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Olympia Kyklos  1

Demetrio, allievo di un pittore di vasi della Grecia antica, è considerato da tutti un "rammollito" che si interessa troppo ai suoi disegni e poco alle donne. Un giorno, suo malgrado, finisce coinvolto in una disputa che riguarda il suo villaggio e, mentre si arrovella per trovare una soluzione... si ritrova di punto in bianco nella Tokyo del 1964, tutta in fermento per l’imminente apertura delle Olimpiadi! La maestra Yamazaki, celebre autrice del premiatissimo Thermae Romae, torna a far dialogare, con la solita sagacia e l’accuratezza storica che ne contraddistingue l’opera, Giappone moderno e antichità classica, in una prodigiosa commedia che supera i confini dello spazio e del tempo!

Opera:  Olympia Kyklos
Editore: Star Comics
Nazionalità: Italia
Data pubblicazione: 18/11/2020
Prezzo: 6,90 €

Totale voti:   14  0  2


jjuice

La scintilla non è proprio scattata.

 28/04/2021

_Troppo93_

Disegni, trama, storia, tutto devo dire abbastanza non bello (uso queste parole per non essere offensivo) a questo prezzo sono soldi buttati.

 26/03/2021

Gald

Ed ecco un’altra perla della Yamazaki. Che dire? Wow! Un altro manga capace di far riflettere e di far divertire. I disegni sono i soliti: non troppo curati, non pulitissimi ma efficaci e di impatto, un po’ grezzi come lei sa fare.

 13/01/2021

Buyman79

Istruttivo e spassoso, come il bellissimo Thermae Romae!

 09/01/2021

bob71

L'espediente dei viaggi nel tempo toglie un po' di sorpresa ai lettori ma funziona a meraviglia anche nell'antica Grecia. Ancora una volta l'autrice ci propone una visione originale del mondo classico, senza pedanteria e in modo fresco e divertente.

 23/12/2020

Kotaro

Variazione olimpica sul tema di Thermae Romae, che continua ad alternare gags bellissime a momenti anche toccanti e un piacevolissimo approfondimento storico (stavolta doppio).

 18/11/2020

2247

Al solito Yamazaki alterna dettagli precisi a scivoloni pazzeschi. Arriva a citare perfino l'epitaffio di Sicilo ma poi scambia un'anfora con un'olpe. Perché esagerare così? Chiamalo "vaso" e basta. È tecnicamente corretto e comprensibile a chiunque.

 29/10/2020


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