In attesa della recensione, che arriverà a brevissimo, vogliamo proporvi un focus sul lato artistico di Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno, nuovo lavoro di Level-5 pubblicato da Bandai Namco Entertainment.
 

Nel 2013 arrivò in Europa Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea, un jrpg che già prima dell’uscita attirò l’attenzione di moltissimi giocatori per via dei nomi coinvolti. Il gioco infatti era sviluppato da Level-5, team con alle spalle ottimi titoli, ma al progetto lavoravano anche mostri sacri come lo lo Studio Ghibli e Joe Hisaishi. Una volta arrivato sugli scaffali, Ni no Kuni non deluse le aspettative dei videogiocatori e questo ha creato parecchio hype quando Bandai Namco ne ha annunciato il seguito durante la PlayStation Experience 2015. Pur non avendo confermato la partnership con lo Studio Ghibli, Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno mantiene una continuità con il primo capitolo grazie al character design curato da Yoshiyuki Momose (ex dipendente dello studio che produce i lavori di Hayao Miyazaki e Isao Takahata) e la colonna sonora affidata nuovamente a Joe Hisaishi.
Nonostante la grafica sia 3D, il team ha lavorato duramente per ricreare l’aspetto e le animazioni di uno stile 2D, per farlo Level-5 è ricorsa alla tecnica del cel shading. Questo sistema ha il difetto che tende a rendere le immagini un po’ piatte, il gruppo guidato da Akihiro Hino ha quindi dovuto adottare alcune accortezze per giungere ad un buon risultato. È stato quindi svolto un lavoro di studio approfondito sulle luci e le ombre, con le seconde che riescono di conseguenza a dare maggiore realismo alle prime. Il team è stato attento a disegnare tutte le ombre, anche quelle degli oggetti più piccoli, riuscendo così a conferire a Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno un aspetto decisamente credibile. A differenza di Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea, nel seguito si è passati da un sistema di illuminazione “ fatto a mano” a uno digitale, così lo descrive Level-5. Le luci e le ombre non sono state le uniche caratteristiche che hanno subito uno studio approfondito, per avere l’effetto finale c’è stato anche un grande lavoro di ricerca sui materiali usati e la loro riproduzione.
 

Inutile fare però tanto lavoro su luci/ombre e materiali se poi l’ambiente che ci circonda non è curato, per questo ci si è ispirati anche a luoghi realmente esistenti. Per esempio parte della nostra avventura sarà ambientata a Goldpaw, una lussuosa città che sembra un paradiso per il gioco d’azzardo, e come base si è usata Taiwan. La scelta fatta è stata perfetta per dare l’idea di un’ambientazione orientale, anche grazie ai vicoli e i neon che li illuminano. Il risultato finale è di sicuro impatto arrivando a ricordare, in certe situazioni, le ambientazioni de La città incantata.
Come accennato in apertura, Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno non è stato sviluppato in collaborazione con lo Studio Ghibli, questa perdita però non ha impedito a Level-5 di affidare nuovamente la realizzazione dell’intera colonna a Joe Hisaishi, il compositore dietro alle musiche di tutti i film diretti da Hayao Miyazaki ma anche delle opere di Takeshi Kitano e vari anime. Hisaishi ha deciso di affidarsi a un’orchestra intera per tutta la colonna sonora, la scelta è ricaduta sulla Tokyo Philharmonic Orchestra, la più antica del Giappone e composta da ben 166 elementi.
A livello compositivo c’è stato un passo in avanti rispetto al primo Ni no Kuni, la musica infatti è stata resa più articolata e profonda ma non per questo più difficile da suonare. Particolare attenzione è stata posta nella fase di scrittura dello spartito, rispetto ai film infatti nei videogiochi la musica si ripete con una certa frequenza, Hisaishi ha quindi cercato di creare qualcosa che aiutasse a immergersi ancora di più nella storia. Hino, così come tutto il resto del team, ha dichiarato di essere decisamente soddisfatto del risultato finale.
 

Vi ricordiamo che Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno arriverà su PlayStation 4 e PC il prossimo 22 marzo anche in 2 edizioni per collezionisti (King's Edition e Prince's Edition), se invece siete interessati a comprarlo in digitale allora dovrete attendere il 23 marzo. In attesa della nostra recensione, vi invitiamo a rileggere l’anteprima e l’hands on, basato su una prova della versione pc.
Continuate a seguirci perchè prossimamente avremo pure una sorpresa legata al gioco.