Dopo i buoni risultati di “Hamlet or the Last Game without MMORPG Features, Shaders” dedicato a William Shakespeare la software house Mif2000 (composta in realtà dal solo Denis Galanin) ci propone un nuovo lavoro a tema letterario: The Franz Kafka Videogame, appena pubblicato da Daedalic Entertainment sullo store di Steam. Vediamo com’è.
 
 
Il titolo ci narra la storia di K., uno psicoterapeuta specializzato nel trattamento delle fobie e della depressione che per mantenere sé stesso e la sua amata Felice ha dovuto allontanarsi da lei ed aprire uno studio in Boemia. Ben presto però una “offerta che non si può rifiutare” gli cambierà la vita e lo metterà in viaggio. Parte così The Franz Kafka Videogame, ispirato parzialmente dai lavori dello scrittore di Praga.
Diversamente da quanto potremmo pensare visto il publisher (divenuto famoso per la ottima serie Deponia e titoli analoghi), il titolo in questione non rientra nel classico filone delle avventure grafiche, ma si tratta in realtà di un puzzle game in cui verremo chiamati a risolvere una trentina di enigmi a schermata fissa di diverso tipo. Si passa da rebus piuttosto semplici che richiedono semplicemente di aguzzare la vista a puzzle più complessi, con ragionamenti logici (anzi, non di rado illogici), mini-giochi da tavolo con tanto di dadi da lanciare, rompicapo mnemonici e così via. La difficoltà dei vari enigmi è piuttosto varia, alcuni sono risolvibili in pochi minuti, altri appaiano quasi insormontabili. A volte sono richiesti anche dei giochi di parole, ma nonostante siano in inglese (mentre il resto del gioco, dialoghi in primis, è tradotto in italiano) non sono affatto difficili da comprendere. Niente a video ci permette di capire cosa fare, il puntatore del mouse non varia in base ad alcun hotspot, tutto è demandato al solo cervello di chi comanda quel puntatore.
Fra un puzzle e l’altro potremo osservare delle scene di intermezzo, che solitamente non aiutano a capire cosa dobbiamo fare e si limitano soltanto a fare da legame fra loro ed hanno come scopo principale quello di raccontare la trama. L’unico modo per capire cosa ci viene chiesto di fare nel caso fossimo bloccati è ricorrere al taccuino degli aiuti. Ne vengono forniti solitamente due, il primo si sblocca dopo un paio di minuti e fornisce una indicazione sommaria sulla soluzione. Nel caso non bastasse dopo altri due/tre minuti avremo proprio la soluzione completa dell’enigma e non dovremo fare altro che metterla in pratica. Non è paradossale come si potrebbe pensare, anzi considerando la difficoltà di alcuni puzzle questo sistema di hint è praticamente necessario per non rischiare di non portare a termine il titolo.
 
 
Come spesso accade per i puzzle game non esiste un vero sistema di salvataggi, semplicemente dal menu principale (l’unico, non esistendo un menu opzioni o di pausa) vengono sbloccati mano a mano i vari enigmi ed è possibile selezionare da quale ripartire.
Dopo un paio di ore di gioco ed un paio di colpi di scena che danno sapore alla trama arriveremo purtroppo al “the end”, lasciando l’amaro in bocca non solo per il poco tempo richiesto per arrivarvi, ma perchè quando sembra di essere finalmente entrati nei meccanismi del gioco e di procedere con meno impicci tutto finisce, e la struttura del gioco non lo rende certo rigiocabile con soddisfazione. A tutti gli effetti la longevità è il difetto principale di The Franz Kafka Videogame, ed il prezzo proposto contenuto a 9,99 euro non basta a renderlo soddisfacente.
L’aspetto migliore del titolo è invece indiscutibilmente quello stilistico. La parte grafica è a dir poco ispirata, con schermate statiche meravigliosamente oniriche e bellissime da vedere, con uno stile ricercatissimo e spesso assurdo che invita il giocatore ad andare avanti anche solo per vedere cosa c’è dopo. E le musiche non sono da meno, poche magari, ma fatte benissimo e contribuiscono perfettamente ad alienarci nei paesaggi di The Franz Kafka Videogame.
 
The Franz Kafka Videogame alla fine risulta come una occasione mancata, un gioco sulla carta decisamente interessante, bello (molto) da vedere e piacevole da giocare, ma che si interrompe troppo presto lasciando un senso di incompletezza, a prescindere dal prezzo a cui è proposto. Un titolo da giocare, magari recuperandolo duranti i saldi, per passare un paio di ore lontani, lontanissimi dalla vita di tutti i giorni.