Non nuova ai tentativi di portare aria fresca nel mondo videoludico (nonostante abbia dalla sua anche qualche pecca per serie poco innovative), Ubisoft ci ha aperto le porte alla Beta della sua ultima fatica, For Honor, un titolo multiplayer che spezza la monotonia di tante realtà stereotipate, rischiando però a sua volta di avere una longevità breve.
 
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Le basi del gioco sono molto chiare, una Royal Rumble all'arma bianca tra tre fazioni, vichinghi, cavalieri e samurai che senza troppe premesse se le danno di santa ragione, cercando di portare a casa la battaglia del momento. I giocatori impersonano gli eroi, ovvero combattenti particolarmente dotati per i quali la fanteria (gestita sempre dall'IA) non è che un fastidio di cui disfarsi in fretta e furia ed i cui soldati fanno da contorno alle sfide tra umani.

Il combattimento in queste sfide è abbastanza tecnico, incentrato soprattutto sul conoscere i punti forti e deboli del proprio e degli altri eroi e sul tempismo e precisione delle parate. Giocare senza aver appreso le basi sarà inutile, bisognerà padroneggiare ed entrare nella logica del gioco per poter dire la propria in guerra.
 
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Le modalità multiplayer che è stato possibile provare sono: Duello, Mischia e Dominio.

• Duello è un 1 vs 1 classico al meglio dei tre round.

• Mischia porta quattro eroi in contemporanea sul campo di battaglia, in un 2 vs 2 al meglio dei cinque round, in cui imparare a gestire soprattutto il gioco di squadra.

• Dominio è stato un po' il fiore all'occhiello di questi giorni, dove otto player si sfideranno 4 contro 4 per conquistare e dominare zone del campo di battaglia. L'aspetto emozionante della sfida è che si è circondati da soldati di fanteria, dando l'idea di trovarsi in mezzo ad una vera battaglia medioevale. Ovviamente più la squadra sarà coesa e coordinata, più aumenteranno le possibilità di vittoria. 
 

Il comparto tecnico è già a livelli molto alti, considerando che si parla di una beta, audio e video fanno egregiamente il loro lavoro, con la possibilità di limare ancora alcune imprecisioni. 

Nonostante il gameplay sia solido e davvero coinvolgente, rischia di essere monotono se non verranno implementate altre modalità e, soprattutto, se non verrà incentivato maggiormente il gioco di squadra. Attualmente l'unica interazione sensata con un alleato è quella di rianimarlo, mentre per il resto è tutto troppo focalizzato sul singolo e sulla sua capacità di non lasciarsi accerchiare nel caso di sfide tra più eroi.

L'ampissima possibilità di personalizzazione dell'equipaggiamento non può essere l'unico stimolo ad andare avanti e ci auguriamo che Ubisoft riesca ad interpretare ed ad ampliare le possibilità di gioco, perchè potenzialmente abbiamo tra le mani un prodotto in grado di garantire ore di vero divertimento.