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"Metal Gear Solid V: Ground Zeroes" è l'ultimo videogame uscito della famosa serie "Metal Gear Solid", e ci fa calare di nuovo nei panni di Snake/Big Boss in una breve avventura che si svolge dopo gli eventi di "Metal Gear Solid: Peace Walker", uscito originariamente per PSP e in seguito in una versione HD per Playstation 3.

<b>Attenzione: segue qualche spoiler sul finale di "Metal Gear Solid - Peace Walker"</b>

Dopo la grande battaglia finale del gioco precedente, combattuta sulle note di "Koi no Yokushiryoku" della divina Nana Mizuki (sempre sia lodata), Snake e Kaz erano convinti le cose sarebbero andate meglio (più o meno), ma di certo non immaginavano la quantità di letame che sarebbe caduta loro addosso in breve tempo. Qualcuno ha comunicato all'ONU che i "Militaires Sans Frontières", l'organizzazione di mercenari creata da Snake in "MGS - Peace Walker", è entrata in possesso di un arma nucleare, e per questo chiede di poter mandare degli ispettori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica alla Mother Base. Qualcuno dunque ha parlato, e i sospetti ricadono su Paz, la ragazza che alla fine del gioco precedente rivela di essere una spia di Cipher, e che si scopre essere ancora viva. Anche Chico, il giovane soldato innamorato di lei è sparito durante una missione, probabilmente mentre tentava di salvarla dal luogo in cui è imprigionata. Le informazioni ottenute dal vicecomandante di Big Boss, Kazuhira Miller, dicono che i due ragazzi si trovano imprigionati a Camp Omega, una base segreta della CIA sul territorio di Cuba, e quindi fuori da quelle che sono le varie giurisdizioni e leggi sui diritti dei prigionieri. Qui, infatti, i detenuti sono crudelmente torturati.

La nostra missione è dunque quella di salvarli e riportarli a casa. Ed è qui che inizia il gioco. Snake deve infiltrarsi da solo nella base nemica, senza alcun tipo di supporto e con il minimo equipaggiamento.

Venendo al gioco vero e proprio, non c'è molto da dire. La missione è l'intero gioco. Entra, salva il prigioniero 1, portalo al punto di recupero, salva il prigioniero 2, portalo al punto di recupero e vai via. Finito, titoli di coda. Un gioco creato e diretto da Hideo Kojima. Continua in "Metal Gear Solid V - The Phantom Pain". Io ci ho messo 56 minuti e 23 secondi, dalle statistiche del gioco.

Il gameplay è quello classico della serie: bisogna infiltrarsi, stare nascosti, si possono afferrare i soldati nemici alle spalle, disarmarli, tramortirli, interrogarli, colpirli con le tecniche di CQC (close quarter combat), li si può narcotizzare con la pistola a tranquillanti o ucciderli con i vari fucili a nostra disposizione. In questo il gioco mantiene le sue caratteristiche, che i fan della serie conoscono e apprezzano, ma ci sono anche diverse novità.
L'approccio alla missione è totalmente libero: sta a noi decidere in che ordine salvare i prigionieri, se salvare o lasciare al loro destino altri detenuti del campo, se farlo stando nascosti o tentando un approccio in stile John Rambo, correndo con una mitragliatrice in mano, o perché no, lanciandoci a tutta velocità alla guida di una jeep.
Il gioco premia l'approccio stealth, viene assegnato un ranking più alto se non si fanno scattare allarmi e si uccidono meno soldati nemici. Tentare l'assalto complica parecchio il gioco, ma non è impossibile. E comunque vale la pena sperimentare, almeno si allunga l'esperienza di gioco.

Il sistema di equipaggiamento armi ed oggetti è stato snellito: adesso Snake può portare una sola arma principale (un fucile), un'arma secondaria (pistola), un'arma da lancio (le varie granate) e un solo oggetto, in questo caso un visore notturno. Ognuno dei quattro tipi di oggetti è gestito tramite i quattro pulsanti della croce direzionale.
Non c'è più l'indicatore della vita e non ci si può curare con le razioni. Quando si viene feriti bisogna fermarsi in un posto e l'energia si rigenererà automaticamente, mentre in caso di ferite più gravi, dovute ad esempio ad esplosioni, Snake potrà usare uno spray curativo.
Non c'è più un radar a schermo che mostra la posizione dei nemici né altri tipi di indicatori. Il giocatore deve stare attento e capire dove si trovano i soldati nemici con lo sguardo o dai rumori dei loro passi, o anche ascoltando i vari dialoghi tra di loro. E' presente però una mappa tridimensionale contenuta in uno strumento chiamato iDroid, richiamabile con il tasto Start, che mostra l'area di gioco con alcuni elementi chiave, come la posizione dei punti di recupero. Tutte le altre informazioni, come la posizione dei nemici, sono aggiornate in tempo reale man mano che Snake le osserva.

E' stata aggiunta una modalità chiamata "Riflesso": quando un soldato nemico ci individua, il tempo rallenta e, premendo L1, Snake lo punterà automaticamente: se il giocatore riesce ad ucciderlo prima che il nemico dia l'allarme, il pericolo sarà scongiurato e non scatterà nessuna allerta, sempre che non ci siano altri nemici in zona a sentire gli spari. L'opzione è comunque disattivabile.
Adesso è possibile caricarsi prigionieri e soldati uccisi in spalla per portarli ai punti di recupero o nasconderne i cadaveri. In questi frangenti Snake sarà più lento e potrà usare solo un'arma piccola.
L'ultima delle novità introdotte, ma anche una delle più interessanti, è quella di poter guidare dei veicoli. In giro per la base nemica troveremo una jeep, su cui sarà anche possibile trasportare i prigionieri recuperati, un camion e un mezzo blindato dotato di mitragliatore anticarro. I comandi dei veicoli sono molto semplici e sono molto funzionali, simili a quelli di "GTA", ma ovviamente il paragone non è assolutamente da fare, anche se, sì, si potranno investire i soldati che ci troveremo di fronte.

Graficamente il gioco è impressionante. Il filmato iniziale ha una grafica ai limiti del fotorealismo, probabilmente uno dei punti più alti raggiunti dalla Playstation 3, non oso immaginare come è la versione per Playstation 4. I personaggi sono dettagliatissimi e tutti gli effetti sembrano molto realistici: la pioggia, il vento, mai vista una cosa simile. La parte migliore però arriva dopo, quando al termine del filmato iniziale si passa ai comandi di Snake, immediatamente, senza neppure un caricamento o uno stacco di qualche tipo, senza nessun abbassamento grafico. L'effetto del bagnato sui vestiti di Snake e dei soldati, e tutti i riflessi delle varie luci sono sbalorditivi.
Le missioni secondarie sono invece ambientate in vari momenti del giorno e, oltre a mostrarci la base nemica sotto un'altra luce e diverse condizioni atmosferiche, ci mostrano le altre potenzialità del motore grafico Fox Engine, capace di gestire luci e ombre in tempo reale, e il fatto che ci sia il sole rende più difficoltoso il passare inosservati, complicando non di poco il raggiungimento degli obiettivi.
Per quel che riguarda l'audio, iniziamo dalla cosa più importante: hanno cambiato la voce a Snake. A doppiare il barbuto protagonista non c'è più David Hayter con la sua voce roca, ma il bravo attore americano Kiefer Sutherland (famoso per il ruolo di Jack Bauer nella serie TV "24"). Sutherland è bravo indubbiamente, ma nel gioco Snake parla davvero poco e quindi è difficile abituarsi alla sua voce, dopo tutti questi anni passati a sentire quella di Hayter che lo doppiava fin dal primo gioco su Playstation 1. Tutti gli altri personaggi mantengono invece i doppiatori già conosciuti, che forniscono una sempre ottima interpretazione.
Le musiche invece sono poche ed essenziali, fanno solo da sottofondo ai pochi filmati, mente durante il gioco vero e proprio non c'è alcun sottofondo musicale. Il gioco offre la possibilità di caricare tramite l'hard disk della PS3 fino a dieci brani da poter ascoltare con l'iDroid, permettendo di creare una OST personalizzata.
L'unico brano di cui vale la pena segnalare la presenza, anche perché è davvero l'unico, è "Here's to You" dalla colonna sonora del film "Sacco e Vanzetti", composto da Ennio Morricone e Joan Baez, e lo si ascolta per un po' nel filmato iniziale e poi durante i titoli di coda del gioco. Il perché sia stata scelta questa canzone sinceramente mi sfugge, ma, messa lì com'è alla fine, dopo quella frase di un personaggio, insomma, è davvero emozionante.

La longevità è sicuramente l'aspetto più dolente del gioco. La missione principale si conclude in circa un'ora, ma questo solo la prima volta, dato che non si conosce la posizione di obiettivi e nemici. Già alla seconda partita si può dimezzare il tempo impiegato, e padroneggiando il gioco si riesce a terminarla anche in quindici minuti. Ad allungare la durata del gioco ci pensa un livello di difficoltà più alto che si sblocca al termine della prima partita, più quattro missioni secondarie che prevedono il salvataggio di altri prigionieri, il recupero di informazioni e la distruzione degli armamenti nemici, tutte ambientate sempre nella stessa mappa di gioco. Infine c'è una missione extra (questa ultima cambia a seconda della versione del gioco tra console Sony o Microsoft). Oltre questo ci sono poi i trofei da collezionare, ma i requisiti sembrano abbastanza semplici, e probabilmente non ci vorrà più di un paio di ore, forse tre o quattro al massimo.

Dunque, tirando le somme, come valutare "Metal Gear Solid V - Ground Zeroes"?
Il gioco è breve, troppo breve. Non prendiamoci in giro. "Ground Zeroes" è, per stessa ammissione di Hideo Kojima, un prologo, creato per permettere ai giocatori di entrare in confidenza con il nuovo sistema di gioco che sarà alla base di "Metal Gear Solid V: The Phantom Pain", in uscita l'anno prossimo. E' un grosso giro di parole per dire che questo gioco è né più né meno di una demo molto costosa.
Facendo un paragone con i videogame precedenti, si può paragonare "Ground Zeroes" alla missione con Solid Snake di "Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty" o alla "Missione Virtuosa" di "Metal Gear Solid 3: Snake Eater". Anche quelli erano dei prologhi, che servivano a introdurre storia e personaggi, nonché tutto il gameplay, prima del gioco vero e proprio. L'unica differenza è che quelli erano inclusi nel gioco completo, mentre questo "Ground Zeroes" viene venduto a parte e, arrivati alla fine, non c'è altro.
Ma quella fine, che fine, cavolo. Il gioco potrà essere anche breve, ma di certo è molto emozionante e intenso. La missione si finisce presto, è vero, ma, se lo scopo del gioco è quello di mostrare le potenzialità del nuovo tipo di gameplay e incuriosire il giocatore circa la storia, ci riesce alla grande. Il filmato finale fa davvero male, in quasi tutti i sensi. Un po' perché ti fa rendere immediatamente conto che hai finito il gioco e ora ti tocca aspettare per vedere come continua, e un po' per la grande carica emotiva dello stesso per via di quello che succede.

Dunque, vale la pena comprarlo? La risposta non posso fornirla io. Da fan della serie dico che anche questo gioco, per quanto breve, è sicuramente ben riuscito, graficamente superbo e capace di dimostrare le potenzialità del nuovo sistema di gioco. E dunque sempre da fan mi sento di consigliarlo agli altri fan della serie, ma solo ed esclusivamente a loro. Se non ce la fate ad aspettare l'uscita di "MGS V - The Phantom Pain", dove con quasi ogni probabilità questa missione sarà inclusa come prologo, potrete nella attesa giocare e rigiocare con Snake all'interno di Camp Omega.
Io comunque ci ho messo più tempo a scrivere questa recensione che non a completare il gioco, valutate bene se poche ore di gioco valgono i vostri sudati soldi.