Quando si parla di cinema c'è un genere che in oriente ha fatto la storia mentre da noi non è mai stato particolarmente capito: i wuxia. I wuxia sono film dalle atmosfere molto cariche, spesso ambientati nella Cina antica e soprattutto famosi per avere delle parti - anche temporalmente importanti – dove due o più personaggi combattono a suon di arti marziali con tecniche al limite dell'umano, tra piroette aeree, balzi di metri e veloci scambi di colpi. Questo genere di combattimenti è tanto surreale quanto elegante e dona ai wuxia, già di per sé molto intensi per tematiche e personaggi, un'atmosfera estremamente peculiare. Il cinema occidentale non sembra aver mai apprezzato molto questo genere di prodotti, scartandone i più e relegando il kong fu a film con uno stampo più realistico, come quelli di un certo Bruce Lee, o più comico, si pensi a tutto il filone con Jackie Chan.
 
Sifu Recensione

Tra un Karate Kid e un film a caso con Steven Seagal, anche noi occidentali attraverso il cinema siamo in qualche modo rimasti stregati dalla magia del combattimento corpo a corpo e, a giudicare dai giochi della casa, questo affascinante incantesimo deve aver in qualche modo stregato Sloclap sicché entrambi i loro titoli fanno del kong fu la propria ragion d'essere. Dopo il peculiare mmorpg Absolver, Sloclap riporta su console e pc dei giocatori una nuova avventura che ha il kong fu nel suo DNA, questa volta con un formato molto più single player e delle premesse decisamente più standard: saprà stupire lo stesso? Domanda inutile visto che il gioco ha debuttato in digitale l'8 febbraio 2022 e da allora ha riscosso un enorme successo da critica e pubblico, ma se torniamo a parlarne non è solo perché il 3 maggio è uscita la bellissima Vengeange Edition, bensì perché in un mondo entropico come il nostro è dovere dei siti di informazione ribadire il valore delle IP più meritevoli.

La vendetta è un piatto che va servito freddo. E in faccia, possibilmente con un calcio rotante.

Una notte un gruppo di cinque misteriosi individui prende d'assalto un dojo e mentre si fa strada mettendo k.o. un allievo dopo l'altro, i sinistri individui arrivano davanti ad un vecchio maestro, custode di un antico segreto. Segreto per cui i cinque sono pronti ad uccidere pur di impossessarsene. Lo scontro mortale arrriva al termine e il vecchio maestro cade davanti alla potenza dell'uomo dai capelli lunghi che, notando il bambino nascosto nell'armadio, ordina ad un sottoposto di eliminare lo sgradito testimone. Il bambino viene lasciato a terra, senza vita, solo in una pozza di sangue mentre il quintetto se ne va. Quando i cinque sono lontani e tutto sembra buio, una luce risplende dal ciondolo del piccolo e questi torna in vita. Sconvolto e spaventato dall'evento, il bambino vede il corpo del maestro a terra e capisce che c'è solo una cosa da fare: vendicarsi.
 
Sifu Recensione

La storia di Sifu si apre con la più classica, banale ed efficace delle premesse usate nei film di arti marziali occidentali: un affetto importante viene ucciso e il protagonista dedica la proprio vita alla vendetta. Nuda e cruda vendetta, nulla di più e nulla di meno. Quella di Sifu è una storia estremamente lineare che porta il protagonista in una serie di livelli, uno specifico per boss, dove fondamentalmente si troverà a ripetere quanto fatto in originale dal malvagio quintetto. Dopo aver derubato il maestro, i cinque hanno ottenuto dei talismani dai poteri mistici che hanno sfruttato per fama e profitti, finendo per perdersi di vista tra loro e vivendo ognuno la propria vita. Il protagonista si fa strada a suon di kong fu mettendo fuori gioco ogni sgherro del boss che si incontra, il tutto fino ad arrivare alla fine dove uno dei cinque si farà trovare pronto per chiudere definitivamente con il passato. Ogni livello si presta ad essere rigiocato più e più volte non solo per la ricerca dei collezionabili, circa 15 per livello, quanto per esplorare tutte le stanze e vedere cosa il mondo di gioco ha da offrire.

Il peculiare sistema di "continue" ben si sposa con il ripetere i vari livelli perché trovare il percorso migliore per il proprio obiettivo e imparare quali genere di ostacoli ci si potranno parare di fronte sono aspetti fondamentali del gioco. Ogni morte in Sifu porta il protagonista ad invecchiare di 1 anno più il numero di morti. Il primo livello si inizia con 20 anni e superati i 70 si raggiunge il game over. A seconda dell'età con cui si termina un livello si comincerà il successivo e, rigiocando un livello precedente, si sovrascriverà l'età. Sconfiggendo nemici potenti durante la run si diminuisce il contatore delle morti, cosa che renderà ogni k.o. subito meno pesante, tuttavia non esiste modo di recuperare gli anni passati, se non giusto rigiocare un livello precedente.
 
Sifu Recensione

In aggiunta a questo originale sistema di invecchiamento, anche il sistema di upgrade ad esso collegato è alquanto peculiare: le tante abilità si sbloccano spendendo l'esperienza accumulata mandando al tappeto gli innumerevoli nemici, ma ad ogni game over si perderà tutto quello che si è acquisito... o quasi. Sbloccando cinque volte la stessa abilità durante un arco vitale si imparerà permanentemente quella data mossa, rendendo di fatto il nostro personaggio più forte e pronto ad affrontare il difficile percorso che lo attende.

Il gameplay è l'anima di Sifu, i livelli sono bellissimi da vedere ed estramemente evocativi nella loro forma, ma sono le stilose botte che si tirereranno agli avversari che terranno il giocatore incollato allo schermo. I combattimenti di Sifu sono veloci e stilosi, fatti di rapidi scambi di parate, parry e combo, conditi da precise combinazioni ritmate per scatenare potenti colpi marziali e sfondare così le difese dei nemici, decisamente più tosti di quello che uno si aspetterebbe vedendone il numero.
 
Sifu Recensione

Sifu è spietato e lancia al giocatore una sfida difficile fatta di nemici resistenti, veloci e dai pattern d'attacco diversi, il tutto in ambienti spesso sfavorevoli in cui sarà necessario muoversi parecchio per poterne sfruttare davvero le peculiarità. Recuperare armi proprie o improprie, lanciare gli avversari giù dalle finestre o evitare di venire circondati sfruttando tavoli e colonne sono tutti aspetti da tenere a mente durante l'arduo viaggio verso la vendetta. Viaggio che solo chi avrà davvero fatto proprio il sistema di combattimento del gioco riuscirà a portare a termine perché l'abilità richiesta è davvero tanta. Ad essere difficoltoso non è solo il combattimento in sé, quanto il limitato numero di morti che si possono subire, aspetto che inizia davvero a pesare contro i potenti boss. Sono comunque in arrivo una serie di aggiornamenti gratuiti che introdurranno diverse novità tra cui una Easy Mode per permettere anche ai giocatori meno pazienti di portare a termine la propria violenta vendetta.
 

GIUDIZIO FINALE

Con le sue atmosfere a metà tra Kill Bill e un film di John Wick, Sifu ricorda a tutti i giocatori che non serve avere un'impostazione soulslike per stimolare e divertire i giocatori, massacrandoli con combattimenti estremamente tosti e sfidandoli a fare di meglio, migliorandosi ad ogni 'nuova vita'. Sloclap è riuscita a presentare un'ottima storia di vendetta grazie ad un gameplay frenetico ed impegnativo, ma soprattutto pulito ed elegante sebbene decisamente più vicino alla brutale violenza dei film di arti marziali occidentali che non a quelli più filosofici orientali.
Sifu è senza dubbio un titolo che tutti gli amanti degli action dovrebbero provare, in particolare se si sono apprezzati i Ninja Gaiden o se si ha uno spiccato senso di masochismo.

Gioco testato su Playstation 5.