Secondo Ubisoft, il modo migliore per avvicinarsi ai diversi punti di vista politici in giochi come The Division 2 ed altri titoli di Tom Clancy è mostrare "una visione della vita a trecentosessanta gradi" e lasciare che il giocatore si faccia le sue idee in merito.
 
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In un blog post in stile Q&A nel sito di Ubisoft New, il vice presidente della sezione editoriale, Tommy Francois ha detto che la compagnia vuole “presentare tutti i punti di vista e le prospettive” in tutti i giochi futuri. Il post è interessante e vale la pena d'essere letto. Ma adesso, vediamo solo i punti più salienti.
Al giorno d'oggi molti giochi possono essere erroneamente accusati di presentare un punto di vista o di essere giudicati parziali. Quando gli è stato chiesto se ci sono confini che Ubisoft non deve oltrepassare quando si presentano certe visioni politiche, Francois ha risposto dicendo:
"Noi crediamo che i giocatori dovrebbero poter andare nel mondo dei giochi, avere quante più esperienza differenti desiderano, sperimentare tutti i punti di vista politici che vogliono, e lo stesso vale per le religioni … devono insomma sperimentare quante più fantasie differenti vogliono."
Francois ha detto quanto i giochi Ubisoft non sono affatto politici dicendo che Ubisoft mira a:
"(omissis) dare ai giocatori tutte le informazioni che noi (la Ubisoft) possiamo, per poi lasciare che loro scelgano quale parte dei mondi dei nostri giochi vogliono esplorare. Noi vogliamo che loro decidano quello che vogliono, cosa non gli piace, e se e come cambiare le loro idee a proposito del modo in cui hanno giocato basandosi su quelle informazioni. E' molta libertà per i giocatori."
I videogiochi sono strutturati per dare ai giocatori la capacità di fare le proprie scelte. Sono come una scatola per la sabbia dove il giocatore può controllare un personaggio e interagire con l'ambiente. Naturalmente, spesso i giochi posso aggiungere conseguenze a queste azioni.
Secondo Francois, un giocatore in un gioco è più di un attore con questi sistemi a sua disposizione. I designer di videogiochi di strategia si preoccupano di offrire al giocatore "una visione di vita a trecentosessanta gradi”. In altre parole gli danno una completa visione della situazione. Questo lo aiuta a formarsi una loro opinione piuttosto che accettare soltanto quello che Ubisoft dà loro. Mostrare entrambe le parti è il solo modo per comprendere la storia.
"Se il mio gioco fosse ambientato durante il conflitto del Vietnam,noi vorremmo i Viet Minh, i Viet Cong … in pratica il punto di vista di tutti. E questo si ricollega al far sì che le persone si formino le loro opinioni e alla nostra abilità di creare giochi più maturi dalle molte sfaccettature, bianchi o neri che si sia."
Francois afferma, “Noi non vogliamo che loro (i giocatori) siano apolitici. Vogliamo che loro includano più temi politici di modo che i giocatori sperimentino molteplici punti di vista, imparino da essi, li sensibilizzi e li condividano.
Questo è qualcosa che potremmo vedere nel prossimo Watch Dogs Legion che permetterà ai giocatori di prendere controllo di qualunque NPC (Not Playing Character) a Londra facendogli vedere tutti gli aspetti della vita nella città.

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