro per combattere una comunità di esseri letali che sta lentamente sterminando la razza umana; queste creature sono vulnerabili solo all'adamantio... e Wolverine ha lo scheletro intero composto di tale metallo!
Dallo stile non si fatica a riconoscere Tsutomu Nihei, le atmosfere ed le ambientazioni sono quelle tipiche di Blame! ed, in un certo senso, il protagonista diviene quasi un semplice orpello in questo grande quadro.
Trattandosi di un volume unico non ci si può infondo aspettare nulla di troppo complesso, però questo Snikt! presenta una storia gradevole, autoconclusiva, che può essere letta con soddisfazione, secondo me, anche da chi non conosce né Blame! e né Wolverine.

L'edizione Panini può vantare tutta la cura che di solito viene riservata ai comics, infatti per dieci euro ci si porta un volume tutto a colori realizzato con ottimi materiali... coi manga sappiamo tutti che la storia è diversa.
Nel complesso un bel volume autoconclusivo che consiglio un po a tutti.


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RyOGo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
E così Nihei mostra il suo lato yankee...
E nel modo migliore!
Ok, Logan non è un personaggio creato da lui... ma cavolo se lo sembra! Mantiene tutto il sarcasmo e il pessimismo del supereroe all'adamantio, non lo snatura nemmeno un pizzico, e riesce ad inserirlo in uno dei "mondi di Nihei" con una naturalezza impressionante... D'accorso, l'idea che le sue lame diventino molto più potenti è forse una cavolata per i puristi, ma in fondo Tsutomu è abituato a lavorare sulle conseguenze su larga scala, BLAME! e NOISE sono pressoché strutturati allo stesso modo! E pure la trama bene o male è sempre sulla falsariga delle sue storie brevi, e non c'è nulla di male in ciò... forse troppe poche pagine e un gusto più americano hanno costretto a metterci molti più dialoghi di quanto faccia normalmente, ma non è affatto un male.
Le colorazioni sono americane, come lavoro direi che è niente male, forse sarebbe stato meglio affidarsi a uno stile più simile alla canadese UDON, ma è un mio gusto personale, comunque senza dubbio è stato svolto un lavoro impeccabile.
Insomma, se siete fan di Wolverine o di Nihei, non può mancare nella vostra collezione, se siete fan di entrambi mi chiedo per quale motivo non l'abbiate ancora acquistato.