L'adolescenza è un periodo molto particolare, si pensa di poter fare tutto quello che ci pare e piace e soprattutto di avere le forze per "spaccare il mondo" (citando i nostri genitori che in quel periodo sembrano non essere mai soddisfatti del nostro operato), la verità insomma è che i ragazzi hanno quella scintilla in più che gli fa compiere gesti più o meno sconsiderati, ed è proprio su queste basi che si poggia Young Souls, la prima opera dello studio indipendente 1P2P che vuole raccontarci una storia da un punto di vista un po' diverso mischiando differenti approcci, con un risultato finale che vi anticipiamo, ci ha veramente sorpreso, e ve ne parliamo nella nostra recensione
 

Young Souls si apre presentandoci i gemelli Tristan e Jenn, due ragazzi orfani fin da piccoli che sono stati presi in custodia da un brillante scienziato chiamato semplicemente il professore, l'anziano fa ancora fatica ad interfacciarsi con loro e benché lo voglia non riesce a farsi considerare come un padre, benché i due tengano molto a lui; per quanto i due ragazzi siano degli indisciplinati che saltano la scuola e prendono a parole qualsiasi adulto nel loro campo visivo, non sono mossi da cattive intenzione e conducono una vita pacifica con il loro tutore, tuttavia questa apparente pace viene presto spezzata nel momento in cui, di ritorno da una commissione in città, i due trovano la porta della loro villa forzatamente aperta ed il professore scomparso.
Indagando per il suo ufficio i due fratelli trovano un misterioso ascensore che li conduce ad uno sfarzoso laboratorio sotterraneo, dove trovano anche un misterioso portale che decidono di attraversare nella speranza di trovare il loro adorato professore, quello a cui si trovano davanti tuttavia una volta attraversato va ben oltre ciò che si aspettavano: un misterioso regno medievale completamente distrutto ed in fiamme, durante la loro ricerca i due incappano in un anziano goblin che dice di conoscere il professore da tempo e di essere un suo collega, a quanto pare infatti il professore stava lavorando come mediatore per far si che umani e goblin potessero convivere, tuttavia, un gruppo di goblin fondamentalisti guidati dal massiccio comandante Dwarvengobben si rifiuta di collaborare con questa idea, poiché crede che gli umani presto o tardi li condanneranno a vivere sottoterra in eterno e per questo motivo ha rapito il professore e rinchiuso i maggiori esperti goblin nelle varie prigioni del sottosuolo; sarà quindi compito dei nostri scalmanati protagonisti liberare i goblin prigionieri ed il professore e mettere fine al regno di terrore del malvagio Dwarvengobben una volta per tutte.
 
lol

Dal punto di vista del gameplay il titolo si presenta come un beat-em-up a scorrimento con componenti da gioco di ruolo ed un pizzico di metroidvania, il nostro compito principale, come abbiamo accennato sopra, sarà quello di liberare i goblin rinchiusi nelle prigioni sparse nel sottosuolo e per farlo i ragazzi, per quanto giovani, non esiteranno a pestare qualsiasi nemico gli si porrà davanti, con un combat system che si basa sul sapiente uso di schivate e parate al momento giusto per spezzare la guardia dei nostri avversari e renderli vulnerabili ai nostri attacchi, tuttavia per fare ciò avremo bisogno di un arsenale come si deve ed ecco infatti che, una volta liberati alcuni alleati nel corso delle prime ore di gioco, potremo acquistare nuove armi, ognuna di diversa rarità e con abilità ed effetti passivi sempre diversi, nuove armature, la cui combinazione di elmo e corpetto dello stesso set ci fornirà effetti aggiuntivi, pozioni di vario genere ed addirittura potenziare i gadget che troveremo in giro per le fogne come archi o rampini; sconfiggendo i nemici inoltre acquisiremo esperienza che potrà essere usata per salire di livello andando a dormire (molto in stile Final Fantasy XV), inoltre potremo decidere di vendere il loot in eccesso al banco dei pegni della città per ottenere denaro per comprare nuovi vestiti con valore puramente estetico,ma i potenziamenti non finiscono qui, di tanto in tanto infatti riceveremo un buono da utilizzare presso la palestra Happy Fit che, tramite dei minigiochi appositi dove dovremo mantenere la barra nella zona verde, potremo potenziare una statistica a scelta (scelta singolarmente per entrambi i gemelli) tra forza, resistenza e stamina, unendo questo sistema alla varietà di armi ed armature potremo attrezzare i nostri personaggi come vorremo e creare delle build uniche per ciascuno di loro, nella nostra partita per esempio abbiamo deciso di rendere Tristan un poderoso tank armato di ascia, mentre Jenn una veloce arciera armata di doppio pugnale avvelenato, insomma le combinazioni sono veramente tante.
 
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Sopra abbiamo menzionato una leggera componente metroidvania e questa è dovuta principalmente dalle chiavi, spesso infatti durante le nostre scorribande incontreremo dei forzieri o delle porte di un dungeon bloccate da una chiave di una determinata rarità, che ci costringerà a tornare in quel punto in un secondo momento per ottenere tesori di alto valore, a questo leggero ma mai invasivo backtracking si uniscono inoltre le sfide dei santuari di Yarlanda, che ci permetteranno di sfidare la campionessa dei goblin in un duello uno-contro-uno per ottenere armi di grande valore, proprio in questi frangenti infatti la difficoltà si impennerà particolarmente e dovremo davvero sfoderare la nostra abilità, ma nel complesso non crediate che il titolo sia necessariamente facile, lo abbiamo portato a termine in poco più di una decina di ore alla difficoltà stimolante che, a quanto segnato nel gioco, è la difficoltà prevista originariamente dagli sviluppatori e lasciateci dire che beh, abbiamo preso veramente tante botte, già dopo le prime ore il titolo infatti costringe a masterare perfettamente schivate e blocchi all'ultimo secondo per uscire vittoriosi da molti scontri, specialmente quelli contro multipli boss assieme che saranno frequenti e particolarmente punitivi qualora dovessimo essere troppo aggressivi; sia chiaro il titolo può essere goduto anche alle difficoltà minori, ma abbiamo trovato decisamente più soddisfacenti le vittorie ottenute dopo lacrime e sudore (insomma, non vorremmo propriamente dirlo, ma i veterani dei Souls così come quelli dei vecchi beat-em-up come Streets of Rage o Fatal Fury avranno pane per i loro denti).
Semplicemente delizioso lo stile artistico, che mischia dei fondali 3D con degli splendidi artwork 2D, che danno il loro meglio durante le numerose scene animate, inoltre a livello tecnico il titolo si è sempre comportato egregiamente, noi lo abbiamo testato in versione PS4 ed ha mantenuto costanti i 60fps e dei caricamenti tutto sommato veloci.
Vogliamo infine spezzare una grandissima lancia a favore dei due protagonisti, Jenn e Tristan ricalcano infatti perfettamente gli adolescenti non solo a livello stereotipato grazie alle loro "bocche non propriamente pulite" (i vaffa e compagnia bella si sprecheranno nel corso dell'avventura, cosa che si mantiene perfettamente anche nella traduzione italiana per fortuna), ma anche per il fatto che non sono in grado di comprendere alcuni concetti più grandi di loro, pensano di poter risolvere tutto in poche semplici mosse (di karate) e non conoscono la parola "arrendersi"
 
 
Dire che è quasi un peccato che Young Souls sia uscito in un periodo così saturo di titoli è l'espressione più azzeccata, l'opera di 1P2P colpisce nel segno, regalando non solo un'avventura divertente da giocare e che grazie alle varie difficoltà si rende accessibile a qualsiasi tipologia di giocatore, ma anche una trama che comprende perfettamente cosa voglia dire essere adolescenti ed avere a che fare con loro, un'opera che forse molti ragazzi oggigiorno avrebbero bisogno di condividere con i loro genitori proprio grazie all'umanità che scaturisce.