Anche senza aver letto le molteplici testate dell’universo DC Comics molti di voi conosceranno l’assoluta integrità dell’alieno kryptoniano Superman/Clark Kent e i discutibili metodi usati dal cavaliere oscuro Batman/Bruce Wayne. Quattro anni fa, quando il contestato film di Zack Snyder Batman v Superman era solo nell’immaginario di molti fan, NetherRealm Studios ha realizzato e proposto un picchiaduro intitolato Injustice: Gods Among Us che proponeva un’ottima trama con un unico incipit: cosa potrebbe capitare se Superman diventasse uno spietato dittatore?

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In questi giorni è arrivato sugli scaffali il seguito chiamato Injustice 2 e ancora una volta NetherRealm Studios prova a stupire gli appassionati di tutto il mondo con un titolo oscuro e che, almeno nei presupposti, promette una solida trama ed una serie praticamente infinita di personalizzazioni del proprio supereroe preferito.

Dove eravamo rimasti?

Grazie ad un diabolico piano Joker rapisce Lois Lane, la moglie incinta di Superman. Clark ritrova il pagliaccio con Lois svenuta, ma proprio quando sta per attaccare viene colpito da una nebbia verde: quando questa si dissipa si trova faccia a faccia con l’acerrimo nemico Doomsday e, reagendo in fretta, lo porta in orbita per combattere in una zona sicura.
In realtà sta vivendo un'allucinazione e quando Batman, grazie alle comunicazioni radio, lo libera dalla visione arriva a una tragica realizzazione: ha portato Lois in orbita senza alcuna protezione e la donna è morta soffocata insieme al suo bambino. Nel frattempo una bomba nucleare, collegata al battito cardiaco della reporter, esplode annientando completamente Metropolis.

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Accecato dall’ira Superman trova il Joker e lo ammazza brutalmente davanti agli occhi di Batman. Il kryptoniano decide di instaurare una sorta di protezione sul mondo chiamato “Terra Unita” che ben presto si trasforma in dittatura. Sarà compito della fazione “Insurrezione” fermare il malvagio Clark Kent, fazione guidata da Batman che in un disperato tentativo chiede l’aiuto degli eroi di Terra-1, una realtà parallela dove Superman non è impazzito.
Gli eventi di Injustice 2 riprendono alcuni anni dopo la fine del primo capitolo. Superman di Terra Unita è imprigionato, incapace di muoversi e utilizzare i propri poteri ma una nuova minaccia, rappresentata da Brainiac, compare per sconvolgere di nuovo l’esistenza dei poveri abitanti della terra.

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In un panorama videoludico in cui i picchiaduro non hanno mai goduto di vere e proprie trame che si sviluppano attorno ai personaggi principali i titoli NetherRealm Studios, a partire da Mortal Kombat del 2011 fino al più recente Mortal Kombat X, si sono da sempre distinti per aver proposto videogiochi all’altezza di vere e proprie produzioni cinematografiche con fasi di combattimento alternate a cut-scenes dotate di grande effetto scenico. Come si dice in questi casi ‘formula vincente non si cambia’ e dunque anche in Injustice 2 il giocatore potrà immedesimarsi in (quasi) tutti i 29 personaggi presenti e che si alterneranno lungo l’evolversi delle vicende che ruotano attorno alla minaccia di Brainiac di assimilare la terra per apprenderne le conoscenze e portarla alla distruzione, come aveva fatto tempo prima Krypton, ovvero il mondo da cui proviene Superman.
Una storia avvincente che vi terrà impegnati per circa 6 ore e che, grazie al doppio finale e alla possibilità di ripetere alcuni scontri optando tra due diversi personaggi, vi garantirà una rigiocabilità del titolo una volta completata l’avventura. Se le cut-scenes riescono a raggiungere livelli di maggiore spettacolarità rispetto al primo titolo della saga, altrettanto non si può dire della storia che non riesce a coinvolgere appieno come nel precedente capitolo: il Joker non viene quasi nominato e la bella idea dei mondi paralleli non viene ripresa. Altri personaggi principali hanno un ruolo marginale a favore di eroi come Green Arrow, Firestorm e Black Canary, mentre la stessa storia si sviluppa senza particolari colpi di scena con il nemico comune che costringe la fazione di Batman e quella di Superman a cooperare per salvare la terra.

Infiniti mondi, infinite storie

Se avete un po’ di dimestichezza con le storie DC saprete che nelle varie testate esistono infiniti mondi paralleli i cui destini saltuariamente si incrociano per dare luogo a combattimenti al limite dell’impossibile. Gli sviluppatori hanno quindi pensato di introdurre una nuova modalità di gioco chiamata Multiverso che permette di affrontare innumerevoli sfide nei vari universi paralleli. Un’aggiunta azzeccata che permette di sfidare avversari di diverse difficoltà, alcuni davvero impegnativi, per ottenere diversi premi tra cui monete e parti di equipaggiamento per personalizzare il costume del proprio personaggio, tra cui corazza, gambali, elmi e guantoni.

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La vera novità che propone Injustice 2 è proprio la possibilità di modificare l’equipaggiamento di ciascun personaggio con diversi parti di armatura che non hanno solo un effetto estetico ma che permettono di ottenere diversi benefici, tra cui l’aumento della forza oppure della capacità di difesa. Le attrezzature che si possono acquisire sono moltissime e sono diverse per ciascun personaggio e con un differente livello di rarità.  Alcuni equipaggiamenti necessitano perfino di un livello minimo di esperienza per essere attrezzati, esperienza che si può acquisire durante gli scontri e che permette al giocatore di allungare all’infinito la giocabilità. Alcuni componenti risultano addirittura più efficaci contro determinati avversari, ad esempio dei componenti fusi con la kryptonite risultano sempre vincenti quando si affrontano Superman o Supergirl.

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Inizialmente la quantità di oggetti presenti mi ha spiazzato e solo dopo un po’ di ore di gioco sono riuscito a comprendere le potenzialità che rendono Injustice 2 un titolo completamente nuovo e dalle possibilità praticamente infinite. All’interno del Multiverso, sia che scegliate la modalità che offre una storia animata unica per ogni personaggio sia le sfide a tempo che cambiano ciclicamente, potrete sviluppare il vostro eroe preferito e modificarlo secondo le vostre preferenze rendendolo unico rispetto agli altri giocatori che affronterete online.

“Ci sono confini che non vanno oltrepassati”

NetherRealm Studios ha inserito anche l’immancabile modalità Online che permette singoli scontri e la possibilità di formare o unirsi ad una Gilda per scalare le classifiche online. Durante le sfide online ho notato che è presente un ottimo bilanciamento della forza che permette di scongiurare di scontrarsi con un altro giocatore eccessivamente forte che utilizza il proprio personaggio evitando frustranti scontri a senso unico.

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Le novità positive sono molteplici e si poggiano sulle ottime basi del primo capitolo. Tornano infatti i spettacolari supercolpi, ognuno diverso dall’altro e in grado di attivarsi una volta completata l’apposita barra in basso a sinistra, le combo, la possibilità di utilizzare varie parti di scenario come ulteriore arma per infliggere danno e addirittura le bellissime cut-scene che permettono durante un incontro di “sfondare” lo scenario e approdare in una nuova parte dello stesso.

La grafica, l’audio e la fastidiosa politica dei DLC

Il lavoro svolto da NetherRealm sul lato grafico è granitico. Pur continuando a utilizzare l’Unreal Engine 3 (ormai sorpassato dalla versione 4) i modelli dei personaggi sono incredibilmente reali ed è possibile apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori nei (tanti) primi piani dei lottatori che risultano molto particolareggiati e fluidi. A supporto del lavoro fatto aggiungiamo che i passaggi tra le fasi cinematografiche e quelle di lotta sono praticamente impercettibili e che i fotogrammi restano stabili sui 60fps anche su una PlayStation 4 “normale”.
Anche il lato sonoro è stato particolarmente curato con suoni dei colpi potenti che rendono ancora più percettibile la sensazione di dolore provata dai personaggi. Da apprezzare la volontà di Warner di localizzare in italiano il gioco con molteplici voci che si susseguono lungo l’evolversi della trama. Il doppiaggio purtroppo non è stato molto accurato e sarà possibile imbattersi in discutibili voci stridule e lip sync totalmente assente. È davvero un peccato, anche se non siamo ai livelli disastrosi dei passati Mortal Kombat.
L’ultima nota dolente è dedicata alla spinosa questione dei contenuti aggiuntivi. Warner Bros Games prosegue nonostante tutto nella sua discutibile scelta di aggiungere contenuti DLC a pagamento a prezzi stratosferici, addirittura annunciati ben prima dell’arrivo sugli scaffali del titolo. Non solo quindi nuovi personaggi con cui giocare (al momento per la versione Deluxe ne sono stati annunciati ben nove tra cui Sub-Zero di Mortal Kombat) ma anche costumi nuovi e parti di equipaggiamento completamente inedite che si potranno ottenere esclusivamente pagando. Una scelta che ha fatto discutere molto le community in passato e che continua ad accendere gli animi dei videogiocatori di tutto il mondo.
Partendo dall’ottimo “Gods Among Us” gli sviluppatori hanno aggiunto in questo Injustice 2 la possibilità di modificare ciascun lottatore e plasmarlo in base alle proprie abilità, rendendo la rigiocabilità del titolo quasi infinita una volta finita la bella, ma non perfetta, modalità storia.
Se a questo aggiungiamo la rinnovata e sempre più stabile e bilanciata modalità online, le Gilde e soprattutto la modalità Multiverso possiamo dire senza ombra di dubbio che la missione di NetherRealm Studios è pienamente riuscita, nonostante qualche imperfezione come la localizzazione italiana e la politica di Warner Bros Games sui DLC a pagamento.
Injustice 2 è un picchiaduro solido e ambizioso che cerca, a suo modo, di rivoluzionare un genere ancorato a solidi principi. Se siete appassionati sia del genere picchiaduro sia dei fumetti DC Comics non resterete delusi dalle ottime animazioni e dalle innumerevoli opzioni offerte dal gioco.