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Fabbrizio_on_the_Road

Piattaforma: PlayStation 4 --- Voto 5
“Haunted Castle” è il primo gioco arcade originale legato alla saga di Castlevania e il secondo se si vuole considerare “Vs Castlevania”, il quale però era un porting della versione NES del 1986 uscito esclusivamente negli USA. Purtroppo, si tratta fino a questo momento del titolo peggiore legato al franchise che abbia avuto modo di giocare e forse l’unico davvero brutto. A peggiorare la situazione, la versione PS4 che ho giocato è stata realizzata in modo davvero imbarazzante, ma tengo a specificare che questa recensione non terrà conto di questo pessimo lavoro nella valutazione finale, e anche se non potrò fare a meno di spenderci qualche parolina, preferisco concentrarmi sul gioco originale in sé e per sé.

“Haunted Castle” può a prima vista sembrare una versione migliore del primo “Castlevania”, ma in realtà, si tratta di un gioco completamente diverso e soprattutto, ben peggiore. Effettivamente però il primo impatto non è così male, il motore grafico è chiaramente superiore e anche i controlli sono un po’ più fluidi, specie sui salti. Purtroppo, però, su tutto il resto sono stati fatti solo passi indietro. Il gioco infatti fallisce nel proporre una sfida divertente e stimolante visto che il gameplay è stato notevolmente ridimensionato e la possibilità di utilizzare oggetti e versioni potenziate della frusta tipica della serie, sono molto minori. Ma questo è il problema meno grave. Come già detto, questo titolo è da considerarsi un gioco a sé e non una versione diversa del primo Castlevania. I livelli, quindi, sono stati interamente rifatti, come tutto il resto. Ma il level design è terribilmente più povero rispetto ai primi capitoli della serie. Da questo punto di vista credo sia il Castlevania più anonimo e meno ispirato di sempre. Le potenzialità grafiche in più non sono state sfruttate a dovere, e paradossalmente i giochi precedenti pur girando su sistemi meno potenti, possono vantare un’estetica migliore. In particolare, ho trovato davvero brutti i colori di questo gioco, molto spenti e a volte si fa fatica a distinguere i personaggi e gli oggetti dallo sfondo. Combattere e colpire i nemici non dà molta soddisfazione, e in particolare le Boss Fight sono davvero prive di carisma. La difficoltà inoltre è stata bilanciata davvero molto male, tra poche armi, nessun oggetto di ripristino dell’energia (neanche dopo le boss fight) e orde di nemici che si fa molta fatica a colpire, il gioco restituisce un pessimo feedback. Ho giocato e finito dei Castlevania ben più difficili e frustranti come “Vampire Killer” e “Castlevania III”, ma erano tutti giochi ben più interessanti.
Insomma, “Haunted House” è un gioco piatto e di gran lunga inferiore rispetto ai titoli che lo avevano preceduto da “Castlevania” e “Vampire Killer” fino a “Castlevania II: Simon’s Quest”.

La versione per PS4 uscita nel 2016/17 è semplicemente scandalosa. Menù bruttissimi, accompagnati a delle impostazioni in game ridicole (si può salvare la partita, ma per ricominciarla bisogna riavviare il gioco). Se si vuole riproporre un gioco del passato ci vuole più impegno.
In Definitiva, “Haunted House” è da giocare solo se amanti della saga di appartenenza e curiosi come me di provare ogni singolo gioco legato ad essa, per tutti gli altri ci sono dei capitoli drasticamente migliori.