Cosa succede agli oggetti smarriti? Beh, la risposta più ovvia è che siano destinati a restare dimenticati da qualche parte, ma forse la realtà è un'altra e la software house danese ThroughLine Games ha provato a raccontarla con un pizzico di magia tramite un'avventura grafica che per molti versi ricorda, non solo a livello visivo, il tipico stile dello Studio Ghibli.
 
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Immagina un luogo in cui vive tutto ciò che va perduto e dimenticato: vecchi giocattoli, lettere, calze. Le Forgotten Lands sono un luogo magico abitato dai Forgotlings, degli oggetti smarriti che vogliono essere ricordati.

Forgotton Anne è un'avventura cinematografica con una storia avvincente e platform e rompicapi. Tu sei Anne, una tutrice dell'ordine che deve cercare di fermare una ribellione che impedisce a lei e al suo maestro, Bonku, di tornare nel mondo degli umani...

Questa è l'introduzione di Forgotton Anne, gioco indie sviluppato dalla ThroughLine Games per PlayStation 4, Xbox One e PC, in cui il giocatore veste i panni di Anne, unico essere umano assieme al suo maestro Bonku, ad abitare in una strana città popolata dai Forgotlings, ovvero gli oggetti dimenticati o persi nel mondo degli uomini, che come per magia si animano e vengono risucchiati in quella che sembra essere una sorta di realtà parallela. Il sogno di Anne, di Bonku e dei Forgotlings è quello di poter tornare nuovamente al mondo reale e grazie alla capacità di Bonku di manipolare le anime sembra che finalmente tale sogno possa essere realizzato con il completamento dell'Ether Bridge, un misterioso ponte apparentemente in grado di consentire l'evasione dalla strana 'prigione' in cui tutti si sono ritrovati.

Ben presto, però, si comprende che l'ordine imposto da Bonku, di cui Anne è la tutrice (Enforcer) per mezzo dell'Arca, un bracciale in grado di distillare le anime dei Forgotlings, non è gradito a tutti, e a seguito di un'esplosione causata dai ribelli Anne inizia la sua avventura nella grande città dei Forgotlings, scoprendo che forse la realtà è più complessa di quello che ha sempre pensato, o, per meglio dire, le è sempre stato raccontato.
 
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Senza andare troppo oltre nella trama, va subito detto che, dal punto di vista narrativo Forgotton Anne è senza dubbio un'opera notevole, che non solo offre una storia originale e, come detto, molto simile alla 'favole' raccontate dalla Studio Ghibli, ma cerca di far entrare il giocatore all'interno di essa, ponendolo sin da subito davanti a scelte che, al di là delle conseguenze pratiche, presentano interessanti spunti riflessivi anche dal punto di vista etico/morale, giocando molto sul paradosso tra l'apparenza, spesso sviante, e la realtà che dietro di essa si cela. Ad accompagnare il giocatore in questo viaggio, poi, non vi unicamente la forte e risoluta Anne, ma anche un cast di supporto molto variegato, in cui, al di là di Bonku e del misterioso Mr Fig, i tantissimi Forgotlings che popolano la città degli oggetti perduti non mancano di partecipare al racconto corale, narrando ognuno un piccolo pezzo della fantasia onirica di cui fanno parte.

Con una storia del genere, ovviamente, il comparto grafico non poteva certo scadere nella banalità, ed ecco che Forgotton Anne, riproponendo un'idea recentemente percorsa anche da altri titoli indie, riesce a dimostrare abilmente che non è necessario essere per forza un tripla A per incantare il giocatore. In una realtà a 2 dimensioni e mezzo il magico mondo di Forgotton Anne prende infatti vita con disegni fatti a mano e animazioni, sempre frutto di lavoro 'artigianale', che riescono magistralmente a trasmettere, anche grazie alla presenza di numerose scene animate che si innestano senza soluzione continuità, l'idea non di giocare ad un videogioco, ma di osservare un anime (sempre chiaramente ispirato allo stile dello Studio Ghibli) in cui però è possibile controllare la protagonista.
 
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Insomma, se la storia è di ottima fattura, semplicemente superlativo per la sua originalità e qualità è quindi il comparto tecnico, che trova il suo naturale completamento nella magnifica colonna sonora interpretata dalla Copenhagen Philharmonic Orchestra, che segue passo passo le varie scene che si susseguono, e ben rende l'idea di come la ThroughLine Games si sia sforzata di curare al meglio ogni singolo dettaglio del gioco, ivi incluso l'ottimo doppiaggio (solo in inglese), che, pur dovendo scontare l'ovvia ristrettezza di fondi (stiamo parlando pur sempre di un titolo indie), riesce a dimostrare che a volte più che i soldi può fare la passione.

A questo punto, però, è lecito chiedersi che gioco sia Forgotton Anne? Ecco è un gioco un po' particolare, che si potrebbe sintetizzare come un avventura grafica in cui enigmi si fondano con alcuni (relativamente pochi) elementi propri del genere platform. Una fusione piuttosto riuscita con cui la ThroughLine Games ha cercato di prendere i pregi di entrambi i generi per ottenere un risultato finale in cui il giocatore, oltre ad doversi destreggiare per spostarsi, si trova spesso a volentieri a riflettere, senza però mai sconfinare in situazioni particolarmente frustranti. Forse nel complesso molti enigmi sono piuttosto semplici, ma probabilmente questa scelta è l'ovvia conseguenza della scelta di dare centralità alla storia, evitando così di frammentarla eccessivamente con continui 'blocchi' dovuti alla necessità di confrontarsi con problemi di difficile soluzione (anche se ripeto il gioco non manca di far riflettere).
 
 
In conclusione, se cercate un'avventura in grado di far sognare e rilassare Forgotton Anne è il titolo che fa al vostro caso, perché, pur non essendo molto lungo, anche se rigiocabile, vi farà fare un viaggio che vale la pena fare all'interno di mondo magico che, come detto, ricorda tanto le atmosfere del maestro Hayao Miyazaki.