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Nome:
Studio Ghibli
Nome in Kanji:
スタジオジブリ
Tipo:
COMPAGNIA
Anno fondazione:
1985
Sito web ufficiale
http://www.ghibli.jp/
Biografia:
Il grande successo di pubblico e critica di Nausicaa della valle del vento spinge Tokuma Shoten (produttrice del film) a proporre al regista del film, Hayao Miyazaki, di fondare uno studio d'animazione appositamente dedicato a realizzare il suo prossimo film. Grazie al sostegno economico di Yasuyoshi Tokuma, nel 1985 viene fondato lo Studio Ghibli, con cui produrre Laputa, il castello nel cielo. La filosofia alla base dello studio è "Facciamo un film. Se viene bene, ne facciamo un altro. Se è un flop, allora finisce Il...", motivo per cui si decide di non assumere personale a tempo indeterminato, ma solamente i dipendenti necessari a portare a termina il film, per il tempo necessario a realizzarlo. Dopo Laputa, Ghibli inizia la produzione di ben due film in contemporanea: La tomba delle lucciole di Isao Takahata e Totoro di Miyazaki. I due film escono insieme al cinema, in un doppio appuntamento con biglietto in comune. Il successo di pubblico non è grande, ma la critica è entusiasta. Il successo commerciale arriva due anni dopo, quando un fabbricante di peluche convince lo studio a fargli realizzare un pupazzo su Totoro. Le vendite sono tali da coprire le spese dei successivi film dello studio, e Totoro diventa addiriturra il logo dello Studio Ghibli. Nel 1993 Ghibli, dopo aver realizzato altri successi cinematografici, ha costruito un nuovo grande studio, iniziato ad assumere a tempo indeterminato animatori e creativi, acquistato due grandi telecamere computerizzate e allestito un reparto fotografica, cosa che gli permette di realizzare tutte le fasi di lavorazione di un prodotto animato in totale autonomia. In controtendenza alle altre compagnie, che si specializzato in un preciso lavoro per subappaltare gli altri ad altre compagnie, lo Studio Ghibli crede che lavorare sotto lo stesso tetto con un obiettivo comune sia fondamentale per mantere alta la qualità del prodotto finale. Il 1997 è un anno importante per lo studio, con lo stratosferico successo di Mononoke hime, che però viene seguito ben presto dal momento più oscuro della Ghibli. Nel gennaio 1998 si spegne a 47 anni Yoshifumi Kondo, regista de I sospiri del mio cuore e secondo alcuni l'erede designato di Miyazaki. Il senso di colpa di Miyazaki (una delle cause della morte viene identificate nell'eccessivo carico di lavoro sostenuto durante la lavorazione di Mononoke hime), unito alla stanchezza per il suo ultimo lavoro, spingono il fondatore dello studio ad annunciare il suo ritiro dall'animazione. Recuperate le energie e ritrovato l'entusiasmo necessario per il lavoro, nel 2001 Miyazaki realizza La città incantata, il primo film d'animazione giapponese a vincere il Premio Oscar e altro grandissimo successo di pubblico e critica dello Studio. Dopo La città incantata lo Studio Ghibli e Hayao Miyazaki vengono completamente sdoganati anche in occidente, sinonimo di animazione di qualità, elogiati da pubblico e critica e premiati in tutti i più importanti festival del cinema del mondo. Tra il 2013 e il 2014, dopo l'uscita di Si alza il vento, Hayao Miyazaki annuncia nuovamente il suo ritiro; anche Isao Takahata non sembra più intenzionato a produrre altri film dopo La storia della principessa Kaguya, e Toshio Suzuki lascia il ruolo di produttore diventato amministratore delegato. Lo Studio Ghibli annuncia la sua intenzione di dedicarsi alla gestione dei diritti delle sue opere passate, lasciando intendere che potrebbe non produrre più altri film. Per diverso tempo, quindi, Quando c'era Marnie, del regista Hiromasa Yonebayashi, viene considerato l'ultimo film dello Studio Ghibli e registi e animatori lasciano Ghibli per trovare altri studi e lavori con cui lavorare. Dopo essersi riposato e riprese le forze, tuttavia, Hayao Miyazaki annuncia il suo ritorno con un nuovo film, e lo Studio Ghibli torna a pieno regime producendo anche un secondo film di Goro Miyazaki. Il nuovo film di Miyazaki, Il ragazzo e l'airone, esce dopo molti anni di lavorazione, diventa il più costoso nella storia del cinema giapponese e trionfa nei festival cinematografici di tutto il mondo, donando a Miyazaki il suo secondo Oscar come miglior film d'animazione. Questa volta Miyazaki non annuncia il suo ritiro, ma anzi si dice interessato a proseguire. Questo non segna tuttavia il ritorno dello Studio Ghibli alla struttura produttiva del passato: Takahata è morto e altri registi e produttori più giovani formati da Ghibli hanno lasciato lo studio. Nel frattempo, data l'età avanzata di Miyazaki e Suzuki, ci si interroga sul futuro dello studio e, dopo i numerosi rifiuti di Goro Miyazaki di succedere alla guida dello Studio, NTV acquista nel 2023 un gran numero di quote dello Studio Ghibli, diventandone l'azionista di maggioranza. Il nome Ghibli è stato scelto da Miyazaki in onore dell'aereo Caproni Ca.309 Ghibli, ed è ispirato al nome che i piloti italiano diedero ad un vento caldo del deserto del Sahara.
Fondato da:
Toshio SuzukiHayao MiyazakiIsao Takahata 
Membri:
Yoshifumi KondōGorō Miyazaki 

Lavori: