John Johanas ha una certa esperienza per quanto riguarda il genere survival horror: suo è infatti il ruolo di game director di The Evil Within 2, e a giudicare dalla qualità del gioco sembra aver fatto un buon lavoro. Terminati finalmente i lavori sul suo progetto, il buon Johanas si è dunque lasciato andare, in un'intervista a Game Watcher, sullo stato dei titoli horror (survival e non) tripla A, e sulla percezione del mercato relativa a questo particolare genere videoludico.

Il director di The Evil Within 2 parla dello stato del genere horror.jpg
 
Non sorprendono le opinioni di Johanas, il quale ritiene che questo particolare sotto-genere non goda di particolare popolarità presso i publisher a causa degli elevati rischi insiti nel loro sviluppo: "realizzare un grande titolo horror è sempre difficile. Generalmente non vedi il tuo prodotto in modo davvero compiuto fino agli ultimi momenti dello sviluppo, quindi è difficile calcolare le cose in modo efficace; il discorso vale ancora di più per l'horror, in quanto si basa sulla creazione di un'esperienza che non abbia difetti di ritmo o continuità. Il rischio è maggiore. Il nostro team dispone di esperienza acquisita sul campo, quindi possiamo in parte mitigare i rischi, ma per chiunque non abbia familiarità col genere creare un titolo horror AAA è un compito improbo".

Quest'anno, in particolare, ha visto una certa ripresa dell'horror tripla A, data l'uscita non solo di The Evil Within 2 ma anche dell'apprezzato Resident Evil VII; sebbene, però, le opinioni di critica e pubblico siano state complessivamente positive, le vendite non hanno risaltato particolarmente. Per tale motivo, è Johanas stesso ad individuare dei possibili epigoni nel genere nei lavori indie come il recente Observer, i terrificanti Amnesia Outlast e lo splendido SOMA
 
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