Non è un segreto: Mass Effect Andromeda è stato letteralmente demolito sia dalla critica che dai videogiocatori per diverse mancanze e problemi vari, tra cui la nota (ed ampiamente ridicolizzata) resa delle animazioni facciali.
Ma quali sono stati effettivamente i problemi emersi durante lo sviluppo? Grazie ad un insider possiamo finalmente farci un'idea di ciò che è successo veramente.
 
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Primo tra tutti, il motore grafico utilizzato per Mass Effect Andromeda, il ben noto Frostbite 3, è stato una delle cause alla base dell'eccessiva perdita di tempo da parte del team di sviluppo, poiché avrebbe portato Bioware a modificarlo pesantemente per le sequenze cinematografiche, di combattimento e molto altro: dopotutto stiamo parlando di un motore realizzato appositamente per gli FPS.

Non è neanche da sottovalutare l'apparente disorganizzazione emersa durante le fasi iniziali della creazione del titolo: Mass Effect Andromeda doveva essere, infatti, un gioco simile a No Man's Sky, con mondi generati proceduralmente, accompagnato da una storia pronta ad adattarsi a tale struttura. Peccato che Bioware abbia deciso di cestinare tutto a causa dell'incapacità di integrare una buona narrativa in tale formato, soprattutto considerando che il prototipo in questione era già a buon punto, portando di conseguenza gli sviluppatori a creare il gioco definitivo in poco più di 18 mesi.

Se aggiungiamo i diversi cambiamenti avvenuti all'interno dello staff in questi anni, tra cui la perdita del produttore esecutivo della serie Casey Hudson oltre al direttore/sceneggiatore Gerard Lehiany, oltre ad una forte carenza di personale nel team dedito alle animazioni facciali, possiamo facilmente capire come il risultato finale si sia dimostrato decisamente inferiore alle aspettative dei fan della serie.
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