La storia di Marvel’s Guardians of the Galaxy The Telltale Series si avvia al termine, vediamo insieme questo penultimo episodio intitolato Who Needs You, in attesa del gran finale che presumibilmente arriverà nel prossimo dicembre.
 
 
Pronti, via, ed un breve recap ci ricorda che avevamo lasciato Quill e soci nel tempio, alle prese con la difficile scelta se potenziare al massimo la Eternity Forge, rendendola così capace di riportare in vita chiunque e da qualsiasi era, o se distruggerla per sempre. Hala irrompe di nuovo, sempre più determinata a far suo il prezioso manufatto per ricreare un potentissimo esercito, dando così luogo all’ennesimo scontro basato sui Quick Time Event.
Come avevamo previsto nella recensione del precedente episodio le conseguenze causate dalle scelte del giocatore finalmente iniziano a diventare davvero importanti, e già quanto deciso nel finale del terzo episodio relativamente alla distruzione o meno dell’Eternity Forge modifica pesantemente la trama. Fortunatamente Marvel’s Guardians of the Galaxy The Telltale Series consente di mantenere salvataggi multipli, utilizzando svariati slot selezionabili dal menu, e l’utilizzo di almeno due di essi per portare avanti due storie parallele basate su scelte opposte si rivela determinante per poter godere al cento per cento di ogni sfaccettatura ed elemento della trama pensata dai Telltale.
 
 
Dopo la breve sequenza action assisteremo subito al primo ed unico flashback di Peter. Il resto dell’episodio infatti è assolutamente lineare e, interrotto solamente dalla introspezione dedicata ad uno dei guardiani ormai tipica della serie, riempie le quasi due ore di tempo necessarie per il completamento con una unica lunga storia. Storia che effettivamente per lunghi tratti non aggiunge moltissimo alla trama complessiva della saga, risultando quasi un riempitivo per raggiungere il quinto capitolo, ma che nella seconda metà inserisce alcuni elementi narrativi che sono invece fondamentali e lasceranno il giocatore di stucco. Il guardiano protagonista del suo ricordo è Drax, come si poteva immaginare dalla copertina dell’episodio (ne consegue che nell’ultimo episodio sapremo qualcosa di più su Groot, “cover-man” di Episodio 5 ed unico membro del team ancora non analizzato a fondo), e la sua storia ci mostrerà qualcosa di più riguardo alla sua famiglia che spesso cita durante i dialoghi con i compagni di team.

L’ambientazione in cui si svolge Who Needs You è sostanzialmente una, o meglio la seconda parte dell’avventura è influenzata direttamente da quanto accade nella prima metà, quando i nostri eroi saranno alle prese con dei non molto simpatici vermiciattoli particolarmente affamati. Un bivio introduce due diversi schemi, in cui saremo chiamati a decidere se accompagnare Rocket o Gamora con conseguente puzzle da risolvere, prima di approdare ad una sezione di origine stealth, in realtà non particolarmente impegnativa, ma concettualmente nuova all’interno della serie e capace quindi di variare un po’ il classico gameplay. Il clima all’interno del gruppo è sempre più teso, e il compito di Peter di mantenere i vari membri coesi è adesso molto più arduo e non sempre possibile, portando la squadra a dividersi come nel bivio accennato sopra oppure dando origine a furiose litigate in cui dovremo cercare, in modi a volte non proprio convenzionali, a mediare. L’altro nuovo elemento introdotto a livello di gameplay è una sorta di sezione platform giocabile tramite i jet-boots, anche questa in verità piuttosto semplice da portare a termine, ma che comunque gradevole in quanto contribuisce a variare il sistema di gioco.
 
 
Se come detto la prima parte risulta un po’ fiacca a livello narrativo è da metà episodio in poi che avremo un netto aumento di interesse, con i citati momenti clou che si riveleranno importantissimi sul prosieguo di Marvel’s Guardians of the Galaxy The Telltale Series e che ci lasceranno attoniti, in attesa di sapere come il tutto si concluderà nel capitolo finale. A fine capitolo ci troveremo probabilmente a rimuginare sulle nostre decisioni, assillati dal dubbio di aver selezionato la scelta di dialogo giusta o se invece, magari riflettendo meglio nel poco tempo a disposizione avremmo potuto evitare ciò che abbiamo appena visto e determinato. È da sottolineare però che la maggior parte di quanto vedremo rimarrà avulso dalla main quest, risultando quasi un capitolo auto-concludente, inizio e finale a parte.

Dal punto di vista tecnico giunti ormai al quarto episodio c’è ben poco da aggiungere su Marvel’s Guardians of the Galaxy The Telltale Series, se non che sono state aggiunte alcune tracce audio anni ‘80 che vanno a migliorare ulteriormente il già ottimo comparto sonoro e che le nuove locations alternano stanze più anonime ad altre stilisticamente eccellenti, tanto che saranno sottolineate dagli stessi attori del titolo che rimarranno stupiti da quello che vedranno. Molti stilosi i nuovi nemici, caratterizzati da luci sul dorso, la cui utilità la lasciamo scoprire a voi.
 
 
Un capitolo difficile da valutare e da discutere Who Need You. Fortemente narrativo ed emozionale, parlarne approfonditamente senza rovinare il gusto della scoperta al giocatore è praticamente impossibile. Inoltre le scelte operate nel corso di questo e dei precedenti capitoli vanno finalmente a variare notevolmente quanto vedremo nell’avventura, per cui modificano anche in parte il livello generale della trama e stilistico (ad esempio nel bivio citato una delle due strade risulta tecnicamente più impressionante dell’altra, che invece risulta molto più ironica e divertente). La sensazione che la prima parte dell’Episodio, più lungo dei precedenti, sia stata un po’ utilizzata come filler rimane, ma le prime vere conseguenze causate dalle proprie scelte valgono sicuramente il prezzo del biglietto, rendendo davvero il giocatore regista della propria storia e responsabile delle proprie azioni, in tutto e per tutto. Azioni che in questo capitolo di Marvel’s Guardians of the Galaxy The Telltale Series vi faranno notevolmente riflettere ed emozionare e spesso, magari, vi faranno pure pentire. Ma se è davvero il caso di pentirsene lo sapremo tra un paio di mesi, quando vedremo la conclusione della storia. Nel frattempo come dicevamo in apertura giocate due run e scoprite cosa comporta ogni scelta presa, ne vale assolutamente la pena.