Un prodotto appartenente al vasto universo di Dragon Ball che non è mai arrivato in Occidente è il cabinato di Dragon Ball Heroes. Comparso per la prima volta nelle sale giochi giapponesi l'11 novembre 2010, il gioco combinava la collezione di carte fisiche, rappresentanti personaggi provenienti da qualunque medium di Dragon Ball, con delle missioni su schermo in cui queste carte guadagnavano il ruolo di combattenti del proprio team. La popolarità di questo gioco, sviluppato da Dimps per Bandai Namco, crebbe rapidamente, fino a raggiungere ben 36 espansioni di carte nel 2016. Il 17 novembre di quell'anno ricevette anche un corposo update e venne ribattezzato in Super Dragon Ball Heroes. Di questo vennero poi realizzati manga e anime promozionali, così come 3 videogiochi porting per Nintendo 3DS, ma nulla di tutto ciò venne mai rilasciato al di fuori del territorio nipponico. Almeno fino al 5 aprile scorso, quando Super Dragon Ball Heroes: World Mission, porting per Nintendo Switch e PC, è stato distribuito in tutto il mondo.
 
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Le partite a Super Dragon Ball Heroes iniziano con la selezione di 7 carte che vanno a comporre il mazzo del giocatore. Le carte sono suddivise in 4 categorie: gli Eroi sono i personaggi bilanciati, gli Elite sono molto rapidi, i Berserk hanno una potenza al di sopra della media e gli Speciali non lottano, ma hanno delle abilità molto potenti. Ciascuna carta ha 3 valori di base -la salute, la potenza e la guardia- e diverse abilità passive o attive. In generale, esistono carte che sono o bilanciate o che hanno uno dei 3 valori molto più potente e due molto più scarsi. A inizio partita si dovranno schierare i 7 personaggi selezionati e la somma della loro salute corrisponderà a quella del giocatore stesso: al contrario di Magic o Yu-Gi-Oh!, quindi, gli sfidanti non partono con lo stesso numero di punti vita. Per azzerare i punti vita avversari si ha a disposizione un totale di 5 round (solo nei casi più disperati arriverete a quello finale), all'inizio di ognuno dei quali si dovrà decidere lo schieramento sulle varie linee dei 7 personaggi. Le 3 linee di avanguardia consentono ai personaggi di entrare in combattimento a prezzo di una certa quantità di vigore, quella della retroguardia, invece, permette il recupero di tale risorsa. Per ogni personaggio in avanguardia vengono aggiunti dei punti alla forza di combattimento del team e, al netto di buff e dubuff, la squadra che ne ha accumulata di più inizia l'attacco per prima. Ogni attacco è accompagnato da un essenziale quick time event (QTE) in cui i due contendenti devono fermare la barra dell'Indicatore Carica (IC) il più vicino possibile al massimo consentito. Esistono abilità che aumento o riducono la difficolta del QTE della IC, e non sono affatto da sottovalutare nelle partite di alto livello! Se l'attaccante otterrà la vittoria avrà la possibilità di sferrare un altro colpo o un attacco speciale, mentre invece se sarà il difensore a riuscire nell'impresa impedirà tutto ciò. Per poter lanciare un attacco speciale è però necessario aver accumulato Energia Eroe, di cui si ottiene un'unità ogni 3000 punti di forza combattiva del team accumulata prima dello scontro. Conclusasi la fase di attacco di un team, sarà il turno di quello avversario, e alla fine di questo si innescheranno delle abilità attive che, a fronte della risoluzione di determinati QTE, garantiscono l'inflizione di danni aggiuntivi e che talvolta salvano il giocatore in extremis. Che si tratti di affettare il nemico, sparare una Kamehameha, caricare una Genkidama o colpire con un Pugno del Drago, il giocatore dovrà risolvere i semplici QTE con l'uso del touch screen o dell'analogico su Switch, o con il mouse su PC. Purtroppo la resa dei QTE, per quanto il più fedele possibile, non rende bene come in sala giochi dove bisogna muovere le carte fisiche dei personaggi. Da non sottovalutare anche l'importanza del nostro robottino personale, che potremo sfruttare una sola volta a partita tramite uno dei moduli ottenuti alla fine di ognuna di esse.
 
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Ma, a proposito di carte, come si ottengono nel gioco dato che nella realtà vanno comprate fisiche tramite bustine e distributori? Molto semplicemente, all'inizio ci viene fornito un mazzo gratuitamente e poi, al termine di ogni scontro, potremmo ottenere come ricompensa dei biglietti gacha di due tipi, uno normale di colore blu e uno raro di colore oro. Nel negozio in-game è possibile utilizzare questi biglietti per ottenere carte di varie espansioni: con quello normale si ottiene una carta qualsiasi dell'espansione selezionata, mentre con quello oro solo carte da una certa rarità in su. No, non ci sono microtransazioni se ve lo state chiedendo. Se si ottengono carte doppie, queste vengono automaticamente scambiate con dei frammenti di biglietto. Ogni 10 frammenti si può ottenere un biglietto normale, mentre con 50 frammenti un biglietto raro. È un po' un peccato che non ci sia la possibilità di accumulare carte doppie per poterle scambiare con gli amici. Le espansioni e le carte promozionali presenti all'interno del gioco sono 1161 e provengono da tutte le espansioni rilasciate dall'aggiornamento del cabinato del 2016 fino alla Universe Mission 2. Secondo un recente teaser potrebbero essere in arrivo a breve anche le Universe Mission 3-4-5! Tra l'altro è anche possibile far crescere una propria carta avatar di cui sceglieremo nome, razza e poteri.
Nel negozio si possono anche acquistare con la moneta di gioco, gli Zeni, degli equipaggiamenti per le carte del nostro mazzo o degli adesivi per creare carte personalizzate. Questo aspetto è piuttosto approfondito e c'è davvero uno spazio di manovra molto ampio nella realizzazione di carte e missioni personalizzate, con queste ultime condivisibili anche online. 
 
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Super Dragon Ball Heroes: World Mission presenta una modalità storia del tutto originale, non presente nei cabinati nipponici, ma che non brilla per creatività narrativa. È comunque piuttosto longeva, offre diversi elementi secondari e sarà qui possibile utilizzare le carte potenziate dagli equipaggiamenti, proibiti nelle altre modalità. Oltre a ciò, l'altra modalità principale è quella arcade, che raccoglie tutti gli archi narrativi del cabinato relativi alle espansioni sopra citate. La mole di contenuti è anche qui enorme e molto probabilmente verrà ampliata a breve, dato che l'arco del Pianeta Prigione si conclude solo con la Universe Mission 5 e difficilmente verrà lasciato incompiuto. Le altre modalità di gioco presenti sono il torneo, le sfide tutorial, le battaglie in locale e online, sia amichevoli che classificate. 
Il livello di sfida mi è sembrato adeguato a tutti i palati, ci sono schemi di missioni più difficili e altri più facili, ma la cosa più importante è sempre affrontarle con un mazzo che abbia un'adeguata strategia...e ovviamente avere anche un pizzico di fortuna! Si tratta comunque di un gioco molto più profondo di quello che può apparire inizialmente, e anche dopo diverse ore di gioco ci sono delle meccaniche che si fa ancora fatica ad apprendere. Alla fine sa comunque offrire delle soddisfazioni quando si battono dei boss molto ostici, soprattutto se per farlo si sono utilizzati i propri personaggi preferiti tra gli oltre 350 proposti dal gioco, provenienti da tutte le serie, i film, gli speciali e altri videogiochi del brand.
 
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Sul fronte tecnico qualche dubbio rimane: essendo un porting, il gioco riprende pari pari i modelli del cabinato (davvero tanti a dir la verità), che non brillano per mole poligonale e varietà di animazioni. Risulta anche fastidiosa l'assenza di un tasto skip per le numerose scene che si è obbligati a vedere ogni volta durante la partita, così come non si può mutare la voce di Trunks che commenta in continuazione ciò che accade su schermo, fastidiosissimo sul lungo periodo! Sono però cose facilmente patchabili e vedendo che in molti se ne lamentano si spera vengano presi provvedimenti quanto prima. Le musiche non sono niente male e sicuramente vi rimarranno impresse nell'orecchio per un bel po'. Per quanto riguarda la traduzione italiana, sembra essere stata fatte da due team differenti: a quello più competente sono state affidate le linee di dialogo delle cutscene, che infatti filano lisce, mentre ad un altro team meno abile (o forse a Google traduttore) sono state affidate le linee relative alle meccaniche di gioco e le descrizioni delle carte. Queste ultime hanno delle traduzioni che a volte costringono a rileggere un paio di volte la carta per capire il senso del suo effetto, per non parlare delle frasi e dei nomi che compaiono durante le partite, come Modo Gelo a traduzione di Freeze Mode, un'abilità della Kaiohshin del Tempo che ovviamente non congela l'avversario con del ghiaccio, ma ne blocca il tempo (ZA WARUDO!!!) per colpirlo durante l'immobilità.
 
 
Super Dragon Ball Heroes: World Mission di Bandai Namco e Dimps è un prodotto ricco di fanservice (quello fatto bene!) e molto più profondo di quello che può apparire inizialmente. Si tratta di un porting da un cabinato realizzato nella maniera più fedele possibile, seppur con qualche compromesso. Da premiare la scelta di non infarcirlo di microtransazioni e, anzi, di rilasciare nuovi contenuti sul lungo periodo. I fan di Dragon Ball e dei card game strategici avranno tantissime ore di divertimento davanti. Unica richiesta: inserite il tasto skip e la possibilità di mutare il commentatore!