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Sekhmet

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
È la mia prima volta con un anime simile. Purtroppo sono una novizia in questi campi, ma mi rifarò!
Inizialmente ho guardato l'anime con occhi da occidentale, cosa sbagliatissima, trovandolo troppo esplicito e volgare, ma poi sono entrata nel mondo.
Questi poveri cinque ragazzi, ognuno con un carattere disegnato distintamente, senza confusione o altre imitazioni, si ritrovano reclusi in una prigione all'interno della scuola stessa, per aver cercato di spiare nel bagno delle studentesse. Vengono scoperti e imprigionati da questo comitato studentesco segreto che vuole defenestrare il genere maschile dalla scuola: la presidentessa, gelida ragazza elegante amante dei corvi, la vice presidente, prorompente e succinta mistress che punisce i ragazzi a suon di frustino da cavallerizza, e una pseudo innocente biondina con gli occhi nascosti timidamente da un lungo frangipane, cintura nera di karate... Tanto minuta quanto letale.
L'ho trovato divertente nonostante la mia prima impressione, i diversi lineamenti caratteriali spinti all'esasperazione a volte rendono questo anime non banale, come credo molti altri sul generis.


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kirk

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Pur avendo apprezzato tutti gli episodi di questa serie per le trovate assurde e demenziali, senza trovare nulla da ridire per il fanservice continuo e i tratti fortemente da seinen ecchi, non posso dargli più di sette per la volgarità con cui tutto viene trattato: sembra un racconto nato dalla fervida mente di De Sade, il divin marchese della Francia dei Lumi. Pipì, popò, sudore, sputi leccati così come gli stivali sporchi della vicepresidentessa dell’Associazione Studentesca Segreta... tutto ciò è volgare e degno di far interrompere la serie.
Purtroppo devo ammettere che tutto ciò comunque l’ho accettato, continuando a vedere episodio dopo episodio questa serie che, tutto sommato, nella sua vena demenziale e schifo mi è piaciuta.

I personaggi maschili ruotano intorno al giovane e carino Kiyoshi e a Noguto, un appassionato di storia dei Tre Regni cinesi e del periodo Sengoku, che sono i meglio riusciti, nonostante si ritrovino spesso in situazioni imbarazzanti: meno riusciti il teppista Shingo, l’amante delle formiche Nezu e il grosso e grasso masochista André. Menzione speciale per il depravato signor preside amante dei sederi.
I personaggi peggiori però sono le guardie carcerarie della scuola, le tre dirigenti dell’Associazione Studentesca Segreta: la presidente Mari, che è l’anima nera del gruppo, ma non fa granché, e le sue due compagne, la vicepresidente Meiko, che suda tanto da far sembrare pipì sul pavimento il suo sudore, e la segretaria Hana, che invece la pipì... no, mi fermo qui, se qualcuno ha il coraggio di guardarlo, capirà.

Di solito non guardo questi prodotti fatti per vecchi voyeur, ma ho fatto un’eccezione alla regola per trovarmi schifato e divertito: sette!


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maxcristal1990

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
La storia inizia presentando questi cinque ragazzi iscritti a un'accademia unicamente composta da ragazze. Kiyoshi e gli altri quattro, sorpresi nel tentativo di spiare le ragazze nello spogliatoio, vengono rinchiusi nella prigione della scuola. Qui inizia l'avventura di questi cinque ragazzi uno più depravato dell'altro.

Mettiamo subito in chiaro tre cose: chi ha ideato questa storia è totalmente fuso; niente ha un senso nel racconto; sconsiglio subito di visionarlo, se si cerca qualcosa di costruttivo.
Nonostante queste cose elencate, devo complimentarmi per la riuscita di questo anime. Se si è alla ricerca di un prodotto dove si vogliono vedere tette e culi, scene piccanti e imbarazzanti ma allo stesso tempo farsi delle vere risate, questo è una delle migliori scelte. Intrattenimento e comicità sono il pezzo forte! Questi ragazzi, maltrattati nella prigione della scuola femminile da cui tentano di evadere, sono veramente fantastici, caratterialmente e graficamente strani, ma composti veramente bene. A Kiyoshi, il protagonista, alla caccia del suo amore, ne succedono di tutti i colori, poveraccio! Le ragazze sono tutte molto belle, ma devo complimentarmi soprattutto per i seni della vicepresidente Meiko e le pose da esibizionista che regala più volte a puntata.
Dodici episodi sono veramente pochi, avrei voluto vedere qualcosina di più nel finale.

Le animazioni sono gradevoli. Disponibile anche la versione doppiata in Italiano, in questo caso consigliata, visti i dialoghi difficili da capire e a tratti molto spediti.


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piazzamaggiore

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
Questo anime riesce nel suo compito, far ridere lo spettatore, e merita sicuramente la visione, se state cercando una commedia demenziale.

Partirei parlando del comparto tecnico: le animazioni sono molto buone e il design dei personaggi e delle ambientazioni è esattamente in tema con il resto dell'opera.
La trama non è così banale come sembra (ovviamente rapportata ad anime di questo stesso genere) e riesce a tenerti incollato allo schermo, grazie anche a piccoli colpi di scena e al rapporto tra i personaggi in continuo sviluppo e pieno di risvolti comici che fanno scorrere gli episodi molto velocemente. Tutto ciò che succede è esagerato e riesce a stupirti.
I personaggi sono ovviamente il punto forte di quest'anime, ognuno di loro (e, quando dico ognuno, mi riferisco proprio ad ognuno) ha un carattere pieno di sfaccettature e caratteristiche folli che vengono esagerate fino al limite del ridicolo (ma senza scadere nel trash banale). Per fare un esempio, la vicepresidentessa come caratteristiche ha la tette enormi, l'iper-sudorazione e una forza gigantesca. Se ora prendiamo questi personaggi e li uniamo a una trama demenziale che utilizza un po' di "trash humor", ma che comunque presenta degli sviluppi interessanti, abbiamo "Prison School".

Un punto a sfavore di quest'anime per alcuni potrebbe essere l'incipit surreale con cui parte la trama, ma per me invece aumenta soltanto l'insieme di cose che rendono divertente questo anime; un esempio di anime conosciuto che utilizza un incipit del genere è "One-Punch Man". Parlando del finale, senza fare spoiler, devo dire che mi ha soddisfatto molto, sia per la fine che fanno i vari personaggi sia per la complessità di ciò che succede, che in un prodotto di questo tipo è abbastanza insolito.

Un punto a favore lo guadagna sicuramente con il doppiaggio in italiano fatto davvero bene e la opening che è molto azzeccata per la serie, ma soprattutto per il preside (scherzo, ma quel personaggio è arte).
Molti magari non saranno d'accordo con questo voto, ma, come ho detto prima, per valutare sia la trama sia l'anime in generale, sto usando come parametro gli altri anime di questo genere, e "Prison School" secondo me spicca tra molti altri.


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Eramioquelnome

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
“Prison School” è un seinen ecchi che fa della comicità e dell’assurdità delle sue situazioni il suo punto focale. I protagonisti sono i classici liceali in una scuola di sole ragazze, la trama è assurda e paradossale, ma ci regalerà momenti di vera comicità.

Di solito non guardo questo genere di anime, ma questo l’ho veramente adorato. I personaggi che all’inizio sembrano stereotipati diventano sempre più sfaccettati e complessi, non certo dei filosofi ma dei ragazzini tutti diversi tra loro e con ognuno i suoi gusti, i propri ideali e le proprie perversioni.
La trama è semplice ma mai ripetitiva, con vari colpi di scena.
I disegni sono ben curati, li ho apprezzati davvero molto.

Difetti? Bisogna vedere con che spirito critico si affronta l’opera, non è certo l’anime introspettivo e profondo del secolo, ma un anime leggero, divertente e parodistico, e riesce in pieno.

Personalmente ho adorato questo anime, in particolare la figura del preside, che regala momenti di puro genio, tiene incollati allo schermo e mi sta facendo desiderare la seconda stagione come non mai.
Un 8 se lo merita, e forse qualcosina di più, di solito sto molto basso con i voti, ma quando ci vuole ci vuole. Vorrei più prodotti di questo genere nei seinen.
Consigliatissimo, e ad oggi l’anime più divertente che abbia visto. Epico.


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Chii-Kamio

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
E' un anime geniale nella sua demenza.
Nato come anime leggero, da non prendere troppo sul serio, è un esilarante “school life” - e lo metto tra virgolette, perché di school life ce n’è davvero poca, semmai si può parlare di prison life, esattamente come descrive il titolo.
La genialità di questo anime sta nell’abilità degli autori di strutturare la trama attorno a delle vicende futili/insignificanti, come Kiyoshi che, facendo la pipì, viene scorto dalla timida-violenta sorvegliante, o la vicenda della statuetta in versione limitata. Veri e propri siparietti comici che dietro a una lustra facciata di idiozia nascondono un’arguzia degna di pochi.
Grafica e disegni sono ben fatti.
Un anime leggero (anche se con note di tensione qua e là) e divertente.


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Leos

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Tra gli anime più folli del 2015 merita un encomio "Prison School", anime tratto dall'omonimo manga, prodotto in dodici puntate. E' un ecchi di stampo seinen fatto per intrattenere senza particolari (o nessuna) pretesa a livello di trama, in cui troviamo cinque ragazzi protagonisti di una punizione scolastica, consistente nel restare un mese in carcere a causa dell'aver tentato di spiare nel bagno delle ragazze. Trama alquanto bizzarra, fuori dagli schemi e adatta a un pubblico maturo, prettamente maschile, predisposto a guardare un ecchi totalmente perverso e singolare. Nonostante questi elementi che potrebbero far pensare a un anime spazzatura, a me è piaciuta molto questa opera, avendone inoltre apprezzato la trasposizione cartacea, visto che qualche tempo fa avevo letto, per curiosità, il primo volume del manga, con la conseguenza di suscitare in me attenzione e curiosità anche per la parte animata.

La parte più piacevole dell'opera che la rende quello che è, ossia paradossale quanto divertente fino ai limiti terreni, è, secondo me, l'irriverente comicità con protagonisti i cinque ragazzi. Il più divertente è sicuramente Gakuto, il quattrocchi geniale che anima ogni episodio grazie alle sue trovate geniali, finalizzate alla ricerca di un metodo per uscire di prigione. Fa ridere tantissimo insieme a tutti gli altri, sebbene reputi lui il personaggio più riuscito della serie. Ognuno dei protagonisti, tra l'altro, è ben caratterizzato: ad esempio Joe ha la sua passione verso le formiche ed è estremamente riservato con il prossimo, Andou è il classico bonaccione con una passione per il masochismo, mentre Shingo è il personaggio, a mio avviso, meno riuscito, perché risulta spesso antipatico e poco divertente. Vero protagonista è il buon Kyoshi, ragazzo che desidera ardentemente conoscere una ragazza e uscire con lei, soffrendo molto la situazione in cui si trova, non dandosi tuttavia mai per vinto. Il character design di questi personaggi è ben riprodotto, non ci sono somiglianze tra loro, essendo quindi completamente diversi l'uno dall'altro sia fisicamente sia come personalità.

Anche le tre ragazze rivali dei cinque giovani sono entusiasmanti e spassose: la presidentessa Mari, così altera quanto affascinante, la vice-presidentessa Meiko, sadica in maniera indescrivibile ma con un lato buono (?), e Hanna, personaggio enigmatico e spassoso. Il loro character design è perfetto, assente da qualsiasi sbavatura, attinente al manga e carico di eccitazione nonché sex appeal. Complimenti davvero! Citazione d'onore poi per il mitico preside della scuola, perverso senza vergogna che ostenta la sua natura di amatore del lato B femminile. Ogni battuta di questo personaggio è da incorniciare, aiutando l'intero anime ad allietare e intrattenere nella maniera giusta. La sua arringa a favore del sedere femminile, a suo dire preferibile al seno, è da ricordare negli annali.

Tornando alla comicità della serie, a volte irrealistica come le situazioni nelle quali si trovano a confrontarsi i personaggi, elogio in maniera specifica le espressioni dei cinque ragazzi carcerati, da manuale, e che non ho riscontrato in nessun altro anime. Da far scoppiare la mascella proprio a causa della loro ilarità e imprevedibilità. Anche il fattore ecchi è ben dosato, andando spesso oltre le righe del lecito, approfittando del fatto di essere categorizzato come seinen. Una scelta positiva, poiché consente di sfruttare al massimo la perversione dei carcerati e delle loro carceriere, in una sfida senza esclusione di colpi.

La trama ha anche la peculiarità di intrattenere attraverso l'ecchi, ma non solo mediante esso; infatti la storia, benché nelle puntati centrali paghi una leggera ripetitività, mostra evoluzioni da manuale che sono soltanto da elogiare, visto che non è facile ingegnarsi a ideare pazzie simili partendo da una situazione così intricata e folle, quale è quella di "Prison School". Ormai gli ecchi puntano tutto o quasi sul lato soprannaturale, fattore del tutto assente invece qui, ma, nonostante questo, la serie, paradossalmente, acquista maggior spessore grazie a un realismo credibile, impensabile dopo la visione delle prime puntate, assurde e folli oltre ogni oltre limite. Il rischio che potesse trasformarsi in una bravata squallida e unicamente perversa era abbastanza alto, convincendo invece da lì in poi, puntata dopo puntata, perciò ritengo a maggior ragione questo anime completo e perfetto per gli appassionati del genere. Il finale è quello che ci si poteva aspettare dall'anime: intenso, esilarante, aperto, liberatorio e sentimentale.

E' sconsigliato a chi non ama anime osceni, violenti (violenza presente in quantità estreme) e disgustosi, oltre che erotici con pochi fronzoli (a parte le censure). Inoltre sento di sconsigliarlo alla maggior parte delle ragazze, dal momento che l'anime, pur presentando numerosi personaggi femminili caratterizzati a menadito, viaggia su binari perversi di gran lunga adatti ai ragazzi. D'altronde gli ecchi sono anime realizzati per ragazzi e uomini, e questo, a maggior ragione, non fa eccezione.

Sul lato tecnico ho poco da scrivere, essendo animazioni e disegni più che buoni. I disegni dei personaggi sono di qualità elevata e danno il meglio di sé durante gli stacchi sulle espressioni facciali stranissime e ridicole dei protagonisti. A fianco di disegni e animazioni, buono pure l'accompagnamento sonoro, in cui troviamo un'opening, in verità posta su un livello medio-basso, e una ending che risolleva la parte sonora (e visiva). Per quanto concerne le musiche degli episodi, sono enfatizzate, sbalorditive e da applausi, perché è anche merito loro se le scene cult di ogni episodio tengono incollato lo spettatore. Mettono persino i brividi alcune volte... uniche!

È un anime da 8, meritatissimo, perché ha tanti pregi e pochi difetti. Un'opera forse troppo irriverente e che non verrà ricordata come una delle più impegnate per la storia, tuttavia mi permetto di considerarla una piccola perla dell'animazione giapponese, quantomeno all'interno della categoria di riferimento.


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ScorpioXX

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
E' un anime con cui sono morto dalle risate, solo un altro in precedenza era riuscito finora a farlo a questo livello.
Trovato per caso con una semplice ricerca, posso dire che è uno di quei titoli che deve essere visto. E' un genere di commedia demenziale/ecchi allo stato puro, con conflitto di dominio tra ragazze e ragazzi nell'ambito scolastico. Però, all'interno della storia, hanno voluto inserire temi profondi come i valori di amicizia, fiducia e amore, riuscendo a concatenarli benissimo al demenziale. I produttori sono stati ingegnosi nel creare quest'opera, sperando vivamente che possa uscire anche una seconda stagione.
Dopo aver detto tutto questo, non posso che assegnare un voto elevato!
Buona visione, o forse sarebbe meglio: "Buone Risate!"


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MG10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Prison School" è un anime demenziale e paradossale, ma allo stesso tempo geniale.
Incomprensioni ed equivoci assurdi e divertentissimi sono il punto forte dell'opera. Gli episodi sono molto coinvolgenti, non hanno alcun punto morto e, dopo aver iniziato la serie, è impossibile non terminarla.
La grafica è molto buona (le espressioni facciali sono fantastiche), e anche le musiche non sono male.
I miei personaggi preferiti sono Gakuto e Hana, ma adoro anche Kiyoshi e il preside (un personaggio che ha un modo di parlare epico).
A chi è piaciuto ricordo che è uscito anche un OAV, che sarebbe praticamente l'episodio 13.
Lo consiglio a chiunque voglia vedere una serie breve con situazioni che passano dal divertente al serio, e in cui non mancano anche situazioni emozionanti e di tensione.


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Gakuto25

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Un anime a dir poco geniale, c'è poco da fare, non solo per la trama, ma per i personaggi che ci sono, uno più strano dell'altro. Penso che il preside sia il personaggio fatto meglio della serie, perché sta sempre ad accentuare le parole. Spero che faranno presto una seconda stagione, perché le risate sono assicurate. A rendere il tutto più bello è ovviamente la versione senza la censura, perché al coprire con le "nuvole bianche" siamo abituati, ma coprire il resto no, quindi è una cosa straordinaria vederlo nella sua interezza, perché rende il tutto più vero. Le animazioni sono buone, in più la qualità merita.

Utente70577

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Utente70577

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Prison School", adattamento prodotto nel 2015 dell'omonimo manga, è una serie anime che si può qualificare in un solo modo, "qualcosa di assurdo che però riesce a interessare e divertire lo spettatore".

Nel corso degli episodi esso, lo spettatore, si trova catapultato in un mondo governato, anzi totalmente formato da un dualismo visivo e uditivo di un livello di cui non ho mai visto precedenti. Eccitazione, inquietudine e ilarità sono le sensazioni ed emozioni che prova di certo il potenziale utente, in più, prima fra tutte, come se le altre non bastassero, c'è una forte empatia e immedesimazione per i protagonisti che, puntualmente, si spezzano a causa della manifestazione dei loro veri e pervertiti caratteri. Questo è lo stile che lo rende un capolavoro nel genere a cui appartiene. Che sia l'autore, il regista o chi per loro, sta il fatto che qualcuno, attraverso quest'opera, riesce con gran maestria e abilità a rovesciare il comune senso di una situazione. Una sofferente riesce a far ridere di gusto, una divertente riesce a far commuovere o intristire. Giocando con la sequenza delle scene e con le inquadrature, "Prison School" si eleva a prodotto di enorme valore e qualità, pur essendo un'assurdità. Esso è la dimostrazione di quanto sia importante non tanto cosa racconti, ma come lo racconti.

In definitiva considero quest'opera come qualcosa che non può non essere guardata.
Ne consiglio la visione a un pubblico maschile abbastanza maturo, non solo per le profonde e numerose scene di carattere erotico che si mostrano nel corso della serie, ma anche perché l'empatia e l'immedesimazione sopracitata è qualcosa che può essere sentita soprattutto da dei maschi. In fondo questa è la storia di ragazzi che vengono tormentati da donne dominatrici: che questa idea la troviate eccitante o sgradevole, è sicuro che ciò è solo cosa da uomini.


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alex di gemini

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
L'Accademia Hachimitsu è sempre stata una scuola esclusivamente femminile, ma, per obbedire a delle direttive del Ministero dell'Istruzione, è stata trasformata in una scuola mista. Per Fujino Kiyoshi sembra l'ingresso in un sogno: uno dei cinque maschi in mezzo a letteralmente mille ragazze! E farà subito amicizia con una ragazza tra le più attraenti, ovvero la sorella della presidente del comitato studentesco. Ma il sogno si trasformerà in incubo, perché la feroce presidente del comitato studentesco, e le sue due aiutanti, misandriche ben peggiori della Asuka di "Neon Genesis Evangelion", faranno di tutto per liberare la scuola dall'impura presenza maschile. Detto fatto, i cinque ragazzi finiranno nel carcere della scuola, con tanto di divisa da carcerati e lavori forzati punitivi per un mese intero, rei di aver cercato di spiare il dormitorio femminile. E, dato che, per il severissimo regolamento mai abrogato, in caso di reiterate violazioni anche da parte di un solo carcerato ci sarà l'espulsione per tutti, le tre misandriche useranno qualsiasi trucco per far violare loro le ferree leggi. Inizia una ferocissima guerra dei sessi, tra violenza, punizioni sadiche e inganni a non finire, e in cui nessuno schieramento, a dispetto di tutti e di tutto, vuole cedere. Finale esplosivo ma... no spoiler.

Qualitativamente la serie si rivela valida e raffinata. Ci si potrebbe aspettare una serie di puro sadismo in stile manga, ma invece si è preferito puntare maggiormente sulla seconda anima di questa serie, quella umoristica. Pur senza trascurare le punizioni sadiche, tutto sarà più leggero, molto più umoristico e divertente, e sarà anzi impressionante vedere la stessa scena così simile, ma anche così diversa rispetto alla controparte cartacea. Ma vi sarà anche una terza anima, rappresentata dagli inganni e dai contro-inganni, in una spirale che, specialmente nel finale, sarà allo stesso tempo un omaggio serio e una parodia di "Death Note".
Il tutto senza trascurare le personalità dei protagonisti, che avranno modo di crescere molto e di rivelarsi ben sfaccettate, più di quanto non sembri. Non si può non provare un filo di comprensione per le tre sadiche ragazze, specialmente per la presidente, la cui misandria ha radici nell'atteggiamento guardone e irresponsabile del padre.
Grafica e regia buone, sigle validissime, con la opening molto seria e la ending più allegra e scanzonata; vengono rese bene le due anime della serie. Una serie che è un piccolo gioiello, che vi regalerà molto divertimento.

Voto: 7


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ConteBudino

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
Certamente è un "prodotto" atipico rispetto alle classiche commedie scolastiche e vede come protagonisti cinque ragazzi che si apprestano a iniziare il liceo all'accademia Hachimitsu, frequentata principalmente da ragazze, fatta eccezione per i cinque sopracitati... insomma, per questi ultimi non è altro che il paradiso in terra. Ma conosciamo meglio questi fortunelli: Kiyoshi, il classico belloccio, quello che per intenderci fa sbavare tutte o quasi; Shingo, capelli biondi con stile retrò, il classico e sempreverde ribelle; Joe, il misterioso, per ragioni a noi ignote è sempre incappucciato, sarà mica un adone? André, il tenerone e paffuto della compagnia, ricorda vagamente qualcuno di noto; infine il quattrocchi per eccellenza, amante della storia antica, ecco a voi Gakuto.
Per quale ragione la serie ha questo nome? Ebbene, se voi foste cinque ragazzi circondati in ogni maniera da quasi mille ragazze, cos'è che fareste sicuramente se non "quello", ossia sbirciare? E fu così che i cinque trovarono... beh, ci siamo capiti.

Ciò che attrae maggiormente è certamente l'atmosfera cupa, carica di tensione, ma soprattutto il brivido per il proibito, la compagnia delle carceriere e ovviamente il miglior personaggio della serie, sì, proprio "lui", solo per questo vale la pena seguire questo anime.
Se cercate qualcosa di differente dalla solita routine, "Prison School" è fatto apposta per voi; presto, molto presto vi renderete conto che non tutte le prigioni sono uguali.


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KibiRain

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
“Prison School” è un anime stagionale di dodici episodi di genere ecchi, commedia, scolastico e sentimentale. Si è rivelato una piacevole sorpresa; non essendo amante del genere, non ne ho apprezzato inizialmente la componente ecchi, ma grazie alle sue trovate comiche è riuscito a risollevarsi la media.

La trama è semplice, cinque ragazzi grazie a un decreto del preside possono iscriversi all’Istituto Hachimitsu, riservato solamente alle ragazze; la regola principale dell'istituto è non interagire con il sesso opposto. I ragazzi verranno continuamente derisi e subiranno maltrattamenti di ogni genere, ma a loro basterà stare in compagnia delle ragazze e magari intravedere qualcosa di più dalle loro uniformi.

La trama è semplice, saranno le trovate comiche a metà tra l'intelligente e il demenziale, equivoci, allusioni, battute... tutto ciò sarà la colonna portante dell'anime. Per chi preferisce la componente ecchi ce n'è per tutti i gusti: femdom e perversioni un po' strane, come la cara Hana e le sue situazioni non proprio casuali, che comprendono la pipì.

Il fattore che mi ha fatto accettare la componente ecchi è che è ristretta principalmente al personaggio di Meiko, donna abbondante della quale si vedrà praticamente ogni parte del corpo durante l'anime, mentre delle altre poco e niente, e questo fa sì di non infastidire chi come me non è amante del genere.

I personaggi hanno poche particolari caratteristiche che li contraddistinguono e alcuni di loro hanno uno stile "da caricatura", come Andrè e Joe, che fanno ridere solo a guardarli. Le loro fissazioni, tra cui quella di Joe per le formiche, quella di Andrè per le punizioni fisiche e quella di Gakuto per la saga dei "Tre regni" li porteranno in strane situazioni, salvataggi estremi e scene di puro fanservice.

Consiglio molto la visione di quest'anime fuori dalle righe a chi vuole un po' di comicità non banale, situazioni assurde e, perché no, belle ragazze in 2D!


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Hatake Rufy

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Inizialmente pensavo che Prison School mirasse solo al tanto discusso fanservice, ma dopo i dodici episodi di questa serie mi sono ricreduto.

Ci troviamo nella famosa accademia femminile Hachimitsu, dove le ragazze hanno il divieto di interagire col sesso opposto; nonostante ciò, l'accademia decide di aprire anche ai ragazzi, ma per loro sfortuna ne vengono iscritti solamente cinque. Questi sono timidi, alle prime armi col sesso opposto ma molto curiosi; tra questi vediamo Fujino Kiyoshi, che si prende subito una cotta per la ragazza più carina della sua classe. Gli altri quattro lo coinvolgono nel loro tentativo di spiare nello spogliatoio femminile, ma finisce per mettersi nei guai con il resto della combriccola. Il comitato studentesco li coglie nel momento del crimine e, per questo, data la sua ferocia, rinchiude i cinque ragazzi in prigione. I detenuti verranno costretti a lavori forzati, e sottoposti a torture psicologiche e sessuali da parte dei capi che di primo impatto non sono poi così male.

Lo sviluppo della trama è lineare, senza alti e bassi, ma possiede una costanza che rende il tutto molto fluido, con una buona capacità di intrattenere. La perversione è un fattore che incide molto su quest'anime, infatti ogni azione è condizionata da eventi o pensieri a dir poco erotici e perversi; di primo impatto mi è sembrato stupido e troppo esagerato nel proporre tutto questo fanservice, ma dopo qualche episodio l'anime diventa divertente e coinvolgente, grazie anche ad eventi che non si dimostrano mai inutili, anzi sono studiati bene e rendono il tutto più solido.
I personaggi sono molto semplici ma davvero dettagliati nei comportamenti, e alcune volte sembrano troppo perversi, ma nel complesso si rendono abbastanza notevoli nella trama.

Il comparto visivo è davvero ottimo, con dei buoni disegni che hanno uno stile molto tendente all'harem, e animazioni fluide che regalano una grafica di alti livelli; il sonoro non è da meno, grazie a dei buoni effetti sonori e a musiche di sottofondo che rendono più interessante la visione. Un vero peccato per le censure che non danno l'opportunità all'anime di essere ciò che è, ovvero un anime altamente perverso.

In conclusione, quest'anime non è adatto a chi non sopporta scene troppo perverse e mirate solo a incuriosire il pubblico maschile, quindi mi sento di consigliarlo a chi crede di avere un minimo di perversione, ma anche a chi cerca di farsi qualche risata.


 1
chomp96v2

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Prison School", anime della stagione estiva, licenziato da Dynit, si trova in streaming gratuito sul portale VVVVID; composto da dodici episodi, ha riscosso un ottimo successo tra le serie dello stesso periodo, guadagnandosi anche il doppiaggio in italiano. Fatte le premesse, passiamo ai vari punti della recensione

Trama: 8+
La trama di "Prison School" non è di quelle più serie, infatti fa della comicità e di situazioni alquanto bizzarre la sua forza. I protagonisti sono un gruppo di cinque ragazzi che si sono iscritti a una scuola superiore, che fino all'anno precedente veniva frequentata solo dalle ragazze, ma questa regola è stata poi cambiata dal preside (personaggio su cui torneremo in seguito). I ragazzi però non vengono visti di buon occhio dalle ragazze, che hanno dalla loro anche un'associazione segreta, e un determinato avvenimento li fa finire in prigione per un mese come punizione: qui verranno sfruttati e accadranno tutte le situazioni bizzarre preannunciate.

Grafica e Sonoro: 8+
Sul versante tecnico abbiamo un prodotto di livello medio-alto, con animazioni fluide, ottimo uso dei colori, ottime espressioni facciali e un doppiaggio sia giapponese che italiano (al momento della recensione sono usciti solo i primi due episodi della versione doppiata) di ottimo livello. Anche il sonoro è buono, con una buona opening e una discreta ending, ma con una colonna sonora incalzante nei momenti che lo necessitano.

Personaggi: 9 e mezzo
Il punto forte dell'opera sono i personaggi: ciò non si riduce solo ai protagonisti, ma anche ai personaggi secondari. Andando con ordine, abbiamo il preside della scuola con la sua passione per una determinata parte del fisico femminile e con il suo modo di parlare e di rendere epiche tutte le frasi che dice; tra i cinque ragazzi una menzione speciale va fatta al protagonista principale Kiyoshi e a Gakuto, il primo il classico bravo ragazzo con un buon carisma che ci regalerà momenti di pura ilarità, soprattutto nella parte finale della serie, mentre il secondo forse il personaggio meglio riuscito dell'opera, grazie ai suoi piani geniali per aiutare l'amico Kiyoshi nel suo intento, con ovviamente un doppio fine, e grazie alle situazioni in cui si troverà al limite del ridicolo.

Vedo un altro episodio e poi smetto: 10
Dal punto di vista della godibilità questa serie secondo me ha ben pochi rivali: non ha momenti morti, ma rimane sempre a un ritmo incalzante; se vi prenderà, difficilmente la lascerete senza averla finita.

Voto finale: 9 pieno
La serie è forse quella più divertente da me visionata, con picchi di comicità difficilmente eguagliabili; se state cercando una serie non 'seria' e divertente, siete venuti nel posto giusto: difficilmente troverete di meglio.


 6
cartman666

Episodi visti: 10/12 --- Voto 5
Davvero non capisco l'entusiasmo per un tale anime, da giustificare persino il live action. La trama è abbastanza simile inizialmente a quella di "Seitokai Yakuindomo", cioè pochi studenti maschi in un liceo femminile, ma, se in "Seitokai Yakuindomo" la trama si evolveva in maniera azzeccata e più, non dico realistica, ma credibile, in "Prison School" la trama diventa decisamente paradossale e anche abbastanza stupidotta. I cinque protagonisti maschili, essendo stati beccati a spiare le ragazze (fantasia portami via), vengono costretti in una prigione con annessi lavori forzati, sottoposti alle angherie delle bellissime e tettone carceriere del comitato studentesco, che non vedono l'ora di farli espellere per restare senza maschi. In pratica i malcapitati subiscono violenze che neppure in "Fuga di mezzanotte" si sognavano di ricevere, ma, siccome le subiscono da delle 'gnocche', se le sopportano per continuare a restare in un liceo femminile.

La "morale" che ci vuole proporre quest'anime è che un pelo di f..., anche disegnata, tira più di un carro di buoi, sia disegnati che reali.
Perlomeno, rispetto a tanti stantii harem anime, ci sono gag azzeccate, che spesso ti fanno sorridere, i personaggi maschili sono abbastanza ben caratterizzati, mentre il personaggio della vicepreside super-tettona rimarrà il motivo per cui vedere la serie, non solo per le doti fisiche, ma per le situazioni comiche che procura, essendo piuttosto tonta e imbranata: nonostante la straordinaria forza fisica, non sembra essere troppo sveglia.

Non eccelso, anzi mediocre, ma con qualche punto di forza.


 1
npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Possono più di mille studentesse di un prestigioso istituto, che tradizionalmente è stato esclusivamente femminile, temere l'ammissione di cinque studenti maschi all'interno della propria campana di vetro? A quanto pare sì: in fondo l'esser parte di qualcosa di speciale ed unico è un'aspirazione per molti, in quanto fa sentire migliori tutti coloro che ne fanno parte. E se l'idea di istituire una prigione in cui confinare i cinque "luridi vermi" che hanno cercato di spiare nel bagno delle ragazze può sembrare eccessiva essa si rivela essere funzionale al desiderio di far rispettare le tradizioni ed un mezzo necessario per riacquistare la "purezza" originaria. Ed è su queste basi che nasce uno degli anime più divertenti e fuori di testa dell'estate 2015, che sicuramente strapperà più di una risata a coloro che decideranno di seguirlo.
Prison school non è certo un'opera impegnativa ma una semplice commedia demenziale che si basa essenzialmente su elementi ecchi e violenza gratuita, su sangue e sbavamenti vari. Non l'ideale, dunque per chi non tollera queste cose; per gli altri, invece, potrebbe costituire una gradita sorpresa. La sceneggiatura, inizialmente molto semplice, tende col passare degli episodi a diventare leggermente più complessa senza per questo perdere in leggerezza e godibilità; e se ciò inizialmente fa sorgere qualche dubbio sulla sua opportunità, in quanto rischiava di snaturare un'opera che nei primi episodi fa letteralmente piegare in due dalle risate, poi si dimostrerà essere un'idea decisamente azzeccata in quanto da un lato rende il tutto meno ripetitivo, scongiurando il fisiologico calo d'interesse che tradizionalmente colpisce lavori di questo tipo, e dall'altro aggiunge curiosità e tifo verso gli sforzi dei ragazzi per avere la meglio sui piani del comitato studentesco clandestino.
Il vero punto di forza di questo anime, ad ogni modo, sono i suoi personaggi. Tra tutti spicca quello di Gakuto, il "maledetto quattrocchi": dotato di una comicità innata, con i suoi eccentrici piani ispirati alla "storia dei tre regni", con la sua assurda parlantina e con il suo esilarante modo di incassare i colpi delle tre sentinelle è una spanna sopra a tutti gli altri. Mi sono piaciuti, però, anche il preside e, anche se non ha riscosso grandi successo presso l'utenza, Hana, la ragazza che indossa un pantalone sotto la gonna. Anche il protagonista principale, Kiyoshi, è un buon personaggio ma leggermente inferiore a quelli citati prima; gli altri, invece, hanno mostrato un discreto potenziale ma esso risulta ancora inespresso.
Nato come un'opera leggera e senza grandi ambizioni, Prison school ha forse superato le stesse aspettative degli autori (e forse anche di una parte dell'utenza), in quanto si è rivelato un ottimo titolo che riesce a divertire ma anche ad appassionare. L'elemento ecchi in certi momenti è forse troppo spinto e, in certi casi, molto fastidioso; ma, nel bene e nel male, l'eccesso è il pane di questo anime per cui scandalizzarsi è perfettamente inutile. In fondo, se proprio non lo si sopporta, basta guardare altro: anime di altro genere di sicuro non mancano. Personalmente mi son divertito molto a guardarlo, per cui non posso fare altro che consigliarlo e dargli una valutazione molto positiva.


 4
Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Prison School" è una serie di dodici episodi, uscita nella stagione estiva 2015. Una commedia scolastica fortemente ecchi e con qualche tocco di sentimentalismo. Una storia al limite del demenziale, ma capace di elevare a un livello superiore gli aspetti che, all'apparenza, potrebbero sembrare assolutamente privi di senso. Ragionamenti paradossali che acquistano una propria valenza, e portano il tutto a uno stato quasi idillico di perversione.
Il grande quesito, però, aleggia pauroso su tale opera: riuscirà a reggere il confronto col manga? L'intento, come vedremo in seguito, sarà proprio quello di attenersi fedelmente ai tratti tipici dell'opera originale. Ce la farà? Spero di illustrare al meglio le mie considerazioni a riguardo.

Già dall'inizio si può capire lo sviluppo futuro di quest'anime incredibile. Una scuola superiore che, dopo essere stata per anni un istituto esclusivamente femminile, permette a cinque ragazzi di iscriversi. La rivoluzione non sembra essere accolta proprio bene dalle dolci fanciulle, che trattano i nuovi arrivati con un misto di diffidenza e sospetto. Questi, d'altro canto, non possono che gustare quel panorama bucolico che ogni giorno si presenta davanti a loro. Più di mille ragazze incantevoli e raffinate che, d'altra parte, sembrano rimanere un miraggio lontanissimo. Parlare con l'altro sesso è pressoché impossibile, ma come allentare allora il crescente aumento ormonale? L'idea giunge quasi improvvisa: spiare le ragazze mentre fanno il bagno. Rischioso, vero, ma essenziale per il loro onore di uomini. Un piano elaborato li porterà sul luogo del misfatto, ma le cose non andranno come previsto. Colti sul fatto, vengono arrestati quasi letteralmente e, come bestie, rinchiusi in prigione.
Solo da questo momento avrà inizio la loro vera vita scolastica. Peccato che al posto della divisa accademica ne avranno una da carcerati.

Come già detto, il confronto deve per forza andare al manga, anche, e soprattutto, per giustificare alcune scelte grafiche e comportamentali. La forza dell'opera cartacea era quella di saper enfatizzare a dismisura ogni secondo della storia. La tensione veniva portata alle stelle anche nelle situazioni più inverosimili e demenziali. Ecco allora perché i personaggi mostrano quei comportamenti così caricati e teatrali. L'intenzione è proprio quella di far esaltare alcuni particolari avvenimenti che, in una situazione normale, avrebbero fatto ridere ma niente di più. Qui, invece, si tratta di pura epica.
Per quanto riguarda la forza caratteriale dei vari protagonisti, questa appare senza dubbio incredibile. Nonostante la vena demenziale ivi presente, essi hanno la capacità di far emergere aspetti profondi e seri. L'amicizia tra i cinque prigionieri verrà messa in seria difficoltà. Una situazione estrema, irrealizzabile nella realtà, che, in questa occasione, assume sembianze quasi realistiche. Il rapporto tra Chiyo e Kiyoshi fa sorridere per l'apparente purezza e semplicità. Un innamoramento improvviso, almeno per quanto riguarda il ragazzo, che tenterà in tutti i modi di conquistare il cuore della fanciulla. Come contrappeso, però, ci sarà l'altro rapporto: Kiyoshi-Hana. Molto più violento e aggressivo. Un'avventura nata in modo sbagliato, che troverà sviluppi inaspettati e, a mio avviso, interessanti. Tra i due è certamente migliore quest'ultimo, non solo per il divertimento, ma anche per la maggior forza espressiva dimostrata da Hana rispetto alla ben monotona Chiyo.

La grafica è piuttosto particolare: ombreggiature pesanti, colori vividi e accesi. Anche in questo caso l'intento è sicuramente quello di imitare il manga e i tratti che esso presenta. Ho apprezzato un po' di meno l'utilizzo frequente del computer, ma si tratta più che altro di gusti personali.
Il doppiaggio è fantastico e i doppiatori di Hana e Kyoshi sono tra i migliori in circolazione, almeno per quanto mi riguarda. La regia è stata brava a saper condensare il tutto in sole dodici puntate, ma ancor di più rendere al meglio gli attimi di tensione. La forza espressiva del manga non viene persa del tutto durante la trasposizione, e ciò è senza dubbio positivo.
Anche se, a dire il vero, non ho potuto che storcere il naso di fronte a quelle censure così palesi. Uno dei punti forti di "Prison School" (manga) era quella di far vedere senza mostrar nulla... un effetto che, ahimè, si perde leggermente nella versione animata.

Le ultime scene della serie mostrano ovviamente la possibilità di una seconda stagione. Il manga continua e diventerà ancora più divertente e intrigante. Vende bene e una nuova trasposizione animata non è un sogno così irrealizzabile. Per ora, però, gustiamoci questa serie.
Un anime che ha saputo conquistarmi fin dall'inizio, nonostante la mia ritrosità nei confronti delle serie a sfondo demenziale. Inoltre è riuscito a entusiasmarmi nonostante conoscessi già il corso degli eventi e i colpi di scena che si sarebbero verificati. Alle volte sapere troppo rovina irrimediabilmente l'effetto sorpresa e il piacere di rimanere sconvolti di fronte ad alcuni rivolgimenti.
Con "Prison School" non ci si diverte e basta, qui si parla di cose serie... forse.

Voto finale: 9 meno


 3
rum42coach

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Tra gli anime più folli del 2015 merita un encomio "Prison School", anime tratto dall'omonimo manga, prodotto in dodici puntate. E' un ecchi di stampo seinen fatto per intrattenere senza particolari (o nessuna) pretesa a livello di trama, in cui troviamo cinque ragazzi protagonisti di una punizione scolastica, consistente nel restare un mese in carcere a causa dell'aver tentato di spiare nel bagno delle ragazze. Trama alquanto bizzarra, fuori dagli schemi e adatta a un pubblico maturo, prettamente maschile, predisposto a guardare un ecchi totalmente perverso e singolare. Nonostante questi elementi che potrebbero far pensare a un anime spazzatura, a me è piaciuta molto questa opera, avendone inoltre apprezzato la trasposizione animata, visto che qualche tempo fa avevo letto, per curiosità, il primo volume del manga, con la conseguenza di suscitare in me attenzione e curiosità anche per la parte animata.

La parte più piacevole dell'opera che la rende quello che è, ossia paradossale quanto divertente fino ai limiti terreni, è, secondo me, l'irriverente comicità con protagonisti i cinque ragazzi. Il più divertente è sicuramente Gakuto, il quattrocchi geniale che anima ogni episodio grazie alle sue trovate geniali, finalizzate alla ricerca di un metodo per uscire di prigione. Fa ridere tantissimo insieme a tutti gli altri, sebbene reputi lui il personaggio più riuscito della serie. Ognuno dei protagonisti, tra l'altro, è ben caratterizzato, ad esempio Joe ha la sua passione verso le formiche ed è estremamente riservato con il prossimo, Andou è il classico bonaccione con una passione per il masochismo, mentre Shingo è il personaggio, a mio avviso, meno riuscito, perché risulta spesso antipatico e poco divertente. Vero protagonista è il buon Kyoshi, ragazzo che desidera ardentemente conoscere una ragazza e uscire con lei, soffrendo molto la situazione in cui si trova, non dandosi tuttavia mai per vinto. Il character design di questi personaggi è ben riprodotto, non ci sono somiglianze tra loro, essendo quindi completamente diversi l'uno dall'altro sia fisicamente sia come personalità.

Anche le tre ragazze rivali dei cinque giovani sono entusiasmanti e spassose: la presidentessa Mari, così altera quanto affascinante, la vice-presidentessa Meiko, sadica in maniera indescrivibile ma con un lato buono (?) e Hanna, personaggio enigmatico e spassoso. Il loro character design è perfetto, assente da qualsiasi sbavatura, attinente al manga e carico di eccitazione nonché sex appeal. Complimenti davvero! Citazione d'onore poi per il mitico preside della scuola, perverso senza vergogna che ostenta la sua natura di amatore del lato B femminile. Ogni battuta di questo personaggio è da incorniciare, aiutando l'intero anime ad allietare e intrattenere nella maniera giusta. La sua arringa a favore del sedere femminile, a suo dire preferibile al seno, è da ricordare negli annali.

Tornando alla comicità della serie, alle volte irrealistica come le situazioni nelle quali si trovano a confrontarsi i personaggi, elogio in maniera specifica le espressioni dei cinque ragazzi carcerati, da manuale, e che non ho riscontrato in nessun altro anime. Da far scoppiare la mascella proprio a causa della loro ilarità e imprevedibilità. Anche il fattore ecchi è ben dosato, andando spesso oltre le righe del lecito, approfittando del fatto di essere categorizzato come seinen. Una scelta positiva, poiché consente di sfruttare al massimo la perversione dei carcerati e delle loro carceriere, in una sfida senza esclusione di colpi.

La trama ha anche la peculiarità di intrattenere attraverso l'ecchi, ma non solo mediante esso; infatti la storia, benché nelle puntati centrali paghi una leggera ripetitività, mostra evoluzioni da manuale che sono soltanto da elogiare, visto che non è facile ingegnarsi a ideare pazzie simili partendo da una situazione così intricata e folle, quale è quella di "Prison School". Ormai gli ecchi puntano tutto o quasi sul lato soprannaturale, fattore del tutto assente invece qui, ma, nonostante questo, la serie, paradossalmente, acquista maggior spessore grazie a un realismo credibile, impensabile dopo la visione delle prime puntate, assurde e folli oltre ogni oltre limite. Il rischio che potesse trasformarsi in una bravata squallida e unicamente perversa era abbastanza alto, convincendo invece da lì in poi, puntata dopo puntata, perciò ritengo a maggior ragione questo anime completo e perfetto per gli appassionati del genere. Il finale è quello che ci si poteva aspettare dall'anime: intenso, esilarante, aperto, liberatorio e sentimentale.

E' sconsigliato a chi non ama anime osceni, violenti (violenza presente in quantità estreme) e disgustosi, oltre che erotici con pochi fronzoli (a parte le censure). Inoltre sento di sconsigliarlo alla maggior parte delle ragazze, dal momento che l'anime, pur presentando numerosi personaggi femminili caratterizzati a menadito, viaggia su binari perversi di gran lunga adatti ai ragazzi. D'altronde gli ecchi sono anime realizzati per ragazzi e uomini, e questo, a maggior ragione, non fa eccezione.

Sul lato tecnico ho poco da scrivere, essendo animazioni e disegni più che buone. I disegni dei personaggi sono di qualità elevata e danno il meglio di sé durante gli stacchi sulle espressioni facciali stranissime e ridicole dei protagonisti. A fianco di disegni e animazioni, buono pure l'accompagnamento sonoro, in cui troviamo un'opening, in verità posta su un livello medio-basso, e una ending che risolleva la parte sonora (e visiva). Per quanto concerne le musiche degli episodi, sono enfatizzate, sbalorditive e da applausi, perché è anche merito loro se le scene cult di ogni episodio tengono incollato lo spettatore. Mettono persino i brividi alcune volte... uniche!

"Prison School" è un anime da 8, meritatissimo, perché ha tanti pregi e pochi difetti. Un'opera forse troppo irriverente e che non verrà ricordata come una delle più impegnate per la storia, tuttavia mi permetto di considerarla una piccola perla dell'animazione giapponese, quantomeno all'interno della categoria di riferimento.


 7
Tsume

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Prison School" appartiene a quella categoria di cartoni animati in cui il "fanservice" (leggasi: notevole enfasi sul mostrare parti anatomiche femminili e/o situazioni erotiche) regna sovrano, e questo già di per sé dovrebbe bastare per relegarlo nel limbo di quegli anime stupidi e commerciali (che già ce ne sono fin troppi).

Tuttavia, per "Prison School" le cose non stanno proprio così, perché, se è vero che il fanservice c'è (eccome, se c'è), è altrettanto vero che in questo anime esso si sposa perfettamente nel contesto della trama, al punto tale da risultare elemento imprescindibile dall'opera. Là dove in altri anime il fanservice è fine a sé stesso, ovvero ha semplicemente lo scopo di attirare l'utenza (tipicamente maschile) nel seguire un cartone animato che, altrimenti, avrebbe poca ragione di essere guardato, nel caso di "Prison School" ogni scena osé risulta necessaria ai fini della comprensione della trama e dei caratteri dei personaggi.

Detto questo, "Prison School" ha avuto il merito di avermi fatto scompisciare dal ridere dalla prima all'ultima puntata e, contemporaneamente, avermi intrigato con una trama assurda, ma divertentissima e coinvolgente. Per quanto mi riguarda è stato finora l'anime "leggero" migliore degli ultimi due-tre anni. La puntata finale è molto bella e appagante, ma il manga (a cui il cartone animato è molto fedele) continua, quindi è probabile (e spero) che ne facciano una seconda stagione.


 2
Niccolò

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Prison School" è una serie TV anime di dodici episodi tratta dal manga seinen di Akira Hiramoto attualmente in corso. L'opera originale è disponibile in Italia grazie alla casa editrice Star Comics.

Personalmente ho sempre evitato totalmente gli anime ecchi, ma per curiosità ho comunque voluto provare questo titolo, e sono contento di averlo fatto. "Prison School" non è sicuramente un trattato filosofico, non è un saggio, si tratta di un'opera puramente comica che mira a far ridere lo spettatore, perciò chi è in cerca di qualcosa di serio e impegnativo si tenga alla larga da quest'anime.

La storia è semplice ma intrigante, e ruota attorno a un gruppo di cinque ragazzi (Kiyoshi, Gakuto, Shingo, André e Joe) rinchiusi in una prigione all'interno dell'Accademia Hachimitsu, costretti a subire le molestie e i maltrattamenti delle studentesse, specialmente di coloro che fanno parte dell'associazione studentesca segreta, un gruppo di ragazze che mirano a far espellere quei poveri individui con ogni mezzo. Un giorno Kiyoshi si innamora di una studentessa, Chiyo. Iniziano una serie di peripezie in cui i due cercheranno di incontrarsi segretamente: come finirà tra i due?

Nei primi tre episodi l'anime raggiunge livelli epici. Subisce un po' il calo a livello di divertimento durante la metà degli episodi, dovuto probabilmente all'articolazione della trama, tuttavia si riprende ottimamente nelle puntate finali, creando situazioni davvero assurde per le quali è difficile non sorridere almeno una volta.

Il punto forte sono i personaggi: i migliori a mio avviso sono Gakuto e il preside della scuola, e un plauso va anche ai rispettivi doppiatori, che fanno divertire semplicemente sentendoli parlare. In seguito troviamo: il protagonista, Kiyoshi; Gakuto, un otaku incallito; Shingo, un teppistello; André, un masochista che addirittura spera in punizioni più severe; Joe, un ragazzo particolare con la passione per gli insetti.
Per quanto riguarda le ragazze, invece, spiccano particolarmente Meiko (la vicepresidentessa dell'associazione studentesca femminile), Mari (presidentessa e figlia del preside) e Hana (la segretaria).

Apprezzo moltissimo il design con il suo stile realistico, le OST sono buone, anche se non si lasciano ricordare particolarmente.

Questo "Prison School", tuttavia, non è un'opera adatta a tutti, per via dei suoi contenuti forse un po' troppo volgari per chi non è abituato o, come me, non digerisce l'ecchi. Per gli amanti di questo genere, invece, potrebbe essere un fastidio l'eccessiva censura delle scene.

L'opera presenta un finale inaspettato quanto aperto, dato che i dodici episodi trasmessi non adattano completamente tutti i diciotto volumi usciti fino ad ora in patria. Una seconda stagione non è stata ancora annunciata, ma, quando un prodotto riesce nel suo intento di intrattenere lo spettatore, si spera sempre in un suo proseguimento animato, e io mi unisco proprio a coloro che desiderano vedere come finiranno le avventure dei nostri protagonisti.


 2
Kairte

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Prison school", una serie totalmente disinibita, con un approccio che si distingue dalla maggior parte degli anime recenti. Vengono raccontate le vicende di cinque studenti maschi, i quali vengono inseriti in un'accademia che fino all'anno precedente era femminile. Ovviamente i nostri eroi non rimangono con le mani in mano e tentano fin da subito di spiare le belle ragazze nei loro spogliatoi. Questo gesto, però, gli costerà caro: verranno infatti severamente puniti e costretti ai lavori forzati in una prigione ubicata all'interno del cortile scolastico. Riusciranno i nostri cinque prigionieri a sopravvivere in questo "inferno"?

Stranamente il punto forte della serie è la trama. Solitamente questa viene in secondo piano in anime di questo genere, ma non è questo il caso. Alla fine di ogni episodio il tuo unico pensiero è: "Cosa succederà nel prossimo?" Da vedere tutto d'un fiato, non ha mai momenti di appannamento, e si mantiene costantemente a un livello altissimo. Non mancano scene volgari, piene di fanservice e violente, che rendono però caratteristica la serie. (Voto trama: 10)

I personaggi sono ottimi. I cinque protagonisti sono tutti ben caratterizzati: abbiamo Kiyoshi Fujino, protagonista della serie, il classico ragazzo timido e impacciato con le ragazze, con animo gentile; Gakuto, che si autodefinisce "lo stratega", appassionato di storia giapponese (prettamente bellica), che sarà un po' la mente del gruppo; abbiamo poi Shingo Wakamoto, che sembra essere il bullo del gruppo; Jōji Nezu, un ragazzo strambo a cui piacciono le formiche; e, per concludere, André, il classico bonaccione con qualche chilo di troppo. Anche nel reparto femminile possiamo notare personaggi a dir poco singolari, a partire dall'autoritaria presidente dell'associazione studentesca segreta, Mari Kurihara, accompagnata dalla sua fedele e prosperosa vicepresidente Meiko Shiraki. Troviamo inoltre Chiyo Kurihara, compagna di classe del protagonista Kiyoshi, la quale si innamora fin da subito di lui. (Voto personaggi: 9)

Il comparto audio e video sono buoni, nulla da dire. Ho trovato la grafica non eccezionale in alcuni punti, forse è solo questione di gusti personali, ma credo sia pretenziosa. E' vero che vuole mettere in risalto le espressioni e gli stati d'animo dei personaggi, ma l'ho trovata molto spesso eccessiva. Comunque è del tutto originale, nulla a che vedere con la grafica degli anime più recenti. L'audio è molto buono, e la opening l'ho trovata coinvolgente. (Voto audio/video: 8)

Non ho altro da aggiungere, se non consigliare caldamente a tutti gli appassionati del genere di godere di questi fantastici dodici episodi. Il finale è aperto, ma vedo molto probabile una seconda serie. Inoltre, anche il manga è molto valido ed è attualmente in corso.
Voto globale della serie: 9


 7
Kida_10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
"Prison School" è una serie della stagione estiva 2015 composta da dodici episodi di durata canonica, prodotta dalla J.C.Staff e tratta dall'omonimo manga di Akira Hiramoto.

L'istituto Hachimitsu è una prestigiosa scuola femminile di Tokyo che impone alle proprie studentesse delle regole ferree, fra cui quella di non frequentare assolutamente il sesso opposto. All'inizio del nuovo anno scolastico viene inaspettatamente presa la decisione di ospitare anche membri maschi, ma i nuovi iscritti si rivelano essere solamente cinque. Esclusi dal resto degli studenti, i protagonisti faranno presto amicizia fra loro, e un giorno verranno beccati a spiare nel bagno delle ragazze, venendo puniti dall'associazione studentesca segreta con un mese di prigionia. Sotto il severo controllo di tre temibili tiranne, inizieranno le disavventure dei poveri malcapitati, che mai si sarebbero aspettati tanta violenza e cattiveria.

Guardando "Prison School" ci troviamo di fronte a una delle più sadiche ed estreme commedie di tutti i tempi, ed è proprio in questi eccessi, in queste situazioni spinte ben oltre il limite del buon senso che l'opera si trasforma e diventa semplicemente geniale.
Cinque studenti maltrattati nei modi più brutali possibili, costretti alla sottomissione in tutto e per tutto, e questo ovviamente in una delle migliori scuole di Tokyo. La trama di base lascia già intendere la malata natura dell'opera, e nonostante un'infinità di forzature si sviluppa bene e con i tempi giusti. Se guardata nella giusta ottica, "Prison School" diventa coinvolgente e incredibilmente appassionante; sarà impossibile non fare il tifo per il disgraziato gruppo di protagonisti, formato da cinque elementi completamente privi di spina dorsale e incapaci di qualsiasi reazione. La caratterizzazione dei personaggi è ottima, e oserei dire piuttosto originale. Dato il livello di perversione o di crudeltà posseduto da ognuno di essi si ha l'impressione che la storia, più che in una scuola sia ambientata in un manicomio.

Tecnicamente nulla da segnalare, se non note positive. Il comparto tecnico presenta un ottimo design dei personaggi, estremamente variegato e aggraziato, delle animazioni molto fluide e dei fondali sufficientemente dettagliati. Il fanservice è in questo caso una parte essenziale dell'opera e, nonostante sia onnipresente e molto spinto, non risulta quasi mai eccessivo. Il comparto sonoro propone un doppiaggio impeccabile, opening ed ending spettacolari, e OST più che adeguate. Il manga dal quale è tratta l'opera è ancora in corso anche in patria, ragion per cui il finale di questa trasposizione animata è in un certo senso incompleto, anche se a prima vista non si direbbe; dato il successo riscosso non escluderei la possibilità di una seconda stagione.

In conclusione, "Prison School" è un'opera estremamente divertente, sadica e coinvolgente. Tutto è riuscito alla perfezione, dalle situazioni improbabili ai contorti ragionamenti dei poveri carcerati, sino alla rappresentazione grafica delle loro facce distrutte e logorate dalla fatica e della disperazione, tutto è funzionale a intrattenere e a strappare qualche risata allo spettatore. Non fatevi ingannare dai primi due episodi, che rimangono, a mio parere, di gran lunga i peggiori dell'intera serie. Se siete alla ricerca di qualcosa di leggero e spensierato, è consigliatissima la visione. Una delle commedie più riuscite di sempre.