“Figliolo, tu sei speciale, sei nato per fare grandi cose”. Anche in Full-HD.
«Sono Andrew Ryan e sono qui per porvi una domanda: un uomo non ha diritti sul sudore della sua fronte?
No, dice l'uomo di Washington. Appartiene ai poveri.
No, dice l'uomo in Vaticano. Appartiene a Dio.
No, dice l'uomo di Mosca. Appartiene a tutti.
Io rifiuto queste risposte. Piuttosto scelgo qualcosa di diverso. Scelgo l'impossibile. Scelgo... Rapture.»
Con queste parole il fondatore di Rapture, Andrew Ryan, ci accoglieva ormai 9 anni fa nella sua città sommersa, visionaria e malata, ma tremendamente affascinante.
Jack era un ragazzo come tanti altri, stava volando sull’oceano quando l’aereo su cui viaggiava precipita e lui, unico superstite, si ritrova a nuotare tra le fiamme e le carcasse del velivolo.
E qui tanti di noi rimanemmo a bocca aperta a guardare quella cutscene nell’attesa che terminasse. Per poi, dopo secondi di immobilismo, capire che non era una sequenza filmata, e non eravamo noi ad aspettare il gioco, ma lui ad aspettare noi... Iniziare a guardarsi intorno, notare una specie di faro nell’oceano con dietro una immensa luna piena, raggiungerlo e trovare in fondo ad una scalinata una batisfera rimarrà, per molti, una sequenza semplicemente indimenticabile. Ed a breve queste emozioni potranno essere provate di nuovo, con una veste grafica aggiornata, e fidatevi che l’effetto emotivo sarà molto simile a quello della prima volta.
Sullo showfloor di 2K abbiamo potuto provare i primi minuti di gioco della versione rimasterizzata del primo Bioshock, mentre nella Collection in uscita il prossimo 13 settembre troveremo anche Bioshock II (privo del comparto multiplayer, mai particolarmente apprezzato), Bioshock Infinite e tutti i relativi DLC. Bioshock Infinite, essendo recente, non avrà miglioramenti a parte il passaggio all’alta risoluzione, mentre i primi due episodi sono stati in parte ridisegnati per attualizzarli, per quanto possibile senza doverli riprogrammare da zero.
 

Durante la nostra prova abbiamo potuto constatare che la giocabilità e l’audio sono rimasti pressoché inalterati, e fondamentalmente non avevano nemmeno grosse necessità di update visto che erano già ottimi ai tempi. Cambiare qualcosa a livello di gameplay, anzi, avrebbe probabilmente fatto storcere la bocca ai fan visto che il bilanciamento era già rasente la perfezione, non esageratamente complesso, ma in grado di regalare molte soddisfazioni, soprattutto dopo gli scontri con i Big Daddy. Rimangono pertanto i plasmidi da centellinare e le armi con munizioni spesso limitate, con la conseguenza di dover ispezionare ogni oggetto alla ricerca di qualcosa di utile, che sia un cadavere, un cestino o un registratore fiscale. Troviamo ancora le camere della vita da cui ripartire dopo una morte prematura, gli apparecchi elettrici da hackerare tramite il mini-game, i distributori automatici di power up e munizioni e tutto quanto ricordiamo ancora con affetto.
Pure la IA dei nemici sembra sempre la stessa, non esageratamente complessa a dire il vero, ma adatta al tipo di situazione. In fin dei conti stiamo combattendo con personaggi che non sono proprio al top come salute fisica e mentale...
Come detto i miglioramenti sono tutti concentrati sulla parte grafica, o forse sarebbe meglio dire su parte della grafica. A parte l’ovvio aumento di nitidezza dovuto al passaggio al 1080p, già dalla già citata sequenza introduttiva si notano particolari più dettagliati, come un nuovo algoritmo per le fiamme o textures più definite su alcuni elementi, mentre ad esempio i modelli poligonali delle strutture e l’illuminazione generale sembrano rimasti invariati. Una volta terminato il viaggio in batisfera ed attraccati nella città sommersa notiamo soprattutto il rifacimento quasi completo dei personaggi, Big Daddy compresi, con l'eliminazione di buona parte delle spigolature causate dalla scarsa quantità di poligoni a disposizione delle vecchie console. Anche altri elementi secondari sono stati aggiornati allo stesso modo, si pensi ad esempio ai tubi della posta pneumatica. A ben vedere ciò che è rimasto invariato quasi stona con gli oggetti ridisegnati, ma probabilmente è solo una questione mentale basata sui nostri ricordi che fa risaltare di più le novità. Le routine dell’acqua, che erano proprietarie ed inserite nell’Unreal Engine 2,5 da Irrational Games, sono rimaste le stesse a parte l’aggiunta di qualche bolla d’aria in più nelle parti sottomarine. Stranamente ci è pure capitato di vedere il famoso bug delle textures caricate in ritardo, come prendere a colpi di chiave inglese una porta in legno provoca la stessa macchia nera di un tempo e non un danneggiamento più verosimile.
 

In definitiva è al momento difficile dire se questa versione rimasterizzata meriti o meno l’acquisto. Per i fan della saga e per chi non la ha mai giocata (eresia!!) potrebbe essere un must buy, grazie anche al prezzo invitante in cambio 3 giochi di primo livello. Chi invece ha già giocato i titoli originali senza aver particolarmente voglia di rivederli può anche aspettare qualche offerta. Ricordiamo comunque che il pacchetto contiene pure i DLC di Minerva’s Den per Bioshock II, ed i due episodi Burial At Sea per Bioshock Infinite, che da soli possono valere ampiamente il costo di acquisto della Collection, in quanto veramente molto validi. Infine chi ha le versioni Steam dei primi due Bioshock o di Minerva’s Den riceverà gratuitamente le rispettive nuove versioni senza dover nemmeno muovere il mouse.