Giunto su Playstation 3 nel 2009, Atelier Rorona: The Alchemist of Arland, undicesimo capitolo della saga Atelier e primo ad arrivare sull’allora next gen di casa Sony, torna nella sua versione Plus nel Novembre 2013, Giugno 2014 per il pubblico europeo e nord americano, per PlayStation 3 e PlayStation Vita. Cosa avrà spinto Gust a rimettersi al lavoro su un titolo neanche troppo datato? Forse il crescente successo di critica e pubblico per la saga, forse la voglia di imporre il proprio brand in maniera forte e decisa.
AtelierRoronaLogo


Primo capitolo della trilogia di Arland, Atelier Rorona portò ai suoi tempi una vasta gamma di novità all’interno della prolifica saga Atelier, prima tra tutte, la presenza di modelli in 3D. Tali innovazioni diventeranno da quel momento parte integrante del brand e in seguito caratterizzeranno, migliorandosi di volta in volta, i giochi successivi. Oggi, assieme ad Atelier Totori Plus e Atelier Meruru Plus, entrambi disponibili per PS Vita, la piccola Rorona torna alla carica in una versione del gioco migliorata sotto vari aspetti e decisamente più ricca di contenuti rispetto al titolo originario.

Trama
Rorolina Frixell, conosciuta da tutti come Rorona, è una ragazza con la testa tra le nuvole, tontolona e gentile. Per ripagare un debito contratto con l’alchimista Astrid Zexis, pur non avendo particolari conoscenze nel campo, Rorona lavora per lei nel suo laboratorio, più come animaletto da compagnia (Astrid adora punzecchiarla) che non come vera alchimista. Nelle terre di Arland, dopo la scoperta di alcuni manufatti detti “macchine”, utili all’uomo per il compimento delle azioni di vita quotidiana e lavorativa, l’alchimia cadde in disuso, diventando un’arte praticamente sconosciuta ai più. Un giorno come tanti, il cavaliere del re, Sterkenburg Cranach, avvisa le due ragazze che il laboratorio verrà chiuso a meno che non si dimostri la sua effettiva utilità per l’economia del paese. Come da tradizione, Astrid lascia la patata bollente nelle mani della povera Rorona, la sua pupilla, che si vede quindi costretta a lavorare sodo per non dire addio al laboratorio. La ragazza ha quattro anni di tempo per dimostrare quanto l’alchimia sia ancora utile e necessaria ai cittadini di Arland.

Atelier Rorona: The Alchemist of Arland

La trama di Atelier Rorona: The Alchemist of Arland Plus non è particolarmente articolata e si limita a mostrare la quotidianità di Rorona alle prese con i lavori di alchimista e nelle relazioni con gli amici e gli abitanti della città. Non bisogna quindi aspettarsi una storia originale o con chissà quale intreccio narrativo, perché nonostante gli intrighi di corte, i veri motivi dietro la chiusura del laboratorio, i numerosi personaggi e le relazioni che Rorona instaura con essi, non vi è un vero e proprio sviluppo delle vicende, laddove anche il potenziale progresso sentimentale viene lasciato quasi sempre sullo sfondo.

A fronte di limitati momenti d'azione è presente una massiccia dose di dialoghi, che rende il gioco più simile ad una visual novel che non ad un tradizionale rpg. I personaggi sono caratterizzati secondo precisi stereotipi: Rorona è la protagonista moe nei modi e nell’estetica, non mancano la tsundere, il cavaliere cool, la sensei con la passione per le ragazze carine, l’amico d’infanzia, il farfallone ecc. Nel loro essere fortemente cliché i personaggi sono comunque carini e simpatici, seppur Rorona possa risultare a volte un po’ irritante data la sua sconfinata tontaggine. Insomma, niente di nuovo sotto il sole per i fruitori della moderna animazione, ma proprio in virtù di queste sue caratteristiche, Atelier Rorona: The Alchemist of Arland Plus risulta fortemente appetibile ad un determinato tipo di pubblico.

Gameplay

Come già detto, Atelier Rorona: The Alchemist of Arland Plus, basa gran parte della sua essenza sulla sintesi degli oggetti, sui dialoghi e l’interazione con i comprimari, grazie ai quali è possibile accedere a varie quest e storyline. Il gioco si dipana lungo un arco di quattro anni durante i quali Rorona dovrà portare a termine, ogni tre mesi circa, le missioni per conto del Re: si tratta essenzialmente di lavori che prevedono l’uso dell’alchimia per costruire i più svariati oggetti, dalle armi al cibo.

Parallelamente alla missione principale troviamo altre quest atte ad incrementare il livello di alchimista di Rorona e ad ingrossare il suo portafogli, e come se ciò non bastasse, vi sono anche delle sub quest da risolvere per conto dei cittadini di Arland, la cui riuscita porterà denaro ma anche notorietà e apprezzamento al laboratorio. Il tempo però è tiranno e portare a termine tutte le missioni non è sempre semplice, specialmente con l’andare avanti degli anni. La creazione degli oggetti, gli spostamenti sulla mappa e il riposo necessario a ripristinare MP e HP richiedono molti giorni, per cui è assolutamente necessario pianificare al meglio gli obiettivi del mese per soddisfare quante più quest possibili. Purtroppo non sono solo gli spostamenti sulla mappa del mondo a consumare giorni, ma anche i movimenti da un’area all’altra di una stessa zona, senza contare che senza prima arrivarci (compiendo dunque lo spostamento e impiegando giorni in maniera irreversibile) non è possibile conoscere le caratteristiche della zona, i mostri e i materiali presenti, per cui, onde evitare di perdere tempo prezioso dovrete utilizzare al meglio la vostra memoria (o prendere appunti). I negozi sono pochi e non offrono una grande quantità di oggetti in vendita, la maggior parte dovrete crearli con la vostra alchimia tramite l’acquisto degli appositi libri di ricette. I materiali raccolti o da voi stessi creati vi permetteranno di sintetizzare, all’apposito negozio, nuove armi ed equipaggiamenti.

AtelierRoronaGameplay1 AtelierRoronaGameplay1
 
Durante l’esplorazione Rorona non sarà sola, difatti è possibile servirsi di un massimo di due alleati per affrontare i combattimenti. Nonostante la ragazza abbia la possibilità di assoldare, dietro compenso, un numero abbastanza vasto di personaggi, solo due potranno essere utilizzati in battaglia con conseguente aumento di livello, mentre gli altri non prenderanno alcun punto esperienza. Ciò fa sì che il giocatore sia inevitabilmente costretto a scegliere un gruppetto di base e mantenerlo per tutta la durata del gioco, in modo da sviluppare al massimo i personaggi. Un vero peccato dato che gli amici di Rorona sono vari e differenti sia nell'estetica che nel modo di combattere: si passa dal guerriero con lo spadone, al cuoco con la padella, all'amica affiancata dalle guardie del corpo, alla domatrice di pupazzoni.

I combattimenti sono a turni e dopo aver riempito a suon di attacchi l’apposita barra, i tre potranno effettuare degli attacchi in combo di notevole potenza. Le battaglie sono molto semplici, le uniche difficoltà si incontrano quando si ha a che fare con i mostri delle apposite missioni, anche in quel caso però, basta la giusta preparazione per evitare la sconfitta. Rorona è l’unico personaggio a poter utilizzare gli oggetti in battaglia, per cui è importante riempire accuratamente il suo cestino prima di affrontare le missioni. I nemici sono visibili nell’area che si sta visitando ma purtroppo la telecamera fissa e il movimento che spesso e volentieri procede su di un’asse orizzontale, non permettono una buona visione della zona e dei suoi abitanti, facendoci incappare disgraziatamente in scontri improvvisi.

Cos’è che rende Atelier Rorona: The Alchemist of Arland Plus davvero Plus rispetto al suo originario predecessore? Le migliorie apportate sono parecchie, alcune decisamente utili. Innanzitutto, al contrario di quanto succedeva nel capitolo originale, Rorona non consumerà più HP durante le battaglie; in origine difatti, Rorona perdeva HP ad ogni azione speciale compiuta in battaglia, rendendo i combattimenti difficili e terribilmente frustranti. La scelta non aveva incontrato per nulla il favore del pubblico e fortunatamente, questa versione Plus elimina tale, assurda, situazione. Ciò che però salta immediatamente all’occhio è il restyling dei personaggi, che passano da modelli in super deformed piccoli e tondeggianti a figure dalle proporzioni più realistiche.

Tra le novità meno utili al gameplay ma decisamente più sfiziose troviamo:
  • Nuove quest
  • Nuove aree da esplorare e nuovi boss
  • Nuovi personaggi giocabili e non e conseguenti eventi
  • Nuovi abiti
  • Nuovi oggetti
  • Nuove illustrazioni
  • Sintesi degli oggetti migliorata
  • Contenuti aggiuntivi quali: possibilità di decorare il laboratorio, cross save tra PS3 e PSVita, giardinaggio
  • Capsula del tempo che permette, a conclusione del gioco, di iniziare una nuova partita accompagnati da Meruru e Totori, le apprendiste di Rorona venute dal futuro
Qualora vi impegnaste per portare a termine tutte le missioni, o quasi, il completamento del gioco richiederà oltre venticinque ore di lavoro, senza contare che con l'aggiunta della capsula del tempo, a fine partita potrete godere di una nuova avventura. Vi sono quattro finali possibili la cui riuscita dipende dalle missioni svolte, più altri finali aggiuntivi che dipendono dal soddisfacimento di specifici eventi relativi ai singoli personaggi. 

Grafica e Audio
Seppur ad ogni capitolo vengano fatti dei notevoli passi avanti, la saga di Atelier non brilla particolarmente nel comparto grafico; Atelier Rorona: The Alchemist of Arland Plus presenta dei personaggi in cell shading ben dettagliati ed espressivi, ma al contempo offre una qualità di ambientazioni e fondali mediocre. Il titolo ha previsto un discreto lavoro di restyling delle texture ma il risultato resta comunque sufficiente. Le ambientazioni sono però varie e affascinanti, mentre il monster design è vario ma non troppo, difatti, nonostante alcuni nemici siano appannaggio esclusivo di alcune aree, non è raro ritrovarne di già visti, differenti solo per colore e nome. I personaggi, passando da super deformed a modelli dalle proporzioni più realistiche, ne hanno guadagnato in bellezza e dettaglio.
 
AtelierRoronaGrafica1
 
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Come già accennato, il chara dei personaggi è molto moe e delicato, le ragazze sono molto carine e in generale ricalcano stereotipi estetici della moderna animazione. I personaggi maschili sono più vari, si passa dal classico bishounen, all’omaccione grande e grosso, al vecchio buzzurro dallo sguardo maligno. Molto curate le espressioni facciali e gli abiti, in particolare, il grazioso vestitino di Rorona sembra essere nato dalle mani di Tomoyo di Card Captor Sakura.
Il video introduttivo è disegnato e animato ottimamente, così come le sequenze all’interno del gioco e le deliziose illustrazioni dai colori pastello.

Se è vero che la saga di Atelier non brilla in ambito grafico, lo stesso non si può dire riguardo al comparto sonoro: ottimo in ogni suo aspetto, si compone di ben due cd ricchi di tracce. Si parte dalla bella e suggestiva intro proseguendo con un vasto corollario di musiche sempre azzeccate e gradevoli che ben rendono l'atmosfera magica che circonda Arland. E’ possibile scegliere tra doppiaggio inglese e giapponese, decisamente sconsigliato il primo, ottimo il secondo.
 
Atelier Rorona: The Alchemist of Arland Plus
Conclusioni
Atelier Rorona: The Alchemist of Arland Plus è un gioco discreto che oggi però paga lo scotto dei suoi anni; nonostante le migliorie e le novità introdotte, il titolo resta ancorato ad alcuni canoni ormai superati e obsoleti. Se avete avuto modo di sperimentare la saga “Dusk” con Ayesha e Escha & Logy, probabilmente Rorona darà la sensazione di un grosso passo indietro e non lo si potrà apprezzare in toto. È comunque un titolo consigliabile ai neofiti, poiché permette di approcciarsi al meglio alla struttura tipica della saga, specie per quanto riguarda la sintesi alchemica, qui abbastanza semplice e meno elaborata che nei capitoli successivi. Atelier Rorona: The Alchemist of Arland Plus riesce ad intrattenere senza esagerare, a fronte di una storia non esaltante, le missioni sono numerosissime e abbastanza impegnative, senza contare la necessità di elaborare buone strategie per completare le quest nel tempo a disposizione. Sono garantite svariate ore di intrattenimento, e il capitolo extra accessibile al completamento del gioco rappresenta un buon surplus di giocabilità. Non è un titolo per tutti, decisamente sconsigliato a chi cerca azione, una trama complessa e un gameplay innovativo, adatto invece a chi non disdegna la struttura tipica della visual novel e determinate scelte stilistiche e di caratterizzazione dei personaggi. Se possedete già l’originario Atelier Rorona: The Alchemist of Arland, questa versione Plus è decisamente evitabile, ma se volete entrare nel mondo di Atelier partendo da quella che fu la prima saga per PlayStation 3, avete davanti un’ottima possibilità.