Gli sviluppatori indie si lamentano di Sony

Nella serata di ieri è emersa una notizia alquanto preoccupante per gli sviluppatori indipendenti, questa ci giunge grazie ad un'intervista pubblicata dal famoso sito Kotaku e riguarda le politiche di Sony sulla visibilità ed il rapporto con gli sviluppatori indipendenti

 

Ma andiamo con ordine: tutto nasce da una sfuriata scritta su Twitter un paio di giorni fa da Ian Garner (che potete leggere a fondo pagina), proprietario della software house di publishing indipendente Neon Doctrine, che si è occupata della pubblicazione di titoli come Sinner: Sacrifice for Redemption ed il recente Vigil: The Longest Night, nella sua serie di tweet, Garner spiega piuttosto irritato come "una console X che non è Microsoft" abbia dei costi veramente troppo alti per rendere il proprio gioco visibile sul loro store, costi che partono da una base di 25.000$ dollari e possono arrivare fino a 200.000$, cifre ovviamente fuori di testa per degli sviluppatori indipendenti, Garner inoltre aggiunge che "lavorare con quella casa è così, o gli piace il tuo gioco o non importa quanto ti sei impegnato passeranno oltre senza problemi"; a seguito di questa "rivelazione", nella giornata di ieri molti sviluppatori indipendenti hanno contattato Kotaku per dare conferma della veridicità del tutto, affermando che "C'é Nintendo che ti supporta, c'é Microsoft che ti supporta ed infine c'é Sony che supporta solo la propria macchina tripla A fregandosene di tutto il resto".

Queste sicuramente sono affermazioni forti ed al momento Sony non ha ancora voluto rispondere alle accuse, tuttavia resta il fatto che frasi del genere potrebbero scoraggiare qualsiasi sviluppatore indipendente a provare a pubblicare il proprio titolo su Playstation, specialmente riguardo le politiche dei prezzi di pubblicazione (ricordiamo infatti che gli sviluppatori di Returnal non erano a conoscenza del fatto che il loro gioco sarebbe stato venduto ad 80€ e l'hanno saputo solo nello stesso istante del pubblico)