Il successo di Final Fantasy è mondiale e il suo fascino pervasivo. Con premesse del genere, non c’è da stupirsi che Square-Enix abbia deciso di capitalizzare portando la serie su diversi media. Se anche certi prodotti nati seguendo questa scia non sempre siano stati all’altezza del nome, è innegabile che altri invece abbiano arricchito il brand, portandolo a spopolare su di un nuovo livello. Dopo Chocobo: Crystal Hunt e la sua espansione Dungeons & Monsters, la mascotte numero uno della serie prosegue la sua ascesa nel mondo dei giochi da tavolo con Chocobo: Party Up, secondo titolo che usciva nei negozi due anni fa, nel settembre 2019.
 
Recensione Chocobo Party Up

Chocobo: Party Up è un gioco da 2 a 4 giocatori con una durata stimata per partita di 30-45 minuti, durata che in realtà diminuisce (anche di molto) se a giocare si è in 3 o 4 e tutti hanno un minimo di esperienza. Le regole sono poche e tutte incentrate sul movimento inoltre l’obiettivo del gioco è chiaro, tutti aspetti che rendono Chocobo: Party Up veloce da presentare ai neofiti. Nonostante questo le decisioni da prendere sul campo non sono affatto scontate dato che si basano su una sorta di ‘equilibrio di potere’ che si crea fra i giocatori ma è proprio qui che sta il bello, lo snodo in cui astuzia ed esperienza, oltre ad un sano pizzico di fortuna, fanno la differenza tra vincitore e sconfitto.

L’obiettivo del gioco è portare nel proprio nido 6 o più Chocobo Pal, ovvero i classici polli gialli di Final Fantasy, per farlo ogni giocatore ha a disposizione due Chocobo del proprio colore da muovere sul campo di gioco tirando, ad ogni inizio del proprio turno, un dado speciale che ci dirà quanti passi potranno fare i nostri polli. I passi a disposizione del giocatore sono condivisi tra i due Chocobo, ma posizionandoli nella stessa casella è possibile muovere entrambi nella stessa direzione consumando un solo passo. I Chocobo Pal all’inizio non sono in campo, ma possono venire richiamati dal giocatore a fine turno se si ha un Chocobo colorato sulle apposite caselle segnate o nella Fonte, la zona più interna della plancia. Una volta che uno o più Chocobo Pal sono sul campo, si sposteranno seguendo i Chocobo colorati che si muovono vicino a loro ed è qui che inizia la sfida: il cuore del gioco sta nel passare vicino agli altri giocatori per rubare i loro Chocobo Pal e portarli nel proprio nido!
 
Plancia Chocobo Party Up

Oltre al normale movimento con il dado ci sono altri due modi per muovere i Chocobo Pal, il primo si basa sulla capienza di una casella che può contenere un massimo di 4 Chocobo, i Chocobo Pal in eccesso andranno mossi negli spazi limitrofi: ottimo materiale per creare devastanti combo con spostamenti a catena! Il secondo è la mossa tipica dei polli di Final Fantasy, il Chocobo Kick, eseguibile solo quando entrambi i Chocobo del giocatore sono sulla stessa casella. Il Chocobo Kick permette al giocatore di spostare tutti gli altri Chocobo della casella in quelle limitrofe: quale modo migliore per rompere le scatole agli avversari?

Oltre alle meccaniche di movimento e richiamo ci sono altri 2 aspetti da tenere a mente: le carte Special e i Chocobo Ciccio. Le carte Special sono delle azioni uniche da usare nel proprio turno, come ad esempio un +1 al movimento o spostare tutti i Chocobo di una certa casella in quelle vicine. Sono carte molto potenti e, per quanto accumularle sia difficile, nel corso della partita se ne pescheranno diverse dato che per ottenerle bisogna fare 1 con il dado oppure richiamare un Chocobo Pal dalla Fonte quando se ne ha già uno a seguito. La seconda azione in particolare capita piuttosto di frequente.
 
Final Fantasy Chocobo

Il Chocobo Ciccio è un Chocobo extra con abilità particolari richiamabile dal giocatore sacrificando due carte Special. Nello specifico, un Chocobo Ciccio può fare 1 solo passo a turno, su di una casella conta come 2 Chocobo ed è immune alle carte Special. Senza dubbio l’aggiunta del Chocobo Ciccio dona grande profondità alla partita, ma non è affatto facile da gestire visto il costo e questo lo rende molto situazionale. Solo i giocatori più esperti riusciranno a tirarne fuori il massimo, scatenando combo letali altrimenti impossibili. Detto questo, è possibile giocare tranquillamente ignorandolo e, anzi, nelle partite più veloci cercare di metterlo in campo potrebbe essere controproducente.

Il contenuto del gioco è di ottima fattura, le pedine sono semplici e riproducono la sagoma dei Chocobo abbellendo il tutto con adesivi fronte-retro raffiguranti la mascotte di Final Fantasy per eccellenza con uno stile dolce e carino che ricorda un po’ le atmosfere dello spin-off Final Fantasy Crystal Chronicles. Menzione d’onore alle carte i cui splendidi artwork non solo omaggiano elementi tipici della serie, ma incarnano alla perfezione gli effetti delle carte.
 
Carte Special di Chocobo Party Up

Un esempio su tutti potrebbe essere Typhon, la carta tutta a destra nell'immagine sopra, un mostro apparso per la prima volta su Final Fantasy VI davvero molto caratteristico per abilità e aspetto ma non particolarmente famoso nella serie, in quanto apparso solo nel sesto capitolo e nel remake del primo come boss opzionale, nel settimo come evocazione e nel XIII-2 come DLC. La carta di Typhon nel gioco da tavolo permette di mandare i Chocobo di un giocatore da una qualsiasi casella al loro nido e questo è perfettamente in linea con il ruolo del mostro su Final Fantasy VI che, nell'originale, compariva come nemico da battere nell’arena e con una sola mossa faceva tornare i giocatori direttamente alla reception, annullando la battaglia.

GIUDIZIO FINALE

I giochi ispirati a serie famose, siano giochi da tavolo o videogiochi, sono in genere pensate per i fan e per quanto carine possano essere le meccaniche alla base, in genere il fascino più grande rimane comunque la fedeltà all’originale e la bellezza di poter impersonare i propri personaggi preferiti. Chocobo: Party Up non è così, per quanto i fan di Final Fantasy potranno avere piacere di notare le chicche degli artwork o di poter guidare un esercito di carinissimi Chocobo, il gioco rimane godibilissimo anche a chi non conosce nulla della serie. Le meccaniche sono semplici ma non troppo, lasciano tanto margine di scelta così da offrire partite dagli sviluppi sempre diversi con dinamiche che, per forza di cose, cambiano di molto a seconda del numero di giocatori.
Ragionare turno per turno sul campo per capire chi potrebbe rubare cosa e indovinare come gli altri giocatori potrebbero reagire rispetto all’equilibrio che si viene a formare rende ogni momento fresco ed emozionante. Strategie e piani d’azione su Chocobo: Party Up aiutano, ma non sono tutto: la forza del gioco sta nell’importanza dettata dalla situazione del momento e per questo il gioco riesce a conquistare grandi e piccini, sebbene saranno probabilmente i primi ad apprezzare di più le inevitabili sfide mentali a chi ruba meglio i Chocobo degli altri.