Dopo un lungo decennio in cui CyberConnect 2 ci ha proposto dei picchiaduro tridimensionali ad alto tasso di spettacolarità, è giunto il momento per Bandai Namco di voltare pagina al brand di Naruto. Incaricata di sviluppare il nuovo gioco della saga, Soleil ci ha presentato Naruto to Boruto: Shinobi Striker per PlayStation 4, Xbox One e PC, un gioco di battaglie ninja acrobatiche. Il fine settimana appena conclusosi è stato occasione, per i possessori dell'ammiraglia Sony, di cimentarsi in una Closed Beta del titolo, alla quale anche noi abbiamo partecipato su gentile invito di Bandai Namco. Eccovi le nostre prime impressioni sul gioco e la descrizione di ciò che la prova aveva da offrire.
 
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La sensazione è stata fin da subito questa: Bandai Namco e Soleil ci vogliono riproporre, in salsa Naruto, ciò che abbiamo visto recentemente con Dragon Ball Xenoverse. Appena avviato il gioco ci viene chiesto di creare il nostro ninja, con un limitatissimo editor che nella beta non lasciava molto tempo alla personalizzazione, per poi venire proiettati in una hub realizzata su modello del Villaggio della Foglia. Da qui è possibile raggiungere una manciata di strutture, di cui solo 2 erano accessibili.
Nella prima, Kakashi ci assegnerà una missione tutorial per prendere confidenza con i comandi. Oltre ai movimenti basilari e ai salti semplici, è possibile camminare su qualsiasi superficie verticale, effettuare salti caricati con il Chakra per coprire maggiori distanze e lanciare kunai muniti di filo per aggrapparsi ad una parete evitando di precipitare. Ovviamente non mancano i Ninjutsu, assegnati ai tasti L1 e R1 che, al contrario della serie Ultimate Ninja Storm, non consumano alcuna barra del Chakra, bensì hanno un tempo di cooldown. Questo tempo può essere ridotto tenendo premuto il pulsante della tecnica che si vuole ricaricare in fretta, ma ciò comporta l'immobilità, e la conseguente vulnerabilità, del personaggio. Anche la Tecnica della Sostituzione è legata a questa meccanica, così come il lancio di oggetti ninja da distanza che, dopo una manciata di usi, dovranno essere anch'essi ricaricati. Colpendo gli avversari con i Jutsu e con gli attacchi fisici base o pesanti, viene a caricarsi la barra della Tecnica Suprema, un potente colpo che se mandato a segno risulta quasi letale. Per la difensiva, oltre alla Sostituzione, c'è la possibilità di pararsi tenendo premuto L2, e inclinando contemporaneamente l'analogico si può anche schivare verso quella direzione.
 
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Completato il tutorial, abbiamo potuto accedere al cuore della prova, ovvero la modalità Conquista la bandiera online. Dalla magione dell'Hokage è possibile cercare altri 7 giocatori per questa battaglia online 4vs4, ambientata, limitatamente alla beta, nella Foresta della Foglia. Nonostante ci fossero tante persone a gironzolare (inutilmente) per l'hub -causando anche un forte lag- trovarne altre 7 per giocare è stata una cosa davvero lunga, ma siamo fiduciosi del fatto che si tratta di problemi legati alla beta. Una volta iniziata la partita ci siamo ritrovati con la nostra squadra riunita vicino alla propria bandiera da difendere, e con quella avversaria pronta a fare altrettanto dalla parte opposta della mappa. L'obiettivo è quello di recuperare, entro 10 minuti, la bandiera della squadra avversaria e portarla nella propria base per ben 3 volte. È stato possibile impersonare il personaggio da noi creato con una manciata di moveset diversi tra cui scegliere (alcuni prediligevano l'attacco ravvicinato o a distanza, altri la difesa o la guarigione), oppure erano stati resi disponibili anche i noti personaggi del Team 7.
Ad ogni modo, i combattimenti si sono fatti percepire immediatamente come differenti rispetto a Ultimate Ninja Storm, molto meno frenetici, ma più ragionati e incentrati sul lavoro di squadra. Questo aspetto si è rivelato molto importante poiché le squadre che collaboravano meglio erano sempre quelle vincitrici. Divertente e interessante è il fatto che gli scontri si sviluppano anche in verticale, grazie alla già citata possibilità di camminare sulle pareti, andando così ad ampliare le possibilità di approccio alle varie situazioni che si vengono a creare durante la partita.
In caso di sconfitta di un giocatore non è tutto perduto: infatti, dopo pochi secondi, questi tornerà in gioco vicino alla base alleata. Ricordiamo, appunto, che l'obiettivo di questa modalità è catturare la bandiera, non sconfiggere i ninja avversari!
 
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Seppur la beta avesse molto poco in termini di contenuti da offrire, Naruto to Boruto: Shinobi Striker è parso immediatamente come un gioco dalle grandi potenzialità che ancora non ha mostrato tutti gli assi nella manica. Certo, il gameplay e i movimenti sono ancora un po' da limare in quanto a tratti legnosetti, così come una telecamera che spesso nelle camminate verticali non aiuta e un lock dei nemici non sempre efficace, ma la carne al fuoco sembra molto gustosa. A rendere le partite più interessanti nella versione completa faranno sicuramente la differenza le varie build del nostro ninja, che nella beta erano ovviamente limitate.
Paradossalmente ciò che ha colpito di più chi vi scrive è stata la grafica! Un netto passo avanti rispetto a quella di Ultimate Ninja Storm che, seppur molto simile alla serie animata, soffriva di un aliasing pazzesco che non è mai stato migliorato più di tanto. In Shinobi Striker, invece, la direzione artistica ha cambiato direzione, rivolgendosi all'opera originale di Masashi Kishimoto: il manga! Sembra davvero di muoversi all'interno di una illustrazione a colori del Sensei! Inoltre gli ambienti sono davvero curati, con molti più particolari di quanto ci si possa aspettare da questo tipo di produzioni tie-in.
 
 
In conclusione, Naruto to Boruto: Shinobi Striker di Bandai Namco e Soleil è un gioco dalle grandi potenzialità, ma che ha bisogno di ancora un po' di tempo per essere perfezionato a dovere. Ciò che la Closed Beta ci ha mostrato è un titolo fortemente incentrato sulla cooperazione tra 4 ninja in appassionanti sfide online, meno appariscenti, ma più ragionate rispetto agli Ultimate Ninja Storm. Degno di menzione è anche l'ottimo comparto artistico, ispirato non alla serie animata, ma a quella cartacea.