L’amore è il re dei sentimenti: complesso e sfuggevole, capace di nascere per mille motivi e di manifestarsi in altrettante forme. L’amore è il re perché ci scombussola e ci governa, l’amore ha la forza di scatenare e amplificare le nostre emozioni, sa renderci euforici per un semplice sorriso o depressi per uno sguardo sbagliato. L’amore è il motore primo della vita di ognuno di noi: è ciò che ci da la forza di andare avanti, è la corrente che ci spinge verso il domani e non importa se tale percorso ci condurrà in luoghi bui perché, se ad attenderci ci sarà la persona giusta, ne sarà valsa la pena.
 
Haven recensione ps4

La potenza narrativa che può nascere dall’amore è immensa e questo gli scrittori/sceneggiatori lo sanno bene, non è un caso infatti se l’amore è il sentimento più usato per motivare storie e personaggi, tuttavia questo risulta più vero per film o libri che non per videogiochi. Le storie nei giochi sono tendenzialmente “più action” e devono intrattenere per molto più delle sole 2 ore del film, questi aspetti unici del media portano le storie d’amore a mischiarsi con altre tematiche e a passare in secondo piano. L’amore non è quasi mai la base, ma più uno strumento usato per accrescere il pathos.

Una volta tanto, l'amore è il centro delle vicende e non uno strumento per rendere le cose più emozionali.

The Game Bakers, piccola software house francese, si è fatta carico dell’arduo compito di costruire un gioco dove l’amore è al centro di tutto, ma per una volta tanto non è una immatura coppia in divenire ad essere al centro degli eventi bensì due ‘giovani adulti’ che hanno già fatto la loro scelta e sono ben consci dei propri sentimenti. Un amore maturo e credibile fra una coppia di personaggi decisamente simpatici e profondi che riescono (quasi) da soli a tenere in piedi la totalità della storia. Senza bisogno di ricorrere a particolari espedienti esterni, Yu e Kay riescono a rendere godibile ogni momento del gioco grazie alla loro genuina sintonia, la quale cattura e coinvolge il giocatore portandolo ad appassionarsi sempre di più alla sorte dei due innamorati e a voler vedere come si evolvono e concludono gli eventi a loro collegati.
 
Haven recensione ps4

Tutto quello che c’è da sapere sull’universo di Haven, dalle sue bizzarre leggi della fisica fino all’organizzazione politica della società, lo si scopre tramite i dialoghi di Yu e Kay, i quali non sono mai particolarmente lunghi ma sempre chiari nei loro contenuti e, soprattutto, geniali nella loro esposizione. Il rapporto fra i due protagonisti è senza dubbio una delle storie d’amore più belle e verosimili che siano mai state proposte in un videogioco: non si scade mai nello squallido o nell’idilliaco, anzi, con i piedi ben fissi su un piano di realtà i due portano avanti un rapporto umano fatto di affetto e stima, condito con una sana dose di marachelle e coccole. Ciò che davvero colpisce è come l’affetto reciproco dei due traspaia dietro ogni dialogo, senza però tralasciare mai l’identità dei singoli.

Haven parla di due innamorati, Yu e Kay, che fuggono da una società opprimente che crea le coppie affidandosi ad un sistema automatico. I due preferiscono rinunciare agli agi della civiltà e essere considerati dei criminali pur di stare insieme ed è così che si recano su Fonte, nome ufficiale di un pianeta lontano considerato deserto e pericoloso. La coppia scoprirà ben presto che il pianeta, dalla conformazione a dir poco bizzarra, non è realmente deserto bensì è abitato da un discretamente alto numero di animali, ma non sono le belve a rendere Fonte pericoloso. Il pianeta è pieno di Ruggine ovvero una sostanza misteriosa legata al Flusso, la fonte di energia principale dell’universo di Haven, e i suoi effetti così come le sue origini sono avvolte nel mistero.
 
Animale Bello

Il mix fra i momenti di vita coniugale dei due e l’esplorazione del pianeta, con annesse scoperte varie e battaglie, genera un ritmo unico che rende Haven un’esperienza tanto piacevole quanto particolare. Tutto il gioco è costruito a misura di coppia, difatti si presta molto ad essere giocato in compagnia di un amico (o del proprio partner!) e questo si vede soprattutto sul fronte battle system. Le battaglie sono a turni, ma in tempo reale e si usano contemporaneamente sia Yu che Kay: con le freccette si sceglie una delle 4 azioni di Kay e con i pulsanti una delle 4 di Yu.

Una volta deciso come agire basta tenere premuto il relativo tasto per caricare ed eseguire il colpo. Eseguendo lo stesso tipo di comando il duo si lancerà in un attacco combo che compenserà la lentezza d’esecuzione con un grande danno. Lo spirito della coppia è molto pacifico, non è un caso infatti se buona parte del gameplay coinvolga la rimozione della Ruggine dal pianeta e l’interazione con il partner. Notare che le battaglie non sono realmente atte a sconfiggere i nemici, anzi l’obiettivo di solito è liberarli dalla Ruggine che, nel caso degli animali, li porta ad essere aggressivi.
 
Haven recensione

Esplorare Fonte e ripulire le aree dalla Ruggine mentre si cercano oggetti e materiali per la nave o ingredienti per la cucina è molto piacevole, inoltre poter interagire con la simpatica e variegata fauna regala momenti a dir poco teneri. E’ un vero peccato che i paesaggi, bellissimi per stile e colori, siano così poco vari. Discorso simile per la colonna sonora caratterizzata da tracce rilassanti e piacevoli, perfettamente in linea con le atmosfere di gioco, ma numericamente fin troppo ridotte.

GIUDIZIO FINALE

Haven è un’esperienza unica, un titolo dai ritmi e dalle atmosfere a dir poco atipiche che riesce a cattura il giocatore con il carisma dei suoi personaggi, l’affascinante storia e la credibilità delle loro reazioni. Yu e Kay sono due protagonisti fantastici con un rapporto credibile che, pur partendo già saldo e affermato, si rafforza evento dopo evento in modo naturale e divertente. E’ davvero difficile non affezionarsi alla tenera coppia e ciò non fa che rendere ancora più interessante la già intrigante storia. A fronte di un sistema di gioco semplice ma funzionale, le uniche reali pecche di Haven sono gli ingiustificabilmente lunghi caricamenti (fortunatamente assenti su console di nuova generazione) e una grafica poco curata che rende meno spettacolare i bellissimi paesaggi e i tenerissimi animali.

Gioco testato su Playstation 4.