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8.5/10
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Per niente male! La storia mi è sembrata decisamente più matura rispetto ad altre opere della Yoshizumi e, come sempre, riesce a intrattenere molto bene, invogliando a proseguire la lettura. L’ho trovata divertente e interessante. I personaggi mi sono piaciuti, chi più chi meno, ma la protagonista l’ho trovata davvero carina e adorabile.

Tra gli aspetti negativi, però, speravo che dopo gli eventi legati a Yuki e Saaya il rapporto tra quest’ultima e Chitose si approfondisse maggiormente e che le vedessimo più vicine, cosa che purtroppo non è avvenuta. Inoltre, dall’introduzione del personaggio di Subaru, ammetto che l’opera mi è leggermente calata, anche se solo di poco. Forse sono presenti anche troppi cliché, e non tutti dei migliori.

Il finale invece l’ho apprezzato: forse è persino troppo normale, ma non in senso negativo. Il fatto che si chiuda dove tutto è iniziato l’ho trovato un bel parallelismo. Lo stile della Yoshizumi, come al solito, mi piace molto, anche se il volto del fratello di Chitose non mi ha mai convinto del tutto (forse per via delle ciglia). Infine, l’edizione italiana risulta un po’ un pugno nell’occhio per il disordine delle costine rispetto all’originale, e i volumi li ho trovati leggermente rigidi.