Level-5 è sempre stata una software house che ha cercato di proporre idee alternative e visioni piuttosto diverse su determinati generi e dopo averla vista all'opera sulle saghe di Ni no Kuni e Yo-kai Watch quest'anno ci propone Snack World, un gdr piuttosto atipico in certe meccaniche riservate al suo genere, ma questa unicità avrà pagato ancora una volta? Scopritelo nella nostra recensione!
 
Snack World recensione

La trama di Snack World prende il via nell'utopico regno di Tutti Frutti, dove il nostro avatar (creato tramite un non così vasto tool di creazione) si risveglierà in una locanda, portato lì dalla proprietaria dopo essere svenuto in giro per le lande del regno, quest'ultima, appresa la nostra propensione all'avventura, ci suggerirà di visitare il re per un incarico ufficiale, quest'ultimo purtroppo non farà altro che assegnarci richieste della sua adorata figlia, la principessa Melonia, trasformando la maggior parte del gioco in una caccia per tentare di soddisfare i suoi capricci; per essere pronti al peggio nelle nostre esplorazioni verremo reindirizzati all'addestramento del Comandante Macho-donia, un'adorabile ragazzina che si rivelerà dopo poco una spietata macchina da guerra pronta a "motivarci" con la sua fida gatling (chi bazzica nel panorama anime/manga non potrà non notare la somiglianza con Tanya Von Degurechaff), inoltre faremo la conoscenza di un'altro gruppo di avventurieri, capitanati dal super entusiasta Chup, che si offrirà di aiutarci nelle nostre scorribande alla ricerca dei regali per la capricciosa principessa.
 
cocco pls

Alla base del gameplay, Snack World si presenta come un tipico dungeon crawler, si accettano missioni, si massacrano orde di mostri e si ottiene loot, molti aspetti di questo processo sono stati tuttavia alterati, in meglio o in peggio.
In primis non saremo legati all'uso di una sola arma, chiamate nel gioco Jare, ma potremmo portarne con noi circa 6 fin dal principio, ognuna adatta all'eliminazione di un tipo particolare di mostri e con il suo specifico moveset e la sua mossa speciale, ci sarà inoltre possibile essere accompagnati sia da npc scelti prima di partire sia dai cosiddetti Snack, mostri che, dopo essere stati sconfitti, accetteranno di aiutarci, questi ultimi si suddivideranno in due categorie: quelli attivi, che ci supporteranno come compagni al nostro fianco, e quelli passivi, richiamabili dopo aver riempito un'apposita barra e che sostituiranno il nostro personaggio per un determinato periodo di tempo, dando sfogo ad un parco mosse devastante.
Purtroppo questo è quanto di positivo c'è da dire sul gameplay, in quanto da qui in poi iniziano le note dolenti, in primis le nostre Jare sono dotate di un sistema di stamina che non ci permetterà di attaccare quanto vogliamo e ci costringerà ad aspettare per un tot di tempo dopo aver scagliato parecchi fendenti, scelta che troviamo totalmente insensata per un genere come il dungeon crawler, ciò va inoltre unito al fatto che il combat system risulta piuttosto legnoso, in quanto certi attacchi risulteranno inutilmente lenti e la transizione tra un'arma e l'altra non proprio fluida; in secondo luogo l'ottenimento degli Snack è totalmente randomico, non esistono veri e propri criteri, va completamente a fortuna, ciò li rende una meccanica quasi di nicchia, se non inesistente.
Il difetto più grosso del titolo tuttavia risiede proprio in una delle meccaniche più importanti del genere: il loot, generalmente in un dungeon crawler si è abituati ad ottenere tonnellate di armi ed armature ed a ritrovarsi con l'inventario pieno dopo ogni dungeon, Snack World adotta tuttavia una formula particolare che ci porterà ad ottenere nei dungeon non tutto questo ben di dio ma semplicemente materiali da crafting che useremo noi stessi per creare il nostro equipaggiamento, se sulla carta questa può sembrare un'idea interessante, in pratica non lo è, poiché la quantità di materiali ottenuta sarà davvero minima e spesso passeranno anche 2 o 3 dungeon prima che sia possibile craftare un singolo pezzo di equipaggiamento (o rafforzare un'arma), questo processo è minato ancora di più dal fatto che alla fine di ogni dungeon riceveremo degli scrigni in base alle nostre performance ed indovinate cosa ci sarà nei suddetti? Esatto, altri materiali da crafting, per chi bazzica nel genere da ormai tanto tempo è veramente demotivante ottenere delle cose che in altri giochi si otterrebero nella normalità, non fraintendeteci, vi è anche la possibilità di ottenere un'arma da certe missioni, ma quest'ultima è bollata come "mega-premio" e richiederà ancora una volta una buona dose di fortuna per essere ottenuta.
Altra bacchettata va data alla gestione piuttosto randomica dei requisiti di livello, ci siamo infatti trovati spesso ad affrontare dungeon tre/quattro livelli più alti del nostro livello attuale, sia ad avere picchi di difficoltà con dungeon del nostro stesso livello, cosa che destabilizza e non fa ben capire quando sia il caso di farmare e quando no.
 
ambientazioni

Se c'é una cosa che Snack World azzecca in pieno è l'ironia, il gioco permea di spirito goliardico già a partire dalla canzone utilizzata nel filmato di apertura che, esattamente come il resto del gioco, è completamente doppiata in italiano, questo aiuta perlomeno ad immedesimarsi nell'azione e nel proprio personaggio, il titolo non perde occasione di fare sia ironia in modo innocente sia sbilanciarsi in accenni sessuali e scherzi sulle funzioni corporali (utilizzare la cacca di un calamaro come crema per il viso? Il gioco non ha paura di dirlo), cosa che lo rende veramente adatto a tutte le età; d'altro canto l'aspetto tecnico risulta altalenante, sbizzarrendosi nel design dei mostri e nei vestiti dei personaggi, ma cascando un po' nel banale per quanto riguarda le ambientazioni, stesso discorso vale per il framerate, ancorato a 30fps nei dungeon (sia in fisso che in portatile) ma che tende a calare quando la visuale viene spostata per gli scontri con i boss.
Il netcode si presenta piuttosto stabile perlomeno quando si gioca con giocatori europei, il vero problema sta tuttavia nel trovarli, in quanto le lobby online, già a pochi giorni dal lancio, erano quasi totalmente desolate.
 
 
Snack World è un titolo che ci ha lasciato alquanto interdetti, da un lato abbiamo infatti una storia che non si prende troppo sul serio e trasuda ironia di ogni genere da tutti i pori, proponendo al contempo idee interessanti, dall'altra un gioco che fatica a reggersi su quelle stesse idee che risultano inadatte al genere di appartenenza, scardinandone fin troppo le fondamenta a meno che non si decida di scendere a patti con la visione di Level-5, visione che tuttavia non condividiamo in pieno.