Il momento tanto atteso dai possessori di Switch è finalmente arrivato, quello di poter mettere le mani sul più fedele rpg dedicato all'universo narrativo di Dragon Ball Z e, grazie al pacchetto di espansioni, anche a parte di Dragon Ball Super. Abbiamo giocato a Dragon Ball Z Kakarot + A New Power Awakens sulla console Nintendo e ci siamo ritrovati tra le mani un porting ben fatto e divertente.

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Partendo dal presupposto che la recensione completa del titolo potete trovarla qui e che ci rifiutiamo di narrarvi ancora le vicende raccontate nell'epopea dei saiyan, in questa sede parleremo dell'esperienza che ci siamo ritrovati tra le mani sulla console ibrida, che appunto permette di seguire le vicende dei due film La Battaglia degli Dei e La Resurrezione di F, introducendo per Goku e Vegeta la trasformazione in super saiyan god (e successiva ssj blue) ed i personaggi Whis, Beerus e Freezer versione Golden.

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Il gameplay è rimasto sostanzialmente invariato, presentando uno stile di combattimento molto semplice ma non per questo poco divertente che, se certamente non può essere paragonato a quello purista di un picchiaduro di altissimo livello come Dragonball FighterZ, si sposa benissimo con la natura rpg del gioco. Attacco fisico, attacco spirituale, schivata ed aura sono le uniche scelte che avremo, con i tasti dorsali che servono ad attivare le mosse speciali o quelle dei compagni di supporto. La sensazione open world che percepiamo è mitigata solo dal numero di zone che possiamo visitare in relazione al punto della storia in cui ci troviamo, ma per allungare le ore di divertimento - e poco altro, perché l'utilità resta abbastanza marginale - possiamo dedicarci alle attività di caccia, pesca e raccolta, ai combattimenti casuali ed alle missioni secondarie, nel quale incontriamo volti storici da tutta la serie.

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Nonostante la matrice ruolistica del titolo, far crescere e sviluppare i personaggi non vuol dire avere dei punti da spendere nelle varie caratteristiche; l'avanzamento sarà automatico e l'unica nostra scelta per incrementare le abilità manualmente è quella di creare dei team con i vari alleati che, a seconda del personaggio e della sezione nel quale lo piazzeremo, assegnerà determinati bonus passivi.

Il porting del gioco è ben fatto, pur peccando in qualcosa sul lato tecnico, rispetto alle console Sony e Microsoft, soprattutto quando giochiamo alla TV. Se in portabilità i 30fps con risoluzione a 720p sono più che godibili, ovviamente quando inseriamo la console nel dock i 1080p ballerini si fanno notare ed il passo indietro in termini di resa è più evidente. Tuttavia il look perfettamente in linea con l'anime ed i coloratissimi effetti particellari portati in scena, vanno a mitigare moltissimo questo punto a sfavore.

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Le due avventure dei DLC si attestano invece su piani abbastanza diversi. La prima ci costringe sostanzialmente a sorbirci una serie interminabile di scontri con Whis per raggiungere la trasformazione in super saiyan god super saiyan, con pochissima narrativa (vero punto di forza del gioco, grazie alla sua enorme fedeltà con l'opera) e con il solo scopo di poter sconfiggere Beerus. Nella seconda invece si cambia totalmente registro, riprendendo ed ampliando quanto visto nel gioco base, portandoci allo scontro con Golden Freezer ed introducendo anche la possibilità di affrontare contemporaneamente un gran numero di nemici. Interessante è infine la possibilità di sbloccare Gotenks e Vegeth come personaggi giocabili.

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Conclusioni
Il porting su Switch di Dragon Ball Z Kakarot è una operazione ben riuscita, presentando sulla console ibrida un rpg che si sposa benissimo con le esigenze dei videogamer Nintendo; un gioco che scorre su binari a piacere dell'utente, che racconta in maniera fedele e dettagliata storie e personaggi a cui siamo legati nel profondo, a patto di non ricercare un combat system da picchiaduro. Tecnicamente il gioco è accettabile in portabilità, lo è meno alla TV ed al monitor, ma la sua stessa natura ne maschera egregiamente i difetti. I due DLC del pacchetto A New Power Awakens presentano storie e personaggi che ampliano l'esperienza complessiva, ma va considerato che il primo di questi è davvero sottotono come sviluppo. Se siete amanti di Dragonball e possedete una Nintendo Switch, non dovete perdervi questo gioco per nessun motivo.