Giocare (online o offline) con gli amici è senza dubbio un'esperienza fantastica capace di trasformare il più scialbo dei titoli in un piccolo capolavoro, ma l'esperienza offerta dai MMO è una cosa diversa. Essere da solo o in compagnia, immerso in una community formata da persone reali è un fascino tutto nuovo anche nel panorama dei titoli fortemente orientati all'online, siano essi cooperativi o competitivi. Quella dei MMO è un'esperienza di gioco complessa e dispendiosa sia dal punto di vista del tempo che del denaro e, spesso, a causa di questi due fattori molti giocatori si perdono la magia offerta da questo genere di titoli.
 
TrinityS recensione PS5

La piccola casa di sviluppo giapponese Indie-us Game ha colto uno degli aspetti affascinanti dei MMO e ha deciso di farne la base per un titolo tutto nuovo, TrinityS, titolo in cui il publisher Phoenixx è stato ben lieto di credere portandolo dalla prolifica isola nipponica in tutto il mondo. Il piccolo TrinityS saprà condensare e raffinare una parte della magia che ha portato un genere a conquistare un'infinità di giocatori?

E' tempo di boss, cooperazione e strategia!

TrinityS è un gioco atipico che condensa l'esperienza MMO in un action arcade cooperativo, trasportando in piccolo l'emozione e l'epicità date dalle battaglie boss dei giochi di ruolo online, generalmente caratterizzate da voluminosi nemici che richiedono la collaborazione di diverse persone per essere sconfitti. Su TrinityS il giocatore è chiamato a scegliere uno dei tre personaggi che andranno a formare la ben nota triade (da qui il titolo Trinity appunto) formata da Tank-DPS-Healer così da scendere in campo giocando il proprio compito fondamentale per la buona riuscita della battaglia. Per le tre persone che, insieme alla mamma di Zerocalcare, non sanno cosa siano Tank, DPS e Healer, specifichiamo subito che sono i ruoli ricoperti in battaglia dai personaggi nei GDR.
 
TrinityS recensione PS5

Il tank, qui rappresentato dallo stoico cavaliere dalla grande armatura chiamato Grey, è l'addetto alla difesa del gruppo. Caratterizzato da una buona resistenza e da molti punti vita, il compito del Tank è quello di attirare su di sé l'attenzione del nemico in modo che questi concentri i propri potenti attacchi su di lui, che è in grado di reggerli, piuttosto che su altri membri più fragili. Il DPS è il personaggio che si occupa di infliggere quanti più danni possibile al nemico, non a caso infatti il termine DPS è l'acronimo di Damage per Second, l'elemento chiave di questo ruolo.

Su TrinityS il ruolo di DPS è affidato a Emile, il Mago biondo con il cappuccio; un ottimo esempio di design non particolarmente ispirato ma che rappresenta ottimamente le caratteristiche tipiche del ruolo: una resilienza medio-bassa largamente compensata da poteri e abilità dall'alto contenuto distruttivo. La Healer, rigorosamente femmina come nei più vecchi e stereotipati fantasy, è colei che si occupa di ripristinare i punti vita dei compagni, impedendo che questi cedano sotto gli attacchi nemici. Dotati di poteri offensivi minimi e statistiche difensive non particolarmente elevate, la piccola curatrice Bell rimane fedele all'immaginario comune e si dovrà fare in quattro per tenere in piedi i propri compagni.
 
TrinityS recensione PS5

Sulla base tutt'altro che originale della triade descritta sopra, TrinityS costruisce un gameplay immediato ed estremamente semplice da capire, ma con grande sorpresa date le premesse, anche incredibilmente appagante e divertente. L'unica modalità di gioco disponibile è la Boss Rush, declinata in due difficoltà, da giocare online con gli amici o offline con la CPU. La Boss Rush vede impegnato il giocatore e altri due compagni in battaglie contro potenti boss da sconfiggere nel minor tempo possibile per ottenere più punti. I boss, come da tradizione per il genere, scatenano diversi attacchi ad area e man mano che la battaglia si fa più intensa entrano in stadi differenti che modificano i pattern. Ogni boss è molto diverso dagli altri e tutti hanno delle interazioni unche o meccaniche simili-ma-diverse che interagiscono con l'arena e costringono i giocatori a studiare al meglio ogni loro movimento.

Disporsi sulla mappa è l'aspetto chiave del gioco perché, come spiega il rapido ed esaustivo tutorial iniziale, attacchi e abilità si possono lanciare solo quando si è fermi. Trattandosi di un action e avendo i boss che si muovono e scatenano potenti attacchi ad area, il cui raggio è delineato da aree rosse in genere ben visibili, non è così scontato trovare il punto migliore per fermarsi, anzi, la tentazione di muoversi costantemente è molto forte. Il raggio di attacco dei protagonisti è molto generoso e le arene non sono poi così grandi quindi non è difficile colpire il boss, ma rimanere fermi è necessario per attaccare, ma anche utilissimo per altri motivi: quando si è fermi il personaggio ricarica la barra per le mosse speciali e carica la propria abilità passiva unica.
 
​ TrinityS recensione PS5

Come suggerisce il nome, le mosse speciali sono colpi o magie dai potenti effetti legati a doppio filo con il ruolo del personaggio. Ogni eroe scende in campo con 3 mosse, ad esempio Emile può piazzare una trappola magica sul campo che provoca danni continui al boss quando ci va sopra, Bell può lanciare una cura istantanea su tutto il campo mentre Grey può evocare uno scudo su di sé che attira l'attenzione del boss e riduce i danni subiti per un certo periodo.

Questi sono solo alcuni esempi delle mosse dei personaggi, infatti proprio come nei classici GDR man mano che si sconfiggono i boss si sbloccheranno nuove abilità e alla fine il giocatore potrà scegliere fino a tre abilità tra una discreta gamma che arriva a donare una certa profondità ad ognuno dei tre personaggi, portandolo più vicino alle varie declinazioni note del proprio ruolo: Grey oltre alle varie abilità che attirano l'attenzione del nemico o che incrementano la difesa potrà arrivare a curarsi da solo – così da avere maggiore autonomia – oppure utilizzare degli attacchi che infliggono pesanti danni, aiutando il mago Emile nei momenti in cui si vuole interrompere il boss che carica un attacco. Le abilità passive uniche sono molto basilari e si potenziano fino al livello 5 stando immobili sul posto: Emile infliggerà sempre più danno, Grey ne prenderà sempre meno e Bell curerà sempre di meglio, ma essere semplici e diretti non significa che non siano utili, anzi, questo genere di bonus spesso arrivano a fare la differenza tra vittoria e sconfitta.
 
TrinityS recensione PS5

Il fatto che i tre giocatori siano costretti ad usare ognuno un personaggio diverso a prima vista può sembrare una limitazione, ma la verità è che i boss sono studiati in maniera ottima per fare in modo che ogni elemento della triade sia davvero indispensabile. Forte di un ottimo game design, ogni personaggio in TrinityS ha la sua dignità e il suo apporto al gruppo è cruciale per la vittoria, aspetto che rende l'utilizzo delle tre classi piuttosto stimolante anche per coloro che generalmente si chiudono in uno solo degli ruoli.

GIUDIZIO FINALE

TrinityS è un gioco povero e scarno di contenuti sotto moltissimi punti di vista. Il design dei boss non è niente male né lato estetico né di gameplay, ma purtroppo non si può dire lo stesso di location e personaggi, visivamente davvero poco incisivi e anonimi nel loro voler ricalcare così tanto il ruolo che ricoprono, sacrificando tra l'altro il fascino del classico in favore di uno stile pop che se da un lato è in linea con i MMO odierni, dall'altro è privo di personalità.
Detto questo, se anche TrinityS offre poco è indubbio che ciò che viene messo a disposizione del giocatore sia davvero di ottima fattura: il gameplay è semplice ed immediato, ma nasconde una profondità non indifferente che rende ogni battaglia una affascinante sfida. Cooperare con i propri amici è il massimo, giocare con sconosciuti regala ottimi momenti, ma a sorpresa anche la CPU si rivela un alleato piuttosto affidabile un po' in tutti gli ruoli cosa che porta TrinityS ad essere godibile anche in solitaria. Non ci sentiamo di dire che i ragazzi di Indie-us Game siano davvero riusciti a condensare la magia dei MMO, ma senza ombra di dubbio con TrinityS hanno messo in piedi un titolo davvero valido che vale la pena di giocare in compagnia, soprattutto considerando il prezzo budget a cui viene venduto.

Gioco testato su Playstation 5.