Non esiste dubbio alcuno sul fatto che uno dei punti fermi dell'industria videoludica nipponica "anime oriented" sia l'enorme quantitativo di videogiochi sulla saga di Dragon Ball, e in particolare sulla serie Z.
Picchiaduro su picchiaduro per console da casa vanno affiancandosi ai generi più svariati su console portatili, ma ArtDink (software house in attività sin dal 1986) ha voluto provare qualcosa di leggermente diverso, seppur tutto incentrato su battaglie e battaglie: Dragon Ball Z-Battle of Z è infatti un gioco di combattimenti a squadre, dove team di quattro combattenti si affrontano tra loro in una sorta di sfida ai punti.
Ogni guerriero (tra i 70 disponibili, seppur molti non sono altro che trasformazioni di personaggi già esistenti) ha infatti un numero limitato di "Riprova" a disposizione, inversamente proporzionale alla sua potenza: questi "Riprova" vengono poi sommati a quelli compagni di squadra, e il totale messo a disposizione di tutti; una volta esaurite le possibilità di riprovare, il primo guerriero ad andare a tappeto causa la sconfitta del suo team.
Tra l'esaurimento dell'onnipresente barra dell'energia vitale e la sconfitta vera e propria, però, ci sono alcuni secondi in cui si è "salvabili" se un nostro compagno di squadra ci tocca: in quel caso non viene perso nessun "Riprova", né tantomeno la battaglia (ma si ha a disposizione un quantitativo più limitato d'energia vitale).
I personaggi sono potenziabili tramite delle carte che si ottengono di combattimento in combattimento, in modo da aumentarne la resistenza, la barra del Ki, necessaria per le supermosse, la forza d'attacco ed altri parametri simili, così come per ottenere altri effetti particolari, ad esempio l'ottenimento di punti esperienza extra dopo ogni missione portata a termine con successo (eh già, perché si può anche livellare).
Nelle battaglie, in alto sullo schermo troneggia la barra del "Genki", che richiede un approfondimento a parte: questa barra si riempie ogniqualvolta vengono effettuate particolari azioni combinate tra i membri della propria squadra (e di volta in volta aumenta anche la capacità della nostra barra del Ki).
Quando la barra del Ki è riempita per metà, è possibile lanciare una mossa speciale di grande potenza; quando è piena, e questo corrisponde al riempimento della barra del Genki, permette di effettuare la mossa Suprema: si tratta di una tecnica che richiede lungo tempo di caricamento e un tapping sul pulsante dell'Aura, finché la barra di Genki non si svuota completamente; a quel punto l'attacco viene lanciato, e la battaglia è vinta automaticamente.
Mentre si carica la mossa, viene anche lanciata una richiesta di "condivisione di energia" agli altri giocatori online in giro per il mondo che hanno appena finito una missione, che ci potranno donare la loro energia d'attacco speciale residua per farci completare il caricamento della mossa più rapidamente.
Solo pochi personaggi possono contare, però, su queste mosse Supreme: uno è prevedibilmente Goku (in forma normale) con la sua sfera Genkidama, ma anche alcuni altri hanno tecniche simili, che però possono essere utilizzate solo dopo aver trovato delle carte specifiche nel corso del gioco, e dopo avergliele equipaggiate.
In chiusura di questa prima infarinatura sul gioco, i personaggi sono divisi in quattro categorie: quelli esperti in attacchi fisici, quelli più bravi con gli attacchi energetici, quelli di supporto (in grado di potenziare e curare i compagni) e quelli di disturbo, esperti nel bloccare o infastidire i nemici.
Prendendo ad esempio il pad della PS3, dove ho avuto modo di giocare Battle of Z, i comandi sono disposti in questo modo: i tasti X e Quadrato sono adibiti alla salita e alla discesa dei personaggi in aria, Triangolo è legato agli attacchi fisici e Cerchio a quelli energetici.
L1 è adibito alla difesa, e la sua pressione in combinazione con i quattro pulsanti frontali permette l'esecuzione di alcune tecniche speciali; R1 permette di puntare un avversario, mentre R2 e L2 servono per eseguire due delle mosse speciali di cui sopra, una sorta di scorciatoia, insomma.
Con R3 si può puntare un proprio compagno (per salvarlo dal K.O., passargli parte della nostra aura col tasto per gli attacchi energetici o curarlo se stiamo usando un personaggio di tipo supporto) e il movimento della levetta destra permetterà di cambiare l'oggetto del nostro puntamento, sia esso compagno o avversario.
Con i quattro tasti della croce direzionale, infine, è possibile impartire degli ordini particolari ai compagni, in modo da tenere una formazione ben precisa: farsi tutti sotto con la propria specialità, concentrare tutti gli sforzi su un avversario preciso (quello che stiamo puntando), portarsi in difesa o lasciare che sia il solo giocatore a combattere, stando in disparte.
Il sistema di combattimento non è particolarmente profondo, essendo ogni personaggio dotato di una sola combo e di un solo attacco energetico, esclusi quelli speciali, ma c'è da dire che tutto sommato, nonostante la cosa faccia storcere un po' il naso, col caos che c'è nel corso delle battaglie ricordarsi anche le varie combo renderebbe il tutto ancor più confusionario di quel che è.
I combattimenti sono divertenti, tutto sommato, specie quando si realizzano interessanti azioni combinate con i propri compagni di squadra; risultano un po' meno divertenti quando non si riesce a salvare un compagno perché il sistema di volo va in confusione e ci fa volare di lato o girati di spalle (la nuova era del moonwalk?), o quando i compagni stessi, per un motivo o per l'altro, ci ignorano completamente mentre stiamo agonizzando dopo un K.O. solo perché non abbiamo detto loro di stare in difesa e la loro specialità non è il supporto, pur avendoci sotto il naso (e non è possibile cambiare formazione quando ci si ritrova atterrati).
L'intelligenza artificiale risulta, insomma, un po' deficitaria in alcuni frangenti, portando una certa frustrazione che macchia la frenesia e il divertimento delle team battle.
Allo stesso modo, il sistema di puntamento può crear problemi: in alcune battaglie della modalità in singolo, lo schermo è invaso da nemici minori e scorrerli tutti per trovare l'avversario che ci interessa porta via secondi preziosi, mentre intorno a noi tutto esplode; allo stesso modo, nel momento in cui ci rendiamo conto che un nostro compagno è in difficoltà, può capitare che anziché permetterci di puntarlo con R3 il controller percepisca il movimento della levetta, con conseguente lock-on ad un altro nemico (e qui perdere secondi preziosi è ancor più fastidioso).
Ci sono, insomma, alcune sfumature del gameplay che necessitano più di una limata.
Visivamente il gioco comincia benissimo, con un'intro animata che mostra alcuni dei personaggi cardine del gioco affrontare i malvagi come da tradizione Dragonballesca.
Anche i modelli poligonali dei personaggi sono di ottima qualità, con bei colori e un livello di dettaglio più che buono.
Idem dicasi per le arene, per quanto molte siano eccessivamente simili tra di loro, giusto una variante diurna, serale e notturna della prateria del caso, più qualcosa di maggiormente variegato come l'ambientazione urbana (questo però avviene anche nel manga e anime stesso, quindi non è un problema esclusivo del gioco).
L'interfaccia non è, invece, delle migliori: come detto talvolta negli scontri c'è talmente tanto caos da rendere difficile capire chi è chi, e le nomee non aiutano, visto che i personaggi vengono chiamati in primis per il loro livello di trasformazione: immaginate un combattimento in cui, tra amici e nemici, vengono coinvolti Goku , Vegeta e Trunks Super Saiyan: essendo chiamati "Super Saiyan Goku", "Super Saiyan Vegeta" e "Super Saiyan Trunks" con delle scritte in piccolo appena sopra di loro, si perdono secondi preziosi a capire chi si sta puntando (senza considerare che talvolta, queste scritte, si sovrappongono pure).
A volte poi il sistema non comprende che vogliamo salvare un compagno, facendoci lanciare, invece, la combo di base (essendo necessaria la pressione del tasto Triangolo per salvarlo), ritrovandoci così a fare il balletto del bipede ottuso con un compagno in fin di vita davanti (e magari ad un passo dal far perdere tutta la squadra).
Peraltro non c'è una vera e propria animazione del salvataggio, il che ci farà strappare un amico da morte certa con un ceffone assurdo o un calcio volante, cosa un po' pittoresca, tutto sommato.
Anche in questo campo, dunque, buone premesse ma qualche problema da limare, non tanto per puro vezzo estetico, ma per una vera e propria questione di praticità e per una miglior esperienza di gioco.
Così come dal punto di vista visivo, anche da quello sonoro Battle of Z parte alla grande, con Cha-la Head Cha-la nella sua più recente incarnazione, già sentita nei titoli di coda del lungometraggio Battle of Gods.
Peccato che gli ascolti mi siano stati minati da dei disturbi all'audio: ho voluto dare il beneficio del dubbio al gioco, ma con altri giochi ed altre console l'audio del mio televisore è ok e lo stesso si può dire dell'audio del gioco in sé, dunque è proprio l'intro, temo, ad essere fallata, ma quando altri avranno potuto dare la loro testimonianza potrò confermare questo spiacevole inconveniente o meno.
Per il resto, tra musiche piuttosto buone, il "solito" doppiaggio originale giapponese eccellente e i classici effetti sonori dell'anime, l'orecchio viene soddisfatto appieno, anche se c'è da fare un appunto: nei brevi filmati che talvolta precedono le missioni, gli effetti sonori non sono ben sincronizzati con quello che avviene su schermo, di conseguenza può darsi, ad esempio, che si senta il tipico rumore Dragonballiano di un raggio energetico che parte e solo dopo un paio di secondi vedere il Freezer di turno (che magari al momento del suono stava ancora parlando) che va a sollevare il dito indice per lanciare il funesto colpo.
Fa tanto sceneggiati radiofonici degli anni '50, e fa anche tanto ridere per motivi non proprio belli.
La modalità in single player offre varie decine di missioni, che possono essere legate (seppur senza andare troppo nel dettaglio) alla trama principale di Dragon Ball Z o a tema vario, come missioni comprendenti come team avversario tutti i membri di una specifica famiglia, ad esempio.
Il livello di difficoltà è crescente, seppur passi dal blando al brusco dopo la prima manciata di missioni: se all'inizio è possibile vincere tranquillamente senza equipaggiare carte al nostre team e senza curarsi troppo di formazioni, tattiche e via dicendo, giunti al Cell Game questo porterà solo dolore alla nostra esperienza di gioco: sarebbe forse stata preferibile una curva di difficoltà più omogenea, ma una volta fatta un po' di pratica con l'equipaggiamento dei personaggi e la loro gestione in campo, le missioni più avanzate possono essere affrontate in maniera più equilibrata.
E' inoltre possibile affrontare le missioni in single player affiancati da altri giocatori online, in modo da avere un buon supporto in caso di difficoltà a superare questa o quella missione (cosa che succede piuttosto spesso causa sopracitata deficienza artificiale che assale i compagni di quando in quando).
Ciò a cui hanno puntato di più gli sviluppatori è però, palesemente il multiplayer, che oltre a sfociare in più modi nella modalità in singolo offre la possibilità di sfidarsi in gruppi o da soli con stipulazioni di vario tipo.
Dai semplici survival alle battaglie a punti, dalla raccolta delle Sfere del Drago in giro per lo stage ad una Battle Royal tutti contro tutti, di opzioni ce ne sono a bizzeffe, e da quel poco che ho potuto provare causa server poco vivaci (d'altronde il gioco, nel momento in cui scrivo, non è ancora nei negozi) il tutto funziona tranquillamente.
Vedremo se, col popolarsi delle stanze di gioco, l'esperienza sarà sempre così fluida.
E' infine Dragon Ball Z-Battle of Z degno d'acquisto, dopo una così lunga sciorinatura di pregi conditi di svariati "ma" e "però", possibilmente non di seguito?
Il gioco è indubbiamente nato da un'idea interessante e anche sviluppata con criterio, ma tutto intorno ad esso ci sono nefaste nuvole d'inciampi tecnici e carenze d'intelletto digitale, con cervelli di silicio zoppicanti che rendono l'esperienza in singolo più snervante che divertente in molti frangenti.
Le battaglie sanno però regalare alcune soddisfazioni quando non sono funestate dai sopracitati difetti, portando un sorriso dolceamaro sul giocatore che vede il prodotto come qualcosa in grado di dare molto, se solo potesse.
Senza troppi dubbi, se un Battle of Z 2 o un Battle of Z 3 saranno in grado di limare le problematiche precedentemente citate ampliando, contemporaneamente, l'esperienza di gioco senza inciampare nuovamente, si avrà a che fare con prodotti meritevoli d'attenzione, ma questo primo tentativo seppur simpatico risulta molto, molto grezzo, e di certo inferiore ad altre offerte videoludiche Dragonballiane del recente e remoto passato.
Inevitabili come una tassa sul divertimento sono poi i DLC, presenti anche in Battle of Z: se l'esclusiva per il preordine, consistente in Goku negli abiti della Modalità Eremitica di Naruto, è più che altro un surplus per i fan di entrambe le serie, e uno dei primi due personaggi scaricabili annunciati, Bardack Super Saiyan, proviene da uno spin-off più o meno ufficiale, lo stesso non si può dire dell'altro personaggio DLC finora annunciato, consistente in Super Vegeth (o Super Vegeku, come detto nell'anime), ovvero la fusione di Goku e Vegeta con gli o recchini Potara.
Personaggio ufficiale di una certa potenza e sempre presente nella stragrande maggioranza dei giochi passati, ora relegato a zuccherino con cui attirare i giocatori a metter mano al portafogli, ho già pronta la bambolina voodoo nel caso spunti fuori Mister Satan quale DLC in futuro.
Strategie di marketing a parte (peraltro, sia Vegeth che Super Bardack fanno la loro comparsa all'interno del gioco come nemici in più occasioni), Battle of Z è un punto di partenza interessante da cui in futuro sviluppare giochi di grande potenzialità, ma parecchio grezzo e bisognoso di più di una limata.
Però non capisco perché Vegeth sia stato messo come personaggio che se lo vuoi lo devi comprare visto che nella saga di Majin Bu è un personaggio importante.
"esistono voti che non esistono..." [semi cit.]
@Devil & Black Crow: esatto, mi riferivo a loro quando parlavo di offerte videoludiche migliori del recente o remoto passato, bei tempi quelli >_>
@Franzelion: giusto per mettere in chiaro le cose, mi sono predisposto, sin dalla prima volta che ho avuto modo di recensire qualcosa di legato ad una campagna pubblicitaria, di non andarci mai e dico mai leggero, in fase di recensione, scovando ogni possibile problema o falla che mi son ritrovato davanti, di conseguenza che si dica che io non abbia stroncato il gioco per via di questioni di convenienza è inesatto, anche perché mi son lamentato di qualsiasi cosa.
Lascia stare quel che dicono Spaziogames e Gamesurf che mettono i voti, qui di voti non ce ne sono e sono le mie parole e solo quelle che ti devono far decidere se il gioco vale i soldi spesi o no, e io ho detto che l'idea di base è buona, e a conti fatti avrebbe potuto divertire, se non fosse stato per la grande mole di problemi citati.
Una buona idea di base che viene sfruttata male è "male", ne consegue che il gioco non è all'altezza delle aspettative per via delle problematiche sopracitate, per questo ho chiamato in causa eventuali seguiti che, se metteranno pezze su pezze ai difetti riscontrati con questo primo capitolo, aggiungendo ovviamente nuovi elementi funzionanti, potranno essere interessanti e divertire davvero.
I seguiti però, questo primo capitolo che, pur avendo come detto sparuti momenti d'illuminazione (puramente casuali, perché sono quelle rare volte che tutto va come dovrebbe andare, ed è un tiro di dadi), no.
Questa pubblicità andrebbe fatta per un gioco veramente innovativo.
Complimenti a Narutimate per la recensione esaustiva e per il figone in avatar
Capisco, invece io pensavo che una buona idea compensa il modo brutto con cui è realizzata, a quanto pare per te non è così.
Comunque non ho nulla contro le vostre pubblicità, al posto vostro farei lo stesso visto che ci si guadagna (che sia per motivi del sito o personali non mi interessa), ma come dice "Ilbello" a volte non si potrebbe pubblicizzare qualche gioco più sconosciuto meritevole d'attenzione, anche senza ricavarci nulla? D'altronde non penso che 365 giorni su 365 vi pagano per pubblicizzare un prodotto, no? Ci saranno anche dei periodi vuoti... sì, insomma parlo di una pubblicità gratuita (non parlo solo di una recensione, ma anche di banner e simili ovviamente).
Ad esempio (per farne uno), se animeclick avesse pubblicizzato la saga Ace attorney del DS che purtroppo ha venduto pochissimo per la poca attrattiva che ha per i casual gamer, questi giochi avrebbero venduto dignitosamente facendo fare una figura migliore all'Italia in questo settore, e avrebbe evitato che il quinto capitolo qui da noi uscisse solo in inglese...
Se un produttore ci offre un prodotto per recensirlo, noi non abbiamo problemi a farlo (fermo restando che mai e poi mai abbiamo accettato vincoli contenutistici), ma la regola generale è che ogni redattore è libero di recensire quello che vuole.
In altri termini, se una certa cosa non viene recensita, è semplicemente perché non possiamo obbligare il redattore di turno a comprare e giocare un gioco (ed è lo stesso motivo per cui non recensiamo tutti gli anime e i manga pubblicati), anche perché non siamo in molti a praticare l'arte del videogioco.
Comunque, se ci pensi bene di recensioni slegate ad eventi pubblicitari ce ne sono state molte, da quelle di Nhero sul retrogaming, a quella fatta da me su Tales of Xillia, ma, ovviamente, si fa quel che si può con i mezzi a disposizione.
Non potrebbero invece fare un bel GDR sulla prima serie?
A me la serie Z ha sempre fatto schifo, e tutti sti super biondi han rotto le palle!
1) Se facciamo pubblicità gratis è alquanto improbabile che qualcuno poi possa decidere di pagare per fare un campagna pubblicitaria sul sito;
2) I banner li mettiamo perché sono un 'prezzo' da pagare per coprire le spese del sito, quindi 'disturbare' gli utenti solo per fare un favore al distributore di turno mi pare abbastanza insensato.
Tradotto in soldoni, noi siamo ben disposti a dare spazio ai giochi meritevoli, ma è una cosa che si può fare solo con le recensioni, e, come detto, i limiti attuali non ci permettono chissà cosa. In futuro la nostra speranza è di fare meglio.
P.S.: l'assenza di Mr. Satan è imperdonabile; spero vivamente che ci sia almeno Great Sayaman...
Per il resto, senza fare ipocrisie siamo noi i primi a sapere che i banner possono essere fastidiosi, quindi se ci sono è solo perché servono per mandare avanti il sito. Metterli per pubblicizzare una cosa meritevole di attenzione non avrebbe senso, perché, come ripeto, è una cosa si potrebbe fare (e secondo me anche con risultati migliori) grazie alle recensioni.
Rimango comunque nel mio sogno di avere un gioco con un numero di personaggi pari(se non superiore) a Tenkaichi 3,un gameplay di combattimento come Raging Blast 2 e una gestione della trama con tutte le serie(GT non è necessario)?
Sì,lo so che è solo un sogno.
Purtroppo.
Battle of gods ( l'animazione ) è davvero pessimo, a mio parere.
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