Iniziamo anche quest'anno a parlare in modo massivo di giochi in scatola e lo facciamo analizzando le novità che potrete trovare e comprare all'ormai non così lontana Essen Spiel 2018, che si terrà dal 25 Ottobre al 28 Ottobre.

Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.


 

Reef

Reef


Reef cerca di cavalcare il successo che hanno avuto lo scorso anno giochi astratti come Azul e Sagrada, offrendo un gameplay semplice ma non banale. Anche in questo caso il gioco punta parecchio sull’aspetto grafico, veramente accattivante.

Il gameplay è molto semplice: davanti a voi avete una griglia 4x4 e il vostro obiettivo è farci crescere sopra del corallo di 4 colori diversi. Lo farete utilizzando delle carte, pescate tra le 3, se necessario 4, visibili. Le carte hanno due parti: la parte superiore mostra i pezzi che dovete posizionare usandola, la parte inferiore le combinazioni che potete conteggiare per fare punti, tenendo presente che la fila di corallo sarà sempre conteggiata come del colore del corallo più in alto e che nessuna potrà superare il quarto livello.

Nel vostro turno avete 2 opzioni:
1) scegliete una carta tra quelle disponibili e aggiungerla alla vostra mano
2) giocare una carta dalla vostra mano e usarla, piazzando prima i pezzi, poi verificando se la parte sotto vi garantisce dei punti.

Non è sempre detto che i colori che avete nella parte alta vi aiutino a fare punti, per cui dovrete pianificare con attenzione cosa fare.  

Aspettative 4/5
Immediato, rapido, facile da spiegare e non banale. E’ il tipo di giochi che mi piace e sono proprio curioso di provarlo. La mia paura è che fatichi a reggere sul lungo periodo, inoltre al contrario di Azul lo vedo più situazionale, visto che sono presenti solo 3 o 4 carte, e manca di quell’elemento di iterazione che vi permette di giocare sull’avversario. Rimane uno dei titoli che più attendo di provare e, temo, tornerò a Verona con una sua copia in macchina.
 
reef





 

Between Two Castles of Mad King Ludwig 

Between Two Castles of Mad King Ludwig

Non è difficile ipotizzare la genesi di Between Two Castles of Mad King Ludwig, l’idea è quella di unire due giochi di successo come Between Two Cities e The Castles of Mad King Ludwig

La meccanica di base è quella di Between Two Cities, ovvero si procede con un drafting di tasselli da cui ne sceglierete 2, uno da giocare nella citta alla vostra destra, uno in quella da sinistra. La particolarità del gioco è che la costruzione delle città è in collaborazione con i vostri vicini e che, a fine partita, il vostro punteggio sarà quello della città a voi confinante peggiore. Dovete cercare quindi di farle più bilanciate possibile, cosa che converrà anche al vostro vicino. 

Cosa è cambiato: prima di tutto la grafica è molto più bella e accattivante, così come è meglio studiata la confezione, che vi permette di accorciare il tempo di setup. Cambiano poi le regole di costruzione: sotterranei e giardini vi obbligheranno a pianificare per bene cosa scegliere. Sebbene siano un po’ diverse, le regole di punteggio ricordano quelle di The Castles of Mad King Ludwig, ovvero si basano principalmente sulla prossimità tra i vari tipi di stanza. Infine, in caso riusciate a piazzate 3 pezzi dello stesso tipo, avrete diritto a vari bonus, come tasselli speciali extra, carte bonus e altre opportunità per fare punti. 
 
Aspettative: 3/5
L’idea è bella e sembra anche essere stata portata avanti in modo diligente e con una innegabile cura. Credo che il gioco sarà divertente da giocare, eppure ho 2 perplessità: Between Two Cities aveva il grandissimo pregio di essere immediato e semplice da spiegare, ma qui le cose si fanno un po’ più complicate e, quindi, oltre ad aumentare il tempo di spiegazione, aumenterà anche il tempo di discussione fra i giocatori per trovare il piazzamento ideale. Sempre in Between Two Cities il calcolo del punteggio alla fine era il momento meno divertente e ci si metteva un po’, ma qui in questa nuova versione le cose si fanno ancora più complicate e non di poco. Da The Castles of Mad King Ludwig è stata invece tolta la parte più strategica e che amo di più, ovvero la gestione dei soldi e del mercato delle stanze.
Per farla breve: credo che mi terrò i giochi originali e non comprerò questo nuovo e sicuramente ben pensato mash-up, anche se sarò felicissimo di giocarlo se mi verrà proposto. 
 
 
Between Two Castles of Mad King Ludwig 2






Fonti consultate: Boardgamegeek