La saga di Star Fox è una delle più apprezzate dagli appassionati Nintendo, al pari di altri colossi come Mario e Zelda, ed è strano notare come i personaggi siano così famosi nonostante le poche uscite nell’arco di ventitré anni. Iniziata nel lontano 1993 su Super Nintendo, da allora ha attraversato alti e bassi come lo splendido Star Fox 64 per Nintendo 64 e alcuni capitoli meno riusciti come Star Fox Adventures per Gamecube.

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Due anni fa il compianto Satoru Iwata presentava durante l’E3 il nuovo capitolo della saga chiamato Star Fox Zero e sviluppato da Shigeru Miyamoto in collaborazione con Platinum Games (Bayonetta, The Wonderful 101). La progettazione del gioco ha tenuto impegnato per parecchio tempo gli sviluppatori tanto che l’uscita, inizialmente prevista per Novembre 2015, fu ritardata di alcuni mesi fino a pochi giorni fa quando il titolo è apparso sugli scaffali. A causa dei continui rinvii molti fan avevano sollevato dubbi sulla bontà di questa nuova avventura di Fox McCloud e compagni.
 
TRAMA

Il prologo di Star Fox Zero ci riporta indietro di cinque anni quando durante una missione il mitico pilota James McCloud, padre di Fox e fondatore della squadra di mercenari Star Fox, è attirato in una trappola assieme a Peppy Hare e tradito dal compagno Pigma Dengar che passa tra le fila del malvagio Andross. James, in un disperato tentativo di salvare la vita di Peppy, crea un diversivo e permette all’amico e compagno di fuggire.

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Peppy riesce a tornare alla base e racconta tutto ciò che è successo al Generale Pepper e a Fox McCloud, il quale decide di ripercorrere le gesta del padre rifondando la squadra Star Fox con Peppy e gli amici Falco Lombardi e Slippy Toad, uniti per mantenere la pace e l’ordine nell’intero sistema Lylat.
Di ritorno su Corneria da una missione i mercenari ricevono una richiesta d’aiuto direttamente dalla base che è stata attaccata dalle forze del malvagio dittatore Andross, che ha mandato le sue truppe sul pianeta per rapire il generale Pepper. La squadra decide quindi di volare sul pianeta sugli speciali veicoli chiamati ArWing per sventare il diabolico piano dello storico nemico.

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GAMEPLAY

Ciò che ha caratterizzato Star Fox fin dal primo capitolo è l’estrema componente Arcade e la velocità in cui si devono affrontare i nemici. I capitoli per Gamecube (Star Fox Adventures e Star Fox Assault) erano stati criticati in parte per questo motivo e quindi Nintendo ha deciso di fare un passo indietro e tornare alle origini con questo titolo che può essere considerato a tutti gli effetti un reboot della serie.
Attraversare le costellazioni e i pianeti non è stato mai così bello grazie ai classici veicoli già visti in precedenza come l’ArWing (apparso già nel primo Star Fox), il Landmaster (apparso per la prima volta in Star Fox 64), e i nuovi Walker (che doveva essere introdotto in Star Fox 2, titolo in seguito cancellato) e GyroWing, una specie di drone che riesce a sganciare un pratico robottino chiamato i-Direct che riesce ad hackerare i computer ed infilarsi in spazi strettissimi.

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Ognuno dei veicoli possiede diversi comandi, rendendo l’esperienza di gioco mai banale. Proprio i comandi risultano essere il punto di forza del gioco. Fin dal primo annuncio Star Fox Zero si presentava come uno dei titoli che meglio sfruttavano il particolare Gamepad di Wii U. In sostanza è possibile guardare l’azione sullo schermo TV con una visuale da dietro il veicolo e allo stesso tempo esaminare lo schermo del gamepad per una visuale da dentro il veicolo. Se la prima visuale permette di avere una migliore visione di ciò che accade nelle vicinanze sarà indispensabile guardare il Gamepad per avere una mira più precisa per colpire i bersagli lontani oppure controllare il piccolo robot i-Direct quando si pilota il GyroWing.

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Si può dire con certezza che i comandi sono precisi e non esistono lag tra gli schermi, ma sono rimasto particolarmente perplesso durante l’esecuzione del tutorial e dei primi mondi di gioco a causa della difficoltà nel capire quale schermo era più utile utilizzare tra quello del Gamepad e quello televisivo. Questa sensazione non mi ha abbandonato se non da metà gioco in poi quando ho finalmente preso confidenza con il meccanismo piuttosto complesso della visuale. A mio parere Nintendo, ben consapevole di ciò, ha pensato a una curva di apprendimento lenta, con i primi livelli che presentano pochi nemici per arrivare a una decisa svolta verso la metà del gioco quando l’azione si fa più intensa. In ogni caso questo reboot di Star Fox non è un gioco per tutti e penso che i videogiocatori meno esperti potrebbero avere forti difficoltà nell’affrontare la nuova avventura di Fox McCloud e compagni.
Per completare la storia principale vi occorreranno circa quattro ore, ma completarlo al 100% vi terrà impegnati per parecchio tempo. Come tutti i precedenti capitoli potrete cercare i bivi e i portali nascosti in quasi tutti i livelli ma a aumentare le ore di gioco c’è anche la possibilità di migliorare il proprio punteggio per cercare di guadagnare l’ambita medaglia d’oro, che certificherà l’ottima prestazione raggiunta.
In Star Fox Zero è stata implementata la funzionalità Amiibo per le statuine di Fox e Falco. Passandole sul vostro gamepad otterrete due diverse versioni dell’ArWing: una grigia e rossa con l’amiibo di Falco mentre con l’amiibo di Fox il classico veicolo proveniente dal primo Star Fox.

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GRAFICA E AUDIO

Purtroppo la componente grafica, pur essendo pulita e colorata, porta sulle spalle gli anni impiegati per portare a termine lo sviluppo e presenta fasi non all’altezza di giochi usciti recentemente come Xenoblade Chronicles X. I poligoni su schermo non sono mai tantissimi, potremmo dire per scelta grafica ma più che altro per i limiti evidenti della console che si trova a gestire due diverse visuali contemporaneamente e il giroscopio.
Quello che invece lascia a bocca aperta sono gli spettacolari scontri e alcune chicche come la possibilità di attivare una funzione di rallenty quando si incrocia un caccia della squadra di Star Wolf, davvero esaltante! E poi ci sono i giganteschi boss di fine livello, tipici della saga e mai banali.

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Mano a mano che vi addentrerete nei mondi di Lylat non potrete fare a meno di apprezzare l’ottima colonna sonora e se avete già giocato ai passati capitolo riconoscerete molte melodie che vi faranno fare un tuffo nel passato. Nota di merito per Nintendo che ha completamente tradotto il gioco in Italiano, con doppiatori molto bravi che vi faranno immergere ancora di più nell’azione.
 
CONCLUSIONI
I dubbi riguardanti la lunghissima gestazione di Star Fox Zero sono stati immediatamente dissolti alla prima partita. La nuova avventura di Fox McCloud ci riporta indietro al bellissimo Star Fox 64 con una giocabilità in puro stile Arcade, livelli uno diverso dall’altro e una buona rigiocabilità una volta finito il titolo grazie alle strade alternative da trovare e le medaglie da conquistare.
La novità principale riguarda i controlli che vedono la classica visuale da dietro il veicolo per la TV mentre sul gamepad possiamo usufruire di una visuale dall’abitacolo che permette una maggiore precisione nei colpi.
Star Fox Zero è un esempio di ciò che poteva (e doveva) essere fatto con il Gamepad di Wii U, che purtroppo non è mai stato sfruttato a dovere. Se avete un Wii U non potete farvi scappare le gesta della mitica squadra di mercenari Star Fox.