Se si prendono in esame alcuni dei titoli più di spicco della passata generazione c'é sicuramente Left 4 Dead, il titolo zombie creato da Valve e Turtle Rock Studios ha lasciato sicuramente il segno nei giocatori, che lo reputavano il gioco perfetto per massacrare orde di non morti con un gruppo di amici senza i tecnicismi che offrivano altri titoli come Call of Duty o Dying Light; ebbene dopo il triste esperimento e conseguente fallimento della loro precedente creatura, Evolve, i ragazzi di Turtle Rock sono tornati con quello che a tutti gli effetti può considerarsi il seguito spirituale del loro titolo originale, stavolta (rimanendo sulla falsariga) dal titolo Back 4 Blood; grazie alla Open Beta che si è tenuta il weekend appena passato su PC e console Sony e Microsoft abbiamo potuto testare con mano il tutto ed oggi vi raccontiamo le nostre impressioni.
 
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La trama alla base del titolo viene spiegata in modo alquanto rapido con una breve sequenza introduttiva: durante una spedizione nel territorio artico alcuni scienziati hanno rinvenuto uno strano verme che, una volta studiato, si è rivelato essere un parassita ematico, tuttavia la situazione è presto sfuggita al controllo e questi hanno iniziato ad infettare la popolazione mondiale, trasformando la gente in veri e propri zombie chiamati Infestati, i pochi superstiti si sono arroccati in delle stanze sicure improvvisate in giro per il mondo, ma la maggior parte di loro ha creato un piccolo fortino, nel quale saranno presenti anche i nostri protagonisti, i cosiddetti "Sterminatori", tra i quali troveremo il corpulento Hoffman, la peperina Holly, l'ex militare Walker, il sopravvissuto Evangelo e la veterana di guerra Ma' (al quale si andranno ad affiancare altri tre protagonisti non giocabili in fase di beta, ossia Doc, Karlee e Jim)
 
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Proprio dal sopracitato fortino inizieranno le nostre scorribande, poiché quest'ultimo fungerà da vera e propria lobby di gioco fisica, dove potremo non solo selezionare tra campagna e modalità versus, ma anche modificare i nostri mazzi di carte, sbloccarne di nuove e, soprattutto, testare l'ampia varietà di armi nel poligono di tiro (con tanto di numeri per indicare il danno inflitto), proprio le carte saranno il cuore pulsante dell'esperienza e ciò che sta alla base della natura rigiocabile del titolo: una volta formato un mazzo da massimo 15 carte e selezionato all'inizio della campagna, prima di partire per ogni missione ci verranno proposte 5 carte casuali tra quelle che abbiamo scelto e potenziamenti basici (come più stamina o più salute) dal quale dovremo selezionarne una che si aggiungerà al nostro "mazzo" e ci fornirà quel determinato potenziamento, ma non saremo solo noi a giocarle, anche l'IA giocherà contro di noi delle carte che non solo serviranno a renderci la partita più ostica con elementi come una fitta nebbia, zombie più coriacei o presenza di molte porte che innescheranno un allarme che attirerà l'orda, ma ci proporrà anche delle carte sfida (come non far scattare nessun allarme, finire la partita senza morti o senza finire a terra un tot di volte, o perché no tutte e tre le cose) che se portate a compimento ci ricompenseranno con delle monete, queste ultime potranno anche essere trovate casualmente lungo i livelli e ci permetteranno di rifornirci di oggetti, salute e munizioni appena arrivati ad una stanza sicura a fine livello oppure perché no, comprare oggetti trovati casualmente lungo il percorso.
La varietà delle situazioni proposte dai livelli è decisamente migliorata rispetto a Left 4 Dead, se infatti continuano a non mancare momenti nel quale dovremo per forza di cose allertare l'orda e resistere, al contempo ci siamo ritrovati ora a piazzare degli esplosivi su un battello infestato per poi correre al sicuro prima dell'esplosioneora a dover letteralmente piazzare una per uno le assi sulle finestre per poter costruire da zero la stanza sicura in cui terminare il livello.
 
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Sotto l'aspetto tecnico siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal titolo, lo abbiamo testato su un PC munito di 1060 mini 6GB, processore i5 3.20GHz e 16GB di RAM DDR3 ed a settaggi medi ha mantenuto non solo un framerate molto stabile sui 90fps, ma anche un notevole colpo d'occhio, sia per quanto riguarda le ambientazioni ed i nemici che i modelli delle armi, che man mano che elimineremo zombie si riempiranno di sangue e lasceranno anche macchie dopo che quest'ultimo si sarà asciugato, sempre parlando delle armi non possiamo non citare la loro grande varietà, che passa da fucili d'assalto a fucili di precisione, mitragliette, fucili a pompa, granate, armi da mischia e le mitiche tubo bomba che i fan di Left 4 Dead ricorderanno bene, tutte inoltre hanno un'ottimo feeling alla mano.
Ovviamente è impossibile calcolare la durata di un titolo del genere e dipenderà tutto anche da quanto tempo i giocatori impiegheranno per completare le cosiddette "linee di rifornimento", delle sorte di piccoli battle pass che offriranno sia elementi estetici che carte nuove sbloccabili con i punti ottenuti completando le partite.
 
 
Da tempo si sentiva sicuramente la mancanza di un vero e proprio "titolo di zombie" e Back 4 Blood sembra avere tutte le carte in regola per sopperire finalmente a questa mancanza, con un cast di protagonisti carismatico (per di più totalmente doppiato in italiano), un gameplay semplice ma assuefacente e che si presterà tantissimo alla rigiocabilità ed una selezione di bocche da fuoco per tutti i palati siamo certi che il nuovo titolo di Turtle Rock Studios conquisterà tutti i giocatori dal grilletto facile quando approderà il prossimo 12 ottobre su Playstation 4/5, Xbox One/Series X/S e PC tramite Steam ed Epic Games Store.