Quando nell'ormai lontano 2016 Overwtch venne rilasciato ci fu un hype incredibile da parte di tutta l'utenza, l'hero shooter targato Blizzard aveva centrato nel segno proponendo un accattivante gameplay 6v6 ed un cast di eroi carismatici, inclusivi e divertenti da giocare, tuttavia dopo due anni sulla cresta dell'onda l'entusiasmo per il titolo andò scemando, cadendo quasi nel dimenticatoio quando la compagnia decise di non realizzare più nuovi eroi per concentrarsi sullo sviluppo del secondo capitolo; con l'ex leader del progetto Jeff Kaplan che aveva dato le sue dimissioni ed un IP del genere in mano ad un nuovo director, Aaron Keller, la situazione non sembrava particolarmente rosea e per almeno un paio d'anni il gioco rimase estremamente stantio e gli aggiornamenti sul secondo capitolo tardavano ad arrivare, la situazione tuttavia cambiò quando la compagnia venne acquisita da Microsoft e molti progetti (tra cui anche il controverso Diablo Immortal) ripresero piede a tutta velocità, tanto da permettere al team non solo di aprire delle sessioni di beta al grande pubblico, ma anche di fissare la data di uscita del titolo al prossimo 4 ottobre, stavolta in un formato free-to-play; noi di GamerClick.it abbiamo avuto modo di provare in maniera molto approfondita la closed beta conclusasi proprio ieri ed oggi siamo qui a raccontarvi le nostre (probabilmente non troppo entusiaste) impressioni
 

Sia ben chiaro a tutti: con quel "non troppo entusiaste" non intendiamo sminuire il lavoro che Blizzard ha fatto sul titolo, il gameplay alla base rimane solidissimo e chiunque si sia divertito nei due anni di gloria del franchise troverà ad attenderlo ancora una volta delle partite estremamente appaganti e con una discreta componente tattica data dalla mappa e dalla scelta di eroi; la novità più grossa di questo secondo capitolo risulta sicuramente il passaggio da una modalità 6v6 ad una 5v5, Blizzard ha infatti reputato che rendere disponibili ad ogni squadra due tank non fosse la scelta migliore (visti i precedenti meta non proprio sani) e fosse quindi meglio adottare una formazione composta da 2 dps, 2 support ed un tank, se da un lato questa può sembrare una scelta azzeccata tuttavia (soprattutto in chiave di leggibilità dell'azione) partite alla mano non è esattamente così, questo perché i tank erano stati pensati per essere divisi in due categorie ben distinte, ossia "main tank" ed "offtank", dove i primi offrono molti effetti di controllo e barriere ed i secondi riescono a giocare in maniera più aggressiva ma con barriere più fragili, prima di testare il gioco abbiamo pensato che tutti gli eroi della categoria sarebbero stati ribilanciati per renderli equi ma così non è stato, in quanto eroi come Winston o Roadhog che sono per natura offtank già in questa fase di beta faticano a trovare spazio nelle partite, stesso discorso per il povero Doomfist che nonostante sia passato dalla categoria di dps a quella di tank risulta troppo meccanico e poco impattante; di contro invece Orisa, completamente reworkata per questo secondo capitolo, ha dominato la maggior parte delle partite che abbiamo giocato, inoltre, senza particolare sorpresa da parte nostra, il nuovissimo eroe Junker Queen, per quanto ricada nella categoria degli offtank, si è dimostrato fin troppo efficace con le sue fonti di danno e sustain, a tal punto che dopo una settimana di beta Blizzard ha dovuto nerfarla.
Discorso diverso fortunatamente per quanto riguarda le categorie di dps e support che godono di buona salute, la nuova eroina Sojurn risulta essere un'ottima aggiunta alla categoria dei dps hitscan (ossia quella tipologia di eroi i cui colpi vanno istantaneamente a segno una volta sparati) ma non a tal punto da oscurare i suoi colleghi Cassidy e Soldato 76, altri eroi come Sombra e Mei trovano finalmente un'identità più definita grazie ai cambiamenti ai cooldown ed alle durate delle loro abilità e lo stesso si può dire per Moira, che proprio qualche giorno fa ha ricevuto un cambiamento atta a renderla più support e meno aggressiva (caratteristica che l'ha sempre resa un eroe molto controverso), ed anche Zenyatta, che dopo tantissimi meme a riguardo nella community ha ricevuto la possibilità di spingere via gli avversari con il suo portentoso calcio; se proprio dovessimo trovare una pecora nera in queste due categorie sarebbe senz'altro (e qui i veterani diranno "eh chissà come mai") Symmetra, che dopo un rework da support a dps ancora non riesce a trovare una sua identità e risulta avere un kit strano e poco consistente.
 

Discorso diverso fortunatamente per le nuove mappe, che mischiate sapientemente a quelle già presenti si sono rivelate un'ottima aggiunta (da italiani non possiamo che ritenerci soddisfatti, dopo l'aggiunta di Venezia come mappa giocabile, di vedere anche il Colosseo riprodotto in tutta la sua magnificenza), discorso diverso invece per la nuova modalità Push, che si è rivelata fin troppo simile allo scorta il carico con differenze fin troppo marginali per giustificarne la presenza.
Sotto l'aspetto tecnico siamo rimasti piuttosto interdetti, per quanto il passaggio al nuovo engine sia a malapena visibile a livello grafico, purtroppo sulle specifiche del pc invece è risultato piuttosto pesante, costringendoci ad abbassare i settaggi a livello medio per non incorrere in frequenti scatti, vi è stato anche poi lo strano problema delle voice lines degli eroi a volte in italiano ed a volte in inglese e la mancanza di indicatori a schermo come quelli delle statistiche del pc (fps, ping, temperatura della gpu ecc.) ma confidiamo che siano bug minori che verranno risolti al lancio.
 
 
Questa prova di Overwatch 2 ci ha lasciato piuttosto dubbiosi, per quanto la volontà di innovare di Blizzard sia evidente dati i vari cambiamenti fatti, ad oggi non riteniamo che siano abbastanza impattanti da riportare di nuovo il gioco sulla cresta dell'onda, con un passaggio ad un formato 5v5 che non convince totalmente specialmente dal lato tank, un comparto grafico aggiornato visibile non sulla grafica ma fin troppo sulle prestazioni, una nuova modalità un po' inutile e, soprattutto, l'infelice scelta di rimandare la modalità PvE, che sicuramente sarebbe stata l'attrattiva maggiore, ad un generico 2023; sia chiaro: il titolo rimane un prodotto solidissimo e siamo ben lungi da definirlo "gioco morto" come si sente dire spesso fin troppo gratuitamente sul web, ma allo stesso tempo reputiamo che allo stato attuale, specialmente considerando che la compagnia ha già annunciato che rilascerà un nuovo eroe o una mappa ogni tre mesi, non sarà in grado di tornare a competere, a livello di numeri, con giganti del mercato come League of Legends Fortnite.
Come sempre, ancora una volta, i giudici, giuria e boia, saranno i giocatori appassionati e (soprattutto) non, che il prossimo 4 ottobre decreteranno il successo del titolo o il suo irreversibile tracollo.