Le remastered si sa, sono un modo facile e veloce per gli sviluppatori per proporre qualcosa che andava forte parecchi anni prima e farci ancora un po' di soldi, sia puntando su chi il titolo originale non l'ha mai giocato sia sui fan che colti dalla nostalgia lo compreranno di nuovo, tuttavia era stato alquanto particolare il caso di The Last of Us Remastered, che aveva riproposto una versione aggiornata per Playstation 4 dell'opera di culto targata Naughty Dog appena un anno dopo la sua uscita, è stata quindi lecita la reazione piuttosto stizzita dei fan all'annuncio di The Last of Us Parte l, che proponeva per la terza volta la stessa storia ma aggiornata per l'ultima ammiraglia di casa Sony, ma si tratta davvero solamente di un mero update tecnico o c'é qualcosa di più? Ve lo raccontiamo nella nostra recensione
 
The Last of Us Parte I copertina recensione
 
The Last of Us non è di certo una serie che ha bisogno di presentazioni, ma per correttezza faremo un piccolo recap per tutte quelle persone che hanno scoperto il titolo solo con questa edizione: la trama ci catapulta nei panni di Joel Miller, un uomo sulla trentina che cerca di tirare avanti facendo il papà single per la sua piccola Sarah, tuttavia la situazione precipita quando uno strano virus che trasforma gli abitanti in delle sorte di zombie si diffonde nella sua cittadina, causando il panico generale e, nel tentativo di fuga dei due, portando anche alla morte della ragazzina; la storia vera e propria inizierà vent'anni dopo questo brutto episodio e vedrà un Joel ormai distrutto dal dolore tentare di sopravvivere insieme alla sua compagna Tess in un mondo ormai spaccato dall'epidemia e gli sciacalli che tentano di accaparrarsi tutto ciò che trovano in giro, tuttavia la situazione cambierà quando Marlene, amica di Joel e leader del gruppo denominato Luci, gli chiederà di portare fuori città una ragazzina di nome Ellie, che a quanto pare risulta essere completamente immune al virus e potrebbe essere la chiave per la salvezza dell'umanità, inizierà quindi il viaggio dei due attraverso il Texas tentando di raggiungere le ultime roccaforti alleate per garantire al mondo un futuro migliore.

Joel e Sarah

Dal punto di vista del gameplay, oggi come nove anni fa The Last of Us Parte l offre un'interessante mix di action e stealth con elementi survival, il mondo in cui viviamo è praticamente post-apocalittico e quindi i viveri così come le munizioni ed i beni di prima necessità scarseggiano e dovremo quindi ben valutare ogni situazione davanti alla quale ci troveremo, se sparare all'impazzata consumando preziose munizioni ma eliminando all'istante gli avversari oppure sfruttare l'ambiente circostante per eliminare in maniera silenziosa tutti i nostri nemici senza che loro si accorgano della nostra presenza, l'arsenale a nostra disposizione è essenziale ma efficace, tra pistole, fucili a pompa, fucili di precisione, un'arco ed armi di fortuna recuperabili in giro ma che si spaccheranno dopo poco, al tempo stesso potremo utilizzare mattoni e bottiglie per provocare rumore così da distrarre i nemici o creare oggetti come bombe di chiodi e coltelli per veloci eliminazioni silenziose, tuttavia le nostre tipologie di avversari saranno ben diverse e se gli umani avranno sempre una certa cautela nello scovare la nostra posizione lo stesso non si può dire degli infetti, che non esiteranno a correre verso il minimo rumore, specialmente i cosiddetti Clicker, varianti molto più letali che hanno perso l'uso della vista ma hanno sviluppato un udito sopraffino e potranno eliminarci con un solo morso; quando non staremo combattendo attraverseremo degli ambienti ormai decaduti alla ricerca di scorte e testi lasciati dagli altri superstiti che ci aiuteranno a ricomporre la storia del luogo in cui ci troviamo, o magari ci limiteremo a parlare con i nostri compagni di turno, il ritmo di gioco è ben alternato ma non annoia mai.

Tutto distrutto

È giusto ora dedicare un capitolo a tutto ciò che rende The Last of Us Parte l non una semplice remastered ma qualcosa di più, certo è innegabile come l'utilizzo dell'engine di Parte ll abbia giovato all'opera, rendendo tutto molto più realistico, gli scenari brillano e le espressioni dei personaggi sono molto più accurate, con vene che vengono mostrate quando il tono della conversazione si scalda oppure il colore della pelle di un'avversario che diventerà paonazzo mentre lo stiamo strangolando, se già con il secondo capitolo sembrava di essere dentro un film, qui ci siamo andati ancora più vicini; un altro punto a favore è senz'altro la nuova IA dei nemici, specialmente quelli umani, che adesso si parlano di continuo mentre pattugliano l'area, reagendo in tempo reale alla mancanza di risposta dei propri compagni, oppure sparandoci all'istante qualora dovessimo mettere la testa fuori dallo stesso punto più di una volta o magari riuscendo a capire in maniera intelligente quali potrebbero essere i nostri possibili movimenti, siamo rimasti davvero stupiti da questo miglioramento che rende gli avversari non solo più reali, ma aumenta anche il tasso di sfida già a difficoltà normale; grande menzione va poi fatta a tutte le opzioni per l'accessibilità, che non solo consentono ad ogni tipologia di giocatore di godersi pienamente l'opera grazie a sottotitoli regolabili, possibilità di sentire vocalmente i testi e ciò che raccogliamo o magari far uscire tutti i suoni dallo speaker del DualSense anziché dalla televisione, ma anche di aumentare il livello di sfida senza necessariamente aumentare la difficoltà grazie alla possibilità di cambiare o addirittura disattivare totalmente i mirini, l'hud a schermo o altre cose simili, parlando proprio del DualSense abbiamo reputato la sua integrazione a dir poco perfetta, con vibrazioni che si adattano perfettamente a tutte le superfici che percorriamo, grilletti adattivi che simulano in maniera eccellente la tensione dei grilletti delle armi e della corda dell'arco ed una luce che ci indica in maniera rapida lo stato di salute di Joel; è stata inoltre aggiunta la nuovissima modalità sopravvissuto che risulta ancora più ostica della precedente realismo ed è inoltre possibile attivare il permadeath per capitolo, area o addirittura l'intero gioco; sono inoltre presenti molti extra come skin alternative, filmati del dietro le quinte e commenti degli sviluppatori e dei doppiatori di Ellie e Joel; la durata rimane sempre sulle 15 ore (12 per finire il titolo principale e 3 per il dlc Left Behind, che racconta la storia di Ellie tre mesi prima del gioco principale), abbiamo inoltre apprezzato la scelta degli sviluppatori di far domandare al titolo, al momento dell'installazione, se si voglia partire dal titolo base o da Left Behind, in modo da far capire al sistema quale parte installare per prima.
 
 
Parlare oggettivamente di The Last of Us Parte l è molto difficile, da un lato abbiamo un titolo che, nonostante i suoi nove anni sulle spalle e due versioni già uscite, ha saputo migliorarsi in maniera sostanziale sotto il profilo tecnico e dell'intelligenza artificiale e forse saranno proprio i giocatori che hanno già avuto modo di apprezzarlo che noteranno queste cose, dall'altro abbiamo effettivamente la stessa storia di quasi una decade fa che ci viene proposta ad una sassata di ben 80€, che forse è stato il più grande argomento di dibattito per quanto riguarda il titolo; il nostro consiglio spassionato per quelli che hanno già provato il titolo è quindi quello di valutare quanto si è fan dell'opera e, in caso di risposta positiva, pensare che questa versione si ripaga pienamente del suo alto costo, per chi invece è entrato da poco nel mondo Playstation e non ha mai giocato l'originale, consigliamo calorosamente di prendere questa versione, poiché risulta a tutti gli effetti la più completa e spettacolare che Naughty Dog abbia creato.