Dopo la nostra prima impressione del mese scorso sulla demo di Trials of Mana abbiamo passato un bel po' di ore sul titolo Square Enix e tra qualche conferma e qualche sorpresa siamo ora finalmente pronti a dare il verdetto finale al titolo

Trials of Mana

Per quanto li abbiamo già menzionati in fase di anteprima, scriveremo comunque alcuni dettagli base del titolo: la trama dell'universo di Trials of Mana vede la cosiddetta Dea del Mana trasformata in un albero a seguito delle numerose battaglie combattute per difendere il mondo dall'oscurità degli otto Benevodon, sigillandoli in altrettante pietre grazie alla sua spada, tuttavia i seguaci dei malvagi non demordono e decidono di marciare in guerra per liberare i loro padroni, causando il deperimento dell'albero della dea, starà quindi nelle mani di Duran, Angela, Charlotte, Kevin, Hawkeye e Riesz, sei avventurieri scelti dal destino, estrarre la sacra spada, riportare in vita la dea e distruggere ancora una volta la minaccia dei Benevodon.
La trama che vivremo dipenderà dalla scelta iniziale del party, infatti tra i sei eroi potremo sceglierne uno come principale (che determinerà il filone narrativo) e due come alleati, che si uniranno a lui poco dopo l'inizio dell'avventura.
 
Charlotte

La struttura del gameplay alla base del gioco è estremamente semplice e ricorda molto i giochi di ruolo classici, durante le nostre scorribande non dovremo far altro che attraversare dungeon di ogni genere per arrivare dal punto A al punto B (raccogliendo tesori, eliminado nemici ed aprendo scrigni sul percorso), parlare con agli abitanti del regno per far proseguire la trama e rifornirci di nuovo equipaggiamento nelle varie città, il sistema di combattimento è in tempo reale e con una transizione istantanea dall'esplorazione al combattimento (una volta ingaggiati i nemici infatti una piccola area verrà delimitata da un cerchio per indicare l'arena), quest'ultimo non sarà molto complicato, avremo infatti un tasto delegato all'attacco leggero, uno all'attaco pesante, uno all'uso delle abilità e le magie ed un'altro per i colpi speciali, eseguibili una volta riempita una tacca di un'apposita barra.
Se da un lato però abbiamo davvero tanti classicismi del genere (vedi la formula città nuova=equipaggiamento automaticamente migliore di quello che abbiamo) dall'altro abbiamo un sistema di progressione dei personaggi davvero interessante, ogni volta che saliremo di livello guadagneremo un cosiddetto "training point" da allocare in una delle cinque categorie disponibili, ogni due punti spesi in una categoria ci ricompenseranno con una nuova abilità (passiva oppure attiva) oltre ad un aumento delle statistiche, una volta raggiunto un determinato livello potremmo inoltre cambiare la classe dei nostri personaggi, specializzandoli in un determinato campo; a tutto questo si aggiungono infine le cosiddette "Chain Ability", abilità passive particolarmente potenti che potranno essere utilizzate da qualsiasi personaggio, queste ultime si otterrano o spendendo punti in una categoria oppure parlando con degli abitanti insospettabili e risolvendo i loro problemi, tuttavia se da una parte questo è un modo originale per introdurre le subquest, dall'altro non vi è nessun indizio visivo che mostri quali abitanti le possono conferire, cosa che farà scaturire un forsennato corri corri per parlare con ogni singolo abitante sulla mappa, senza prestare attenzione alle loro conversazioni.
 
Level up

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico siamo su livelli altalenanti, se da un lato infatti il gioco gira perfettamente a 60fps su console ed i modelli di personaggi e nemici sono ben curati, non si può dire lo stesso delle ambientazioni, che risultano scialbe ed alquanto anonime.
Sul fronte della durata siamo su ottimi livelli, ogni avventura ci porterà via circa 25 ore, consentendoci di giocare, se volessimo, anche solo una di esse, in quanto ogni finale è autoconclusivo e non influisce sugli altri.
 
 
Trials of Mana non è chiaramente un prodotto per tutti, nonostante ci siano alcuni spunti di gameplay interessanti, per la maggior parte del tempo si presenta come un gioco di ruolo molto classico a cui è stato fatto un lifting modernizzante, tuttavia è proprio questo il suo punto di forza; per chi è cresciuto con i giochi di ruolo della generazione odierna, a pane, Persona 5 e NieR Automata, potrebbe far storcere il naso, tuttavia per chi cercasse un'esperienza più semplice e senza troppo impegno nella trama, questo titolo è sicuramente ciò che fa per lui.