Dopo una lunga attesa e a quasi due anni di distanza dall'uscita nella terra del Sol Levante anche in Italia è finalmente approdato Tales of Xillia, ovvero uno dei jrpg più attesi dagli appassionati del genere. Tredicesimo capitolo di una serie iniziata nell'ormai lontano 1995, Xillia rappresenta in un certo senso un punto di svolta nella saga prodotta da Namco Bandai e dal vulcanico Hideo Baba, non solo perché dopo tanto tempo sono di nuovo presenti i sottotitoli in italiano, ma anche perché esso sostanzialmente rappresenta l'inizio di quel percorso di parificazione tra occidente e oriente preannunciato proprio dallo stesso Baba.
 
Tales of Xillia 1

Come sicuramente è noto agli appassionati della serie, Tales of non ha mai avuto vita facile in occidente anche a causa delle scelte non proprio felici della Namco Bandai, e per tale ragione essa è rimasta sempre, e alquanto ingiustamente, una serie piuttosto di nicchia. Questa situazione tuttavia è iniziata a cambiare con Tales of Vesperia (esclusiva Xbox 360 fortemente pubblicizzata dalla Microsoft), ed oggi Xillia rappresenta il nuovo modo di porsi della Namco Bandai rispetto al mercato occidentale, che, anche grazie al successo riscosso dai precedenti capitoli, è finalmente visto dal produttore giapponese come un mercato su cui puntare.

Questo gioco, esclusiva per Playstation 3, arriva quindi in Italia e in Occidente con un carico non indifferente di aspettative, generate anche dal fatto che Xillia non solo ha ottenuto un lusinghiero 39 su 40 su Famitsu, ma che, dati alla mano, è stato l'episodio più pre-ordinato dell'intera serie in Giappone, tanto da vendere oltre mezzo milione di copie nel giro di una settimana.

Con questa recensione, quindi, cerco di rispondere nel modo spero più completo possibile ad una semplice quanto ovvia domanda: “Tales of Xillia è davvero l'ottimo titolo che tutti si aspettano?”.
Tales of Xillia è ambientato sul pianeta di Rieze Maxia, un mondo in cui gli esseri umani, dotati di un lobo del mana, sono in grado di canalizzare le forze spirituali, utilizzando le stesse per soddisfare i proprio bisogni. La storia in particolare è incentrata sulle avventure dei due protagonisti principali, Jude Mathis, un giovane studente della scuola di medicina della città di Fennmont, e Milla, una donna all'apparenza fredda e distaccata che ben presto si rivelerà essere l'incarnazione del potente spirito Maxwell. A far incontrare i due protagonisti i misteriosi esperimenti condotti nelle strutture di ricerca di Fennmont, dove il povero Jude, strappato brutalmente dalla sua tranquilla vita da studente, si ritroverà coinvolto, a causa di Milla, in una serie di combattimenti da cui riuscirà a salvarsi solo grazie al provvidenziale intervento del misterioso mercenario Alvin. L'avventura di Tales of Xillia prende quindi il suo avvio, e, accanto a Jude, Milla e Alvin, ben presto si affiancheranno la piccola Elize, una bambina prodigio accompagnata da un giocattolo parlante di nome Teepo, il maggiordomo Rowen, con il suo oscuro passato, e Leia, un'energica amica d'infanzia di Jude.
 
Tales of Xillia 2

Lato trama, la prima novità alquanto interessante è la possibilità per il giocatore di selezionare all'avvio del gioco il protagonista da impersonare. Sebbene i vari Tales of, come di regola tutti i jrpg, abbiano sempre consentito di modificare il leader del gruppo, e quindi di utilizzare, quanto meno sul campo di battaglia, anche personaggi diversi rispetto a quello designato come protagonista, Tales of Xillia fa un passo in avanti, consentendo per la prima volta ai giocatori di 'modificare' anche il protagonista della parte narrata, e quindi, in sostanza, definire il punto di vista da cui si vivrà la storia.

Tolta questa caratteristica, Tales of Xillia segue la grande tradizione della serie Tales of, proponendo una trama avvincente e di grande qualità (forse addirittura la migliore della serie), con molti colpi di scena, che, come già avvenuto con Vesperia, più di una volta hanno piacevolmente vanificato la mia convinzione di una fine ormai imminente. Ad arricchire ulteriormente l'aspetto narrativo, poi, un cast di protagonisti ben assortito e forte di una caratterizzazione decisamente curata anche grazie all'uso dei famosi skit, ovvero dialoghi opzionali tra i vari personaggi (spesso a sfondo comico), attivabili dal giocatore premendo il tasto select  in determinati contesti.
 
Tales of Xillia 7

Dal punto di vista 'narrativo', quindi, Xillia è un prodotto di un'indubbia qualità, e la lunghezza della storia, decisamente sopra la media, rende ancora più apprezzabile il lavoro fatto da Baba e dal suo staff. Peraltro, in aggiunta alla storia principale, al giocatore è anche data la possibilità di intraprendere diverse missioni secondarie, che, pur non brillando per la trama, incrementano ulteriormente la longevità del gioco, permettendo al contempo di ottenere come ricompensa anche un bel po' di accessori estetici da far indossare ai vari personaggi (tipo un paio di occhiali, o le orecchie da elfo).
A livello di gameplay, il primo elemento da considerare è che Tales of Xillia, seguendo l'esempio del predecessore Tales of Graces, abbandona la classica mappa del mondo, spostando l'azione interamente nei singoli scenari. Questa scelta, invero, mi era parsa abbastanza limitante in Graces, tuttavia, anche grazie alla nuova telecamera a 360°, l'esperienza di gioco in Xillia risulta essere piuttosto piacevole, anche se continuo a ritenere preferibile la presenza di una vera world map.

Altro elemento interessante è il sistema di salvataggio, che, accanto ai tradizionali save point, introduce l'opzione del salvataggio rapido. Mediante questa funzione, in particolare, il giocatore può salvare il gioco in qualsiasi momento, tuttavia, per evitare una proliferazione incontrollata dei salvataggi è possibile dedicare al salvataggio rapido un solo slot, per cui l'unico modo di utilizzare tale comoda funzione è quello di sovrascrivere il salvataggio precedente.

Parlando di gameplay, però, la parte del leone non può che spettare al sistema di combattimento (Dual Raid Linear Motion Battle System), che, basato su scontri non casuali, ricalca in buona parte lo stile proprio dei vari Tales of. In ragione di ciò, nelle fasi di battaglia il classico sistema a turni dei jrpg (ormai non più tanto classico invero), lascia spazio ad un campo di battaglia ove il giocatore, libero di muoversi a piacere con uno dei quattro dei personaggi presenti nel gruppo, può attaccare i nemici utilizzando attacchi standard, che consumano punti assalto (una sorta di compromesso rispetto ai vecchi turni), o lanciare potenti arti, utilizzando i punti tecnici (che si accumulano con gli attacchi normali).
 
Tales of Xillia 3

Questo sistema di combattimento estremamente dinamico, tuttavia, non deve indurre in errore, giacché anche nelle fasi più concitate esso consente, e qualche volta obbliga il giocatore a muoversi con ponderazione. Proprio da questo punto di vista, uno degli aspetti più interessanti di Tales of Xillia è la capacità del gioco di adattarsi alle diverse esigenze dei giocatori, riuscendo a creare un'esperienza di gioco idonea a soddisfare sia chi preferisce un combattimento più spensierato, sia chi ama sfruttare al massimo le potenzialità dei diversi personaggi, mettendo alla prova la propria abilità con scontri ragionati ed eccitanti. In tal senso, un pregio evidente di Xillia rispetto al suo predecessore (Tales of Graces) è che, pur avendo un sistema di combattimento più complesso, il gioco è impostato in maniera da tale da 'accompagnare' il giocatore, incentivandolo ad utilizzare uno stile di gioco sempre più articolato.

Uno degli elementi caratteristici del sistema di combattimento, poi, è la possibilità di collegare il proprio personaggio con un altro di quelli presenti sul campo di battaglia, ottenendo così vantaggi che variano in funzione del personaggio con cui ci si collega. Ad esempio, giocando con Jude e collegandosi con Milla, quest'ultima si posizionerà dietro l'avversario, immobilizzando lo stesso in modo da consentire agli altri personaggi di attaccare con più facilità. Il collegamento con Alvin, invece, darà a quest'ultimo un'abilità in grado di rompere la guardia degli avversari, permettendo così a Jude e agli altri di potare a segno i loro attacchi.

Tali collegamenti inoltre daranno accesso a potenti attacchi combo, che a loro volta potranno essere eseguiti in serie, e, a conferma del discorso fatto in precedenza sulla complessità del sistema di combattimento, tra un attacco combinato e quello successivo è addirittura possibile modificare il link tra i personaggi. In altre parole, a patto di avere buoni riflessi, si potrà ad esempio eseguire un attacco combinato con Milla, concatenando subito dopo un attacco combinato con Alvin.
 
Tales of Xillia 4

A completare questo sistema di combattimento decisamente interessante, infine, è la schermata tattica, che permette di impostare in modo dettagliato il comportamento dei diversi personaggi sul campo di battaglia, ivi inclusa la possibilità di utilizzare in modo automatico determinati oggetti, come ad esempio le gelatine che ripristinano la vita.

Connessa al combattimento, è poi la meccanica di progressione dei personaggi, che in Xillia è allo stesso tempo semplice e complessa; ad ogni livello guadagnato, infatti, i personaggi ottengono dei punti da spendere per 'acquistare' potenziamenti delle statistiche e nuove abilità, mediante un sistema a sfere che ricorda un po' quello presente in Final Fantasy XIII (un po', perché in Xillia il giocatore ha molta più libertà nell'allocazione dei punti).

Questo sistema, chiamato lilium, graficamente si presenta come una tela di ragno, in cui le sfere di potenziamento delle statistiche sono collocate sui fili (più in particolare nelle intersezioni e al centro del singolo filo), e le sfere delle abilità sono poste al centro dei trapezi delimitati dai diversi fili. Il giocatore, completando il filo più esterno della tela può espandere la stessa, ottenendo così l'accesso a sfere con bonus più elevati alle statistiche e abilità più potenti. E' chiaro quindi che il giocatore non solo potrà, ma anzi dovrà, valutare attentamente l'utilizzo delle sfere lilium, trovando un giusto compromesso tra il completare tutta la 'tela di ragno' e l'attivare solo le abilità strettamente necessarie per attivare la sequenza successiva della tela.

A rendere più articolato il sistema di progressione, inoltre, è anche la scelta degli sviluppatori di suddividere le sfere di abilità in 'arti' e 'abilità'. Le prime, come detto, sono degli attacchi particolari che possono essere utilizzati nel corso del combattimento consumando punti tecnici; le seconde, invece, sono dei bonus di combattimento 'fissi', attivabili dal menù sul singolo personaggio utilizzando i punti abilità (ottenibili mediante i potenziamenti delle sfere lilium), in grado di dare particolari vantaggi come ad esempio la possibilità di recuperare punti vita e tecnici con una parata tempestiva.

L'innovazione rispetto a precedenti capitoli è quindi piuttosto evidente, e anche molto gradita, giacché in passato le skill e i potenziamenti erano legati o all'uso delle armi (Vesperia) o all'esperienza accumulata usando determinati titoli (Graces), e, pur essendo sistemi di progressione apprezzabili, è innegabile che la via seguita da Xillia non solo concede più libertà al giocatore, ma, in linea con lo stile che caratterizza tutto il gioco, conferisce al sistema di progressione anche maggiore complessità.
 
Tales of Xillia 5

La particolare cura riposta nel sistema di progressione dei personaggi, peraltro, si riflette anche nella gestione dei negozi, che si sviluppano in funzione delle scelte del giocatore. Più in particolare, ogni negozio in Xillia ha diversi 'livelli' e con il salire di livello ovviamente anche la qualità degli oggetti venduti tende a migliorare. Fin qui niente di nuovo, ma, a differenza di quanto avviene nella maggior parte dei jrpg, dove il livello dei negozi è tarato in funzione del livello della zona, in Xillia lo sviluppo dei negozi, e di conseguenza degli oggetti venduti, dipende dal finanziamento del giocatore. In altre parole, acquistando oggetti o donando denaro e materiali rari, il giocatore può far salire di livello il negozio che gli interessa, sbloccando così gli oggetti che reputa più utili. Da quanto esposto, si deduce quindi che, come per il sistema di progressione dei personaggi, anche nel caso dei negozi il giocatore sarà chiamato a valutare con attenzione il modo in cui investire i propri averi, rendendo di conseguenza ancor più coinvolgente l'esperienza di gioco.

Infine, una piccola osservazione va fatta anche sulla gestione dei nemici. Uno degli eterni 'drammi' dei jrpg consiste nel capire quanto bisogna salire di livello per affrontare i contenuti successivi. Può sembrare una questione stupida, tuttavia spesso i jrpg non sono adeguatamente tarati da questo punto di vista, e, pertanto, a meno di non 'ripulire' una mappa più volte, sovente si incontrano difficoltà nella progressione. Xillia in modo tanto banale quanto intelligente ovvia a questo problema con delle mappe 'ricche' di nemici, che consentono con assoluta certezza al giocatore di poter utilizzare personaggi con un livello adeguato ai diversi contenuti
Analizzando il lato grafico, sicuramente la novità più interessante rispetto agli ultimi Tales of riguarda la telecamera. Sia in Vesperia che in Graces la telecamera era fissa e seguiva a distanza il personaggio che si muoveva nello scenario, in Xillia, invece, la telecamera passa alle spalle del giocatore, aumentando l'impatto della grafica tridimensionale, anche grazie al gran lavoro fatto da Baba e dai suoi sui fondali (l'ambientazione di Fennmont, la città iniziale, è semplicemente stupenda) e sulla qualità delle animazioni.

I personaggi, pur con qualche limite tecnico, sono realizzati con molta cura, e, seguendo una strada ormai comune in tutti i giochi, c'è peraltro anche una certa libertà nel modificare il loro aspetto, sia grazie agli accessori estetici ottenuti con le missioni secondari, sia grazie ai contenuti scaricabili, che aggiungono dei nuovi vestiti, spesso alquanto particolari (si veda l'esempio dei costumi da bagno).
 
Tales of Xillia 6

Più in generale, credo sia opportuno dire che la parte grafica di Tales of Xillia non può essere giudicata utilizzando i normali canoni. Dal punto di vista strettamente tecnico, infatti, Xillia non fa certo gridare al miracolo (le texture non sono esattamente di alta definizione, e il numero di poligoni utilizzati è alquanto limitato), tuttavia, come già avvenuto con i precedenti titoli, la scelta di utilizzare un grafica stile anime riesce valorizzare incredibilmente il reparto grafico, ottenendo un risultato finale che nel complesso appare decisamente buono, e ciò anche grazie alle varie sequenze animate di straordinaria qualità realizzate dal rinomato studio giapponese Ufotable.
In relazione alla parte sonora del gioco, uno dei punti che ha creato sempre discordia nei precedenti Tales of è il doppiaggio. In Xillia per la prima volta sono presenti i sottotitoli in italiano, tuttavia l'unico doppiaggio disponibile è quello inglese. Ebbene, pur essendo conscio del fatto che negli anime il doppiaggio inglese tende a far sanguinare le orecchie, devo dire che ho sempre ritenuto la scuola di doppiaggio dei videogiochi anglosassone di altissimo livello, e anche nel caso di Xillia, in tutta sincerità, non posso muovere nessuna critica sia alla scelta delle voci, sia alla capacità recitativa dei vari doppiatori. Certo la possibilità di avere anche i dialoghi originali avrebbe fatto la felicità di molti (e sembra che nei prossimi Tales of sarà presente), ma, stante l'ottimo doppiaggio internazionale realizzato dalla Namco Bandai, sarebbe stato comunque un bonus la cui mancanza non si ripercuote in alcun modo sull'indiscussa qualità dell'edizione europea.

Ovviamente, poi, qualsiasi analisi della parte sonora del gioco sarebbe monca senza menzionare la sequenza animata di apertura, accompagnata dalla bellissima canzone Progress, eseguita dalla celebre cantautrice Ayumi Hamasaki. In tal senso, è interessante notare che per la prima volta la canzone iniziale è uguale sia nella versione giapponese che in quella occidentale, a differenza di quanto accaduto nei precedenti Tales of, ove è stata sempre impiegata una versione inglese della canzone giapponese originale (cosa non necessariamente negativa, perché, ad esempio, a mio parere la versione inglese dell'opening di Vesperia è molto bella).
In conclusione, Tales of Xillia è un ottimo jrpg, che mantiene gli standard qualitativi dei suoi predecessori, ed anzi, cosa non sempre scontata nel mondo dei videogiochi, riesce addirittura ad elevarli. Xillia, quindi, è senza dubbio un must per tutti gli amanti del genere, e, grazie alla piacevole grafica, al coinvolgente sistema di combattimento, alla trama di grande livello, all'ottima caratterizzazione dei personaggi, e ad un'indubbia longevità (ormai è raro trovare un gioco con così tanti contenuti), credo che sia in grado di fornire un'esperienza di gioco di grande qualità e apprezzabile da tutti.
 

Tales of Xillia - Milla opening
 
 
 
Tales of Xillia Gameplay