La Playstation Vita non è certamente stata una delle console più fortunate, ma fra i diversi motivi che possono aver impedito alla portatile Sony di decollare bisogna ammettere che il suo parco titoli non è certamente fra i primi. Tralasciando i giochi first-party, la cui validità è stata riconosciuta al punto da vederne dei porting su Playstation 4, se c’è un genere che ha davvero dato il massimo su Vita è senza dubbio quello dei dungeon crawler.
 
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Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk è una riedizione migliorata ed espansa dell’omonimo titolo uscito originariamente nel solo Giappone come esclusiva per Playstation Vita e, adesso, riproposto anche su Playstation 4 e Nintendo Switch. Nippon Ichi Software è nota per i propri giochi di ruolo, assurdamente esagerati e stravaganti, ma avrà saputo proporre qualcosa di valido e caratteristico o si sarà limitata a cavalcare l’onda dei dungeon crawler?

La maga Dronya e il suo esercito di marionette si accingono ad esplorare gli intricati corridoi del misterioso labirinto...cosa si nasconderà al suo interno?


Nella isolata e tranquilla cittadina di Refrain si narra che, nelle profondità del pozzo di Khefna, vi sia un intricato labirinto, totalmente pervaso di un miasma velenoso, al cui interno giacciono preziosi tesori e feroci mostri. Nessuno che vi sia avventurato all'interno del labirinto è mai tornato vivo per raccontare cosa vi fosse al suo interno, nessuno tranne uno ed esiste un libro scritto proprio da lui: il Tractatus de Monstrum.
 
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L'avido e ricco sindaco di Refrain, incuriosito dalle leggende, chiede aiuto alla famosa strega Baba Yaga per fare luce sul mistero del labirinto e, in particolare, sui tesori che esso nasconde. A rispondere al suo appello si presenterà Dronya, accompagnata dalla giovane apprendista Luca e, in possesso del libro vivente Tractatus de Monstrum, le due inizieranno ad esplorare il labirinto utilizzando delle marionette magiche per ovviare il problema del miasma velenoso. Avanzando nella storia verrà fatta luce sulla natura del labirinto, sui diversi protagonisti con cui si entrerà in contatto e sui loro obiettivi.
 
A differenza della maggior parte dei dungeon crawler, i quali si limitano a fornire un pretesto per mandare il giocatore ad esplorare, Labyrinth of Refrain cerca di porre maggiore attenzione sulla storia e sui suoi personaggi, proponendo misteri e sottotrame, interne ed esterne al labirinto, il tutto ovviamente condito con la tipica comicità e stravaganza di Nippon Ichi Software. I risultati di questo approccio sono purtroppo altalenanti, questo principalmente a causa di una narrazione troppo frammentata e con la tendenza a perdersi dietro eventi scollegati dalla trama principale, cosa che rende la narrazione lenta e poco incisiva.
 
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Per avanzare nella storia sarà necessario trovare, scoprire o ottenere determinati oggetti, abilità, personaggi o informazioni, tuttavia troppo spesso ad una lunga ed intricata esplorazione (anzi, serie di esplorazioni) corrisponde un evento corto e magari poco rilevante ai fini della trama principale.

Se nella storia Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk non riesce a brillare particolarmente, dal punto di vista del gameplay invece si rivela uno dei migliori dungeon crawler presenti su console. Dalla solida base dei dungeon crawler classici, NIS aggiunge, innova ed esalta molte delle sue meccaniche, riuscendo a costruire un battle system efficace e profondo, senza risultare eccessivamente intricato o complesso. Invece del classico party da 5-6 elementi, in Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk si sceglieranno cinque Coven da riempire con i propri personaggi. Le coven sono gruppi dalla capienza variabile i cui membri beneficeranno di eventuali boost, a seconda della posizione interna, e otterranno abilità speciali.
 
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Notare che molte coven differenziano i personaggi in campo da quelli di supporto (sebbene sia sempre possibile scambiarli anche durante le esplorazioni o i combattimenti) dunque non solo sarà più semplice far salire di livello personaggi più deboli, ma sarà anche possibile variare il proprio stile in corso d'opera; da non dimenticare inoltre la possibilità di avere più di un personaggio in campo per coven, cosa che permette di superare il limite di cinque guerrieri in battaglia contemporaneamente.
 
Sebbene vi siano delle  restrizioni nell'inserimento dei personaggi  belle  coven, è innegabile che la castruzione del party risulta molto meno lineare (e molto più interessante) rispetto ad altri esponenti del genere, permettendo ai giocatori di variare fortemente il proprio stile di gioco senza essere costretti a creare (e far crescere) una valanga di personaggi o dover uscire e rientrare nei dungeon una volta accortisi che le strategie dei nemici sono cambiate.
 
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Le interessanti novità offerte da Nippon Ichi Software non si limitano al battle system, anche l'esplorazione infatti risulterà molto più interessante del semplice avanzare nel buio: il giocatore avrà accesso ad un sempre maggiore numero di abilità speciali da utilizzare fuori (o dentro) gli scontri per aiutarsi nell'esplorazione: la possibilità (che si trasformerà ben presto in necessità) di sfondare muri per
avanzare più velocemente o trovare stanze segrete è solo una delle tante interazioni atipiche che il giocatore potrà usare per migliorare la propria permanenza nel labirinto.
 
Dal punto di vista grafico, Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk, nonostante la mano di Takehito Arada renda tutto piú colorato e Disgaiaeggiante, rientra nella media del genere e per questo farà certamente storcere il naso a chi non è abituato alla minimalità di questa tipologia di giochi.
 
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Anche il comparto audio è in pieno stile Nippon Ichi Software, con un Tempei Sato che svolge bene il suo lavoro, ma che dopo tutte le colonne sonore composte per la casa difficilmente riuscirà a stupire i fan più affezionati, sebbene riesca senza problemi a farli  sentire a casa.

GIUDIZIO FINALE

Dopo tanti dungeon crawler molto simili fra loro, differenziati  giusto dallo stile estetico e da una manciata di buone idee, Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk è una ventata d'aria fresca per il genere e, con le sue numerose meccaniche introdotte sapientemente un poco alla volta, riesce a rinnovarlo senza stravolgerlo.
La narrazione poco incisiva e la minimalità tipica dei dungeon crawler potrebbero scoraggiare i giocatori meno avvezzi al genere, ma tutti coloro a cui piace perdersi nell'esplorazione di intricati labirinti troveranno in Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk un esponente davvero valido.

Gioco testato su Playstation 4.