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GianniGreed

Piattaforma: Wii --- Voto 6
“Detective Conan: Il caso Mirapolis” è un videogame del 2007 per Nintendo Wii basato sul manga e anime “Detective Conan” di Gosho Aoyama. È anche l’unico videogame di “Detective Conan” ad essere uscito ufficialmente in italiano.

Trama

Il detective Kogoro Mori, grazie alla sua fama, viene invitato all'inaugurazione di un nuovo hotel di lusso, il Mirapolis, che ha al suo interno anche negozi, impianti sportivi, e un parco giochi. Ovviamente insieme a Kogoro ci sono anche la figlia Ran, e Conan, il detective in miniatura che è in realtà il liceale Shinichi Kudo, e la squadra dei giovani detective al completo (Genta, Mitsuhiko, Ayumi e Ai).
Ma, stiamo parlando di “Detective Conan”, e quindi ben presto la festa viene rovinata da un omicidio. Conan inizia le sue indagini…

Gameplay

Il gameplay del gioco è molto semplice ed elementare, dato che purtroppo non c’è molto da fare. Per tutto il gioco, il giocatore alla guida di Conan deve girare per i dodici piani dell’albergo e degli ambienti circostanti per parlare con tutti i personaggi, per scoprire informazioni sull'omicidio e sulle persone coinvolte. Una volta raccolte abbastanza informazioni bisogna mettere insieme gli indizi, e così facendo si prosegue nella trama, fino al finale.
Conan è dotato dei suoi gadget, ma l’unico che si usa per davvero è lo skateboard, e solo per muoversi più velocemente nell'albergo. Il microfono papillon, così come le scarpe potenziate, si usano solo in due punti predefiniti della storia, mentre la ricetrasmittente dei giovani detective è inutile e non serve a nulla se non per sentire poche frasi pronunciate dai bambini.
Nell’hotel c’è anche una sala giochi dalla quale si può accedere a tre minigiochi arcade abbastanza semplici, ma che stancano già alla seconda partita.

Grafica

Dal punto di vista grafico, il gioco fa il suo dovere, ma senza stupire. I modelli poligonali dei vari personaggi sono semplici e dettagliati il minimo che serve, ma comunque molto simili alle loro controparti animate.
Gli ambienti invece non sono molto vari, dato che tutto si limita ai corridoi e alle stanze dell’hotel Mirapolis, che ad ogni piano sono tutte uguali, ad eccezione di pochi dettagli.

Audio

Il videogame ha due tracce audio, l’originale giapponese e quella inglese. In entrambi i casi, a prestare le voci ai personaggi sono i doppiatori della serie anime. Non ho provato il doppiaggio inglese, e per tanto non posso giudicarlo, ma quello giapponese è ottimo, anche solo per la presenza di Kamiya che da la voce a Kogoro.
Le musiche sono anche le stesse della colonna sonora dell’anime, ma il loro numero non è molto alto. Per tutto il gioco si sente solo una decina di brani, su tutti il tema principale di Conan, che per quanto sia bello, in alcune parti va in loop per una decina di minuti di fila.

Longevità e difficoltà

Questi sono i due aspetti più negativi del videogame. La longevità è molto bassa, bastano infatti quattro, cinque ore per arrivare ai titoli di coda. Questo è dovuto anche alla difficoltà del gioco, perché come detto, non offre molto da fare. Le uniche parti “difficili” sono quelle in cui bisogna mettere insieme gli indizi, ma volendo basta andare a tentativi, o usare gli aiuti che il gioco stesso fornisce, guidando praticamente per mano il giocatore. Inoltre è impossibile fare game over.

Traduzione e localizzazione

La traduzione dei testi è abbastanza buona, senza errori grammaticali o typo gravi, ma in alcuni casi è stata fatta un po’ di confusione con i nomi dei personaggi tra la versione originale e quella americana. Ad esempio alcune volte Kogoro viene chiamato Richard, o Ai viene chiamata Anita. Non è comunque qualcosa che rovina l’esperienza di gioco.

Conclusione

“Detective Conan: Il caso Mirapolis” è un videogame che si rivolge solo ed esclusivamente ai fan dell’opera originale da cui è tratto. Non è un brutto gioco e riesce a cogliere bene lo spirito della serie tra indagini e storia ben scritta.
Il problema è che è troppo breve e troppo facile, nonché un po’ noioso per chi non è appassionato di gialli.
Per i fan di “Detective Conan” invece, vale sicuramente la pena provarlo, anche perché è come detto l’unico videogame a lui dedicato ad essere uscito in una lingua comprensibile.