Il 2023 sembra ancora essere nel suo stato di torpore più assoluto per quanto riguarda il genere dei soulslike, sebbene ci siano state delle piccole perle come Bleak Faith Forsaken nulla ha veramente scosso l'animo dei fan più accaniti, che attendono i mesi di settembre ed ottobre per mettere le mani sui promettenti Lies of P e Lords of The Fallen, tuttavia il vero sparo d'inizio (per usare una giusta metafora) lo ha dato proprio Remnant II, seguito di quel From the Ashes uscito nel 2019 che aveva avuto la bizzarra idea di fondere uno dei generi più difficili che ci siano con il mondo delle armi da fuoco, idea che per quanto strana lo aveva reso un titolo di culto tra gli appassionati che speravano decisamente in un sequel; forti dell'esperienza accumulata e con il supporto di Gearbox come publisher, i ragazzi di Gunfire Games sono tornati con un nuovo capitolo, ma saranno riusciti a replicare la magia del primo (piccolo spoiler: si, e non poco)? Ve ne parliamo nella nostra recensione
 
Remnant II prende tutte le buone idee del primo capitolo e le amplifica all'ennesima potenza

La trama di Remnant II risulterà decisamente familiare a chi ha giocato il primo capitolo: dopo una rapida creazione del nostro alter ego ci ritroveremo ancora una volta su una Terra martoriata dalla minaccia dei Root, terribili esseri fatti di corteccia che minacciano di infettare e distruggere il mondo, insieme alla nostra compagnia di viaggio Cass; dopo una situazione iniziale alquanto spiacevole verremo salvati dagli abitanti del posto che ci porteranno al Ward 13, location già vista nel primo episodio che fungerà da base operativa, qui ritroveremo alcune facce familiari (come il veterano Reggie ed il delirante vecchietto Dente di Fango), ma soprattutto volti nuovi, tra cui Clementine (ragazza dai misteriosi poteri psichici) e Ford, il fondatore del Ward, quest'ultimo dopo averci armato di tutto punto ci porterà ad esplorare le rovine del posto dove troveremo ancora una volta uno dei giganteschi cristalli rossi che collegano tra di loro i mondi, neanche a farlo apposta proprio Ford utilizzerà il cristallo per andare in una missione segreta, mentre Clementine sarà trascinata al suo interno da una forza misteriosa.
Dopo esserci decisi ad andare al salvataggio della ragazza ci ritroveremo nel Labirinto, un altro luogo conosciuto del primo capitolo che funge da perno di collegamento dei mondi, qui faremo la conoscenza del Custode, un'entità millenaria nonché colui che ha rapito Clementine, l'essere ci spiegherà che ha bisogno dei poteri della ragazza per mantenere in equilibrio il mondo dalla minaccia dei Root, tuttavia esiste un modo per estirparla: in giro per i mondi esistono degli esseri estremamente potenti che custodiscono all'interno della loro essenza dei frammenti in grado di creare un'arma capace di distruggere definitivamente il problema alla radice (ndr. gioco di parole voluto), sarà quindi nostro compito armarci fino ai denti ed attraversare i suddetti per trovare questi mistici oggetti prima che l'arborea minaccia spazzi via dalla Terra ogni forma di vita umana.
 
Se credevate che la personalizzazione del primo fosse ampia, aspettate di vedere questa

Dal punto di vista del gameplay Remnant II cerca di non cambiare particolarmente le carte in tavola rispetto al primo, risultando ancora una volta un soulslike estremamente approcciabile (in quanto la morte non comporta perdite di alcun tipo ma semplicemente il respawn all'ultimo checkpoint), tuttavia decide di ampliare moltissimo i suoi punti di forza, a partire dalla personalizzazione dell'equipaggiamento: una volta giunti al Ward 13 avremo infatti la possibilità di scegliere la nostra classe tra 4 disponibili: medico, domatore, cacciatore e sfidante (a cui si aggiungerà una quinta classe, pistolero, qualora avessimo preordinato il titolo o acquistato una delle versioni più costose), tuttavia la scelta della classe iniziale non è altro che la prima timida pennellata sulla tela della nostra build, in quanto, una volta spesi almeno 10 punti caratteristica (feature che ritorna dal primo capitolo e ci permette di alzare determinati parametri in base alle nostre necessità) otterremo la possibilità di equipaggiare una seconda classe (qui chiamate Archetipo) da affiancare alla prima, la scelta della classe sarà semplicemente dettata da un oggetto equipaggiato che potremo sostituire in qualsiasi momento, cambiando identità praticamente al volo, e se è vero che è possibile acquistare tutti gli oggetti per le classi iniziali direttamente dal Ward 13 vi assicuriamo che quelli per le rimanenti 7 saranno decisamente ben nascosti in giro per il mondo di gioco; ogni classe porta con sé un tratto primario, una caratteristica specializzante, 3 abilità attive e 4 passive, l'unica differenza tra la prima classe equipaggiata e la seconda starà nel fatto che il tratto primario della secondaria non sarà disponibile, inoltre delle 3 abilità sopracitate potremo selezionarne solo una per classe, da attivare con un sistema a ricarica, le classi inoltre potranno salire di livello fino al decimo e, una volta raggiunto quest'ultimo, la caratteristica specializzante esclusiva della classe sarà resa disponibile anche per tutte le altre, incentivando il leveling di ogni singolo archetipo.

La personalizzazione tuttavia non finisce qui, in quanto anche quella delle armi da fuoco e da mischia è stata espansa, oltre infatti al ritorno delle mod (vere e proprie abilità a ricarica legate all'arma che la modificano anche esteticamente) sono stati introdotti anche i mutatori, ossia delle abilità passive anch'esse legate alla singola arma, infine il cuore di drago (la versione della "fiaschetta curativa" di Remnant) è stata sostituita con una Reliquia, se è vero infatti che all'inizio partiremo con un semplice oggetto curativo andando avanti ne troveremo diversi sostituti dagli effetti più disparati e non necessariamente curativi, inoltre alla reliquia potranno essere associati 3 frammenti di reliquia che modificheranno diverse statistiche, se a ciò aggiungiamo i 4 slot per gli anelli e lo slot per l'amuleto si capisce che le possibilità di build sono veramente enormi, che vogliate essere un cecchino provetto dalla distanza, un evocatore che fa fare tutto il lavoro sporco ai suoi tirapiedi, un perfetto supporto per la squadra tra buff e cure o un vero e proprio tank che ha deciso di lasciare le sue bocche da fuoco a casa per tirare fendenti a destra e manca con la spada sappiate che al 99% esiste una combinazione di tutte le cose sopracitate che vi permetterà di ottenere esattamente il risultato che volete (e qualora ciò che steste tirando su non vi piacesse ve lo abbiamo per caso detto che è possibile comprare all'infinito un oggetto per respeccare il vostro personaggio?)
Un paio di note a margine che potrebbero non piacere a tutti sono la presenza limitata di punti caratteristica (se nel primo capitolo infatti salire di livello ve ne garantiva uno, consentendovi di avere un personaggio con tutti i tratti maxati, nel secondo l'esperienza serve a livellare le classi e per ottenere i suddetti punti dovrete cercare i tomi dedicati in giro per il mondo di gioco e non potrete allocare più di 65 punti) ed il basso impatto delle armature (in quanto sono presenti in quantità decisamente ridotta e si limitano ad aumentare resistenze e peso).
 
Il design dei personaggi e delle ambientazioni ci ha veramente soddisfatto

Dal punto di vista tecnico ci tocca purtroppo bacchettare un pochino gli sviluppatori, noi abbiamo giocato la versione per PC su una configurazione di fascia alta e nonostante per godere al meglio del titolo sia consigliata una scheda della serie 2000, con una serie 3000, un processore a 12 core e 32GB di ram siamo incappati più e più volte in crash che ci hanno costretto a rigiocare intere aree (in quanto il titolo salva solo in presenza dei checkpoint) e per evitarli ci hanno forzato ad abbassare i settaggi al minimo ed attivare la V-Sync (cosa che comunque portava ad evidenti ed inspiegabili cali di frame), gli sviluppatori sono comunque stati chiari fin da subito su questi problemi e ci stanno attivamente lavorando per cui non ci sentiamo di penalizzare il titolo più di tanto; ottimo il level design che anche negli stessi biomi ci porterà ad esplorare diverse location, sul fattore longevità è invece doveroso fare un discorso a parte, poiché sebbene la campagna principale porti via appena una ventina di ore, il punto forte del titolo è proprio la rigiocabilità: moltissime sezioni dei vari mondi sono infatti totalmente randomizzate ed eventi che potrebbero esserci in un mondo non ci saranno in un altro, oltre al fatto che spesso e volentieri sia le subquest che le battaglie contro i boss potranno essere approcciate in modi diversi per ottenere ricompense differenti, inoltre il titolo premia moltissimo l'esplorazione e se volete accaparrarvi ogni pezzo di equipaggiamento possibile dovrete veramente spremervi le meningi e tenere gli occhi aperti (e fidatevi che se credete che il titolo si limiti a darvi le pistole più classiche che ci siano vi sbagliate di grosso, d'altronde se volete sentirvi dei provetti Robin Hood ed affrontare l'avventura armati solamente di arco e coltello diventando continuamente invisibili chi vi dice che non possiate farlo?), in tal senso ci viene infatti incontro la modalità avventura, che ci consentirà di scegliere un singolo mondo per rigiocarlo senza dover necessariamente rifare l'intera campagna, in modo da cercare di accapparrarsi delle specifiche ricompense (e se per caso vi sentite dei veri Rambo beh, l'opzione per creare dei personaggi Hardcore sottostanti al permadeath è lì, a voi la scelta)
 
 
Non ci gireremo troppo intorno: Remnant II è esattamente come si dovrebbe fare un sequel, al netto di qualche problema tecnico ed una storia principale che risulta meno interessante di quella dei singoli mondi siamo davanti ad un titolo mastodontico che per la misera cifra di 50€ ci propone un gameplay loop assuefacente, una libertà di build incredibile, un grande livello di rigiocabilità e tanti, TANTISSIMI segreti da scoprire; che siate fan o meno del genere soulslike vi consigliamo genuinamente di dare un'opportunità al gioco, siamo certi che non ve ne pentirete.