Alcuni giorni fa vi abbiamo proposto la nostra recensione di L.A. Noire, rimasterizzazione dell’avventura noir di Team Bondi del 2011, un titolo uscito sia in una versione in ultra definizione per PlayStation 4 e Xbox One sia in una versione portatile per la console ibrida della casa di Kyoto, Nintendo Switch.
 
L.A. Noire Switch HD.jpg

L’annuncio è stato una vera e propria bomba poiché, complice il grosso successo di Switch e la facilità nel creare porting di giochi già usciti, rappresenta il ritorno di un colosso come Rockstar Games che da sempre ha snobbato Nintendo in favore delle più diffuse console Sony e Microsoft. L’unico gioco di questa software house è infatti uscito nel 2009 per Nintendo DS: lo sfortunato Grand Theft Auto: Chinatown Wars che fu successivamente convertito anche per PlayStation Vita.
Proprio per questo motivo abbiamo pensato a una apposita recensione per la versione Nintendo Switch, che non ha mancato di generare stupore e qualche perplessità durante le sessioni di gameplay.
Prima di analizzare le differenze è giusto precisare che le due versioni di L.A. Noire sono identiche per storia e contenuti aggiuntivi. Si tratta di un titolo che sei anni fa ha portato una ventata d’aria fresca al mondo videoludico, che ha richiesto diversi anni di sviluppo per colpa della maniacale cura messa nei particolari (ad esempio le espressioni facciali dei sospettati o l’estrema fedeltà alla Los Angeles dell’epoca, dalle strade ai cittadini) e che ha visto il tracollo di Team Bondi poco dopo l’uscita nel 2011. In questa versione rimasterizzata sono anche presenti i casi aggiuntivi, che portano il totale a 26 missioni, e i costumi usciti come DLC aggiuntivi all’epoca. Se volete saperne di più su questi aspetti che rendono L.A. Noire un gioco appassionante ed unico nel suo genere vi invitiamo a leggere anche la recensione per PlayStation 4 che potete trovare a questo indirizzo.
 
LA Noire 06.jpg


L.A. Noire in versione Nintendo Switch non è una mera copia della versione del 2011 ma una versione sviluppata appositamente per la console ibrida che ne sfrutta le caratteristiche principali a partire dall’HD Rumble che fornisce un valido supporto al giocatore durante la ricerca di indizi sul luogo del crimine. I comandi sullo schermo touch sono una simpatica aggiunta, ma l’impossibilità ad esempio di far correre il personaggio con questo metodo vi farà ben presto passare ai classici stick e pulsanti. Rockstar Games ha pensato di inserire anche i controlli tramite giroscopio, attivati di default dal sistema, che però risultano piuttosto imprecisi soprattutto nelle fasi di guida dove spesso vi ritroverete a sbattere contro altre auto o investire i poveri cittadini di Los Angeles. La vera novità è senza ombra di dubbio l’opportunità di giocare un titolo di questo spessore tecnico ovunque vogliate, a casa di amici oppure sul treno senza essere collegati ad un televisore.
La versione Nintendo Switch ovviamente non possiede lo splendore del 4K presente nelle console da casa più recenti ma la risoluzione arriva lo stesso a 1080p in modalità TV e scende a 720p in modalità portatile a rappresentare l’ottimo lavoro svolto da Rockstar Games che però non è riuscita ad eliminare totalmente alcuni difetti come il fastidioso pop-up dei grattacieli mentre sfrecciamo con le nostre auto oppure alcuni cali di framerate che vedono il detective Cole Phelps rallentare visibilmente quando è a piedi ed è circondato da molti elementi come passanti, macchine ed edifici.
 
LA Noire 02.jpg


Come riportato sul fronte della copertina della versione fisica, in maniera piuttosto invadente, per poter giocare a L.A. Noire su Nintendo Switch avrete obbligatoriamente bisogno di una SD card e una buona connessione internet per poter scaricare una grossa quantità di dati di gioco in quanto le limitate dimensioni della cartuccia non sono risultate sufficienti per poter inserire l’intero gioco.
Tanta carne al fuoco, ma per chi ha sia una PlayStation 4/Xbox One che uno Switch quale versione di L.A. Noire è meglio acquistare? A questa domanda non esiste una risposta definitiva; se i contenuti nelle due versioni sono gli stessi, a partire dal numero di casi e dagli extra presenti, la versione per console fissa sfrutta tutta la potenza grafica permettendo di arrivare fino ai 4K se possedete una PlayStation 4 Pro o una Xbox One X mentre la versione Nintendo Switch vi permette di sfruttare alcune delle peculiari caratteristiche della console ibrida come l’HD Rumble e la portabilità.
 
L.A. Noire è un titolo che non può mancare nella vostra collezione. Il lavoro svolto da Team Bondi ha prodotto un gioco in stile noir che nulla ha da invidiare a classici film hollywoodiani come “L.A. Confidential” oppure “Gli Intoccabili”.
La cura dei particolari è sicuramente uno degli aspetti che mi ha particolarmente colpita durante le sessioni di gameplay: l’aspetto delle strade, degli edifici, dei personaggi che appaiano durante gli spostamenti in auto e durante le indagini sono curati in un modo quasi maniacale rispecchiando l’epoca storica della Los Angeles del secondo dopo guerra.
In particolare modo sono rimasta affascinata dalle caratterizzazioni dei volti dei personaggi che spesse volte mi hanno riportato alla memoria qualche famoso attore visto in serie tv o in film del genere poliziesco, ma soprattutto dalle mimiche facciali e dalle espressioni quasi reali assunte dai personaggi durante gli interrogatori che permettono di intuire se stiano o meno mentendo alle domande dell’agente Cole.
Questa versione per Nintendo Switch non è un mero copia incolla dall’originale ma una nuova esperienza che integra le caratteristiche della console ibrida nel tentativo, in alcuni casi riuscito e in altri meno, di ricreare l’esperienza originale in una nuova rivisitazione portatile.
Proprio la possibilità di giocare dove volete risulta essere il principale motivo per acquistare questa versione. Se siete disposti a sorvolare su alcune pecche grafiche e a sborsare qualche euro in più il nostro consiglio è di non lasciatevela sfuggire.