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Utente70577

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Utente70577

Piattaforma: PlayStation 2 --- Voto 9
Esistono videogames che sono come il vino; invecchiando non solo rimangono buoni, ma lo diventano sempre di più. Soprattutto se li si mette in paragone con i nuovi vini che, secondo la teoria "ciò che è nuovo è sempre meglio", dovrebbero essere migliori.
Questo è il caso di "Silent Hill 2", videogioco rilasciato nel 2001 e sviluppato inizialmente per la buona e cara PS2.
Secondo per rilascio, e terzo per ordine cronologico, Silent Hill 2 è un capitolo della saga che potrà essere giocato tranquillamente anche dai neofiti della saga. Infatti la trama è relativamente slegata da tutti gli altri eventi narrati dagli altri capitoli. "relativamente" è una parola non casuale, poiché tutto ciò che accade a Silent Hill, alla fin fine, è perfettamente collegato.
Ma, al di là di ciò, passiamo subito a cosa effettivamente racconta questa meraviglia videoludica.
Fin da subito vestiremo i panni di James Sunderland, un uomo apparentemente verso i quaranta, che è alla ricerca della moglie defunta tre anni prima nella nebbiosa e vuota cittadina di Silent Hill, che la coppia aveva visitato tempo prima. Perché il nostro protagonista parte alla ricerca di una defunta? Semplicemente perché riceve proprio da lei una lettera in cui dichiara che è proprio lì, ad attenderlo nel loro "posto speciale". Un luogo imprecisato su cui James può solo speculare.
Con questo incipit, parte il nostro viaggio verso i meandri sempre più oscuri e conturbanti della città.
Incontreremo altri personaggi, umani e non, e avremo molte rivelazioni sia su James che sulla nebbiosa cittadina. Inoltre saranno presenti delle chicche collegate ad altri capitoli della saga che solo gli appassionati sapranno cogliere.
Senza dilungarmi troppo sulla trama (a voi l'arduo compito di snocciolarvela). Passiamo a un altro aspetto del prodotto che merita menzione e che, certamente, non vi aspettereste per un videogioco del duemila. Ebbene sì, Silent Hill 2 è così straordinario che merita anche una menzione il suo lato tecnico.
Come cominciare? Forse con una parola? Bé, allora è sicuramente "NEBBIA". Dio divino, vi sfido a trovare tutt'oggi una nebbia come quella presente in questo gioco, anche nei prodotti super ultra moderni della PS5 in 74.000 K e 5D. Non ne troverete da nessuna parte.
Le ost, elemento fuso perfettamente con tutta l'esperienza del gameplay. Dopo più di un decennio le ascolto ancora senza stancarmi.
Potrei aggiungere di più, ma consiglio di provare voi stessi, dopodiché so che mi darete ragione.
In definitiva, questo videogioco è una classico, giocarci è un obbligo morale se volete davvero considerarvi degli esperti del mondo videoludico.


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Marco Senpai

Piattaforma: Windows --- Voto 10
Cercando un videogioco horror, che combinasse una storia intrigante e una forte componente psicologica, mi è stato consigliato "Silent Hill 2". Si tratta di un titolo del 2001, che però mantiene ancora oggi il suo fascino.

La storia segue le vicende di James, che si reca a Silent Hill, in seguito ad una lettera ricevuta della moglie defunta. Le premesse potrebbero apparire banali, tuttavia lo sviluppo si è rilevato distorto e poco lineare.

Nel proseguire delle varie esplorazioni del protagonista, si paleserà il margine tra la finzione e la realtà. Di fatti verranno date una serie di piste, che permetteranno allo spettatore di formulare teorie sulla vera origine dei mostri grotteschi, che si aggirano nei pressi della città.

Un aspetto che riveste una notevole importanza nell'opera è senza dubbio, l'ambientazione, rappresentata da una forte nebbia impenetrabile. Inoltre i mostri, che sia aggirano in questa città fantasma, sembrano riflettere le paure e i peccati commessi dai protagonisti in passato.

"Silent Hill 2" vanta un ottimo cast, tra questi spicca, ovviamente, James, che, non riuscendo a superare la morte della moglie, tenta di fuggire dalla realtà. Nel corso della sua avventura incontrerà, Eddie e Angela, entrambi vittime di ingiustizie e giunti a Silent Hill in cerca di redenzione.

Il gioco non è molto longevo, tuttavia vanta una buona rigiocabilità. Questo grazie ai sei finali, che è possibile ottenere a seconda delle scelte fatte durante il gioco.
Nonostante tutti questi siano considerati come possibilità esistenti nell'universo di "Silent Hill", personalmente penso che "Leave" rappresenti la degna conclusione per l'opera, dove si vede una crescita psicologica del protagonista e accettazione della realtà.

"Silent Hill 2" inizialmente si presenta come il classico videogioco horror, per poi rivelarsi un viaggio dentro la psiche dei protagonisti. Un horror capace di trattare temi delicati, come il superamento della morte di una persona cara, ma allo stesso tempo inquietare il giocatore con i suoi mostri raccapriccianti e grotteschi, che si identificano con le paure e i tormenti interiori dei personaggi principali. In conclusione, Silent Hill 2 è un'esperienza videoludica unica, grazie all'ambientazione suggestiva e i personaggi memorabili.