L'Attacco dei Giganti (in Giappone Shingeki no Kyojin) è una tra le opere mediatiche più diffuse degli ultimi anni: il capolavoro di Hajime Isayama è stato da subito acclamato dal pubblico giapponese e occidentale, tanto da guadagnarsi diverse nomination come il premio Manga Taisho e altre di vario genere.
Visto il successo in versione cartacea, Wit Studio e Production I.G hanno colto la palla al balzo, producendo uno degli anime più apprezzati di sempre per l'opera di Isayama, nonché una fedele trasposizione degli eventi visti nel manga.

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Il fenomeno Attack on Titan, come conosciuto a tutti in inglese, ha coinvolto anche il mondo dei videogiochi. Una tra le prime produzioni in questo campo risulta Shingeki no Kyojin: Humanity in Chains, titolo per Nintendo 3DS sviluppato da Spike Chunsoft e di cui la critica non ha apprezzato i controlli forniti dalla console portatile, per certi versi limitativi.
Omega Force, una branca di Koei Tecmo occupatasi di One Piece: Pirate Warriors, Hyrule Warriors, Toukiden e tanti altri, percependo che il miglior gioco dedicato a L'Attacco dei Giganti non era ancora arrivato, si è cimentata in un'impresa: riprodurre fedelmente la prima stagione animata di Shingeki no Kyojin in un videogioco per PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation Vita, PC e Xbox One.
In Europa l'ultima fatica di Omega Force, in arrivo in Italia il 26 agosto grazie a Koch Media, è stata denominata A.O.T Wings of Freedom.

L'evento Nipponbashi di quest'anno, tenutosi a Treviso, ci ha fornito l'occasione giusta per provare con le nostre mani A.O.T Wings of Freedom, titolo decisamente promettente e che pare esaudire le richieste dei fan in merito ad un videogioco dedicato a L'Attacco dei Giganti. 
Purtroppo, il gioco, di cui erano state messe a disposizione 4 postazioni, era interamente in giapponese. La sua versione localizzata, evidentemente, non era ancora pronta.
Ciononostante, abbiamo potuto analizzare con cura i primi minuti della modalità storia e alcune missioni secondarie disponibili in una modalità a sé stante.

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Per quanto concerne la story mode, come già specificato nelle premesse, riprenderà con estrema fedeltà la prima stagione animata di Shingeki no Kyojin, perciò si parla di tutto l'arco narrativo che va dal crollo del muro del Wall Maria a la scoperta di qualcosa di decisamente terrificante all'interno delle stesse mura.
Il personaggio fornitoci per un veloce tutorial è stato - ovviamente - Eren, giovane protagonista assoluto della serie, colto all'inizio del gioco in uno dei suoi primi addestramenti per affinare le abilità offensive e difensive contro i giganti.
A presiedere la sessione di addestramento (a cui hanno partecipato anche tutti gli altri futuri compagni di squadra di Eren) abbiamo trovato il severissimo Keith Shadis, capo istruttore del 104° Corpo di Addestramento Reclute.
Dopo aver tagliato la collottola ad una serie di manichini dalla forma di giganti, Eren e tutti i suoi compagni si rincontrano all'interno della mensa dell'area di addestramento. Qui, abbiamo potuto interagire con più personaggi per conoscerne i loro pensieri e le loro opinioni
Sulla minimappa posta sullo schermo in alto a destra, però, vi era segnato un punto esclamativo, indice che per proseguire era necessario parlare con Armin Arlert, amico di infanzia di Eren e Mikasa.
Dopo aver scambiato qualche parola, in forma di balloon testuale, è partita una bellissima sequenza in cel-shading, dove Eren e i suoi due amici ricordano a malincuore il momento in cui la madre del protagonista è morta per mano di un gigante, infiltratosi durante la caduta del Wall Maria. 
La scena è identica alla controparte animata: tutta la paura, la rabbia e lo sgomento derivato da quel particolare momento sono stati convogliati all'interno delle urla di un Eren bambino.
Finita la sequenza, siamo tornati a prendere il controllo del protagonista nell'esatto momento in cui abbiamo interagito con Armin.
Supponiamo che il sistema di flashback funzionerà allo stesso modo con altri personaggi di spicco della serie, aggiungendo più caratterizzazione psicologica al cast di Shingeki no Kyojin.

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Tecnicamente parlando, A.O.T Wings of Freedom ha dimostrato un combat system eccellente ed incredibilmente fedele a ciò che viene mostrato nella serie. Nelle missioni secondarie fornite, accessibili tramite un campo base, abbiamo avuto modo di testare al meglio le conoscenze fornite grazie al tutorial di cui abbiamo parlato precedentemente, destreggiandoci nelle diverse location offerte tra cui la città e le zone fuori dalle mura, come la foresta con gli alberi giganti. I comandi, in particolare, si sono rivelati precisi e piuttosto intuitivi: con il tasto Quadrato vengono sparati i cavi del movimento tridimensionale, che si agganceranno automaticamente a edifici, alberi od altro per darci la spinta iniziale; con X abbiamo la possibilità di espellere gas aggiuntivo dalle bombole, molto utile per accelerare o attaccare con più energia i giganti, mentre con R1 potremo agganciare il nemico più vicino per iniziare uno scontro diretto, anch'esso incredibilmente fedele alla serie. Dopo il lock-on potremo scegliere, grazie all'ausilio della levetta analogica destra, a quale parte del gigante agganciarci tra braccia, gambe e collo: da quel momento la battaglia dipenderà tutta dalla strategia che vorremo adottare, che voglia limitare il nemico tagliandogli le gambe o eliminare la sua possibilità di afferrarci distruggendogli le braccia o, meglio ancora, uccidendo il nemico con un semplice e preciso attacco alla collottola. Ovviamente, dopo il primo aggancio, non saremo limitati ad attaccare ciò che abbiamo puntato inizialmente ma potremo tranquillamente girare intorno al gigante, attaccarci ad un altro arto o cambiare totalmente bersaglio. In ogni caso, dopo esserci decisi, ci basterà tenere la levetta analogica sinistra, dedita al movimento, in posizione neutrale: facendo ciò accumuleremo velocità riavvolgendo il cavo per sferrare un attacco diretto, tramite il tasto Triangolo, e direttamente proporzionale allo slancio raggiunto. Se il danno sarà particolarmente alto vedremo anche una velocissima e spettacolare inquadratura degna dell'anime per rimarcare la nostra impeccabile esecuzione. Ad ogni eliminazione che effettueremo riceveremo una medaglia, variabile tra bronzo, argento ed oro, che evidenzierà la nostra bravura nell'abbattere il gigante. Abbiamo notato, tuttavia, che per ottenere una valutazione costantemente alta, dovremo fare del nostro meglio per eliminare il nemico con un veloce attacco al collo, esattamente come consigliato ai protagonisti della serie. Ovviamente i giganti non rimarranno ad osservare le "mosche" che gli danzano intorno ma tenteranno di afferrarci qualora fosse possibile, soprattutto in due casi: se cammineremo sotto di loro come ignari passanti o se, da folli, tenteremo di attaccarli con un attacco diretto al volto. Nel primo caso, partirà una sequenza rallentata in cui potremo scappare con un rapido scatto del movimento tridimensionale mentre, nel secondo caso, verremo afferrati e dovremo premere ripetutamente il tasto Triangolo per sfuggire alla morsa del titano. Essere catturati troppe volte, tuttavia, porterà ad un Game Over immediato, con il nostro personaggio brutalmente frantumato e divorato dal gigante di turno. Ultima, ma non meno importante, sarà la possibilità, qualora ci trovassimo nei guai, di chiamare tramite un razzo segnalatore (tasto R2) i nostri compagni d'armi, cosa non sempre possibile in quanto necessiteremo del riempimento totale di una barra affiancata all'icona del personaggio.
 
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Per quanto riguarda i movimenti sul campo di battaglia, come già detto, sono stati resi estremamente fedeli all'opera di Isayama: le animazioni dei personaggi sono state riprodotte con una cura maniacale e la sensazione garantita dal movimento 3D vi farà pensare di essere un vero e proprio soldato dell'Armata Ricognitiva. Tale feeling è ulteriormente rimarcato da altre due componenti: la barra dedicata alla bombola del gas e l'indicatore dello stato delle lame. Infatti, esattamente come potrebbe accadere nella produzione originale, l'utilizzo eccessivo dello scatto con X ci porterà a finire velocemente il gas a nostra disposizione, costringendoci ad atterrare in un posto sicuro per cambiare la bombola o le lame delle spade, nel caso si danneggiassero troppo. Ovviamente i ricambi a disposizione non saranno infiniti e dovremo, in casi estremi, incontrarci con altri membri del gruppo per rifornirci di ogni scorta, compresi kit curativi.
 
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Per quanto il titolo sia curato su molti aspetti, non abbiamo potuto non notare alcuni difetti: le missioni opzionali sono risultate abbastanza ripetitive in quanto bisognava semplicemente sterminare qualche gigante per poi affrontare il boss, non altro che una versione potenziata dei nemici standard; i giganti, andando a scontrarsi con gli edifici, in alcuni casi non li distruggevano bensì finivano sopra di essi, camminando buffamente sui tetti. Inoltre, nel caso ci fossero 3 o più giganti su schermo, si poteva notare un leggero lag seppure non eccessivamente fastidioso.

In conclusione, A.O.T Wings of Freedom ci ha pienamente convinto e si prospetta un degno titolo per tutti i fan della serie di Hajime Isayama. Non ci resta quindi che aspettare il 26 agosto per iniziare ad immergerci nella storia che vedrà la salvezza (o almeno si spera) dell'umanità.
 
A cura di sekai12 Nibel