7th Dragon è una serie di jprg sviluppata dal decisamente poco noto team Imageepoch, pubblicata da SEGA e distribuita, in questo suo ultimo capitolo e per la prima volta in Europa, da Deep Silver. Nata su DS nel 2009, questa bizzarra serie che vedeva gli umani in una guerra per la sopravvivenza della specie contro i draghi, al suo debutto in Giappone aveva riscosso non poco successo ed infatti, nel 2011, esce 7th Dragon 2020 per Psp.
 
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Questo spin-off/sequel riprende la trama del primo trasportandola in una Tokyo futuristica (appunto, nel 2020). Due anni dopo Sega stupisce il mondo facendo uscire, sempre su Psp, 7th Dragon 2020-II, sequel diretto del precedente! Sfortunatamente però il mondo era girato dall’altra parte e, proprio come per i precedenti capitoli, anche questo non uscirà mai dal territorio nipponico. Il destino della serie sembrava ormai segnato, ma per qualche oscuro motivo e con un solo anno di ritardo rispetto al Giappone, 7th Dragon III Code: VFD è approdato in occidente su 3DS. Sarà valsa la pena aspettare tutto questo tempo?
 
TRAMA

Come da classico della serie, anche questo nuovo capitolo vede l’umanità impegnata in una lotta impari contro i draghi. 80 anni dopo gli eventi di 7th Dragon 2020-II, a Tokyo spopola un gioco arcade in realtà aumentata chiamato 7th Encounter, sviluppato dalla rinomata software house Nodens Enterprises. Questo titolo è così esclusivo che solo chi possiede un invito ufficiale può partecipare e il protagonista, pur presentandosi all’entrata, non è fra i fortunati. Tutto d’un tratto però, una timida ragazza decide di condividere il proprio invito speciale con lui, apparentemente senza nessun valido motivo se non la semplice paura di entrare da sola.

Presto si scoprirà che la Nodens Enterprises non è una semplice SH bensì una sorta di organizzazione segreta che usa 7th Encounter come test per valutare le capacità dei singoli allo scopo di trovare dei “Dragonslayer”, con l’aiuto dei quali prepararsi all’imminente invasione di draghi. Il protagonista, ovviamente, risulterà perfetto per il ruolo e, dopo una lunga spiegazione sull’agenzia e sull’imminente pericolo, deciderà di entrare a farne parte. Il piano escogitato dalla Nodens consiste nel mandare individui capaci nelle “epoche storiche” in cui i draghi avevano invaso la terra, questo per far sì che possano venire raccolte le informazioni necessarie per eliminare il famigerato drago primordiale denominato VFD.
 
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La narrazione è scorrevole e i dialoghi risultano piuttosto piacevoli, stesso dicasi per la maggior parte dei personaggi principali che, seppur difficilmente verranno ricordati per qualche loro peculiarità, nell’insieme vanno a formare un team piuttosto ben riuscito. Sarà il giocatore a creare tutti i personaggi che scenderanno in battaglia, protagonista compreso; il fatto che venga considerato tale chiunque venga nominato leader della prima squadra rende piuttosto surreali tutte le parti in cui si viene chiamati in causa sotto il ruolo di “prescelto”. Un qualche sistema di locking al primo personaggio creato, invece che al primo della lista, per i dialoghi avrebbe reso tutto decisamente più credibile.

Il grande problema di 7th Dragon III, comunque sia, risiede nella moltitudine di elementi introdotti dalla storia, ma non adeguatamente giustificati o contestualizzati. Il fatto che alcune delle domande che il giocatore si pone abbiano poi effettivamente una risposta non giustifica l’indifferenza e la superficialità con cui vengono affrontate prima. Forse si tratta di interrogativi ricorrenti della serie o magari erano quesiti già chiariti nei capitoli precedenti; qualsiasi sia la risposta, in quanto primo capitolo dedicato a 7th Dragon ad essere uscito ufficialmente in occidente, sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più chiaro, ma forse nemmeno troppo visto che si tratta pur sempre della quarta iterazione nella continuity generale. Detto questo, in realtà gli elementi lasciati un po’ poco chiari sono dettagli secondari allo sviluppo delle vicende e queste possono essere apprezzate senza problema da tutti.
 
GAMEPLAY

7th Dragon III Code: VFD propone un classico sistema di combattimento a turni con incontri casuali e party da tre elementi, assemblabile con la creazione personaggi che permette di scegliere la loro estetica (ci sono diverse immagini 2D con due stili per singolo e 3 colori diversi per ognuna), la voce e la loro classe. Avanzando nella storia si sbloccheranno nuove immagini e nuove classi, ma sarà chiaro fin da subito che quest’ultime, oltre ad essere generalmente piuttosto bizzarre, sono tutte estremamente diverse per quanto riguarda i punti di forza e l’approccio alla battaglia.
 
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Si passa da classi abbastanza comuni come il Samurai, dotato di ottime statistiche d’attacco e di difesa e specializzato in attacchi a single o multi target a seconda della spada equipaggiata, ad altre decisamente più stravaganti come l’Agent che, mischiando le sue capacità da hacker e da tiratore scelto, potrà destabilizzare i nemici dalle retrovie oppure il Duelist, una sorta di evocatore che usa un mazzo di carte (rigorosamente pescate a caso ad inizio turno) da combinare fra loro per evocare mostri, magie o piazzare trappole.

Ciò che rende la creazione del team davvero intrigante comunque risiede nella sinergia che le singole classi generano fra loro, questo perchè tutte hanno modi più o meno diretti per potenziarsi a vicenda. Le combinazioni sono moltissime e quasi tutte estremamente funzionali, scegliere quali personaggi cooperano meglio non sarà facile, ma i tentativi per trovare il team più adatto al proprio stile saranno piuttosto divertenti, anche perché andando avanti sarà possibile formarne di diversi contemporaneamente.

La possibilità di avere più party passerà ben presto da una semplice comodità ad un aiuto indispensabile: non solo i team in attesa potranno aiutare gli altri durante il combattimento, ma durante l’esplorazione dei dungeon sarà possibile cambiare da uno all’altro, sebbene le formazioni siano bloccate finchè non si torna alla base. Durante le battaglie tutti i personaggi prendono esperienza; questo significa che sarà possibile far specializzare un singolo team a seconda della tipologia di nemico e, vista la frequenza delle battaglie casuali, saper gestire al meglio le proprie risorse farà la differenza fra una battaglia facile ed un game over. Dopo aver subito una sconfitta sarà possibile ripetere nuovamente lo scontro, mantenendo i parametri con cui lo si era iniziato la prima volta, oppure ripartire dall’ultimo salvataggio.

Se rientrate in quel genere di persone che poco tollerano gli scontri casuali, sappiate che 7th Dragon III Code: VFD ve ne proporrà uno dietro l’altro. La frequenza degli scontri è piuttosto alta e lo stesso vale per la difficoltà, soprattutto quando si è appena arrivati in una nuova zona, fortunatamente però le battaglie sono abbastanza veloci grazie agli alti danni subiti e inflitti.
 
GRAFICA & SONORO

Il 3DS non è mai stata una console particolarmente performante e 7th Dragon III Code: VFD non sarà certo il titolo che arriverà a spingerla al massimo (per quello consigliamo di guardare Pokèmon Sole-Luna). Bisogna ammettere però che i modelli poligonali 3D scarni vengono compensati da visi ben realizzati, un character design efficace (anche se forse eccessivamente “shonen”) e delle ambientazioni decisamente evocative. E’ quasi un peccato vederlo sul hardware limitato del 3DS.
 
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Le musiche invece sono un po’ sotto la media, fortunatamente riescono ad essere sufficientemente orecchiabili da non risultare fastidiose dopo gli infiniti loop a cui i dungeon così spaziosi, per forza di cose, costringono. Visto il passaggio fra epoche ed ambientazioni così fortemente diverse, tuttavia, è difficile non sentire la mancanza di una colonna sonora più varia, anche se tutto sommato le tracce presentate ben accompagnano la maggior parte delle situazioni, mid-boss battle a parte...
 
CONCLUSIONI FINALI
 
7th Dragon III Code: VFD è un jrpg nella media che prende la formula classica del genere e ne restituisce un’interpretazione più personale, senza però sbilanciarsi troppo. Il gameplay divertente e ben bilanciato, sebbene presenti sporadici e inaspettati picchi di difficoltà, offre un’esperienza decisamente piacevole a chi apprezza i combattimenti a turni. Sfortunatamente la trama di 7th Dragon III Code: VFD non riesce mai a decollare davvero e, per questo, non riesce a farsi notare più di un qualsiasi altro gioco di ruolo giapponese disponibile su portatile Nintendo.