Vi sono ruoli e figure professionali considerati colpevolmente secondari, rispetto ad altri. Director, character designer, compositore, questi sono solitamente gli staffer più in voga quando si discute di giochi di ruolo, quello è più bravo di questo, quell'altro ci manca, lui veste truzzo. Eppure pensiamo un attimo a quei luoghi che a lungo abbiamo visitato, a quei villaggi, a quell'edificio, o a quel particolare modo di vestire di un popolo.
Pensiamo in sostanza all'importanza della direzione artistica in un Final Fantasy, e ci renderemo conto di chi sia Yusuke Naora, e di cosa sia stato per questa saga.


Yusuke Naora ha lasciato Square Enix pochi giorni fa, il 30 settembre, dopo 24 anni di carriera, l'annuncio tramite il suo profilo twitter è arrivato come un Thundaga a cel sereno, un altro della vecchia guardia che lascia dopo Sakaguchi, dopo Uematsu, dopo Matsuno. Nulla gli vieterà in futuro di collaborare con Square Enix come freelance, come del resto fa Akihiko Yoshida o lo stesso Nobuo Uematsu, ma la portata del suo lascito è comunque notevole.


Yusuke Naora inizia con Final Fantasy VI e Chrono Trigger come graphic designer, ma al di là della qualità indiscussa di questi due classici, non sembra rimembrare quel periodo come particolarmente esaltante. "Saper disegnare non era un requisito, la memoria delle console era limitata ed era più importante saper lavorare con i pixel". Naora si sentiva limitato da quei maledetti pixel, si sentiva un artista a tutto campo e avvertiva la necessità di maggior manovra creativa. Fortunatamente per lui l'era 16-bit era sul viale del tramonto, con l'avvento del 3D e lo sviluppo di Final Fantasy VII lo staff si ingrandisce e nasce in Squaresoft un vero e proprio reparto artistico, cosa che prima non c'era. Yusuke Naora ne diviene subito il direttore. "È stato importante lavorare sugli schizzi e i concept art per trasmettere a tutto lo staff una visione unificata di ogni gioco", e cita per esempio i singoli loghi: "a partire dai loghi disegnati da Yoshitaka Amano, quello di Final Fantasy VII è verde, e infatti è un colore ricorrente durante il gioco, quello di Final Fantasy VIII l'ha invece voluto disegnare dopo aver visto un filmato promozionale, in questo caso è avvenuto il contrario".


Ma sarà forse il mondo di Final Fantasy X, Spira, il lavoro di Naora che i fan ricorderanno maggiormente dal punto di vista prettamente estetico, con la sua architettura e i suoi templi ispirati all'isola di Bali, Indonesia. Un mondo in perfetto contrasto tra i suoi panorami paradisiaci e il suo essere dominato da un perenne ciclo di morte che un culto fasullo tenta di mascherare.

Per il semisconosciuto The Last Remnant Yusuke Naora inizia a guardare più a occidente, dopo aver giocato a Fallout 3, con un risultato che potremmo definire un preludio a ciò che vedremo con Final Fantasy XV. Di mezzo Final Fantasy Type-0, nel quale contribuisce in modo importante alla realizzazione dei regni teatri della sua drammatica guerra.


Nonostante le sue incursioni in altre serie (Unlimited SaGa, Front Mission) il nome Yusuke Naora sarà sempre attribuito alla saga di Final Fantasy, e ora che il capitolo quindici, l'ultimo con la sua guida artistica, è ormai alle porte, viene difficile immaginarlo altrove. Di sicuro i suoi lavori saranno all'altezza della situazione come è sempre stato dal 1994 a oggi, e magari ci racconterà altri aneddoti del suo meraviglioso mestiere, come il pesce comprato al mercato per disegnare il Leviathan.


Fonti:
Twitter
Eyesonff
Siliconera