Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 001 - Logo

Sono passati oltre quattro anni da quando Final Fantasy XIV Online fu annunciato all’E3 2009, e dopo la sua uscita nei negozi il 22 settembre 2010, il MMORPG (abbreviazione di Massively Multiplayer Online Role-Playing Game, un gioco di ruolo online dove persone reali interagiscono tra loro in un mondo virtuale) di Square Enix è stato oggetto di numerose critiche, portando la compagnia a cambiare il team di sviluppo a fine dicembre 2010, mettendo alla guida Naoki Yoshida come producer e director. Iniziò così il progetto di Rebuild e Reboot del gioco.

Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è ora una realtà, uscito nei negozi e in download digitale il 27 agosto su PC e PlayStation 3 in versione Standard Edition e Collector’s Edition.

Oltre due anni e mezzo fa abbiamo concluso la recensione di Final Fantasy XIV con le seguenti parole:

Square Enix si sta dando da fare e merita sicuramente fiducia, e Final Fantasy XIV è ora sulla giusta strada per diventare un ancor più valido MMORPG.

Adesso scopriremo se quella fiducia è stata ripagata. Questa recensione, anche stavolta scritta in parte sotto forma di resoconto e in termini comprensibili a chi non è pratico di MMORPG, è strutturata parlando di A Realm Reborn come evoluzione del primo Final Fantasy XIV (che d’ora in avanti chiameremo versione 1.0): faremo dei riferimenti comparativi alla precedente edizione, ma allo stesso tempo lo recensiremo come nuovo gioco a sé.

 


Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 00 - Indice

 

  
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 002
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 01 - Preludio




 

 

Final Fantasy XIV: A Realm Reborn trasporta i giocatori nelle terre di Eorzea, la regione del mondo di Hydaelyn comprendente i continenti di Aldenard e Vylbrand.
Prima di arrivarci, però, è necessario creare uno Square Enix Account e in seguito un Service Account per A Realm Reborn dal sito Mog Station, utilizzando il codice fornito con il gioco. Ricordiamo che chi acquistò a suo tempo la versione 1.0, potrà scaricare gratuitamente A Realm Reborn da questo indirizzo.

Completata l’installazione, si avvierà il launcher, che scaricherà gli aggiornamenti, dopodiché si potrà avviare A Realm Reborn e arrivare al Menu Iniziale, dove è possibile configurare il gioco e i settaggi grafici (opzione presente anche in-game), e assistere al filmato d’introduzione, che spiegherà la storia della vecchia Eorzea e di come i Warriors of Light – ovvero i giocatori della versione 1.0 – hanno combattuto fino alla fine contro il Garlean Empire e fronteggiato l’attacco dell’elder primal Bahamut che si nascondeva nella luna Dalamud, portando Eorzea a ciò che ora viene ricordato come il giorno della Calamity o Seventh Umbral Era (maggiori informazioni nella nostra vecchia guida)
Ma soprattutto, si potrà accedere al Character Creation, la schermata di creazione del proprio avventuriero.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 003 - The Five Races

Le razze sono le stesse del primo Final Fantasy XIV. Nell’immagine sopra, dal centro verso l’esterno troviamo: Roegadyn, Elezen, Hyur, Miqo’te e Lalafell. Ma in A Realm Reborn sono state introdotte anche le versioni maschili delle feline Miqo’te, e le versione femmilini dei Roegadyn e degli Hyur del clan Highlander; ogni razza è infatti suddivisa in due clan, come le Miqo’te Seekers of the Sun, caratterizzate da un aspetto più solare, e quelle Keepers of the Moon, dalla carnagione più scura.

Moltissime le opzioni di personalizzazione del proprio personaggio, tra cui: l’altezza, la massa muscolare se uomini e le dimensioni del seno se donne, l’acconciatura, la voce, le caratteristiche facciali, e anche ulteriori aggiunte estetiche come cicatrici, tatuaggi, pitture di vario genere, fino al colore della pelle, dei capelli, degli occhi, delle labbra e della coda se Miqo’te, tra le moltissime varietà disponibili da una palette di 192 colori.
È garantito, quindi, che creare il proprio avventuriero occuperà un bel po’ di tempo. Per chi, invece, non volesse stare dietro al Character Creation, è presente l’opzione “Randomize Appearance”, in cui verranno combinate a caso varie caratteristiche di personalizzazione.
Nella prima patch di gioco, la 2.1, è anche prevista l’apertura di un Barber Shop su Eorzea, un negozio di parrucchieri in cui poter cambiare acconciatura, ma anche il colori dei capelli e degli occhi, per chi avesse il desiderio di modificare il proprio look di tanto in tanto.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 004 - Character Creation 01

Dopo aver deciso l’aspetto del vostro personaggio (che potete salvare casomai ne voleste creare uno identico su un altro World), dovrete decidere con che Classe iniziare, tra le 8 disponibili.
Vi sono i Disciples of War, padroni delle armi da combattimento, che si distinguono tra: Gladiator, che ha ruolo di Tank, ovvero colui che ha il compito di prendersi i colpi dei nemici ed evitare, tramite l’ausilio delle sue abilità, che questi attacchino i suoi compagni; Pugilist, che ha ruolo di DPS (abbreviazione di Damage Per Second, in questo caso riferita ad un ruolo nei MMORPG che riguarda l’infliggere danni al nemico), specializzato nel combattimento corpo a corpo; Marauder, altro DPS che brandisce una possente ascia; Lancer, DPS che attacca i nemici con una lunga lancia; e Archer, DPS che colpisce gli avversari da una certa distanza con l’ausilio di un arco.

I Disciples of Magic, invece, sono i maestri delle arti magiche, in grado di convogliare l’aether attorno a loro per aiutare i compagni di squadra o annientare i nemici: Conjurer, Classe Healer, dotato di poche abilità d’attacco, ma con il compito principale di curare i membri del party; Thaumaturge, DPS che colpisce i nemici da lontano utilizzando potenti magie; e Arcanist, DPS particolare, in quanto in grado di evocare, a partire dal livello 4, il pet Carbuncle, che combatterà al proprio fianco, e rendendola quindi una Classe particolarmente adatta per il Solo Play.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 005 - Character Creation 02

Queste sono solo le Discipline con cui si può iniziare, ma ve ne sono altre sbloccabili una volta sbarcati su Eorzea e di cui parleremo più avanti nella sezione Armoury System.

Una volta scelta la Classe, che determinerà inoltre la città-stato in cui inizierete l’avventura (la marittima Limsa Lominsa se Marauder o Arcanist; l’oasi commerciale di Ul’dah se Gladiator, Pugilist o Thaumaturge; la verdeggiante Gridania se Lancer, Archer o Conjurer), dovrete decidere la vostra data di nascita secondo il calendario di Eorzea e uno dei Twelve come divinità protettrice, che vi farà guadagnare una lieve differenza nelle proprie resistenze agli elementi.

Infine, non vi resta che scegliere il World, cioè il server su cui vorrete stabilirvi; ve ne sono oltre 60 – i 10 denominati “Legacy” sono abitati principalmente dai giocatori della versione 1.0 – e ognuno di essi è situato in un data center, tra i due di Tokyo e Montréal. Questa manovra è stata pensata da Square Enix per far sì che i giocatori scegliessero un server situato in un data center più vicino al proprio paese, così da migliorare il ping, cioè la velocità di risposta del server. Di questo parleremo meglio nel capitolo sulla rete server.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 006 - Limsa Lominsa Intro

Deciso il World, verrete finalmente trasportati su Eorzea, con un filmato introduttivo che vi farà poi arrivare in una delle tre regioni scelte. Le prime missioni della storia principale differiscono a seconda della propria città-stato, ma si uniranno dopo aver raggiunto il livello 15.

Anche questa volta abbiamo iniziato da Limsa Lominsa, la cui storia inizia dopo aver sognato di affrontare un misterioso individuo mascherato; una volta svegli vi ritroverete su una nave e scamperete ad un attacco di pirati in mare. Nessun vero e proprio scontro aperto come avvenuto nell’introduzione della versione 1.0, ma, nonostante questo inizio piuttosto calmo e senza serpenti marini, la trama inizia a ingranare già dalle prime missioni della storia principale: da quella di livello 5 comincerà infatti la ricerca dei Crystals of Light, il vero e proprio inizio del viaggio che vi porterà, fedelmente al vecchio stile Final Fantasy, in giro per Eorzea alla ricerca di questi Cristalli di Luce, unico mezzo per contrastare l’incombente oscurità sul pianeta.
Ogni avventuriero ha inoltre il dono dell’Echo, che gli permette di rivivere eventi passati, senza però modificarne il corso.

Durante la missione di livello 15, dopo la quale si avrà anche accesso agli airship per spostarsi di città in città, la storia inizierà a entrare nel vivo e i grandi antagonisti, tra i già menzionati misteriosi maghi dal volto mascherato denominati Ascian e il Garlean Empire, inizieranno ad essere rivelati.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 007 - Summoner Intro

I giocatori che nella versione 1.0 hanno completato la quest “United We Stand” nel dungeon imperiale Castrum Novum, assisteranno invece ad un filmato in parte diverso, in quanto sono stati salvati da Louisoix Leveilleur, in passato leader del gruppo Circle of Knowing, che aiutò gli avventurieri di Eorzea nella lotta contro i primal, divinità come Ifrit o Garuda evocate dalle beast tribes, e poco prima dell’attacco di Bahamut riuscì a teletrasportarli in uno spazio senza tempo e salvarli.
La storia di A Realm Reborn si svolge cinque anni dopo quegli accadimenti, e i giocatori della vecchia Eorzea si materializzeranno dove erano scomparsi, per poi tornare automaticamente nella città-stato scelta. Anche se tutti i personaggi, ad eccezione di uno, non si ricorderanno più dei loro volti né dei loro nomi...

Tutti gli oggetti, equipaggiamenti e soldi (gil) posseduti nella versione 1.0 sono stati messi in inventario, custoditi dai propri servitori (Retainer) e dall’NPC (abbreviazione di Non-player character) Calamity Salvager nelle tre città-stato. Da notare che i gil sono diminuiti di una cifra: ovvero, se si avevano 10.000 gil, ora se ne avranno 1.000; questo per il ribilanciamento dell’economia, ma i prezzi dei mercanti sono stati abbassati di conseguenza e quindi nessun giocatore ha perso nulla.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 008 - Limsa Lominsa Legacy Intro

In merito alla longevità della storia, giocando 24 ore al giorno e senza leggere i dialoghi è potenzialmente possibile finire l’intero arco narrativo in un paio di giorni, e difatti questo è stato il tempo dall’inizio dell’Early Access dopo il quale qualche giocatore se ne andava già in giro in Magitek Armor, appunto la ricompensa, riportata direttamente da Final Fantasy VI, per aver completato la storia principale.
Ma utilizzare tale sistema è altamente sconsigliato: questa è una storia che va vissuta poco per volta, così come i suoi personaggi, e così da vivere altrettanto i colpi di scena – e uno in particolare, soprattutto per chi ha finito la storia principale di FFXIV 1.0, è del tutto inaspettato – fino all’entusiasmante scontro finale degno di Final Fantasy.

Dal livello 1 fino al livello 50, le main story quests sono tantissime e si contraddistinguono per una diversa icona sopra l’NPC che le consegna, ma molte sembrano pensate solo come riempitivo per salire di livello e a volte rallentano un po’ il ritmo della narrazione. Più si va avanti con la storia, però, e più anche le quests meno importanti diventeranno interessanti.
In genere, tutti gli NPC di Eorzea hanno una loro piccola storia o comunque qualcosa da dire, e visto l’ottimo lavoro svolto dal team di localizzazione, è sempre consigliato leggersi tutti i dialoghi e le occasionali, spesso ironiche citazioni ad altre opere.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 009 - Tataru Trololo

La trama di A Realm Reborn riprende quindi l’ottima storia della versione 1.0 e ne crea una nuova, altrettanto accattivante e ben narrata tramite tante missioni e quests che, più si sale di livello, più porteranno a vivere pienamente l’avventura su Eorzea.
Continua la lotta contro le beast tribes e i loro colossali primal Ifrit, Garuda e Titan, in attesa dei prossimi Leviathan, Ramuh, Shiva e altri inediti già programmati per le prossime patch.

Trascorsi questi cinque anni, il Garlean Empire, guidato dall’inflessibile Gaius van Baelsar, Legatus della quattordicesima legione imperiale, si è fatto strada su Eorzea e ha creato molte fortificazioni, che gli avventurieri dovranno espugnare. Ad aiutarli vi sono le Grand Companies, assieme agli Scions of the Seventh Dawn (Rampolli della Settima Alba) e alla Garlond Ironworks, il cui leader verrà rivelato nelle missioni più avanzate e fornirà le sue conoscenze di magitek che portò dalle sue terre natie imperiali di Garlemald quando fuggì da esse.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 010 - Legatus Gaius van Baelsar
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 011 - Nero Tol ScaevaFinal Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 012 - Masked Mage Ascian Lahabrea

Gaius van Baelsar è su Eorzea con altri sottoposti di alto rango, e la prima volta che compaiono tutti assieme dà quella piacevole sensazione di: “Prima o poi li combatterò tutti.”, che forse alcuni ricorderanno dagli RPG del passato, come quando si dovevano abbattere le four fiends nei vecchi Final Fantasy o in generale quando c’erano dei nemici da sconfiggere (come i draghi in Chrono Cross o i quattro eroi in Lunar 2: Eternal Blue, per nominarne solo un paio).
Dalle missioni che abbiamo potuto vedere ognuno ha la propria personalità e carisma, e, senza svelare nulla, anche gli antagonisti aiutano quindi a fortificare ancora di più la già eccellente narrazione.
 
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn – Trailer di lancio


Ricordiamo, infine, che, nonostante in gioco sia presente una funzione di auto-traduzione e dizionario, con alcuni termini utili per comunicare con gli altri giocatori, A Realm Reborn è attualmente disponibile sono in inglese, francese, tedesco e giapponese, e, considerato che alcuni personaggi parlano anche in modo piratesco e gergale, è necessaria una buona conoscenza della lingua anglosassone per capire e apprezzare davvero l’ottima storia di gioco e le varie citazioni presenti.

I dialoghi delle cutscene importanti sono stati doppiati in queste quattro lingue, e chi vuole può scegliere quella che preferisce sentire dal Menu di configurazione. Da quelle che abbiamo visto finora – e rivisto grazie al diario The Unending Journey della propria stanza personale Inn Room, una stanza a cui si potrà accedere dopo una quest di livello 9, e in cui ci si può riposare e guadagnare col tempo che passa un bonus per i Punti Esperienza ottenuti nelle battaglie a venire – i doppiatori giapponesi hanno svolto un lavoro migliore e sono riusciti ad entrare meglio nei personaggi.
 
In Pillole
Le moltissime opzioni di caratterizzazione del proprio personaggio faranno spendere molto tempo per decidere che aspetto avere su Eorzea e le possibilità di incontrare due giocatori uguali sono infinitesimali.
La storia principale risulta molto valida e accattivante fin dai primi livelli: l’eccellente narrazione farà desiderare di completare subito la successiva delle moltissime missioni e quests disponibili per raccogliere i Crystals of Light, fronteggiare le minacce degli Ascian, delle beast tribes, dei loro primal e del Garlean Empire, con il suo Legatus Gaius van Baelsar e i suoi tre Tribuni, e salvare così le terre di Eorzea dall’oscurità in agguato.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 013 - Scion Y'shtolaFinal Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 014 - Merlwyb Bloefhiswyn
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Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 02 - User Interface




 

 

Per Final Fantasy XIV: A Realm Reborn sono stati pensati due diversi tipi di interfaccia di gioco (detta anche User Interface o UI, ovvero tutto ciò che riguarda i comandi per muovere il personaggio fino ai menu delle finestre per comprare e vendere oggetti), che è possibile scegliere fin da subito non appena si arriva su Eorzea.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 019 - User Interface Action Bar

Tastiera/Mouse: Il movimento del personaggio avviene tramite i consueti tasti W, A, S, D, mentre le frecce direzionali muovono la telecamera; con il mouse, invece, è possibile spostarsi sulla mappa tenendo premuti entrambi i tasti, mentre tenendone premuto uno solo si ruota la telecamera e con il destro si interagisce con gli altri personaggi.

Le abilità di ogni Classe, ma anche le Emotes (espressioni o gesti per esprimere uno stato d’animo), le macro (sequenze di comandi scritti in precedenza, per un totale di 100 creabili), e oggetti come pozioni o antidoti, sono settabili nelle Action Bar in basso dopo averli trascinati dal menu Actions & Traits; così facendo, si potranno utilizzare in combattimento.
Il Menu Principale del gioco, o Micro Menu, è invece in basso a destra.

 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 020 - User Interface Cross Hotbar

Gamepad: Il movimento avviene fluidamente con la levetta analogica sinistra, mentre con la destra si ruota la telecamera.

Utilizzando un controller si disattivano le Action Bar e si attiva la Cross Hotbar, caratterizzata da una configurazione che ricorda proprio la parte frontale del gamepad, suddividendo le abilità del personaggio in due gruppi da 8 slot: con un Dual Shock 3, ad esempio, premendo L2 o R2 e subito dopo i rispettivi tasti direzionali o i pulsanti X, Cerchio, Quadrato e Triangolo, si attiverà subito l’abilità o l’oggetto precedentemente inserito nel suddetto slot.
Premendo invece R1 è possibile cambiare set di slot e creare un totale di 8 set, per la bellezza di 128 spazi, tra abilità, Emote, macro, oggetti e quant’altro settabili. È inoltre possibile personalizzare ulteriormente l’interfaccia del gamepad dal Menu di configurazione, scegliendo ad esempio se aggiungere anche delle Action Bar a piacimento sullo schermo, sia orizzontali che verticali, e metterci così altre azioni. Mentre premendo L1 + uno tra X, Cerchio, Quadrato e Triangolo, si può filtrare ciò che si vuole inquadrare sullo schermo, se solo i membri del party o i nemici, opzione attivabile sempre dal Menu di configurazione.
Dopo essersi impratichiti un po’, la Cross Hotbar risulta estremamente comoda e funzionale.

I giocatori su PlayStation 3 – o coloro che useranno la configurazione del gamepad su PC – oltre alla Cross Hotbar, anziché il Micro Menu hanno invece un’interfaccia propria come Menu Principale, che ricorda la schermata XMB (XrossMediaBar) che compare all’accensione della console e che risulta altrettanto comoda nella navigazione.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 021 - Gamepad Main Menu

Sia con solo la tastiera, con il mouse o con il gamepad, muoversi per Eorzea, tra i menu o durante i combattimenti, risulta comodo e veloce, e ogni tasto è possibile cambiarlo dal Menu di configurazione. I comandi di gioco sono comunque illustrati all’inizio dell’avventura, così come qualsiasi novità, tramite le finestre di Active Help.

L’inventario è invece suddiviso in quattro sacche, o “bag”, da 25 spazi l’una, quei puntini colorati in basso a destra che indicano gli oggetti, i materiali o gli equipaggiamenti posseduti; alla sinistra di esse ci sono altri pallini rappresentanti ciò che il proprio personaggio sta indossando. Risulta veloce spostare gli oggetti in inventario ed equipaggiarli, metterli in Action Bar/Cross Hotbar o venderli ai mercanti, sia tramite la comoda funzione di drag and drop del mouse sia utilizzando il gamepad.
Purtroppo, però, non è ancora presente una funzione per riordinare automaticamente, per nome o per tipo, gli oggetti posseduti, e di conseguenza, seppur i tempi di risposta sono immediati, ci vuole sempre un po’ per mettere in ordine l’inventario una volta che si iniziano ad averne molti (nonostante il gioco avvisi se si sta per raggiungere la capienza massima), alcuni dei quali del tutto inutili, risultando quindi che spesso si buttano via con il comando Discard.
La funzione di riordinamento dell’inventario verrà introdotta nella prossima patch 2.1.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 022 - Inventory - Inventario

Se si vuole fare un po’ di spazio nelle bag, gli oggetti di troppo si possono vendere ad un prezzo minimo ai mercanti NPC, e in caso di cambio d’idea o di vendita per sbaglio, esiste una funzione di Buyback, che permette di riacquistare l’oggetto appena venduto purché non si lasci la zona corrente, nel qual caso andrà perduto. Utile, soprattutto, se si vende qualcosa per sbaglio.
Altrimenti, ogni tipo di oggetto può essere custodito dai Retainer, i propri servitori sbloccabili con la story quest di livello 17, “The Scions of the Seventh Dawn”, che possono essere personalizzati tramite l’interfaccia del Character Creation.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 023 - Retainer

Si possono avere un massimo di due Retainer, convocabili tramite l’apposita Retainer Bell posizionata in città e nella Inn Room: dal menu che compare è possibile mettere in vendita gli oggetti nelle Market Wards, i mercati di Eorzea collegati per le tre città-stato.

Se quindi mettete in vendita qualcosa a Limsa Lominsa, anche chi è a Ul’dah o a Gridania lo potrà acquistare esaminando le Market Boards.
Il simbolo a sinistra del nome dell’oggetto indica se è una versione High Quality.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 024 - Market Wards History

L’interfaccia delle Market Wards è comoda e veloce nella navigazione, con una funzione di ricerca e la History delle ultime transazioni che le rende come una vera e propria Auction House tipica dei MMORPG.
L’unico elemento scomodo relativo all’interfaccia nelle Market Wards è che non si possono comprare gli oggetti singolarmente, ma solo in blocco. Quindi se qualcuno mette in vendita 99 Iron Ores e a voi ne servono solo 10, siete obbligati ad acquistarli tutti. Questo problema non era presente nella versione 1.0 – dopo che la funzione di ricerca fu introdotta – ed è l’unico punto a sfavore dell’altrimenti ottimo sistema di Mercati di Eorzea
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 025 - Market Board

Tra gli altri elementi della UI c’è la consueta chat log, che si suddivide in più tab filtrabili, per scrivere e leggere i dialoghi o per le informazioni di combattimento, e una mini-mappa in alto a destra.
Ogni elemento presente nell’HUD (head-up display, cioè tutti gli elementi della User Interface visibili sullo schermo di gioco) è possibile spostarlo a piacimento tramite l’apposita opzione “HUD Layout” del Menu, permettendo così di avere una UI a seconda delle proprie comodità.
Nel giro di un anno è in programma il supporto di add-ons, per permettere ai giocatori di crearsi delle UI del tutto personalizzate.

 
In Pillole
La User Interface di A Realm Reborn è veloce ed intuitiva, sia che si utilizzi solo la tastiera, il mouse o il gamepad. In quest’ultimo caso, il design intuitivo della Cross Hotbar conferisce un’ancora maggiore comodità delle già valide Action Bar.
Come punti a sfavore, non è ancora possibile riordinare gli oggetti in inventario, risultando un po’ scomodo farlo manualmente ogni volta, ed è presente un’impossibilità ad acquistare gli oggetti singolarmente nelle Markets Wards, problemi che dovrebbero essere sistemati con la patch 2.1 di fine anno.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 026Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 027
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 028Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 029 - Magitek Armor
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 03 - Rete server




 

 

La nuova rete server rende lo spostarsi tra i Menu immediato. Abbiamo riscontrato solo due tipi di ritardo nei tempi di risposta: il primo quando si cade da una scogliera e si subiscono danni, dove c’è un ritardo di un paio di secondi nel messaggio pop-up di danni ricevuti; l’altro se durante gli attacchi dei nemici si aspetta troppo a spostarsi dalla zona rossa che compare sotto ai propri piedi, segnale che il nemico sta per scagliare un attacco in quell’area, come indicato anche dal nome della mossa sopra la sua barra di salute.
Quest’ultimo ritardo nei tempi di risposta è stato riscontrato sia su server con data center giapponese che occidentale, ma non è risultato particolarmente limitante, essendo sufficiente spostarsi nell’istante in cui compare l’area rossa e portando quindi ad avere i riflessi sempre pronti in combattimento.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 030

I server permettono di visualizzare molti giocatori contemporaneamente su schermo e anche se si è in lontananza si possono scorgere i mostri sulla mappa (questo anche a seconda della potenza del proprio PC).
C’è tuttavia un limite a quanti personaggi possono comparire simultaneamente. Esiste infatti un problema sul sistema di priorità di visualizzazione dei personaggi su schermo, e non è possibile decidere di far vedere solo l’avversario e i membri del party in caso di combattimenti con centinaia di avventurieri e i loro relativi pet e minion.
Questo, secondo noi, è il problema principale di A Realm Reborn che dovrebbe essere sistemato il più in fretta possibile, per permettere di godersi anche quegli eventi in cui partecipano moltissimi giocatori.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 031

I server, inoltre, a partire dall’Early Access, che ha avuto luogo dal 24 al 26 agosto per i membri Legacy (ovvero coloro che pagarono almeno 90 giorni di gioco nella versione 1.0) e per chi ha fatto un pre-ordine di A Realm Reborn, hanno avuto qualche problema dal punto di vista del login e della capienza generale, inizialmente riscontrati nei World americani ed europei, e, dopo l’uscita del gioco del 27 agosto, anche in quelli giapponesi. Questo per via della grande affluenza di giocatori, inizialmente di oltre 230.000 connessioni simultanee, che nemmeno Yoshida e il suo team si aspettavano.
Questi problemi non permettevano di entrare in gioco, perché non veniva del tutto visualizzata la lista dei World o per via di un messaggio d’errore 1017 che diceva che il server era pieno e quindi di riprovare più tardi. Quest’ultimo errore avveniva per via dei limiti al login (login restrictions) che erano stati imposti per evitare un crash del lobby server, ovvero quel server in cui vengono processati i login dei giocatori.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 032

A di questi problemi che hanno impedito a molti di giocare nella prima settimana, Yoshida ha deciso di estendere la free trial di ulteriori 7 giorni.
Dopo la manutenzione del 4 settembre, la situazione è un po’ migliorata per cercare di collegarsi nei World già esistenti, è stata aumentata la loro capienza massima fino ai 7.300-7.800 login consentiti (prima erano 5.000), e ne sono stati aggiunti tre di nuovi, arrivando alle 325.000 connessioni simultanee, cifra che è destinata ad aumentare.
E dopo la nuova manutenzione del 12 settembre, con miglioramenti nel sistema di instance del Duty Finder e l’aggiunta di otto nuovi World, la situazione si è stabilizzata. Inoltre, visto che molti giocatori rimanevano collegati anche quando non stavano giocando per paura di non riuscire più ad entrare, è stata implementata una funzione di auto-logout dopo mezz’ora di inattività in gioco.

Infine, attualmente Square Enix ha bloccato l’acquisto della copia digitale di A Realm Reborn, per evitare nuovi problemi di capienza ai World.
Yoshida ha già annunciato altre migliorie nella gestione dei server e l’aggiunta di nuovi Mondi dopo ottobre, assieme all’imminente ripristino dei download digitali del gioco e la possibilità di trasferirsi su altri World.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 033

Per quanto riguarda, invece, i data center, dai test che abbiamo fatto qui dall’Italia, non abbiamo notato grossi cambiamenti provando sia su server giapponesi che americani, quindi quest’operazione dei data center è probabile influenzi maggiormente solo chi è molto vicino ad essi.
Chiaramente, però, molti giocatori si sono trasferiti in server con data center vicino a loro e ciò ha purtroppo provocato – anche se solo in parte – una scissione della community internazionale presente nella versione 1.0. Se tuttavia non vi interessa giocare con i giapponesi, allora non avrete problemi nel scegliere un server segnato come NA/EU (cioè con il data center a Montréal); quelli catalogati semplicemente come EU sono invece pensati per far convogliare gli europei in un unico server, ma, essendo il data center sempre lo stesso di Montréal, questa etichetta provoca solo un ulteriore scissione della community internazionale e non si è rivelata quindi una gran buona mossa.
 
In Pillole
La rete server di A Realm Reborn permette di visualizzare tanti personaggi su schermo senza riscontrare grossi rallentamenti o cali di FPS, e c’è un buon tempo di risposta nei comandi impartiti.
I problemi iniziali di login sono ora stati sistemati ed è possibile collegarsi utilizzando il sistema di coda nel caso il proprio World sia pieno.
Il fatto di aver messo le etichette JP, NA o EU ai World ha portato in parte allo scioglimento della community internazionale, e con il data center americano non vi sono evidenti migliorie né peggioramenti rispetto a quello situato in Giappone.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 034Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 035
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 036Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 037
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 04 - Gameplay




 

 

In A Realm Reborn, i personaggi salgono di livello e guadagnano Punti Esperienza come in molti RPG. All’inizio, ciò avviene principalmente completando le quests prese dagli NPC, ma anche semplicemente combattendo contro i mostri.
Dopo il livello 10 si iniziano ad acquisire gli Attribute Points, dei punti che è possibile spendere per aumentare alcune delle statistiche del proprio personaggio, come la Forza (Strength) o la Difesa (Defense). In caso di cambi di idee, non è possibile riassegnare gli Attribute Points, ma esistono dei rari oggetti che permettono di riazzerarli: occorre quindi decidere su quali parametri far specializzare la propria Classe, e portando il cursore del mouse sopra ognuno di essi è possibile sapere qual è la loro funzione.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 038 - Attribute Points

Il gameplay ruota intorno al PvE (Players vs Environment), cioè i giocatori che combattono contro i nemici dell’ambiente virtuale, attività che possono svolgere in Solo, oppure in Light Party da 4-7 giocatori o Full Party da 8 giocatori.

Ma vediamo nel dettaglio ciò che è il fulcro del sistema di gioco di A Realm Reborn.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 039Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 040
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 041Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 042
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 05 - Armoury System




 

 

Una volta raggiunto il livello 10, ogni avventuriero sbloccherà l’Armoury System, grazie al quale avrà accesso alle altre Classi del gioco.
Andando nella relativa corporazione (Guild) nella città-stato e parlando con l’NPC dietro al bancone, si sbloccherà la nuova Classe desiderata, a cui si potrà accedere semplicemente equipaggiando l’arma ricevuta. Se quindi ad esempio si inizia l’avventura come Lancer, si può essere solo questa Classe fino al livello 10 – cosa che si rivela utile per capire se la Disciplina scelta piace o meno – e a quel punto andare a Stillglade Fane a Gridania per sbloccare il Conjurer, farlo salire di livello e acquisire le abilità Cure e Protect, per poi tornare Lancer ed equipaggiarle per aiutarsi nei combattimenti. Molte abilità di altre Classi possono infatti essere usate sulle altre, anche se ci sono delle eccezioni con abilità esclusive ed è presente un limite a quante se ne possono portare. Ma tutto risulta molto bilanciato.

Sempre a livello 10, si sbloccano anche gli utili Gear Sets, tramite i quali si possono salvare gli equipaggiamenti maggiormente utilizzati sotto forma di set, rendendo così possibile cambiare Classe, con tutti i relativi equipaggiamenti della stessa, con un semplice clic.
Un nuovo Gear Set si acquisisce ad ogni nuova Classe sbloccata.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 043 - Gear Sets

Ogni Classe Disciple of War e Disciple of Magic ha poi un Hunting Log personale, un registro che indica una serie di nemici da abbattere per ricevere un ulteriore incremento di Punti Esperienza.

Le Classi di A Realm Reborn, quindi, in totale sono 19, e la possibilità di usarle tutte semplicemente cambiando l’arma principale, fa sì che i 100 spazi in inventario e quelli dei Retainer non siano sufficienti per tutti gli equipaggiamenti e materiali per crafting e gathering. Ed è qui che entra in gioco l’utilissimo Armoury Chest, un’interfaccia suddivisa a seconda dell’equipaggiamento (Arma principale, Testa, Torso, Mani, Cintura, Gambe, Piedi, Utensile secondario, Collo, Orecchie, Polsi, Anelli), con ogni sezione avente 25 spazi a disposizione, per un totale quindi di ulteriori 325 spazi oltre ai 100 dell’inventario, i 350 dei due Retainer e quelli dell’Armoire della Inn Roon, dove è possibile conservare altri oggetti speciali.
C’è quindi posto a sufficienza per gestirsi al meglio tutte le Classi che si vuole.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 044

Ogni cinque livelli e fino al livello 30, una Classe ha accesso a delle proprie missioni personali chiamate Class quests, fornendo un interessante approfondimento narrativo per la strada del guerriero, del mago, dell’artigiano o del raccoglitore.
Per quelle di combattimento, se si fallisce la missione si ottiene un aumento delle forze grazie all’Echo.

Arrivati a livello 30, i Disciples of War e Magic potranno intraprendere una quest speciale, acquisire un Soul Crystal – i quali andranno anch’essi in un’apposita sezione dell’Armoury Chest – e sbloccare finalmente i Job.
Per fare ciò è necessario avere una Classe Principale a livello 30 – che salirà di livello in contemporanea con il Job – e una Classe Secondaria a livello 15. Ogni Job può inoltre utilizzare abilità solo da un’altra Classe oltre a queste due, però risulta complessivamente più potente delle Classi; queste, infatti, sono più portate per il Solo Play, mentre i Job sono più adatti al Party Play.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 045

Questi i Job al momento presenti su Eorzea, mentre altri ne arriveranno in futuro:

Warrior
Classe Principale: Marauder - Classe Secondaria: Gladiator - Extra abilità da: Pugilist

Paladin
Classe Principale: Gladiator - Classe Secondaria: Conjurer - Extra abilità da: Marauder

Monk
Classe Principale: Pugilist - Classe Secondaria: Lancer - Extra abilità da: Marauder

Dragoon
Classe Principale: Lancer - Classe Secondaria: Marauder - Extra abilità da: Pugilist

Bard
Classe Principale: Archer - Classe Secondaria: Pugilist - Extra abilità da: Lancer

White Mage
Classe Principale: Conjurer - Classe Secondaria: Arcanist - Extra abilità da: Thaumaturge

Black Mage
Classe Principale: Thaumaturge - Classe Secondaria: Archer - Extra abilità da: Arcanist

Summoner
Classe Principale: Arcanist - Classe Secondaria: Thaumaturge - Extra abilità da: Archer

Scholar
Classe Principale: Arcanist - Classe Secondaria: Conjurer - Extra abilità da: Thaumaturge
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 046

I Job hanno a loro volta delle Job quests, una ogni 5 livelli fino al 50, che permetteranno di acquisire nuove abilità e un’armatura apposita chiamata Artifact Armor o AF.
 
In Pillole
Che si decida di essere guerrieri, maghi, artigiani o raccoglitori, l’Armoury System di A Realm Reborn, consentendo di passare ad un’altra Classe semplicemente cambiando arma, risulta uno dei punti forti del gioco, e invoglia a provare tutte le Discipline per utilizzarne le abilità sulle altre e permettere così di crearsi un personaggio completo.
I Gear Sets forniscono un’ulteriore comodità per cambiare direttamente interi set di equipaggiamenti, e con l’Armoury Chest non si rischia di non sapere più dove mettere armi, armature ed accessori.
Sbloccare i Job a livello 30 apre nuove strade ai Disciples of War e Magic, e gli Hunting Logs forniscono un ulteriore intrattenimento, così come le ben realizzate Class e Job quests.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 047Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 048
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 049Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 050
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 06 - Battle System




 

 

Il sistema di combattimento di A Realm Reborn è in tempo reale: una volta scelto un nemico e avvinatisi a sufficienza, l’arma verrà sfoderata e i colpi portati automaticamente con la funzione di auto-attacco.

I mostri sulla mappa hanno un’icona accanto al loro nome: se azzurra vuol dire che non attaccheranno a meno che attaccati, se rossa vuol dire che se non si è almeno 11 livelli sopra il livello del nemico questi vi aggredirà e vi inseguirà per un determinato lasso di tempo (aggro).
I nemici si possono contrassegnare con il comando “Signs”, funzione solitamente utilizzata dal Tank e che si rivela utile per concentrarsi su un nemico per volta.
Attaccandoli, salirà il loro livello di enmity, una variabile di combattimento che determina il grado di ostilità del nemico e gli fa scegliere chi colpire. L’indicatore sulla sinistra del nome dei propri membri del party indica il livello di enmity accumulato e quindi il rischio di essere attaccati dall’avversario, e viene anche indicato sulla sinistra dell’indicatore di salute dei nemici sotto il nome dei membri del party, tramite un’icona colorata.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 051 - Ifrit Battle

Ogni avventuriero ha tre indicatori principali: i classici HP e MP per i Punti Vita e i Punti Magia, e i TP, i Tactical Points che iniziano da 1000 e possono essere utilizzati per fare uno scatto veloce con l’abilità Sprint, ma soprattutto per le Weaponskills, abilità speciali che si usano in combattimento.
Ognuna di esse, così come gli incantesimi delle Classi magiche, è soggetta al Global Cooldown Timer, o GCD, un timer globale per tutte queste abilità che richiede di aspettare circa due secondi e mezzo prima di utilizzare la mossa successiva.

Le weaponskills hanno delle buone animazioni, ma si consiglia di andare in Character Configuration => Character e su Battle Effects Settings spuntare “Show Limited” per evitare che gli effetti visivi di quelle altrui risultino eccessivi in battaglia.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 052 - Three-headed Goobbue

Ci sono delle eccezioni di abilità che hanno Timer a sé stanti più lunghi e solitamente si usano ad esempio per potenziare l’attacco successivo, come Internal Release, che aumenta del 30% le possibilità di infliggere un colpo critico, o Raging Strike, che incrementa i danni inflitti del 20% per un certo numero di secondi.

È quindi importante leggere sempre le descrizioni delle proprie abilità e non lasciarsi fuorviare dall’iniziale apparente semplicità del sistema di combattimento, che in realtà diventa sempre più interessante e dinamico.
Infatti, all’inizio ci saranno sì poche abilità, ma salendo di livello se ne acquisiranno di nuove e in certi casi si avrà accesso alle Combo, una serie di abilità attivabili consecutivamente che conferiscono ulteriori danni o effetti addizionali se usate da una determinata posizione rispetto all’avversario o in un certo ordine. Quale abilità viene attivata è comodamente indicato dall’icona che lampeggia.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 053 - Dragon Aiatar Battle

Il Pugilist/Monk, ad esempio, impara le forme e utilizzando una prima weaponskill Bootshine passa alla forma raptor, che attiva la prossima weaponskill True Strike, che a sua volta attiva la forma coeurl, che dà accesso alla mossa Snap Punch, attivante la forma opo-opo e conferente l’effetto Greased Lightning, che aumenta i danni inferti e la velocità d’attacco per 12 secondi.
Sembra complesso, ma è in realtà è tutto molto intuitivo una volta imparato il giro. Per chi volesse esercitarsi con il battle system, sono presenti dei fantocci, detti Training Dummies, posizionati vicino alle città-stato.

Ogni Classe solitamente inizia il combattimento facendo uso delle abilità DoT (abbreviazione di Damage over Time), ovvero quelle che continuano a infliggere danni al nemico dopo essere state utilizzate, come Touch of Death e Demolish per il Pugilist (che si prendono facendo le Class quests di livello 15 e 30), e Bio e Miasma per l’Arcanist; in quest’ultimo caso si chiamano anche abilità di debuff, contrapposte a quelle di buff che aumentano le statistiche dell’avventuriero (come Protect).
Nel caso delle abilità DoT è necessario tenere d’occhio l’icona accanto alla barra d’energia dell’avversario, che indica i secondi restanti prima che l’effetto svanisca, per poi quindi ripetere il ciclo.

Solitamente per le missioni della storia principale o per certe Class quests, compaiono anche dei dialoghi su schermo per offrire suggerimenti nella lotta.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 054

Mentre le Combo sono attacchi che si possono eseguire in Solo Play, ce ne sono altri che necessitano del Party Play. Su Eorzea sono presenti, infatti, le Limit Break, riportate direttamente da Final Fantasy VII.
Durante i combattimenti di gruppo comparirà un indicatore in alto a sinistra, che aumenterà con lo scorrere delle battaglie; una volta caricato, e purché tutti i membri del party abbiano l’abilità Limit Break settata in Action Bar/Cross Hotbar, uno di loro potrà eseguire un attacco speciale a seconda della Classe/Job che lo lancia.

Esistono tre livelli e quattro tipi di Limit Break:
Livello 1: Per i Light Party da 4 a 7 giocatori.
Livello 2: Per i Full Party di 8 giocatori, o Light Party se in combattimento contro un Boss.
Livello 3: Per i Full Party ed esclusivamente contro un Boss.

• Gladiator, Paladin, Marauder, Warrior: aumenta esponenzialmente la difesa del gruppo.
• Pugilist, Monk, Lancer, Dragoon: esegue un potentissimo attacco contro un nemico singolo.
• Thaumaturge, Black Mage, Arcanist, Summoner: usa una potente magia ad area.
• Conjurer, White Mage, Archer, Bard, Scholar: cura le ferite (Raise a tutto il party a Livello 3).
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 055 - Bladedance Limit Break

Ma le Limit Break non sono l’unica cosa che rende valido il Party Play. Per prevalere negli scontri contro i Boss è infatti necessario un buon gioco di squadra, sapere dove posizionarsi e avere i riflessi pronti. Come in certe battaglie, in cui si verrà imprigionati in una bolla oppure in un blocco di pietre, e lì sarà compito dei membri del party smettere di attaccare il Boss e liberare il compagno imprigionato.

Se venite da MMORPG frenetici in cui si devono premere a ripetizione gli stessi tasti senza pausa, il GCD potrebbe non piacervi. Ma in realtà è un buon sistema, che ricorda l’Active Time Battle della saga Final Fantasy e rende i combattimenti di A Realm Reborn né troppo lenti né troppo veloci.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 056 - Titan Battle

Anche gli avversari hanno delle Classi e fanno uso di attacchi elementali, e pertanto equipaggiamenti e oggetti che diminuiscano i danni, ad esempio, al fuoco sono utili. Allo stesso tempo, questi stessi mostri non hanno debolezze agli elementi e a prima vista può sembrare una cosa negativa, anche perché non ha molto senso attaccare Ifrit con Fire III e infliggergli dei danni; tuttavia, questo sistema è stato pensato per far sì che certe Classi non siano meno utili di altre, come avveniva nella versione 1.0 con i mostri che avevano debolezze ad un certo elemento e le Classi che non avevano attacchi dell’elemento opposto risultavano inferiori, e quindi in A Realm Reborn è stata una novità apprezzata.

Si sente un po’ la mancanza, invece, dell’incapacitation, che nella vecchia Eorzea permetteva di danneggiare una parte del corpo specifica di un avversario con delle weaponskills apposite, e ciò faceva sì, ad esempio, che il nemico non potesse più usare certi attacchi o che a fine scontro lasciasse giù un oggetto in particolare.
In A Realm Reborn, invece, capita solo di inquadrare una parte del corpo di un mostro, come il cuore di Titan per distruggerlo come richiesto dalla battaglia, ma non è lo stesso sistema del passato.
Nonostante questo, comunque, i combattimenti risultano sufficientemente strategici e, soprattutto, divertenti.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 057

L’Arcanist/Summoner/Scholar al momento è l’unica Pet Class che può utilizzare creature per combattere al proprio fianco, ma c’è anche qualcun altro che può farlo.

Dopo il primo scontro con il primal Ifrit durante una quest di livello 20, seguirà un’altra missione in cui si potrà entrare a far parte di una delle tre Grand Companies di Eorzea, organizzazioni fondate dalle città-stato e che apriranno altri contenuti, come un nuovo Log, ottenere dei sigilli e salire di rango per comprare equipaggiamenti più avanzati, e poter prendere anche il proprio Personal Chocobo, che non solo vi porterà in giro per Eorzea dopo un semplice fischio, ma con una successiva quest di livello 30 a Camp Tranquil potrà trasformarsi in Chocobo Companion, e assistervi in combattimento una volta evocato con dei Gysahl Greens.
Potrà salire di Rank e guadagnare Skill Points, che potranno essere spesi per farlo specializzare in stile Defender, Attacker o Healer, con sempre la possibilità di lasciarlo in Free Stance per fargli prendere le sue decisioni. Potrà inoltre indossare delle armature, dette barding, che hanno fini puramente estetici.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 058 - Chocobo Companion 01

Nel gioco sono presenti altre creature che si possono cavalcare, o mount, come il coeurl o l’unicorno, ma il chocobo è l’unico che può combattere al proprio fianco.
Sebbene su Eorzea il sistema di combattimento sia esclusivamente il PvE, nella patch 2.1 arriverà anche il PvP, che permetterà ai giocatori di scontrarsi in un’esclusiva arena al largo di Limsa Lominsa, il Wolves’ Den, in gruppi di 4 contro 4 o 8 contro 8, utilizzabile anche tramite Duty Finder.
 
In Pillole
Il battle system di A Realm Reborn è ben realizzato sia per il Solo Play con le Classi che per il Party Play con i Job. Il Global Cooldown Timer rende i combattimenti sufficientemente dinamici, veloci ma non troppo frenetici.
Sfruttando ciò che ha da offrire l’Armoury System, utilizzando le abilità di altre Classi, è possibile rendere le battaglie ancora più strategiche.
La capacità di utilizzare il proprio Personal Chocobo come Companion per combattere al proprio fianco è un’aggiunta gradita.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 059Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 060
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 061 - Chocobo Companion 02Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 062 - Behemoth Barding
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 07 - Contenuti




 

 

Parliamo ora di ciò che ha da offrire Final Fantasy XIV: A Realm Reborn dal punto di vista dei contenuti di gioco.

Come già accennato, sono presenti centinaia di quests, che, una volta accettate, finiscono nel proprio Journal e si possono visualizzare anche a destra sullo schermo. I luoghi da raggiungere sono segnati sulla mappa e gli obiettivi specificati chiaramente, che possono riguardare, oltre ai nemici da sconfiggere, il semplice parlare con dei personaggi o la raccolta di oggetti.
Le quests rendono piuttosto facile salire di livello – forse anche troppo – e danno nuovi equipaggiamenti man mano che se ne fanno di nuove. Segnaliamo soltanto che se si prende una quest di un livello superiore al proprio, poi non è possibile completarla finché non si raggiunge quel livello.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 063 - Quest

Ci sono poi le Guildleves, o levequests, che si sbloccano con la main quest di livello 9. Esse si dividono in tre gruppi:
• Le Battlecraft Leves, relative al combattimento e alle Classi Disciples of War e Magic.
• Le Fieldcraft Leves, che riguardano la raccolta di materiali con le Classi Disciples of the Land.
• Le Tradescraft Leves, che richiedono la consegna di uno o più oggetti da creare con le Classi Disciples of the Hand.

Per le Battlecraft e Fieldcraft Leves si può regolare il livello di difficoltà e aumentare così non solo la sfida, ma anche le ricompense a missione completata. Stesso risultato si ottiene creando oggetti di alta qualità con le Tradescraft Leves.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 064 - Guildleve - Levequest

Di quests se ne possono prendere un massimo di 30 per volta, mentre di Guildleves 16.
Queste ultime vengono assegnate dall’Adventurers’ Guild di ogni città-stato e dagli NPC Levemete negli accampamenti sulla mappa, ma è necessario avere sufficienti Leve Allowances, dei crediti che si ricaricano automaticamente nel tempo (3 ogni 12 ore, come visualizzabile dal comando Timers del Menu), per un massimo di 100 accumulabili.
Esistono inoltre le Grand Company Leves, esclusive per il Solo Play e che principalmente fanno guadagnare Grand Company Seals, un’altra valuta con la quale si possono comprare oggetti specifici della propria Grand Company o salire di rango.

Altri modi di ottenere seals sono completando le Supply & Provisioning Missions, che richiedono la consegna di oggetti e materiali alla propria Grand Company.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 065 - Grand Company Levequest

Un altro sistema per guadagnare Company Seals è quello di partecipare ai Full Activate Time Events, meglio conosciuti come FATE, eventi che compaiono in tempo reale sulla mappa e che richiedono solitamente la sconfitta di orde di nemici o di un Boss Notorious Monster nel tempo richiesto. La ricompensa principale, tuttavia, sarà di Punti Esperienza e gil, e si baserà su quanto si è contribuito al combattimento.
Nel caso il livello della propria Classe o Job sia troppo basso, comparirà un messaggio d’avviso, mentre se troppo alto si potrà fare uso dell’utile funzione di Level Sync, che abbassa le statistiche del proprio avventuriero al livello necessario per partecipare.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 066 - FATE JOINED
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 067Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 068 - FATE Dragon Svara 01

Per apprezzare maggiormente questi eventi è utile leggere anche i dialoghi e gli obiettivi, in quanto molti dei FATE hanno una loro storia, spesso anche divertente. Apprezzabile, inoltre, il fatto che i nomi inglesi sono quasi tutti citazioni ad altre opere (chi è fan del dottor House non potrà non sorridere quando si imbatterà nel FATE a Costa del Sol chiamato “It’s Not Lupus” per vedersi comparire un granchione chiamato Cancer).

Alcuni FATE sono inoltre continuativi e ne avvengono di nuovi subito dopo il completamento del primo, come la difesa del ponte Highbridge, che porta all’accampamento nemico a liberare delle persone rapite, o il FATE in tre parti per abbattere il drago Svara a Coerthas, mostrato sopra.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 069

I FATE hanno quindi un buon potenziale, ma salendo di livello capita spesso, soprattutto in quelli con molti nemici, che le Classi magiche utilizzino soltanto attacchi ad area (AoE) e ripetano solo quelli, e ciò rende i FATE avanzati a volte monotoni, senza che nessuna reale strategia venga adoperata. Qui dipende sia dai giocatori, che utilizzano sempre gli stessi attacchi senza capire come funziona il battle system, ma anche da un design di struttura che potrebbe essere migliore.

Il vero problema dei FATE, però, è tutt’altro. In quelli più avanzati, se si raggiunge il limite dei giocatori che si possono visualizzare su schermo, detto in parole semplici, non si capisce niente.
I pet di Arcanist e Summoner e i vari minion che gli avventurieri si portano appresso contribuisce a creare un ulteriore carico, e quindi ciò che conta davvero, cioè inquadrare il nemico, diventa un problema. In caso di FATE come quelli endgame di Behemoth e Odin, il fattore divertimento passa in secondo piano perché l’avversario scompare e ricompare, e così i membri del proprio party, che non si riescono a inquadrare a dovere. Un altro esempio è nel FATE “Return of the King”, relativo all’evento stagionale “Moonfire Faire,” iniziato la settimana scorsa, in cui vedere i mostri Bombard da attaccare risultava un’impresa.
Il problema risulta ancora più evidente su PlayStation 3, sebbene riguardi ben pochi contenuti.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 070 - Moonfire Faire Bombard

Sarebbe utile un sistema di priorità per mostrare su schermo solo l’avversario e i membri del party in caso di combattimenti del genere che coinvolgono un vastissimo numero di giocatori.
Sempre riguardo ai FATE, farebbe comodo avere anche un’altra opzione nel Menu che faccia decidere se far comparire o meno il messaggio di “FATE JOINED” e “FATE COMPLETE” senza aver fatto nulla: durante una levequest o facendo gathering a qualcuno potrebbe risultare fastidioso avere questa scritta gigante comparire su schermo ogni volta.

I FATE sono probabilmente il contenuto che conferisce maggiori Punti Esperienza nel minor tempo possibile, ma si sconsiglia di utilizzarli come unico metodo per salire di livello, come molti tendono a fare, facendoli a ripetizione e utilizzando le stesse abilità AoE ogni volta: può essere che così si salirà di livello più in fretta che in altri modi, ma si rischia di arrivare così a livello 50 in una settimana, con equipaggiamento scarso, pochi gil, e soprattutto senza sapere davvero utilizzare la propria Classe o Job per i contenuti più avanzati.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 071 - FATE Simurgh

Passando ad altro, la quest di livello 9 che sblocca le Guildleves conferisce inoltre accesso alle già menzionate Inn Rooms, e attiva le Recommendations, una utile finestra che ricorda i contenuti che si possono fare nella zona attuale, fino ad un massimo di 10 visualizzazioni. Dal Menu di configurazione si può scegliere se far comparire la schermata delle Recommendations ad ogni cambio di zona, solo al login, o se disabilitarla del tutto.

A livello 10 si aprono poi i Guildhests, parlando con l’NPC Battlewarden negli accampamenti.
A differenza delle Guildleves, che possono essere completate da soli, i Guildhests richiedono obbligatoriamente un party di almeno quattro giocatori. Più si sale di livello, più se ne sbloccano di nuovi, che richiedono sempre strategie di combattimento diverse.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 072 - Guildhest

E sono proprio i Guildhests a sbloccare il Duty Finder, tramite il quale è possibile formare un party con giocatori da altri World del proprio data center.
Una volta messi in coda, si deve solo aspettare che si liberi un instance – ovvero un’area occupata esclusivamente dal proprio personaggio e dagli eventuali membri del party, senza che nessun altro possa interagire con quanto avviene al suo interno – e si verrà automaticamente trasportati nel contenuto scelto. Da tener presente che quando si è dentro un instance si viene trasportati temporaneamente in un altro World, e perciò non è possibile contattare altri giocatori con il comando /tell.

Il Duty Finder fa una ricerca per ruoli, quelli che abbiamo menzionato a inizio recensione. Nello specifico:

Tank: Gladiator, Paladin, Marauder, Warrior
Healer: Conjurer, Scholar
DPS: Pugilist, Monk, Lancer, Dragoon, Archer, Bard, Thaumaturge, Black Mage, Arcanist, Summoner

In un Light Party, ad esempio, servono 1 Tank, 1 Healer e 2 DPS; se si è già in gruppo nel proprio World, rispettando i ruoli richiesti, il Duty Finder riempirà i buchi. Finita la missione, tornerete esattamente dove eravate prima.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 073 - Duty Finder

Un sistema più comodo del Player Search, un’altra funzione del gioco che permette di visualizzare i giocatori del proprio World, o chi è alla ricerca di un party.

Tuttavia, dai molti test che abbiamo fatto, per aspettare che si liberi un’instance del Duty Finder ci possono volere dai 5 ai 40 minuti, se non di più, sia perché ci sono altri giocatori in coda, sia perché non sempre ci sono avventurieri in cerca del contenuto che si vuole fare. Quindi, il sistema è utile per chi non ha molto tempo per giocare, ma per ingannare l’attesa è necessario crearsi altri obiettivi su Eorzea, come fare quest, dedicarsi al crafting e al gathering o all’esplorazione.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 074

Il Duty Finder apre le porte anche agli instanced raid, dei dungeon a tempo in cui possono entrare principalmente Light Party, mentre sono alcuni di quelli più avanzati sono per Full Party.
Lo scopo è quello di farsi strada tra una serie di nemici, risolvere eventuali puzzle, aprire le casse del tesoro per trovare oggetti o nuovi equipaggiamenti esclusivi, sconfiggere i Mid-Boss e arrivare al Boss finale.

Nei dungeon, in particolare, si rivela utile la già menzionata funzione Signs per indicare quale mostro attaccare prima, mentre gli altri nemici sono soggetti al cosiddetto crowd control dei maghi, ad esempio addormentati dagli incantesimi Sleep o Repose.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 075 - Dungeon Toto-rak

Nonostante sia presente un Timer, la velocità di completamento del dungeon non influenza gli oggetti ottenuti sconfiggendo il Boss finale come avveniva nelle cosiddette Speed Runs della versione 1.0, introdotte dopo la nostra recensione. E ciò è un bene, dato che il fattore fretta impedirebbe di godersi l’esperienza nel dungeon: ognuno di questi, infatti, è stato curato nei minimi particolari. È anche vero, per quelli iniziali, che, completati una volta, non si hanno grossi incentivi di ripeterli, se non per far salire di livello altre Classi o per aiutare altri avventurieri.

Il grado di difficoltà e il fattore sfida aumentano anche qui progressivamente nei 16 dungeon esistenti, tutti sbloccabili tramite quest. Di quelli più avanzati, che forniscono maggiori incentivi per essere ripetuti, ne facciamo un accenno nella sezione Endgame.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 076 - Dungeon Haukke Manor

Se invece si è già trovato un party nel proprio World, il Duty Finder trasporterà immediatamente nel luogo del Guildhest o dell’instanced raid. Per i dungeon più avanzati la coda è la più lunga, ma sono già in programma nuovi miglioramenti al sistema di instance, dopo quelli arrivati giovedì scorso.

Pertanto, risulta utile cercarsi una linkshell, una gilda in cui si può conversare con altri giocatori tramite la chat log, per un massimo di 128 membri, e così fare eventi con loro.

Sono presenti anche le consuete funzioni di Friend List, per avere gli amici a portata di clic, e Blacklist, in caso di incontri sgraditi. Ad ogni amico presente in Friend List è possibile inviare dei brevi messaggi, oggetti o soldi anche tramite la Moogle Delivery Service, una casella di posta a cui si può accedere parlando con i Moogle presenti in ogni città e accampamento. Un’icona con una busta in alto a destra dell’HUD indica se sono arrivate nuove lettere.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 077 - Moogle Delivery Service

Oltre alle linkshell, un altro contenuto relativo alla community sono le Free Company, personali associazioni che richiedono un minimo di quattro giocatori per essere create, i quali devono essere almeno di livello 25 e far parte di una Grand Company.
Se di linkshell se ne possono possedere fino a 8, di Free Company – il cui nome abbreviato comparirà tra virgolette accanto a quello del proprio avventuriero – è possibile averne solo una, per quanto la si possa cambiare proprio come per le Grand Company.

Attualmente esistono 5 Rank di Free Company; salendo di rango si può aumentare lo spazio del proprio Company Chest, in cui custodire oggetti e gil messi a disposizione della Free Company, creare un simbolo (crest) della compagnia e in seguito poterlo mettere sui propri equipaggiamenti.
Si possono poi spendere dei punti accumulati dalle attività svolte per comprare degli oggetti speciali che conferiscono dei bonus, come un aumento dei Punti Esperienza ricevuti o un boost alle statistiche di crafting e gathering, per la durata di 24 ore.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 078 - Free Company Chest

Le Free Company si rivelano quindi con un buon potenziale per i futuri sviluppi delle community di Eorzea, e già dalla patch 2.1 verrà introdotto l’housing, delle case da comprare per essere usate come quartier generale.
A supportare ulteriormente i giocatori, infine, c’è il rinnovato player site The Lodestone, che offre un forum per le linkshell e le Free Company, ma anche un blog personale in cui narrare le proprie avventure.

Altri contenuti non ancora menzionati sono gli Achievements (e Trofei su PlayStation 3), visualizzabili dal Menu Principale, che richiedono il raggiungimento di certi obiettivi, alcuni dei quali conferiscono particolari titoli e in certi casi anche oggetti, fornendo una prospettiva di gioco sul lungo termine.

Per i collezionisti, sono presenti anche numerosi minion, piccole creature il cui unico scopo è quello di seguirvi per Eorzea se convocate. Alcune di esse si possono semplicemente comprare, mentre altre creare con il crafting, trovare con il gathering, o anche nei dungeon.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 079 - Morbol Minion

È infine disponibile dalla scorsa settimana un’app gratuita per smartphone chiamata Libra Eorzea, che permette di vedere le informazioni sul proprio avventuriero, sui propri membri di linkshell, Free Company e di altri giocatori, includendo inoltre un ampio database con tutti gli oggetti di gioco, quests, Achievements e molto altro, a cui si può accedere anche offline.
Libra Eorzea è attualmente disponibile solo per iOS 5, con una versione Android di prossimo arrivo.
 
In Pillole
La vasta quantità di contenuti e la grande varietà in essi – senza pensare a quelli già programmati per le prossime patch – è garantito che terranno impegnati per molto tempo, ritrovandosi sempre con qualcosa da fare su Eorzea.
Gli Achievements conferiscono un ulteriore incentivo di completamento, prefissandosi degli obiettivi anche sul lungo termine.
I FATE hanno un buon potenziale, anche se non sfruttato al massimo: ai primi livelli sono divertenti e se si leggono anche le descrizioni e i dialoghi dei personaggi lo diventano ancora di più, ma salendo di livello il divertimento può venire meno, sia per via dei maghi che spesso non fanno altro che usare magie ad area, sia per il principale problema di gestione di priorità dei mostri, che, sebbene ciò sia relativo solo a tre dei centinaia di FATE esistenti, fa risultare l’intero scontro incasinato se ci sono troppi personaggi su schermo.
Utilizzare un misto tra FATE, Guildleves, Guildhests e dungeon, anche se si ricevono meno Punti Esperienza dei FATE, rimane la scelta migliore per salire di livello divertendosi e imparando a usare bene la propria Classe e Job.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 080 - FATE CancerFinal Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 081 - FATE Peeping Ja
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 082 - Dungeon HalataliFinal Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 083 - Dungeon Brayflox's Longstop
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 08 - Gathering




 

 

Come accennato in precedenza, una volta raggiunto il livello 10 e attivato l’Armoury System, tra le nuove Classi sbloccabili troviamo i Disciples of the Land: Miner, Botanist e Fisher, il cui compito è trovare minerali, legname o pesce di vario genere, andando in giro per Eorzea o tramite le Fieldcraft Leves; queste ultime non sono più utilizzate per raccogliere materiali come nella versione 1.0, ma solo per salire di livello.
I Disciples of the Land sono dotati dell’abilità Stealth, che, se attivata, li rende inattaccabili dai nemici sulla mappa, e hanno anche loro delle interessanti Class quests che approfondiscono il loro mestiere.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 084

I Miner e i Botanist, una volta equipaggiato un piccone o un’accetta, nonché un utensile secondario quale la mazza e la falce, con le loro abilità potranno individuare i punti di gathering per, rispettivamente, estrarre minerali e gemme preziose, o per tagliare tronchi dagli alberi e mietere l’erba, contrassegnati con delle stelline luminose nonché indicati sulla mini-mappa.

L’interfaccia di gathering risulta molto intuitiva. Fin troppo, forse. Occorre solo andare nel luogo designato e continuare a premere Invio nel punto in cui è indicato il materiale di interesse, fino all’esaurimento del punto di gathering (di solito utilizzabile 6 volte). Alcuni materiali all’inizio sono nascosti e quindi bisogna fare diversi tentativi per trovarli.
 
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Tramite l’uso dei Gathering Points, o GP, è possibile utilizzare diverse abilità, precedentemente settate nella Action Bar/Cross Hotbar, che, ad esempio, aumentano le possibilità di ottenere un materiale HQ (High Quality) oppure il numero di oggetti ottenuti.
I GP, una volta utilizzati, si ricaricano molto lentamente nel tempo o ad ogni materiale nuovo che si è ottenuto con successo tramite il gathering. Questa lentezza nel ricaricarsi risulta una buona cosa per evitare che le Market Wards finiscano con troppi materiali.
 
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L’uso di equipaggiamenti che aumentano le statistiche di Gathering (che aumenta la percentuale di trovare con successo un oggetto) e Perception (che fa salire le chance di trovare un materiale HQ) è una cosa in cui un Disciple of the Land deve investire fin da subito. Tramite l’abilità Preparation acquisita a livello 12, è possibile scoprire quanta Perception è necessaria per avere un minimo di possibilità di ottenere un materiale HQ.

Per quanto l’interfaccia sia veloce, si sente tuttavia la mancanza del mini-game di gathering delle vecchia Eorzea, che rendeva queste Classi uniche a modo loro.
Tuttavia, che si tratti di punti di estrazioni di minerali, rocce, alberi o cespugli, i Disciples of the Land rimangono un buono svago e un modo per variare dai combattimenti. Il Gathering Log, inoltre, invoglia a trovare ogni materiale almeno una volta, e anche gli Achievements sono disponibili per queste Classi.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 087

Il Fisher, invece, ha un’interfaccia propria. Una volta acquisita la prima canna da pesca, è sufficiente andare vicino al mare, o in qualsiasi punto con dell’acqua, per poter utilizzare il comando Cast dall’Action Bar/Cross Hotbar. Ma non prima di aver scelto il tipo di esca da usare, tra le moltissime tipologie presenti, e solo allora, se il pesce abbocca, premere il comando Hook per tentare di catturarlo.
 
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Il Fisher si ritrova spesso con tante esche e pesci pescati, i quali non hanno nessun buon valore di mercato. A differenza dei colleghi Miner e Botanist, infatti, il Fisher non ha un reale impatto sull’economia di gioco come nella vecchia Eorzea, ma al momento è una Classe pensata esclusivamente come passatempo.

Quindi solo chi ha una vera passione vorrà andarsene in giro per le mappe di Eorzea a provare le varie esche nei molteplici punti di pesca. E a livello 35 si acquisisce anche l’abilità Dunefishing, per poter pescare nel deserto.
 
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Ogni Fisher ha i propri obiettivi da raggiungere: è fornito di un personale Fishing Log, che tiene nota dei luoghi in cui sono stati trovati i pesci, e possiede una Fish Guide, che visualizza delle descrizioni dei pesci, per un totale di 186 creature acquatiche da scovare.
C’è anche una finestra che visualizza un Record dei sei pesci più pesanti pescati.
 
In Pillole
I Disciples of the Land e la loro interfaccia semplice e intuitiva forniscono un buono svago dalle battaglie, e i Miner e i Botanist possono guadagnare anche qualche soldo.
Il Fisher risulta attualmente solo una Classe da passatempo, senza nessun reale impatto nell’economia, ed è necessario quindi avere una vera passione per la pesca per provare tutte le varie esche nei molteplici punti in cui si può utilizzare la propria canna, e riempire così il proprio Fishing Log e la propria Fish Guide.
Le Class quests, come sempre ben realizzate, forniscono infine un ulteriore approfondimento a queste Classi in stretto contatto con la natura.
 
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Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 09 - Crafting




 

 

Altre Classi accessibili una volta abilitato l’Armoury System e andando nelle rispettive guild in città, sono le otto Disciples of the Hand relative al crafting, ovvero l’arte di creare armi, equipaggiamenti e cibi partendo dai materiali comprati dai mercanti, nelle Market Wards, acquisiti tramite il gathering, o lasciati giù dai mostri a fine battaglia.

L’interfaccia risulta anche qui intuitiva: una volta equipaggiato l’utensile relativo alla Classe desiderata, è sufficiente aprire il Crafting log dal Menu, cliccare su Synthesis e premere il comando Basic Synthesis dalla Action Bar/Cross Hotbar per iniziare il processo di sintesi.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 094 - Crafting Log

Durability indica la durevolezza della sintesi: se si va sotto la soglia dello 0, i materiali e i cristalli utilizzati andranno il più delle volte persi. Per le ricette di basso livello, nel caso si fallisse la sintesi, i materiali potrebbero non andare perduti, ma solitamente, per le ricette difficili, se si fallisce la sintesi, sia materiali che cristalli si perdono. Importante è anche la Condition della sintesi: se Buona o Eccellente, il progresso sarà maggiore.

Quality, invece, è la qualità dell’oggetto in lavorazione: più alta sarà, più saranno le possibilità di ottenere un oggetto High Quality (HQ), che avrà statistiche superiori alla versione Normal Quality (NQ).
Per aumentare le possibilità di fare una sintesi HQ si possono utilizzare materiali HQ comprati nei Mercati o trovati con il gathering, e utilizzare le abilità Touch tramite l’uso dei Crafting Points, o CP.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 095

Le statistiche di un Disciple of the Hand sono Craftsmanship, che determina la percentuale di progresso della sintesi ad ogni tentativo riuscito, e Control, che aumenta la Quality ricevuta quando si usano i comandi Touch.

Salendo di livello si acquisiscono nuove abilità, e, soprattutto utilizzando quelle dalle altre Classi di crafting grazie all’Armoury System, è possibile arrivare a creare gli equipaggiamenti più complessi, al di là della soddisfazione nel farsi da sé le armi e le armature per i combattimenti.
Il nome del crafter viene poi visualizzato in basso nella descrizione dell’equipaggiamento.
 
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Avere una lista delle Ricette a portata di mano risulta molto comodo e alcune di queste hanno il comando Quick Synthesis, che permette di creare gli oggetti automaticamente specificandone in precedenza il numero (a seconda, ovviamente, dei materiali che si posseggono in inventario). Una funzione utile per guadagnare tempo e anche per gli Achievements di crafting.

Compito dei crafter è anche la riparazione degli equipaggiamenti, che vengono danneggiati poco per volta dopo ogni battaglia e ancora di più se si viene sconfitti in combattimento.
Tuttavia, gli avventurieri non possono più riparare le armi e le armature altrui, che invece devono farsi sistemare da un relativo NPC Merchant e Mender, con un costo in gil.
Ma anche i crafter dovranno spendere dei soldi per ripararsi gli equipaggiamenti, visto che i Dark Matters necessari per farlo ora non si possono più acquisire tramite il gathering, ma solo come ricompensa di quest o comprandoli dai mercanti; nella manutenzione di mercoledì scorso, il loro prezzo è stato abbassato.

Inoltre, quando un avventuriero equipaggia un’arma, un’armatura o un accessorio, crea una sorta di legame con esso, detto Binding, che non permette più di vendere l’oggetto nei Mercati, ad eccezione di quelli di livello molto alto non sono soggetti a Binding. Ma grazie alla quest di livello 19, “Forging the Spirit”, si imparerà lo Spiritbond relativo ad ogni equipaggiamento, che si accumula in battaglia guadagnando Punti Esperienza e che una volta raggiungo il 100% può essere convertito in Materia, le quali possono essere attaccate ad armi, armature e accessori tramite i Catalyst chiamati Carbonized Matters, ottenibili con il gathering.
Esistono quattro livelli di Materia, la cui creazione dipende dal livello dell’equipaggiamento convertito. Dall’inventario o tramite il Player Search, i giocatori possono richiedere un Materia Meld ai crafter.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 097 - Spiritbond Convert

Solitamente si possono inserire dall’una alle quattro Materia, a seconda degli slot a disposizione, ma esiste una tecnica avanza chiamata Advanced Materia Melding, sbloccabile con una quest a livello 25, che permette di attaccare Materia oltre il numero consentito, anche se le percentuali di successo non sono più garantite: in caso di fallimento, infatti, la Materia che si è cercato di attaccare andrà perduta assieme al Catalyst. Ma in fondo non è una grande perdita per il guadagno che si ottiene in caso di successo, considerando poi che nella versione 1.0 un fallito Advanced Materia Melding portava alla perdita non solo della Materia usata e del Catalyst, ma anche dei cristalli, dell’intero equipaggiamento e delle altre Materie ad esso attaccate.

Infine, facendo una quest a livello 15 a Vesper Bay, diventa possibile colorare le armature, potendo scegliere, una volta procuratasi la tintura (dye) necessaria, fino a 46 colori disponibili.
 
In Pillole
I Disciples of the Hand di Eorzea hanno una grande importanza nell’economia, e il Crafting Log risulta non solo un sistema semplice per visualizzare tutte le ricette, ma, salendo di livello, anche un obiettivo sul lungo termine per cercare di completarlo creando gli equipaggiamenti più potenti.
Il sistema delle Materia conferisce un’ulteriore importanza a queste Classi, e crearsi i propri equipaggiamenti, per poi renderli più forti con le Materia, è garantito che darà delle soddisfazioni.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 098 - Advanced Materia MeldingFinal Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 099 - Color Dyes
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 100Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 101
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 10 - Endgame




 

 

Una volta raggiunto o quasi il massimo livello, e completata la storia principale, sarà possibile accedere ai contenuti avanzati del gioco, il cosiddetto Endgame – che in A Realm Reborn è piuttosto ricco – per far sì che i giocatori di livello 45-50 possano essere impegnati per molto tempo alla ricerca di sfide maggiori ed equipaggiamenti rari.

Ci sono innanzitutto gli scontri avanzati con i primal, che richiedono maggiori strategie di combattimento e una costante attenzione sul posizionamento.
La ricompensa per surclassare queste divinità sono delle armi molto potenti, il cui ottenimento però è del tutto casuale e quindi non c’è modo di sapere se a fine battaglia otterrete l’arma desiderata o meno. In questo caso, non si capisce come mai è stato tolto il sistema della versione 1.0, in cui a fine scontro si potevano ottenere degli oggetti, seppure non sempre, che una volta accumulati a sufficienza potevano essere scambiati con un NPC per ottenere l’arma desiderata.

Dopo aver vinto queste versioni Hard degli scontri contro i primal Ifrit, Garuda e Titan, e con sufficiente fortuna prese le loro armi, si potrà accedere al dungeon più difficile del gioco, “The Binding Coil of Bahamut”, il 17° speciale instanced raid, suddiviso in cinque parti, dette turn.
Una grande sfida per i giocatori più capaci, in attesa della Crystal Tower, che arriverà con la patch 2.1, ispirata al dungeon omonimo di Final Fantasy III, e che richiederà un’Alleanza di 24 giocatori per entrare.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 102 - Crystal Tower

Ma prima di pensare al Binding Coil, bisogna ottenere un equipaggiamento sufficientemente forte per avere un minimo di possibilità di riuscita.
Si può iniziare, ad esempio, a prendere le armi Relic. Sempre dopo aver completato la storia principale con il dungeon finale The Praetorium e sbloccato l’instanced raid Amdapor Keep, uno dei dungeon endgame che offre tra l’altro delle buone armature, nonché aver finito tutte le Class e Job quests della rispettiva Classe di cui si vuole l’arma, si potrà iniziare la quest “A Relic Reborn” parlando con l’esploratore Nedrick Ironheart a Vesper Bay.
Si tratta di una quest molto lunga e non semplice – sebbene più facile rispetto alla versione 1.0 – ma la ricompensa è l’arma più potente del gioco, che in seguito potrà essere ulteriormente potenziata.

Quando si aggiungeranno nuovi contenuti Endgame, come dungeon che portano all’ottenimento di equipaggiamenti ancora più forti, Yoshida ha detto che la difficoltà di quelli precedenti verrà diminuita per permettere anche agli altri giocatori di completarli.

Molti di questi contenuti menzionati offrono Allagan Tomestones of Philosophy e Allagan Tomestones of Mythology, una rara valuta che si può spendere a Camp Revenant’s Toll al mercato di Rowena.
Con le Mythology si possono acquisire le armature più potenti del gioco, anche se è presente un limite di 300 Tomestones a settimana, un’idea ingegnosa per evitare che i giocatori più abili e con più tempo a disposizione possano avere subito tutti gli equipaggiamenti migliori.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 103 - Dungeon The Aurum Vale

Ci sono anche i già menzionati FATE di alto livello contro Behemoth a Coerthas e Odin nella Black Shroud, che se sconfitti possono lasciare alcuni materiali scambiabili sempre nel negozio di Rowena per degli equipaggiamenti rari.

Ma, come accennato sopra, per via del problema di non riuscire a visualizzare perennemente l’avversario, vista la quantità di giocatori presenti, e venir sconfitti senza nemmeno aver visto arrivare l’attacco, e inoltre considerando che la comparsa di questi avversari è apparentemente casuale, non vale la pena, allo stato attuale, dedicarsi a loro, restando accampati sperando che compaiano, per poi finire in un combattimento di quel genere.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 104 - FATE Behemoth

Principalmente, quindi, lo scopo finale dei contenuti Endgame è di continuare a ripeterli fino ad ottenere sufficienti Tomestones per comprarsi gli equipaggiamenti finali desiderati. Sebbene Amdapor Keep sia il dungeon più fruttuoso per ottenere Tomestones, è consigliabile sempre variare, facendo sia scontri con i primal che i dungeon Endgame come The Aurum Vale, Dzemael Darkhold e The Wanderer’s Palace, per non rischiare di annoiarsi nella monotonia.
Quest’ultimo dungeon menzionato, in particolare, risulta estremamente ben caratterizzato, tra il cielo aperto, l’architettura circostante e quel grosso Tomberry che non si può attaccare e che si aggira per i corridoi come un killer in agguato; notevole anche la cura che è stata messa nella storia, quando altri avventurieri NPC cercavano di combatterlo, facendo immergere davvero nell’avventura e nel pericolo del dungeon.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 105 - Dungeon Wanderer's Palace

Anche i Disciples of the Hand hanno i loro contenuti Endgame, cercando di creare equipaggiamenti molto rari, alcuni dei quali richiedono ingredienti ottenibili proprio tramite Allagan Tomestones of Philosophy.
Per questo motivo, alcuni di essi, a dir la verità, sono ben oltre il limite della semplice sfida, resi incredibilmente più complessi da creare rispetto alla versione 1.0, e, sebbene con le Materia attaccate possono diventare equipaggiamenti molto buoni, vista l’estrema difficoltà nell’ottenere i materiali e la maggior facilità a comprare le armature Darklight tramite l’accumulo di tomestones, non si è molto incentivati a creare quegli equipaggiamenti, e l’Endgame del crafting è pertanto riservato solo a chi ha la passione per questo mestiere o chi vuole fare soldi vendendo le proprie creazioni nelle Market Wards.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 106

Per quanto riguarda, invece, i Disciples of the Land, i Miner e i Botanist a livello 46 imparano le abilità Truth of Mountains e Truth of Forests, che rivelano i punti di gathering incontaminati, detti “unspoiled”, che nascondono i materiali più rari di Eorzea.

Le abilità di livello 50 Toll of the Mountaineer e Toll of the Pioneer rendono questi punti visibili da subito e facilitano l’ottenimento di quei materiali.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 107

Si tratta di un contenuto di alto livello non solo per la rarità dei materiali, ma perché per avere una possibilità di ottenerli HQ è necessario avere una Perception di almeno 320 punti, e soprattutto compaiono una sola volta ogni giorno di Eorzea, che equivale a circa 70 minuti reali.
E ottenere questi materiali HQ è l’unica possibilità per crearsi le armature HQ con il crafting Endgame, ma considerando che non si è nemmeno sicuri di riuscirci, i materiali possono sempre essere venduti a buon prezzo nelle Market Wards.
Inoltre, il fatto di stare ad aspettare la comparsa del punto di gathering è qualcosa che solo i giocatori più dediti potranno fare.
 
In Pillole
I giocatori di alto livello hanno un’ampia scelta di cose a cui dedicarsi in combattimento, tra gli scontri “Hard” con i primal, le armi Relic e i dungeon avanzati, con lo scopo di ottenere Allagan Tomestones e comprarsi gli equipaggiamenti più potenti.
Gli avventurieri più abili avranno infine accesso al contenuto più difficile del gioco, The Binding Coil of Bahamut, che sarà la sfida definitiva in attesa della Crystal Tower della prossima patch 2.1.
Ma anche i crafter saranno impegnati nella creazione delle ricette più difficili, così come i gatherer dovranno lavorare sodo per cercare di ottenere i materiali più rari e di alta qualità.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 108 - Mount Legacy ChocoboFinal Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 109 - Mount Coeurl
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 110 - Mount GoobbueFinal Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 111 - Mount Unicorn
 

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 11 - Grafica e colonna sonora




 

 

Final Fantasy XIV: A Realm Reborn vanta un motore grafico creato appositamente per permettere anche a chi non ha PC di ultima generazione di godersi le ambientazioni di Eorzea.
Il gioco è stato testato sulla stessa macchina della precedente recensione: processore i7 950 a 3,07 Ghz con 4GB di RAM, scheda grafica nVidia N460GTX Hawk, risoluzione 1920x1080 (Borderless Windowed).

Come è possibile vedere dalle immagini, i settaggi sono stati mantenuti alti, ottenendo una media dei 55-60 FPS nelle aree aperte sulla mappa, e 35-40 in zone affollate, come in città o in FATE con molti giocatori. L’engine di A Realm Reborn, in concomitanza con la nuova rete server appositamente costruita, consente infatti di avere molti giocatori visibili sullo schermo senza avere grossi cali di performance (sebbene, se si supera un certo limite, accade quel problema di visualizzazione, ma rimanendo sempre con i FPS attorno ai 25-30, non essendo legato al motore grafico).
Capita spesso, infatti, di correre per le mappe e vedere un altro avventuriero o un mostro che si muove in lontananza.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 112

Le mappe di Eorzea compaiono poco per volta man mano che si esplora, e sono suddivise in zone, come già visto in Final Fantasy XII. Questo sistema è stato introdotto per rendere più ricca ogni area, che difatti è piena di particolari.
Le zone regionali non sono grandissime, ma proprio perché sono così ricche di dettagli e piene di vita portano il giocatore a spenderci molto tempo per esplorarle tutte.

Toccando gli Aetheryte, i grossi cristalli situati negli accampamenti, ci si può teletrasportare con il comando Teleport pagando una somma in gil, rendendo gli spostamenti molto veloci. Nella versione 1.0 ci si teletrasportava utilizzando l’energia chiamata Anima, e, nonostante anche in A Realm Reborn si possono segnare tre Aetheryte come destinazioni preferite per diminuire la quota di gil necessaria, il precedente era un sistema migliore, dato che non richiedeva alcun costo monetario, ma solo del tempo per ricaricarsi.
Il comando Return, invece, è gratuito, utilizzabile ogni 15 minuti reali, e permette di tornare all’Aetheryte scelto come Home Point.

Ogni Aetheryte, inoltre, è considerato un sanctuary, ovvero un luogo in cui si accumula un Bonus che col tempo fa aumentare i Punti Esperienza ricevuti giocando, effetto che si ottiene anche nella propria Inn Room e che si continua a guadagnare quando si esce dal gioco in queste zone.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 113 - Little Ala Mhigo Aetheryte

In genere, spostarsi sulla mappa con le proprie gambe o utilizzando le mount permette di apprezzare i bei paesaggi ed effetti atmosferici che caratterizzano le cinque regioni di Eorzea attualmente visitabili; e per i giocatori di livello ancora basso, sono presenti dei Chocobo porters, che per una minima somma di gil permettono di noleggiare un chocobo, che in pochi minuti vi riporterà automaticamente in città, o negli accampamenti limitrofi se in precedenza avete parlato con l’NPC Chocobokeep.

Su Eorzea sono presenti anche i traghetti (ferry), per spostarsi tra varie zone, e gli airship, per volare da una città-stato all’altra. Il viaggio, però, è immediato, solo con una semplice cutscene di pochi secondi, ed è un peccato non poter più salire sulla nave come nella vecchia Eorzea.
Yoshida, tuttavia, ha già annunciato che contenuti futuri riguardano l’introduzione di veri e propri viaggi su questi due mezzi di trasporto, con possibili scontri con nemici durante il tragitto, probabilmente sotto forma di FATE.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 114 - FerryFinal Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 115 - Airship

Anche le città-stato sono piene di vita, cosa che si percepisce fin dal primo momento quando si arriva all’Adventurers’ Guild e si sente il brusio degli altri avventurieri, e anche gli accampamenti sulla mappa hanno la loro buona dose di personaggi particolari.
La navigazione delle città-stato è stata anch’essa semplificata, utilizzando il sistema di Aethernet per raggiungere aree specifiche della città.

Le mappe, lo ricordiamo, sono state rifatte da zero utilizzando il nuovo engine, ma a chi ha esplorato in lungo e in largo la vecchia Eorzea molte zone risulteranno familiari. Si sente che si tratta sempre dello stesso mondo di gioco.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 116 - Keeper of the Lake

I paesaggi di Eorzea sono più belli che mai, e questo nonostante l’assenza di DirectX 11, che arriverà nel 2014 assieme alla versione PlayStation 4 del gioco.

Che si tratti di ammirare un tramonto nelle pianure di La Noscea, un’alba nei deserti di Thanalan, una giornata soleggiata nelle foreste della Black Shroud con i raggi del sole che passano tra le foglie degli alberi (e per questo consigliamo di tenere su “Normal” l’opzione Glare nel Menu di configurazione: ne vale la pena), una notte stellata tra i grandi cristalli di Mor Dhona, o una passeggiata tra le montagne innevate di Coerthas, non si rimarrà delusi dalla bellezza di queste ambientazioni.
E questi sono solo alcuni dei temi delle regioni, ognuna di esse unica a modo suo.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 117

Certi dungeon risultano anch’essi davvero ben strutturati graficamente, come Brayflox’s Longstop a La Noscea, con tanto di cielo visibile mentre si avanza nel percorso, e Haukke Manor, una residenza infestata con una bella atmosfera, oltre al già menzionato The Wanderer’s Palace.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 118

Si sente solo la mancanza di un maggiore “senso di pericolo” che era presente nella versione 1.0, con nemici di livello molto alto e che bisognava abilmente evitare per raggiungere la destinazione desiderata. Qui, il livello massimo dei mostri è 50, ed essendo possibile cavalcare le mount, con la loro velocità non vi sono luoghi difficili da raggiungere.
Ciononostante per arrivare in certi bei posti è comunque necessario farsi strada tra una certa quantità di nemici, che rende l’arrivo a destinazione almeno un po’ gratificante.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 119

Grande cura è stata impiegata anche nella realizzazione degli effetti di luce, che conferiscono ai personaggi e ai mostri un effetto incredibilmente reale.
L’attenzione nei dettagli si nota anche quando si utilizzano le proprie Emotes per esprimere uno stato d’animo, e durante le cutscene delle missioni, con la relativa espressività dei personaggi.

Le ombre degli oggetti sono state anch’esse molto curate, dettaglio particolarmente visibile negli alberi attorno a Gridania, ma anche sugli oggetti e sulle semplici foglie.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 120

L’effetto physics fa muovere i capelli dei personaggi e, quando il vento soffia e si muovono anche le tuniche, ci si riesce davvero a immergere nel mondo di Eorzea, la stessa sensazione che si prova quando si corre nell’acqua e le gocce schizzano sotto i propri piedi.
 
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Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 122Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 123

E anche i non-avventurieri fanno la loro parte, dai semplici banditi che conversano intorno al fuoco, alle attività dei mostri, come il Goobbue che sbadiglia e la Gigantoad che si lecca la faccia con la lingua.
 
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In queste settimane di gioco non siamo riusciti a esplorare neanche metà delle vaste terre di Eorzea, questo anche perché ogni area è così ricca di particolari e NPC con cui parlare – o a cui semplicemente avvicinarsi per leggere un loro dialogo su una nuvoletta stile fumetto – che porta a volerla vedere minuziosamente.
Vi capiterà di chiedervi, vedendo certe strutture particolari, cosa è successo in una determinata area, approfondimento che si può avere sia giocando la storia principale ma anche parlando con i personaggi in giro per Eorzea. Le battute spesso sono ironiche e certi personaggi forniscono un ulteriore vivacità all’avventura.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 125Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 126

Inoltre, in A Realm Reborn è stata introdotta la possibilità di far saltare il proprio avventuriero, usata esclusivamente per facilitare gli spostamenti sulla mappa, ad esempio per salire sopra a delle rocce durante una quest o buttarsi giù da un dirupo per andare nell’area sottostante.
Se il salto è troppo alto, si perderanno HP, ma non si può morire, a meno che un mostro non vi stia già attaccando prima che di lanciarsi.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 127

Essendo l’atmosfera avventurosa sempre presente su Eorzea, saltare da una cima, magari con un bel paesaggio all’orizzonte, conferisce una ulteriore spinta esplorativa, e, nonostante nella versione 1.0 non si sentisse il bisogno di questa funzione, qui è stata un’aggiunta molto gradita, anche considerando che – fortunatamente – non è una funzione usata in combattimento, nel qual caso sarebbe sì stata di troppo per come è strutturato il gameplay di A Realm Reborn.
Al massimo, in certi scontri, come quello con il già menzionato drago Svara in un FATE a Coerthas, è utile se il nemico si mette in una particolare posizione e per andargli dietro si può saltare sopra il muro per posizionarsi a dovere, nel qual caso dà una spinta in più alla strategia di combattimento.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 128 - FATE Dragon Svara 02

L’unico elemento negativo nelle mappe di Eorzea è lo stesso della versione 1.0: la sgradita presenza di quelle persone che effettuano il Real Money Trading (RMT), che in A Realm Reborn risulta particolarmente tediosa. Se nella vecchia Eorzea si limitavano a fare uso di bot per guadagnare gil e venderli per soldi veri, ora utilizzano a ripetizione il comando /shout in città per fare pubblicità di siti dove comprare soldi di gioco con soldi reali; ancora peggio, alcuni eseguono questa pubblicità-spam inviando /tell agli altri giocatori, mentre c’è anche chi cerca di rubare l’account altrui. In questi casi aiuta possedere un Security Token.

Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto almeno sei /tell, provvedendo a segnalarli ai Game Master, ma sarebbe più utile un comando diretto che possa permettere ai GM e alla Special Task Force di Square Enix di intervenire sul momento anziché fare indagini approfondite. Nel frattempo, il comando /blacklist è sempre un potente alleato.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 129

E le belle ambientazioni di Eorzea sono ancora una volta accompagnate da delle ottime musiche, la maggior parte delle quali realizzate dal sound director Masayoshi Soken.
Sono presenti anche alcuni brani dalla vecchia Eorzea composti da Nobuo Uematsu e alcuni nuovi in collaborazione con altri compositori, tra cui Naoshi Mizuta.
Molto apprezzato anche il cambio di musica tra il giorno e la notte delle città-stato, al calar del sole sostituita da una melodia più riposante.

Molti i temi presenti anche sulle mappe, suddivisi per zona, dalla rilassante e armoniosa melodia di Rootslake, vicino Camp Tranquil nella Black Shroud, a quella più energica di Camp Revenant’s Toll a Mor Dhona.
Capita, tuttavia, di tanto in tanto, che la musica sparisca mentre ci si muove sulla mappa, e stando al team di sviluppo è una cosa voluta, ma a volte risulta uno stacco eccessivo. Nel caso, ad esempio, del Fisher, avere la musica senza stacchi fornirebbe un ulteriore relax al buon pescatore solitario, e, per quanto piacevole possa essere sentire gli effetti sonori della natura circostante, l’ottimo lavoro svolto da Soken varrebbe la pena di poterlo apprezzare senza interruzioni improvvise, considerando poi che ci sono temi, come quello di Rootslake, che durano circa un minuto, e questo è l’unico punto a sfavore di questa eccellente soundtrack.
 
In Pillole
Il motore grafico di A Realm Reborn consente anche ai giocatori con PC meno potenti di godersi i bellissimi paesaggi di Eorzea senza grossi rallentamenti.
Far comparire pezzi di mappa poco per volta fornisce un ulteriore incentivo all’esplorazione, e, visto quanto ha da offrire questa fetta di terre del mondo di Hydaelyn, vale la pensa spenderci parecchio tempo dietro e apprezzare anche i piccoli dettagli, in cui è stata messa una grande cura.
Ogni mappa ha un proprio tema accompagnato da diverse musiche, un’accoppiata vincente per godersi a dovere le ambientazioni di Eorzea, anche se purtroppo la musica spesso si interrompe, e, sebbene all’inizio possa essere un effetto apprezzato, i lunghi silenzi fanno desiderare di poter sentire perpetuamente la così bella colonna sonora del gioco.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 130Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 131
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Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - Title 12 - Grand Finale




 

 

Un MMORPG è un genere di gioco che non ha mai fine ed è sempre in evoluzione. Lo era Final Fantasy XIV 1.0 e lo è anche A Realm Reborn.
Per via degli aggiornamenti continui rilasciati, bisognerebbe fare una recensione annuale, se non trimestrale, ma il resoconto qui scritto e la valutazione alla fine si basano sì su ciò che quest’ultimo capitolo della saga Final Fantasy ha da offrire, ma anche sulle solide fondamenta che possiede. E, pertanto, è da considerarsi come recensione finale per qualsivoglia novità verrà introdotta in futuro.
 
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn – Random Gameplay in Full HD


Come qualunque cosa, non esiste un videogioco che possa piacere a tutti incondizionatamente, e Final Fantasy XIV: A Realm Reborn non fa eccezione. Proprio come nella vecchia recensione, non vi consiglieremo né di comprarlo né non di comprarlo, ma di valutare, dopo aver letto fino a qui, se un MMORPG del genere, che ancora si evolverà nel corso del tempo, può fare per voi o meno.
Se cercate, ad esempio, un titolo con combattimenti frenetici sapete già che qui non lo troverete, perché il GCD richiede sempre almeno quei due secondi e mezzo di pausa tra un’abilità e l’altra. Se invece cercate un’avventura che vi faccia immergere in un magnifico mondo di gioco, allora questo potrebbe essere il titolo che fa per voi.

Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 136 - Naoki YoshidaNaoki Yoshida ha creduto fin da subito che fosse di fondamentale importanza ascoltare i fan per riguadagnarsi la loro fiducia, filosofia che continua a portare avanti anche se A Realm Reborn è ormai uscito. Sui forum della beta c’erano infatti dei lunghi messaggi in cui venivano elencati i cambiamenti al gioco a seconda dei feedback ricevuti dai giocatori.
Ad oggi, Yoshida ha pubblicato 50 Letters from the Producer, e 8 versioni LIVE in diretta dagli studi di Square Enix in Giappone, con altre che seguiranno nel tempo.

Assistere all’evoluzione di questo titolo è stato un lungo viaggio non solo per i giocatori che hanno supportato la versione 1.0, ma anche per Yoshida, il quale, alla presentazione del gioco il 27 agosto a Shibuya, non è riuscito a mantenere la sua consueta fermezza e solarità, commuovendosi davanti alla folla. Potete vedere il video in cui parla dell’avventura che per lui è stato Final Fantasy XIV 1.0 e A Realm Reborn a questo indirizzo.

Final Fantasy XIV è stato ricreato in meno di due anni (A Realm Reborn è uscito quasi tre dopo, ma già da un anno mezzo il grosso del processo Rebuild era stato fatto), e in tutto questo tempo un altro team, sempre supervisionato da Yoshida, continuava a migliorare e far uscire contenuti per la versione 1.0, rendendola un’esperienza godibile fino alla fine.

Parlando di A Realm Reborn e facendo il punto della situazione, la parte relativa al problema di priorità nella visualizzazione dei personaggi riguarda solamente quei pochissimi scontri in cui tanti giocatori sono riuniti, nello specifico i FATE di Behemoth e Odin, e l’evento stagionale Moonfire Faire; quindi, per quanto rimanga un problema, non lasciate che sia questo a farvi giudicare il gioco, dato che questi tre singoli contenuti sono solo una piccola parte di quanto ha da offrire Eorzea.
Di fatto, dalla beta abbiamo avuto un solo errore di disconnessione, segno quindi che complessivamente i server funzionano bene, senza rallentamenti né lag in gioco.
Per quanto riguarda, invece, i problemi di login iniziali, ora sistemati, ciò che può sembrare una nota negativa – perché, di fatto, molti non potevano giocare – è stato in realtà il segnale del successo del gioco, con talmente tanti iscritti che nemmeno in casa Square Enix se lo aspettavano, tanto da portarli a bloccare i download digitali. Nuovi World sono già stati aggiunti e altri ne arriveranno; presto anche il download digitale tornerà operativo.

Yoshida ha già annunciato tantissimi nuovi contenuti in arrivo con le future patch, ognuna delle quali è prevista ogni tre mesi. Solo nella 2.1, che dovrebbe uscire entro la fine dell’anno, arriveranno i già menzionati PvP, per sfidarsi tra avventurieri, l’housing sia per le Free Company che per i giocatori singoli che vogliono avere una propria casa, comprandosi prima il pezzo di terra e poi l’abitazione tutta da arredare, la Crystal Tower e tante altre novità.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 137

Il Gold Saucer, ispirato a Final Fantasy VII, arriverà nel giro del prossimo anno, così come il supporto di add-ons, e molti altri progetti più futuri, come contenuti tra i cieli e nei fondali marini di Eorzea, sono già programmati. Nella regione di Thanalan sono inoltre presenti delle rotaie, forse un indizio a futuri treni.
Il tutto pensando sempre che si tratta di un Final Fantasy e cercando di portare elementi dagli altri episodi.
Tra questi, alcuni sono già presenti, come potete vedere dall’immagine della Buster Sword nella Limit Break “Bladedance” sopra, altri si scopriranno andando avanti nella storia, come la presenza del Lifestream su Eorzea, ed altri ancora, come una battaglia contro Gilgamesh, sono già pianificati per le prossime patch. Anche Lightning arriverà su Eorzea nel corso di un FATE speciale, e altri personaggi non defunti della saga Final Fantasy faranno la loro comparsa nel mondo di Hydaelyn con una loro storia da raccontare.

E già allo stato attuale, ci sono così tante cose da fare che chi non ha molto tempo libero potrebbe quasi scoraggiarsi; ma A Realm Reborn è strutturato proprio per permettere di godersi l’esperienza ludica anche a chi può dedicarci poche ore alla settimana, ed essendo un MMORPG con costanti manutenzioni, eventi stagionali, supporto in gioco di Game Master e patch rilasciate periodicamente, è necessario un pagamento mensile tra i 10,99 € e 12,99 €, che lasciamo valutare, dopo aver letto questa recensione, se vale la pena di effettuare (ci sono comunque 30 giorni gratis per chi acquista il gioco). Le cifre precise le trovate nell’articolo del 6 giugno.
Sono presenti anche delle Veteran Rewards, sotto forma di speciali oggetti di gioco, come una nuova mount, per premiare i giocatori che pagano l’abbonamento mensile. Per ora sono disponibili ricompense fino ai 90 giorni, ma altre sono già programmate per il futuro.
Se tutti questi sono o non sono validi motivi per dare una possibilità a A Realm Reborn, lo lasciamo decidere a voi.

Infine, per il vecchio Final Fantasy XIV avevamo scritto un’approfondita guida introduttiva, che ora risulta conclusa con un ultimo paragrafo dedicato a A Realm Reborn.
Nella nuova Eorzea, grazie alle finestre di Active Help e le conversazioni con i personaggi NPC, ci sono tutte le informazioni necessarie. Questa recensione contiene alcuni elementi da guida, ma per maggiori approfondimenti sul mondo di Hydaelyn, il sito ufficiale offre una paronimica completa. Altri video, invece, li trovate nelle precedenti notizie su queste pagine, soprattutto in quella del 21 giugno.
The Lodestone, invece, è il sito di riferimento per tutte le novità relative a Final Fantasy XIV: A Realm Reborn, così come il Blog degli sviluppatori e il canale YouTube del gioco.
 
Final Fantasy XIV Online - A Realm Reborn Review - Recensione - 138
 
In Conclusione
Naoki Yoshida e il suo team sono riusciti con successo nell’impresa che nessuno aveva mai tentato prima d’ora: rilanciare un MMORPG dopo un inizio senza successo, e possiamo quindi dire che quella fiducia è stata ripagata.
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn risulta infatti un validissimo MMORPG, e con le sue salde fondamenta prevediamo che continuerà ad esserlo per ancora molti anni a venire.


Gran bel gioco!
 
 

  • Tantissimi contenuti e grande varietà in essi

  • Centinaia di quests, tutte con una loro bella storia di fondo

  • Server e sistema di login ora sufficientemente stabili

  • Immediati tempi di risposta della User Interface, veloce ed intuitiva

  • Controlli comodi sia con mouse, tastiera che gamepad

  • Più che mai valido sistema di Classi e Job

  • Battle System divertente e strategico sia per il Solo Play che per il Party Play

  • Il Duty Finder risulta una funzione molto utile

  • Gathering e crafting ben pensati

  • Buon sistema di Mercati

  • Trama di gioco e narrazione eccellenti

  • Egregio lavoro svolto dal team di localizzazione inglese

  • Motore grafico che fa apprezzare la bellezza di Eorzea anche ai PC meno potenti

  • Mondo di gioco incredibilmente vivo e grande cura nei dettagli

  • Ottima colonna sonora


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  • Assenza di un sistema di priorità per visualizzare meno personaggi in combattimento

  • Le etichette regionali ai World hanno reso la community meno internazionale

  • Non si possono ancora riordinare gli oggetti in inventario

  • Non è attualmente possibile comprare oggetti singolarmente dalle Market Wards

  • I crafter non possono più riparare gli equipaggiamenti altrui

  • Gli stacchi continui alla musica a volte sono di troppo

  • Anche se buoni, il gathering e il crafting erano migliori nella versione 1.0


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