Dopo due capitoli usciti su Nintendo DS, tra l'altro mai arrivati in Europa, la serie Fossil Fighters si fa viva anche su Nintendo 3DS con Fossil Fighters Frontier. Il nuovo JRPG con i dinosauri come protagonisti assoluti è disponibile dal 29 maggio 2015. Sviluppato da Spike chunsoft e RED Entertainment, il titolo si pone l'ambizioso traguardo di offrire una versione giurassica del fenomeno Pokémon. Sarà riuscito nel suo intento?
 


TRAMA E PERSONAGGI

In una versione futuristica e alternativa del pianeta Terra, gli umani hanno sviluppato una tecnologia in grado di ridonare la vita ai fossili di dinosauro estratti. Grazie a questa opportunità i dinosauri tornati alla vita, in breve Vivosauri, possono affiancare come compagni i Custodi per preservare l'equilibrio degli ecosistemi. Esistono infatti persone che utilizzano i Vivosauri per scopi malvagi, oppure vendono fossili rari per arricchirsi, ma ci sono anche Vivosauri risvegliati e poi lasciati vagare per i siti paleontologici. Per impedire tutto ciò è stata creata l'associazione dei Custodi, che ha sedi in Asia, Europa e America per assicurarsi un controllo capillare dei siti. La tecnologia ha permesso anche la realizzazione di speciali fuoristrada, i Fossilstrada, tramite cui i Custodi possono muoversi in tutta sicurezza durante le loro spedizioni. Ma non solo. Infatti i Fossilstrada permettono anche il trasporto di tutti i Vivosauri del Custode tramite particolari dischetti, che al momento del bisogno faranno materializzare il rettile al loro interno. Infine, ma non per questo meno importante, questi speciali fuoristrada hanno equipaggiati martelli e trivelle per procedere con l'estrazione dei fossili e il risveglio dei Vivosauri direttamente nei siti di scavo.
 

Il protagonista (potremo scegliere tra un maschio e una femmina) è un futuro Custode che deve sostenere l'esame di idoneità. Durante l'ultima prova fa amicizia con gli altri aspiranti al titolo e successivamente diventeranno Paleoamici per aiutarsi a vicenda durante le esplorazioni. Farà anche la sua comparsa un misterioso Mordisauro che avrà la particolare abilità di evolversi durante le Battaglie Fossili contro altri Vivosauri. Il Mordisauro stringerà un legame con il protagonista e lo seguirà dappertutto una volta che sarà diventato un Custode a tutti gli effetti. Qual è il mistero che si cela dietro questo mordace Vivosauro? Nel frattempo, nell'ombra, una malvagia figura ricompare...
La trama purtroppo non decollerà mai e sarà talmente sottile da giustificare appena il doversi spostare da un Paleoparco (base dei Custodi) all'altro per visitare nuovi siti. Anche tra i vari personaggi non ce ne saranno di spicco. Anzi, sono tutti estremamente stereotipati. Si va quindi dal tizio simpatico e grassottello, al tipo ombroso e solitario o alla ragazzina piena di energia. Purtroppo la trama e i personaggi non riescono quindi nel compito di coinvolgere il giocatore, nonostante l'ambientazione e il background sia di tutto rispetto. Ciò è dovuto principalmente al fatto che il gioco è indirizzato ad un pubblico di bambini, che non esige una trama particolarmente complessa e che ha bisogno di personaggi tipici immediatamente riconoscibili.
 


GAMEPLAY

Il gioco si suddivide essenzialmente in due fasi. La prima è quella di preparazione ad una spedizione, in cui il protagonista sarà libero di esplorare (anche se è una parola grossa) il Paleoparco in cui si trova. Qui si potrà parlare con gli altri Custodi, accettare missioni secondarie (purtroppo solo 3 alla volta) dal Missio Bot 2.0, rinominare il personaggio e i propri Vivosauri o connettersi con altri giocatori per andare in esplorazione assieme. Se la funzione Streetpass è attiva, parlando con un'addetta è possibile far scontrare i propri Vivosauri contro quelli delle persone incrociate per fare esperienza e farli salire di rango (il massimo è il 30), o altrimenti contro altri tra quelli posseduti. Ma ci sono anche altre attrazioni disponibili al Paleoparco. La Paleoarena permetterà al giocatore di partecipare a 2 tipi di torneo: il Fossilthon e le Paleolimpiadi. Il Fossilthon consente in una serie di sfide giornaliere sempre più difficili per aumentare il proprio grado di lotta, mentre le Paleolimpiadi saranno incontri contro avversari d'elite. All'interno dell'arena ci si potrà anche connettere via Internet con altri giocatori in battaglie 1 VS 1. Purtroppo queste battaglie sono solamente classificate e non c'è la possibilità di fare sfide amichevoli. Alla Paleofficina potremo acquistare nuovi Fossilstrada e pezzi per potenziarli e renderli più leggeri. Si possono acquistare ad esempio gomme, motori radar per i fossili e addirittura nuovi martelli e trivelle per l'estrazione. Infine, più avanti nell'avventura aprirà anche la Paleobottega in cui è possibile comprare potenziamenti da usare durante le estrazioni oppure partecipare allo Scava e vinci, una possibilità di estrarre un fossile raro al giorno senza andare in un sito Paleontologico.
 

Ma il vero fulcro del gioco sono le esplorazioni dei siti, che sono effettuate rigorosamente sui Fossilstrada. Dopo aver scelto eventualmente due compagni di viaggio tra i propri Paleoamici, comincerà l'esplorazione di uno dei siti raggiungibili dal Paleoparco da cui siamo partiti. Si tratta di mappe completamente esplorabili in cui incontreremo Vivosauri selvatici da sconfiggere, ma soprattutto fossili e pietre preziose da estrarre. L'estrazione avverrà tramite un divertente (per le prime ore) minigioco in cui saremo chiamati ad utilizzare i martelli e le trivelle equipaggiate al nostro fuoristrada per scavare e dissotterrare il reperto individuato con il radar. A colpi di stilo su touch screen dovremo stare attenti a non danneggiare il fossile, ma allo stesso tempo bisogna essere rapidi ed estrarlo prima che il timer scada. Più sarà alto il punteggio con cui estrarremo il fossile, più forte sarà il Vivosauro risvegliato. Uno scheletro completo è composto da 4 parti (teschio, torso, arti superiori e posteriori), ognuna delle quali fornirà una diversa mossa al Vivosauro. Se saremo fortunati da trovare un fossile raro del medesimo lucertolone, dovremo invece scegliere quale delle mosse usare in battaglia dato che ne potremo equipaggiare solo 4 per volta e solo una per parte dello scheletro. Durante le estrazioni non troveremo solo fossili, ma anche pietre preziose che verranno automaticamente vendute, oppure una nauseabonda sorpresa chiamata coprolito.... Se il reperto individuato dal radar sarà già in nostro possesso, abbiamo la facoltà di procedere con una estrazione automatica e il fossile sarà regalato ad un Paleoamico se ne avrà bisogno per potenziare il proprio Vivosauro, altrimenti sarà venduto. Per trovare fossili rari è fondamentale partecipare alle Corse fossili, dei particolari stage in cui dovremo superare un percorso con il Fossilstrada e raggiungere il fossile raro da estrarre prima che un Vivosauro mangiafossili lo divori. Alcune Corse saranno più facili, mentre altre saranno veramente impegnative.
 

Il sistema di combattimento è strutturato a turni in battaglie fino ad un massimo di 3 vs 3. Il giocatore prima dell'inizio di una lotta ha la facoltà di scegliere quale Vivosauro utilizzare, mentre gli altri due saranno quelli degli eventuali alleati. Ad ogni Paleoamico infatti corrisponde un unico dinosauro, il quale salirà di livello come quelli del protagonista, ma prenderà gli ordini direttamente dal suo padrone. All'inizio di ogni round verrà calcolato l'ordine in cui i Vivosauri potranno compiere la loro azione in base alla velocità. Dato che non sarà possibile sostituire un Vivosauro con un altro una volta iniziata la battaglia, l'ordine cambierà solamente in seguito a variazioni delle statistiche o alla sconfitta di una delle creature in campo. Quando toccherà al nostro lucertolone potremo scegliere uno dei massimo 4 attacchi disponibili e un bersaglio. Ogni mossa richiede un certo numero di EF per essere utilizzata, punti che all'inizio di ogni round vengono in parte ricaricati in base al livello del protagonista. Mentre sta per essere effettuata una mossa abbiamo la facoltà di modificarne la potenza o gli effetti grazie alle Cartucce Aiuto. Questi particolari oggetti possono essere acquistati (una volta per tipo) alla Paleofficina, mentre per ricaricarli basterà recarsi in una delle varie aree di servizio sparse per la mappa del sito paleontologico (nei tornei della Paleoarena invece avremo un numero limitato di ricariche). Grazie alle Cartucce Aiuto potremo aumentare il danno inflitto o la possibilità di alterare lo stato del nemico, oppure in modo difensivo potremo aumentare la difesa o recuperare PV, e molto altro ancora. Anche i Paleoamici hanno le loro Catuccie Aiuto, che però si ricaricheranno automaticamente ad ogni battaglia. A volte per vincere saremo costretti anche ad aiutare i loro Vivosauri con le nostre Cartucce, mentre altre saranno loro ad aiutarci. Oltre alle condizioni di stato (paralisi, veleno, confusione, ecc...) sarà importante valutare anche la posizione del nemico. Ogni Vivosauro infatti, a seconda di come è posizionato (in volo, a terra, verso opposto, ecc...) sarà più debole o resistente rispetto ad alcune mosse che hanno una efficacia maggiore o minore se chi le usa e chi le subisce è in determinate posizioni. Infine bisogna tenere conto anche delle debolezze di tipo. Gli elementi in Fossil Fighters Frontier sono 5: fuoco, aria, acqua, terra e neutrale. Un sistema di combattimento quindi non immediato, ma tutto sommato semplice da padroneggiare una volta che si hanno compreso le meccaniche.
 


GRAFICA E AUDIO

Graficamente non ci siamo proprio. Il titolo sembra una rimasterizzazione in 3D stereoscopico di un gioco per Nintendo DS per la povertà con cui sono realizzati i modelli 3D dei personaggi e gli ambienti. Si salvano almeno i Vivosauri, ma anche qui non siamo a livelli elevatissimi. I personaggi umani si muovono in modo legnoso e non hanno la minima espressione facciale, rese invece dalle classiche immagini 2D durante i dialoghi, e purtroppo anche nei filmati. Durante l'esplorazione capita di vedere all'orizzonte anche qualche pop up, ma nulla di particolarmente fastidioso. Il 3D stereoscopico è invece il peggiore che abbia mai visto in un gioco per questa console: è reso talmente male da far venire male agli occhi. E ve lo dice uno che col 3DS gioca sempre col 3D attivo.
Si va leggermente meglio col sonoro. Nonostante non ci sia neanche un dialogo doppiato e nonostante la sigla iniziale cantata in inglese sembra presa da uno dei peggiori cartoni animati americani della domenica mattina, le musiche tutto sommato sono gradevoli. Nessun motivetto in particolare che vi resterà impresso, ma si è comunque su livelli più che accettabili. Fastidiosissimo è invece il continuo Bip che sentirete durante gli scavi appena passerete la vostra trivella sopra un fossile rischiando di creparlo. Spesso vi capiterà quindi di togliere l'audio solamente per non sentirlo.
In conclusione possiamo dire che tecnicamente il gioco è piuttosto scarso e non sfrutta appieno le potenzialità (seppur non eccezionali) della console.
 


DIVERTIMENTO E LONGEVITÀ

Per portare a termine la storia principale occorrono circa 30 ore, ma volendo anche meno se non avete intenzione di esplorare completamente i siti paleontologici. Come longevità per la trama di un JRPG ci siamo, il problema sta nel fatto che arrivati a metà probabilmente non ne potrete già più. Dopo le prime 10 ore caratterizzate da fattori come la novità e il divertimento, la parabola comincerà a calare sempre più fino a sprofondare nella ripetitività e nella noia. Fossil Fighters Frontier è il classico gioco che andrebbe giocato a piccole dosi, magari non tutti i giorni, per evitare una rapida perdita di interesse. Ad essere ripetitiva è la struttura in sè del gioco, e il minigioco degli scavi arriveremo addirittura ad odiarlo da quanto ci spezzerà il ritmo di gioco nelle fasi più avanzate. Assolutamente blando il multigiocatore, che non va minimamente ad aumentare la longevità. A malapena possono riuscirci le Corse ai fossili e i tornei della Paleoarena. Anche la collezione dei Vivosauri non è molto ampia dato che raggiunge a malapena le 80 creature calcolando pure quelle in regalo con le carte RA, e di questi 80 molti sono poco più che un color swapping di altri. Veramente pochi poi sono davvero validi e originali come design. 
 

Non contribuiscono alla varietà nemmeno le missioni secondarie, dato che sono unicamente di due tipi: raccogli il determinato fossile e sconfiggi il determinato Vivosauro. Il rischio di non poterne più già a metà dell'avventura è quindi molto alto, oltretutto se aggiungiamo una trama e dei personaggi veramente poco interessanti. Questa scelta dovuta, come dicevo, ad un target piuttosto infantile è dall'altro lato deleteria per i videogiocatori più grandicelli che volevano solo un JRPG con dei dinosauri. Oltre alle buone idee sul background e l'ambientazione c'è quindi ben poco che si salva. Il combat system non è immediato come può esserlo quello di altri giochi dello stesso genere, Pokémon primo fra tutti, ma una volta che si impara a dominarlo ci si rende conto della poca profondità che impedisce la realizzazione di chissà quali strategie. La difficoltà è tendenzialmente rivolta verso il basso, con qualche raro picco in cui basteranno brevi sessioni di grinding per tornare a vincere. In conclusione appena avrete concluso la trama principale difficilmente riaccenderete il gioco. Sempre se riuscirete a non annoiarvi prima della fine.
 
 

CONSIDERAZIONI FINALI
Fossil Fighters Frontier è un JRPG poco più che sufficiente, con un comparto tecnico indietro di una generazione, una trama e dei personaggi poco interessanti, un combat system poco approfondito e un multiplayer quasi inutile. Della fatica di Spike Chunsoft e RED Entertainment non è però tutto da buttare. Alcune buone idee come la personalizzazione dei Fossilstrada, l'ambientazione e il fattore collezione di Vivosauri riesce a non far affondare la barca. Dispiace però che con due capitoli alle spalle rimangano ancora tante mancanze ed errori ingenui, che invece non troviamo in altri titoli della stessa tipologia sempre su Nintendo 3DS (Pokémon, Dragon Quest Monsters, Yokai Watch). Consigliato quindi ai più piccoli e a tutti quelli che quando subentrano i dinosauri e il collezionismo non sanno tirarsi indietro.